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Educare i figli, facile a dirsi....

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 11:39

EvaGreen ha scritto:Grazie Ari.
Io però per telefono non la ho consolata come se il papà avesse torto, la ho aiutata a calmarsi perchè stava piangendo, poi le ho chiesto cosa fosse successo, le ho detto che il papà aveva ragione e la ho invitata a scusarsi, quindi non mi pare che io lo abbia sminuito o contraddetto, dici di sì?
Anche la camera non mi convince, sebbene forse in questo caso sarebbe stato meglio, però appunto non riesco a trovare un qualcosa che sia una conseguenza DIRETTA (non scelta da me) alla sua azione (tipo ti comporti male col cuginetto dal cuginetto non ti ci porto per un mese perchè non sai comportarti).
non avresti dovuto aiutarla tu a calmarsi, avrebbe dovuto farlo suo padre: in questo secondo me sta l'errore.
è come dire tra le righe che tu sei capace di consolarla e il padre invece no.
deve trovare tuo marito un suo modo per calmare vostra figlia quando tu non ci sei e che non necessariamente deve essere uguale al tuo.

il mandarla in camera sarebbe un modo per insegnarle a gestire da sola la frustrazione del momento.
non è l'adulto esterno che le fornisce il modo di gestire la rabbia, ma è lei che trova dentro se stessa le risorse per farlo da sola.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ottyx » 18 ago 2011, 11:43

ottyx ha scritto:Il ciuccio dato oltre l'anno abbondante mi sembra proprio un modo per tappare la bocca, per non sentire il pianto e le proteste che invece sono una rezione normale in un bambino (altrimenti perchè non optare per un orsaggiotto come oggetto consolatorio).
Ah, scusa ho letto dopo che se l'è scelto da sola. Ti ha telefonato in ufficio e ti ha detto che se sulla strada del ritorno te ne andavi a comprare uno al supermercato? :che_dici
Suvvia, Eva, non pigliarci per il didietro e non prendere in giro te stessa... E' chiaro che questa alternativa QUALCUNA deve avergliela proposta forse esasperata dalle sue reazioni...
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:44

ottyx ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Però lei può scendere dal tavolo.
Non riesco a pensare di poterla tenere un'ora ferma seduta. Ovviamente però scende rimanendo intorno al tavolo e senza dare fastidio a camerieri o ad altre persone, per me questo è importantissimo.
Cioè nonostante fogli, colori e giochini vari tua figlia non riesce a stare seduta un'oretta al ristorante e si mette a giocare intorno al tavolo???
Ecco, questa è una cosa che non tollererei. quando lo vedo fare ad altri bambini quando vado al ristorante lo ritengo un comportamento maleducato.
Vedi, da una parte le offri gli strumenti per seguire un comportamento, dall'altra le concedi l'alternativa opposta. Non sei molto coerente...
So già che risponderai con l'ennesimo alibi (perchè di questo si tratta) per giustificare tua figlia ed il tuo lassismo.

Eva, secondo me quello che ti spaventa è la reazione che tua figlia potrebbe avere al tuo no che leggeresti come giudizio nei tuoi confronti.
Il ciuccio dato oltre l'anno abbondante mi sembra proprio un modo per tappare la bocca, per non sentire il pianto e le proteste che invece sono una rezione normale in un bambino (altrimenti perchè non optare per un orsaggiotto come oggetto consolatorio).
Pianto e proteste sono - è vero - un sintomo di un disagio. Ma il disagio non è necessariamente una cosa negativa per un bambino, anzi affrontarlo l'aiuta a crescere. Sopratutto all'età che ha tua figlia deve imparare a conviverci, a trovare da sola gli strumenti per gestire la propria frustrazione.
Quelle che offri non sono alternative, ma scappatoie.
:urka
lassismo!!!
maleducazione!!!
ma senti senti, e poi ero io quella che giudica l'educazione e i figli altrui!Complimenti per la coerenza, e anche per la presunzione!
Non sai proproi un bel niente di me e di mia figlia e senti che quadro preciso che avresti fatto!
Sai cosa inizio a pensare?Che queste tue convinzioni su come noi saremmo ti rassicurino.
Ti fa piacere pensare che io sia lassista e che mia figlia sia maleducata perchè altrimenti non sai come giustificare il fatto che si ottengano buoni risultati anche non utilizzando i tuoi stessi metodi, è questo che percepisco io.
Perchè se no come lo spieghi tutto questo affanno nel cercare di smontare ogni mia azione?
Io non sento il bisogno di smontare proprio nessuno, io sono consapevole di quello che faccio.
E no, mia figlia può anche stancarsi di colorare per un'ora e girare intorno al tavolo.
Non corre pe ril ristorante, non rovescia le cose a terra, non urla, non si avvicina agli altri tavoli e però secondo te è maleducata.
Ma pensa.
Chissà tutti quei poveri pazzi coi quali sono uscita e che la ritengono una bimba normalissima tranquilla ed educata allora dove li ho trovati.
A me un bimbo che è COSTRETTO a star seduto a tavola anche se scendendo non darebbe fastidio a nessuno non piace, non mi piace questo atteggiamento, non lo troverei corretto nei confronti di mia figlia e per di più di dover star ferma e buona seduta ad un tavolo per un'ora non è una regola che ho nè la voglio.

