Ho un terribile senso di colpa verso Gabriele, il mio figlio "grande": da quando è arrivato il fratellino per forza di cose gli ho sottratto parte del mio tempo e delle mie attenzioni, e lo vivo malissimo, lui che è sempre stato l'unico fulcro delle mie attenzioni di mamma.
Quando la notte fa una capatina nel lettone e trova Giorgio che sta ciucciando io mi sento morire, perchè lo vedo che mi guarda con quegli occhi a metà tra il triste, l'arrabbiato e il tradito, mi indica suo fratello e mi grida:"Mamma!!! Quaaaaaa!!!" e sistematicamente suo padre lo riporta nel suo letto, e lui sa che "al suo posto" ci è rimasto il fratellino, io mi sento malissimo! Perchè il posto nel lettone tra mamma e papà è sempre stato il suo, come faccio a spiegare ad un bimbo di appena 2 anni che adesso il fratellino piccolo deve mangiare dalla mamma e che durante la notte nel lettone ci sta lui? Non può capirlo, lo vive come un tradimento e basta. Tra qualche anno certamente ci ringrazierà di avere un fratello con cui giocare e condividere tante cose, ma adesso me lo immagino con un forte senso di frustrazione addosso e con la sensazione di essere stato tradito dalla sua mamma, e quindi trascurato. E quando va per fare le coccole al fratellino e poi invece gli sferra un'unghiata in testa o un morso nella mano io non solo non mi arrabbio, ma mi mortifico ancora di più nei suoi confronti, perchè le vedo come manifestazioni palesi del suo malessere. E tutto ciò mi ha fatto diventare ancora più permissiva nei suoi confronti, come se volessi in qualche modo farmi perdonare il fatto di non avere più soltanto lui al centro delle mie attenzioni.
Sono consapevole che è un atteggiamento malsano, che in un'educazione ci vogliono anche i no, i divieti e le punizioni, ma come faccio? Mi sento troppo in colpa

Mi piacerebbe molto ascoltare il vostro punto di vista, e magari anche qualche esperienza diretta di chi si è sentita come me.
