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la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
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Stars15
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la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Stars15 » 27 lug 2015, 14:59

Buongiorno a tutte,
Mi ero promessa di scrivere la mia storia non appena sarei stata pronta a farlo… ed eccomi qui a raccontarvi la mia esperienza perché seppure abbiamo vissuto un vero e proprio incubo, abbiamo vissuto quest’esperienza circondati dalle persone giuste, da operatori sanitari umani e laici che ci hanno accompagnati verso il nostro diritto a scegliere per il futuro della nostra bimba e della nostra vita nel silenzio e nel rispetto delle persone che siamo e del dolore che stavamo affrontando.
Non voglio raccontarvi dell’iter che ho seguito prima di arrivare alla diagnosi. Non voglio che chi di voi mi leggerà e sta vivendo la fase della diagnosi prenatale, si riveda nella mia esperienza e pensi che anche loro possano avere un esito infausto. Ho imparato durante questi due mesi che ogni esperienza è a sé e che le uniche risposte certe ve le darà la medicina, la scienza e i pareri raccolti da diversi specialisti. Personalmente, io ho letto di persone a chi andava tutto esattamente come stava succedendo a me, con gli stessi esiti e poi si trattavano di falsi positivi ed ora stringono tra le braccia i loro figli. Queste storie mi rincuoravano ma ad ogni passo effettuato verso la nostra diagnosi era come ricevere un colpo in più e durante questi mesi sono stata massacrata di “colpi”. Alla fine la domanda ricorrente era “Perché alle altre e non a me?” Perché come molte donne che hanno proseguito senza problemi la gravidanza, il tutto inizia nella fase della diagnosi prenatale con i primi sospetti durante un ecografia. Scelsi come molte di andare avanti negli indagini e feci un amniocentesi con un fish test per avere i primi risultati in tempi rapidi e mettere fine in fretta ai dubbi nei quali eravamo piombati.
Il FISH ovviamente ci disse subito che la nostra bimba aveva una Trisomia 21 e questo segnò l’inizio del nostro incubo. Sul fatto del cosa fare, direi che immediatamente abbiamo detto che non potevamo proseguire la gravidanza… frequentiamo numerose famiglie e persone affette da questa sindrome attraverso un associazione e avevamo ben chiaro cosa ci sarebbe successo… a tutti! ma dall’esito del Fish all’esito finale necessario per procedere all’ ITG di tempo ne doveva ancora trascorrere molto e dovevamo “convivere” con la nostra tragedia che non avrebbe avuto fine soltanto una volta effettuato l’ITG.
Le nostre giornate erano diventate secoli, e ci siamo informati su tutto… su tutti i tipi di Trisomia 21 (e sì! perché ci sono varie sfumature della sindrome di down e il FISH non ti dice quale), se si vive diversamente con le varie “tipologie” di SDD e ovviamente su come avveniva l’ITG. Leggevamo di cose disumane di aborti avvenuti in mezzo alle partorienti in ostetricia, iniezioni letali fatte al feto ancora in pancia per fermare il cuore, personale ospedaliere obbiettore che trattano le coppie come noi come monezza. Alla fine di queste giornate, si andava al letto nella speranza di svegliarsi l’indomani e di scoprire di aver sognato tutto o che potevamo tenersi la nostra bambina perché ci potrebbe essere stato un errore di trascrizione del FISH oppure c’era un anomalia cromosomica ma non così grave e consentiva alla nostra bimba di vivere con handicap minori rispetto ai quelli prospettati dalla SDD.
Pronti a tutto! soprattutto al miracolo ma di miracolo non ce n’è stato (o quasi)…
durante tutto questo periodo la nostra ginecologa che aveva appoggiato sin da subito la nostra scelta di procedere all’ITG ci mandò allo sbaraglio degli enti ospedalieri per trovare un posto su dove procedere. Lei era in un centro diagnosi “in” della nostra città, la pagavamo profumatamente ad ogni visita ma non è bastato a metterci al sicuro nel momento del bisogno. Sappiate innanzi tutto che non siete voi a dover procedere ma è lo specialista che vi segue che vi deve “accompagnare” in tutto l’iter. Inutile dirvi che davanti a questa scarsissima coscienza professionale della nostra dottoressa, ci sentimmo ancora di più abbandonati a noi stessi.
E poi arrivò l’aiuto nell’incubo, io lo chiamo la nostra piccola botta di c***: arrivò l’esito finale in ospedale e mi chiamò una dottoressa consulente esterna all’ospedale, che mi fece la prima eco di diagnosi prenatale, per darci tutto il sostegno possibile! si ricordava di noi!!! aveva incontrato nel centro diagnostico la nostra ginecologa e le aveva chiesto nostre notizie! così prese la sbriga di contattarci lei tramite l’ospedale che mi fece l’amniocentesi. La SDD era omogenea, il che significava, che ogni cellula della nostra piccola era colpita e dopo averci prospettato tutto il possibile, ci propose di farci incontrare l’indomani il responsabile della diagnosi prenatale dell’ospedale per procedere.
Arrivammo all’appuntamento distrutti dal nostro dolore e sapendo che la legge ci consentiva soltanto da questo appuntamento in poi di iniziare la procedura legale e che il nostro strazio sarebbe durato ancora una quindicina di giorni prima di avere tutte le autorizzazioni. Non eravamo seguiti da loro e la nostra dottoressa era sparita.
Invece fummo immediatamente presi in carico! capiti, accolti con tutta l’attenzione che meritavamo. Alzò la cornetta e chiese immediatamente le autorizzazioni, ci fece avere subito l’appuntamento dallo psichiatra (perché serve anche quello per legge) e il giorno dopo eravamo in ospedale per il ricovero… in Ostetricia. Paura, delusione di dover finire in quel reparto, ma non potevamo scappare, fermi e decisi di andare avanti.
Invece arrivò una dottoressa che ci accolse dicendo che ci aspettava ma che purtroppo dovevamo aspettare perché la camera singola era occupata e mi dovevano trasferire in ginecologia dove c’era posto per “noi”. Immenso sollievo.
Sono stati due giorni fatti di sorrisi, parole di incoraggiamento da tutto il personale che si è susseguito nei vari turni. I dottori ci hanno risparmiato ogni cosa. Non ci sono state punture letali, il ginecologo mi venne a cercare in sala parto perché non mi voleva fare subire un parto in sala parto in mezzo alle partorienti… (di felicità per noi non ce ne sarebbe stata)… così avvenne il parto abortivo in sala operatoria mentre l’anestesista mi teneva la mano perché ero ovviamente senza la mia dolce metà nel blocco. Mi addormentarono subito dopo per il raschiamento… fu tutto estremamente rapido e mi svegliai poco dopo senza più dolore fisico ma con la consapevolezza che i dolori dell’anima li avevo affrontati grazie all’estrema umanità delle persone che ci hanno seguito.
Non abbiamo voluto vedere la nostra bambina. Non ci avrebbe aiutato a vivere meglio, non ci avrebbe portato nulla.. niente a lei già “andata via” e niente a noi se no l’ennesima ferita ed un ricordo visivo massacrante.
Vivere il post di un ITG alla 19 settimana … è un lutto non lutto. Rimane nel lembo di vita che se ne va senza averla conosciuta dove ogni giorno ci si riscopre, la pancia non c’è più e devi elaborare un legame famigliare mai esistito se no quello del DNA.
Mi sento di dire a chi sta vivendo quest'esperienza di ascoltare il proprio cuore, di essere solidi con il proprio partner perché in quel momento esistite solo soltanto "voi" e nessun altro.