Tu pensi che le regole TUE siano universalmente giuste e se io non le faccio rispettare è perchè sono lassista o perchè non sappia dire di no. Non pensi invece che potrei semplicemente avere regole DIVERSE dalle tue?
Mia figlia non scende dal tavolo infrangendo una regola, non la ha proprio quella regola perchè non trovo che sia una regola importante per la sua educazione, tutto qui. Prima te ne farai una ragione e meglio sarà, perchè tutto st'astio non fa bene a nessuno.
(idem per il ciuccio a tre anni, che il ciuccio non si debba tenere nemmeno dieci minuti tre volte al mese perchè ha tre anni è una TUA regola, permettimi di dirti che ognuno ha le proprie regole e come tu puoi non condividerne una mia io posso fare altrettanto).
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 11:46

ottyx ha scritto:Sopratutto all'età che ha tua figlia deve imparare a conviverci, a trovare da sola gli strumenti per gestire la propria frustrazione.
Quelle che offri non sono alternative, ma scappatoie.
ah ecco! ottyx ti ha scritto la stessa cosa!

quando diciamo che sei "opprimente" intendiamo il fatto che tu risolvi le situazioni a tua figlia senza lasciarle lo spazio di imparare a farlo da sola.

forse in questo momento tu ti stai concentrando molto sul fatto che tua figlia diventi autonoma nelle cose pratiche (mangiare, lavarsi, vestirsi, ecc.), ma la stai inibendo dal punto di vista della sua crescita emotiva perché sei sempre tu a darle gli strumenti per affrontare le sue crisi.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:47

ottyx ha scritto:
ottyx ha scritto:Il ciuccio dato oltre l'anno abbondante mi sembra proprio un modo per tappare la bocca, per non sentire il pianto e le proteste che invece sono una rezione normale in un bambino (altrimenti perchè non optare per un orsaggiotto come oggetto consolatorio).
Ah, scusa ho letto dopo che se l'è scelto da sola. Ti ha telefonato in ufficio e ti ha detto che se sulla strada del ritorno te ne andavi a comprare uno al supermercato? :che_dici
Suvvia, Eva, non pigliarci per il didietro e non prendere in giro te stessa... E' chiaro che questa alternativa QUALCUNA deve avergliela proposta forse esasperata dalle sue reazioni...
assolutamente no, mi sono rotta le scatole di sentirmi dire come sono e cosa faccio.
Lei il ciuccio non lo ha mai preso, io non l'ho mai nemmeno proposto (figuriamoci se imposto!) e lei non lo ha mai cercato. Ne avevo comprati un paio prima che lei nascesse nel caso servissero e poi li avevo messi via. Un giorno, dopo i due anni, Viviana li ha trovati e forse anche perchè aveva visto i suoi compagnetti d'asilo col ciuccio ha iniziato a giocarci. All'inizio è stato solo un gioco mordere la gomma, ma la cosa si verificava molto di rado, poteva dimenticarlo anche per mesi.
Solo ultimamente vedo che quando è stanca piagnucola chiedendo il ciuccio. Perciò è un modo che ha scelto lei sì.
Io non le ho imposto nulla men che meno per tappargli la bocca, a me da madre cose del genere non vengono proprio in mente!
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:48

Ari ha scritto:
ottyx ha scritto:Sopratutto all'età che ha tua figlia deve imparare a conviverci, a trovare da sola gli strumenti per gestire la propria frustrazione.
Quelle che offri non sono alternative, ma scappatoie.
ah ecco! ottyx ti ha scritto la stessa cosa!

quando diciamo che sei "opprimente" intendiamo il fatto che tu risolvi le situazioni a tua figlia senza lasciarle lo spazio di imparare a farlo da sola.

