In seconda, al ritorno dalle vacanze estive, i bambini erano evidentemente arrugginiti e soprattutto deconcentrati: è stata un'orgia di 5 per tutti (compreso il mio) nelle verifiche delle prime due settimane!

E già il fatto che da noi vengano dati voti così bassi, mai sentiti qui se non da parte di una gollina, mi porta ad escludere che i criteri di valutazione siano uguali in tutte le scuole.
Da noi, inoltre, non conta semplicemente il numero degli errori, ma tutta una serie di cose quali la velocità nell'esecuzione e soprattutto l'ordine e la precisione. Valerio è disattento: basta scrivere una parola non in colonna o comunque non nel modo voluto dalla maestra ed è già errore, anche se la parola è corretta. Basta cancellare male e lasciare un'ombra sul quaderno e il 10 non lo si avrà mai. Qui nel foto album l'anno scorso ho visto fotografate ed esibite con soddisfazione pagine di quaderni con una grafia che, onestamente, da noi non sarebbe stata assolutamente ammissibile già a metà del primo trimestre. Tra l'altro, la maestra non accetta la penna cancellabile (ormai di uso universale nelle scuole) perché bisogna stare attenti da subito (è questo è un concetto che condivido in pieno).
Da noi quindi l'otto non è malaccio perché il 10 è veramente difficile e raro per tutti, non solo per il mio, perché implica la perfezione totale.
Poi, personalmente, guardo al contenuto del compito svolto. Se il mio disordinatone scrive la data non proprio in aderenza all'inizio della prima riga, sinceramente: pazienza, io stessa non sono il massimo dell'ordine. Se invece mi scrive il verbo avere senza acca è tutto un altro paio di maniche.