La mia DPP era il 3 Agosto, giorno in cui in effetti -puntuali come un orologio svizzero- iniziano le prime contrazioni regolari: di mattina ogni 10 minuti, nel pomeriggio ogni 5...Aiuto! Decidiamo di andare in Ospedale ma lì, dopo una visita, il ginecologo di turno mi dice che ho 2 cm di dilatazione ma che non è partito ancora il travaglio attivo. Mi rimanda a casa dicendomi che probabilmente comincerà tra la nottata e l'indomani. In cuor mio non ci credo molto, non credo alle parole di quel ginecologo che ha l'aria di chi si è rovinato la Domenica (e si, era Domenica!) col turno in Ospedale... "Ovviamente" è Agosto ed il mio gine è in ferie; sono la solita Fantozzi

A casa comincio a diventare più insofferente. Io e Seby passiamo il resto della serata sdraiati a cronometrare le contrazioni e ad immaginarci la corsa in Ospedale, il momento del travaglio, quello in cui l'ostetrica avrebbe chiamato Seby per assistere (o farsi assistere

Resisto fino alle 22.30, le contrazioni adesso sono ogni 3 minuti ed io mi illudo di aver portato benone questo travaglio in casa e di essere pronta a sbrigarmi nell'arco di qualche ora. Purtroppo non sarà così...Scoprirò ben presto che la dilatazione era ferma a 2 cm e che l'utero era appianato al 50%

Inizia una lunga notte di passeggiate per il corridoio e contrazioni vicinissime e dolorose; ripenso alla respirazione appresa al corso preparto. Si, fosse così semplice!
Eppure riuscivo perfino ad addormentarmi tra una contrazione e l'altra

Alle 6.30 del 4 Agosto ero già stremata. Non avevo idea che avrei partorito soltanto alle 17.50 del pomeriggio, dopo 18 ore di travaglio, episiotomia, lacerazioni, due grossi edemi causati dalle continue manovre delle ostetriche...

La bimba saliva ad ogni contrazione, aveva la testa alta e la dilatazione era lentissima. Si fermerà a 6/7 cm dopo un giorno di contrazioni

Preferisco non soffermarmi sui particolari dolorosi del mio parto e sulla presenza deleteria di una ginecologa che mi ha cucita (rattoppata!) senza un minimo di delicatezza perchè "Doveva andare ad una cena!"


La mia testa ed il mio cuore si sono concentrati sull'evento più intenso, istintivo e magico che la Natura ha previsto per una donna: hanno scattato una fotografia indelebile del momento in cui mia figlia è venuta al mondo con i suoi occhioni aperti e una testolina piena di capelli.
Con me c'era Seby, commosso e invaso dalla forza cruda di quegli istanti di sofferenza che in un nanosecondo si trasforma in gioia pura: l'attimo in cui Giordana è stata poggiata ancora sporca sul mio petto siamo diventati genitori, sono diventata mamma...O forse lo si è già nell'istante in cui si accarezza l'idea di concepire un figlio e si decide di accettare l'impegno dolce ed infinito di genitore. Spesso gli dico che ho paura di dimenticarmi di quella fotografia e delle sensazioni provate, ma lui mi rassicura: non potrà dissolversi!
Adesso non siamo più soli; c'è una parte di noi nel mondo che ci riempie la vita e ci ricorda l'essenza vera dell'Amore