forse in questo momento tu ti stai concentrando molto sul fatto che tua figlia diventi autonoma nelle cose pratiche (mangiare, lavarsi, vestirsi, ecc.), ma la stai inibendo dal punto di vista della sua crescita emotiva perché sei sempre tu a darle gli strumenti per affrontare le sue crisi.
Ari fammi capire come avrei ad esempio nell'episodio di oggi dato a Viviana gli strumenti per affrontare le sue crisi, solo perchè ho calmato il suo pianto al telefono?
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:49

kik ha scritto:
EvaGreen ha scritto:No, il ciuccio è un modo che LEI ha per calmarsi, ed è stato questo il mio scopo, non certo zittirla, ma calmarla, e non è un mio comodo è stata una sua scelta,
gisto. Dimenticavo che a casa vs è lei che decide cosa fare o non fare
che no, per dieci minuti tre volte al mese non danneggia proprio nulla, perciò anche "a tre anni è ora che lo togli" è molto soggettivo.
libera di crederlo
O tu stai per caso suggerendomi di applicare a mia figlia regole esclusivamente tue?
sei tu quella che si ispira alle altre mamme, non io.
Visto che hai così a cuore il fatto che cadendo possa uscirle un bernoccolo ho pensato che magari ti farebbe piacere preoccuparti anche della salute della sua bocca.
non c'è nessunissima prova medica di quel che stai dicendo. Ho una sorella che si è rovinata la bocca perchè ciucciava il dito, di pareri medici ne abbiamo sempre sentiti a bizzeffe, e si è SEMPRE parlato di uso REITERATO NEL TEMPO del ciuccio.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 11:51

EvaGreen ha scritto:Ari fammi capire come avrei ad esempio nell'episodio di oggi dato a Viviana gli strumenti per affrontare le sue crisi, solo perchè ho calmato il suo pianto al telefono?
posso sapere di preciso che cosa le hai detto per calmare il suo pianto?
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ottyx » 18 ago 2011, 11:53

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Grazie Ari.
Io però per telefono non la ho consolata come se il papà avesse torto, la ho aiutata a calmarsi perchè stava piangendo, poi le ho chiesto cosa fosse successo, le ho detto che il papà aveva ragione e la ho invitata a scusarsi, quindi non mi pare che io lo abbia sminuito o contraddetto, dici di sì?
Anche la camera non mi convince, sebbene forse in questo caso sarebbe stato meglio, però appunto non riesco a trovare un qualcosa che sia una conseguenza DIRETTA (non scelta da me) alla sua azione (tipo ti comporti male col cuginetto dal cuginetto non ti ci porto per un mese perchè non sai comportarti).
non avresti dovuto aiutarla tu a calmarsi, avrebbe dovuto farlo suo padre: in questo secondo me sta l'errore.
è come dire tra le righe che tu sei capace di consolarla e il padre invece no.
deve trovare tuo marito un suo modo per calmare vostra figlia quando tu non ci sei e che non necessariamente deve essere uguale al tuo.

il mandarla in camera sarebbe un modo per insegnarle a gestire da sola la frustrazione del momento.
non è l'adulto esterno che le fornisce il modo di gestire la rabbia, ma è lei che trova dentro se stessa le risorse per farlo da sola.
:quoto_1:

Io trovo assurda la telefonata alla mamma per una sgridata del genere...
Ma, suvvia Eva, proprio non vedi che è un comprotamento da bimba viziata?
Il fatto che tua figlia ti cerchi ogni volta che c'è una difficoltà di questo tipo è sicuramente una bella iniziezione di orgoglio per te ed il tuo ego, ma non l'aiuta a crescere.
E - permettimi - è anche poco rispettoso nei confronti di tuo marito.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:53

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Grazie Ari.
Io però per telefono non la ho consolata come se il papà avesse torto, la ho aiutata a calmarsi perchè stava piangendo, poi le ho chiesto cosa fosse successo, le ho detto che il papà aveva ragione e la ho invitata a scusarsi, quindi non mi pare che io lo abbia sminuito o contraddetto, dici di sì?
Anche la camera non mi convince, sebbene forse in questo caso sarebbe stato meglio, però appunto non riesco a trovare un qualcosa che sia una conseguenza DIRETTA (non scelta da me) alla sua azione (tipo ti comporti male col cuginetto dal cuginetto non ti ci porto per un mese perchè non sai comportarti).
non avresti dovuto aiutarla tu a calmarsi, avrebbe dovuto farlo suo padre: in questo secondo me sta l'errore.
è come dire tra le righe che tu sei capace di consolarla e il padre invece no.
deve trovare tuo marito un suo modo per calmare vostra figlia quando tu non ci sei e che non necessariamente deve essere uguale al tuo.

