una cosa mi sembra strana nel pensiero di lucilla. ma perchè un desiderio partorito dalle nostre menti prima ancora di realizzare realmente le nostre vite(università, lavoro, matrimonio, casa, figlio) deve prendere il sopravvento su ciò che è davvero la nostra realtà? dura o morbida che sia? non vorrei che fosse una fissazione più che un desiderio, o un obbligo verso noi stesse che ci siamo ripromesse magari da quando eravamo adolescenti... credo che la realtà quotidiana debba guidarci più di ogni altro nostro volere primordiale nella realizzazione della stessa.