il mandarla in camera sarebbe un modo per insegnarle a gestire da sola la frustrazione del momento.
non è l'adulto esterno che le fornisce il modo di gestire la rabbia, ma è lei che trova dentro se stessa le risorse per farlo da sola.
Ovviamente la telefonata è stata casuale.
Pensavo di non aver tolto nulla a mio marito nel momento in cui le ho ribadito che il papà aveva ragione e che doveva chiedergli scusa. Invece è vero che doveva ANCHE calmarla lui.
E comunque la frustrazione poteva gestirla da sola anche se il padre la avesse sgridata e dopo la sgridata fosse andato a farsi i fatti suoi in un'altra stanza lasciandola sola, cosa che a volte accade, ma sarebbe bastato per farle capire che non si fanno certe cose?
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:55

ottyx ha scritto:
Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Grazie Ari.
Io però per telefono non la ho consolata come se il papà avesse torto, la ho aiutata a calmarsi perchè stava piangendo, poi le ho chiesto cosa fosse successo, le ho detto che il papà aveva ragione e la ho invitata a scusarsi, quindi non mi pare che io lo abbia sminuito o contraddetto, dici di sì?
Anche la camera non mi convince, sebbene forse in questo caso sarebbe stato meglio, però appunto non riesco a trovare un qualcosa che sia una conseguenza DIRETTA (non scelta da me) alla sua azione (tipo ti comporti male col cuginetto dal cuginetto non ti ci porto per un mese perchè non sai comportarti).
non avresti dovuto aiutarla tu a calmarsi, avrebbe dovuto farlo suo padre: in questo secondo me sta l'errore.
è come dire tra le righe che tu sei capace di consolarla e il padre invece no.
deve trovare tuo marito un suo modo per calmare vostra figlia quando tu non ci sei e che non necessariamente deve essere uguale al tuo.

il mandarla in camera sarebbe un modo per insegnarle a gestire da sola la frustrazione del momento.
non è l'adulto esterno che le fornisce il modo di gestire la rabbia, ma è lei che trova dentro se stessa le risorse per farlo da sola.
:quoto_1:

Io trovo assurda la telefonata alla mamma per una sgridata del genere...
Ma, suvvia Eva, proprio non vedi che è un comprotamento da bimba viziata?
Il fatto che tua figlia ti cerchi ogni volta che c'è una difficoltà di questo tipo è sicuramente una bella iniziezione di orgoglio per te ed il tuo ego, ma non l'aiuta a crescere.
E - permettimi - è anche poco rispettoso nei confronti di tuo marito.
Ma tu stai fuori.
Ho forse detto che ho chiamato mia figlia per consolarla?Io ho chiamato a casa per sentire come andasse, non avevo idea che fosse accaduto quell'episodio!Caso mai ha sbagliato mio marito a passarmela!Ma senti miss perfezione!
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 11:56

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Ari fammi capire come avrei ad esempio nell'episodio di oggi dato a Viviana gli strumenti per affrontare le sue crisi, solo perchè ho calmato il suo pianto al telefono?
posso sapere di preciso che cosa le hai detto per calmare il suo pianto?
quasi nulla, le ho detto solo "amore che hai?che è successo?calmati su tesoro, non piangere e racconta a mamma"
dopo che mi ha raccontato le ho detto che il papà aveva ragione, che era il caso che gli chiedesse scusa" lei mi ha detto di sì e ha chiesto scusa al papà.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 12:05

EvaGreen ha scritto:E comunque la frustrazione poteva gestirla da sola anche se il padre la avesse sgridata e dopo la sgridata fosse andato a farsi i fatti suoi in un'altra stanza lasciandola sola, cosa che a volte accade, ma sarebbe bastato per farle capire che non si fanno certe cose?
scusa, ma questa frase mi lascia perplessa.
più volte hai detto che i bambini capiscono tutto.
perché in questo caso metti in dubbio che tua figlia avrebbe capito il senso della sgridata se le fosse stato lasciato il tempo di elaborare da sola le informazioni che suo padre le aveva dato sgridandola?

secondo me sì, avrebbe capito e lo avrebbe fatto da sola, come io penso sia giusto che sia.

comunque se la telefonata è stata casuale come hai detto (all'inizio non si capiva), mi sembra che tu abbia gestito bene la cosa, perché comunque l'hai rimandata al mittente e cioè a chiarirsi con suo padre.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 12:08

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:E comunque la frustrazione poteva gestirla da sola anche se il padre la avesse sgridata e dopo la sgridata fosse andato a farsi i fatti suoi in un'altra stanza lasciandola sola, cosa che a volte accade, ma sarebbe bastato per farle capire che non si fanno certe cose?
scusa, ma questa frase mi lascia perplessa.
più volte hai detto che i bambini capiscono tutto.
perché in questo caso metti in dubbio che tua figlia avrebbe capito il senso della sgridata se le fosse stato lasciato il tempo di elaborare da sola le informazioni che suo padre le aveva dato sgridandola?

secondo me sì, avrebbe capito e lo avrebbe fatto da sola, come io penso sia giusto che sia.

comunque se la telefonata è stata casuale come hai detto (all'inizio non si capiva), mi sembra che tu abbia gestito bene la cosa, perché comunque l'hai rimandata al mittente e cioè a chiarirsi con suo padre.
sìsì io ho chiamato a casa per sapere come andasse, mio marito mi ha raccontato l'accaduto e Viviana capendo che ero io ci ha messo il pianto e ha voluto parlarmi.
Scusa mi sono espressa male, capire capisce eccome.
Cioè capisce che non si fa e il perchè, ma non so se questo basta perchè non lo ripeta come atteggiamento (o lo ripeta il meno possibile).
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 12:16

EvaGreen ha scritto:Scusa mi sono espressa male, capire capisce eccome.
Cioè capisce che non si fa e il perchè, ma non so se questo basta perchè non lo ripeta come atteggiamento (o lo ripeta il meno possibile).
ah beh! questo "lo scopriremo solo vivendo".
è il discorso che ti facevo ieri sulle priorità dei bambini che sono diverse da quelle degli adulti.
magari lo capisce ma per lei non è importante.

e poi c'è anche il discorso della sfida, che rappresenta un passaggio della crescita.
sfido apertamente i miei genitori facendo una cosa che so essere sbagliata per vedere fino a che punto posso spingermi prima di essere stoppata in maniera decisa.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 12:18

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Scusa mi sono espressa male, capire capisce eccome.
Cioè capisce che non si fa e il perchè, ma non so se questo basta perchè non lo ripeta come atteggiamento (o lo ripeta il meno possibile).
ah beh! questo "lo scopriremo solo vivendo".
è il discorso che ti facevo ieri sulle priorità dei bambini che sono diverse da quelle degli adulti.
magari lo capisce ma per lei non è importante.

e poi c'è anche il discorso della sfida, che rappresenta un passaggio della crescita.
sfido apertamente i miei genitori facendo una cosa che so essere sbagliata per vedere fino a che punto posso spingermi prima di essere stoppata in maniera decisa.
ecco ma vorrei che lei CAPISSE che è importante (ovviamente coi modi idonei all'età) e non che lo facesse perchè ha paura delle nostre reazioni. Mamma che fatica.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ottyx » 18 ago 2011, 12:24

EvaGreen ha scritto:Che queste tue convinzioni su come noi saremmo ti rassicurino.
Ti fa piacere pensare che io sia lassista e che mia figlia sia maleducata perchè altrimenti non sai come giustificare il fatto che si ottengano buoni risultati anche non utilizzando i tuoi stessi metodi, è questo che percepisco io.
Tanto quanto a te fa piacere pensare che i nostri figli non abbiano empatia nell'ambiente familiare, non siano compresi e capiti perchè altrimenti non sai come giustificare il fatto che si ottengano buoni risultati anche non utilizzando i tuoi stessi metodi, è questo che percepisco io.
Come ogni mamma NATURALMENTE sono convinta che il mio metodo educativo sia il migliore e le mie regole le più giuste :hi hi hi hi :thank_you:
Solo che non scrivo post sul forum per sbandierarlo ai quattro venti.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 12:27

EvaGreen ha scritto:ecco ma vorrei che lei CAPISSE che è importante (ovviamente coi modi idonei all'età) e non che lo facesse perchè ha paura delle nostre reazioni. Mamma che fatica.
una volta clizia ha scritto una cosa che mi ha fatto riflettere molto.
c'era una gollina, non ricordo chi, che si lamentava perché sua figlia la mattina non si voleva vestire e la faceva arrivare tardi in ufficio, quindi passava tutta la mattina ad urlare con la figlia senza venire a capo di nulla.
tra i vari consigli che le furono dati clizia disse che a un bambino non importa se la mamma arriva tardi in ufficio. la percezione del tempo è diversa, il senso dell'obbligo è diverso, quindi il bambino acquisisce l'informazione che per la mamma è un problema arrivare in ritardo, ma non ne capisce il motivo perché non lo vive su se stesso.

un bambino è una persona in divenire che misura il mondo con le (limitate) informazioni di cui dispone e che fatica a comprendere concetti astratti.

tu parli di "paura delle vostre reazioni".
secondo me non è paura, è un metro di misura.
è come schiacciarsi le dita nel cassetto e con l'esperienza diretta imparare come chiudere il cassetto senza farsi del male.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 12:29

ottyx ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Che queste tue convinzioni su come noi saremmo ti rassicurino.
Ti fa piacere pensare che io sia lassista e che mia figlia sia maleducata perchè altrimenti non sai come giustificare il fatto che si ottengano buoni risultati anche non utilizzando i tuoi stessi metodi, è questo che percepisco io.
Tanto quanto a te fa piacere pensare che i nostri figli non abbiano empatia nell'ambiente familiare, non siano compresi e capiti perchè altrimenti non sai come giustificare il fatto che si ottengano buoni risultati anche non utilizzando i tuoi stessi metodi, è questo che percepisco io.
Come ogni mamma NATURALMENTE sono convinta che il mio metodo educativo sia il migliore e le mie regole le più giuste :hi hi hi hi :thank_you:
Solo che non scrivo post sul forum per sbandierarlo ai quattro venti.
Tu pensi che il tuo metodo sia il migliore e le tue regole più giuste?
Bene, tieniti il tuo metodo e le tue regole, ma definire un bimbo maleducato solo perchè segue le regole di sua madre e non le tue mi sembra davvero inquietante!!!!

E tu questo lo hai chiaramente detto mentre io non ho MAI detto nè pensato che i vostri figli non siano capiti o compresi, perciò mi pare che l'errore sia solo che il tuo.
Io ho sempre e solo parlato che si addice a noi.
Tu stai dicendo invece come male faccia la mamma io e come stia venendo su male mia figlia, renditi conto.....

Comunque io non ho mai detto che con metodi diversi dal mio non vengano su persona responsabili, indipendenti, educate ecc.

solo che son metodi che non amo per me e che vorrei arrivare ad ottenere lo stesso risultato in maniera diversa, cosa caspita ti irrita in questo?
Il fatto che io parli del mio pensiero con una certa sicurezza?
Ma anche tu hai le tue certezze, anche ari ha le sue, e altri hanno le loro, che cacchio vuoi quindi da me?
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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EvaGreen
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 12:33

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:ecco ma vorrei che lei CAPISSE che è importante (ovviamente coi modi idonei all'età) e non che lo facesse perchè ha paura delle nostre reazioni. Mamma che fatica.
una volta clizia ha scritto una cosa che mi ha fatto riflettere molto.
c'era una gollina, non ricordo chi, che si lamentava perché sua figlia la mattina non si voleva vestire e la faceva arrivare tardi in ufficio, quindi passava tutta la mattina ad urlare con la figlia senza venire a capo di nulla.
tra i vari consigli che le furono dati clizia disse che a un bambino non importa se la mamma arriva tardi in ufficio. la percezione del tempo è diversa, il senso dell'obbligo è diverso, quindi il bambino acquisisce l'informazione che per la mamma è un problema arrivare in ritardo, ma non ne capisce il motivo perché non lo vive su se stesso.

un bambino è una persona in divenire che misura il mondo con le (limitate) informazioni di cui dispone e che fatica a comprendere concetti astratti.

tu parli di "paura delle vostre reazioni".
secondo me non è paura, è un metro di misura.
è come schiacciarsi le dita nel cassetto e con l'esperienza diretta imparare come chiudere il cassetto senza farsi del male.
condivido molto questi concetti, e trovo anche giusto che il bimbo abbia una sua percezione, dato che è una persona diversa.
Però come capisce e applica la regola secondo cui non si fa male ad un bimbo, che si tiene la mano per strada ecc. vorrei che evitasse certi comportamenti perchè li fa suoi.
Mi spiego: adesso quando attraversiamo da la mano in automatico e anzi spesso mi precede prendendo lei la mia mano e dicendomi "mamma attenta che ci sono le macchine" quindi non solo ha capito il senso ma ha fatta propria la regola, il concetto.Cioè lo ha metabolizzato a modo suo, secondo il proprio metro di giudizio.
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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