Noi non abbiamo il minimo rimorso per la nostra decisione se domani dovesse ricapitare la nostra decisione sarebbe la stessa. Non ci sentiamo essere spregevoli e/o ingrati verso la vita. Ci sentiamo persone umane e sopratutto informate sulla SDD. Abbiamo i nostri limiti materiali e di longevità (non siamo più cosi giovani) e non avremmo retto il pensiero di vedere una figlia "soffrire" questo mondo e questa vita. Il dolore al cuore sarebbe stato troppo grande rispetto a quello che stavamo vivendo.

Abbraccio tutte voi! ma particolarmente a chi sta vivendo il grande "dolore" dell'ITG... xk di amore in questi momenti ne abbiamo tanto bisogno! :bacio
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da zaby » 28 lug 2015, 18:52

STARS ..... che dolore immenso avete dovuto attraversare, che decisione difficile e sofferta avete dovuto prendere .....
non oso immaginare il dolore nel prenderla e nel portarla avanti, allucinante .....
ma sulla vostra strada avete trovato delle persone umane, buone e soprattutto consapevoli di quello che stavate passando e che vi hanno sostenuto senza giudicare le vostre scelte ed accompagnato in questo duro percorso.

e come dici tu, ci siete voi, si perché è vero, in certi momenti ci siamo solo noi, noi ed il nostro compagno, tutto il resto non esiste più, tutti gli altri non esistono più ....
ed è a questo che dobbiamo aggrapparci in tutto e per tutto .....

un abbraccio stretto ed un pensiero alla tua bambina ...... :cuore
è quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare..
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da primomaggio » 28 lug 2015, 21:17

Stars, mi dispiace per la dolorosa scelta a cui la vita vi ha costretti, leggo una grande lucidità che ammiro e rispetto. Vi abbraccio di quell'abbraccio di cui sentite il bisogno.
Mi permetto di osservare che grande contraddizione ci sia dietro la possibilità di fare indagini prenatali sempre più sofisticate, e il vuoto che molte coppie trovano poi nel malaugurato caso questi esami risultino positivi... come se il motivo per cui si fanno non fosse proprio conoscere eventuali patologie e affrontare decisioni al riguardo.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Orti » 29 lug 2015, 19:43

Sai, dopo l'ecografia che non ci lasciava scampo se non il decidere di aspettare l'inevitabile o porre fine allo strazio, il medico ci prese in una stanza e ci disse:"non siete soli". In quel momento non capivo. Troppo era il dolore, lo sgomento, il terrore. Ma poi.... abbiamo trovato che tutto era organizzato in modo da accompagnarci nel modo più delicato possibile. L'unico intoppo è stato con l'unico passaggio sul quale non aveva potere ovvero il capo di psichiatria. Per il resto professionalità ed umanità. Non smetterò mai di essere grata con tutto il cuore a tutti loro.
Vorrei trovare le parole ed il coraggio ma.. In mancanza di entrambi ti mando un pensiero sincero ed un abbraccio.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Stars15 » 3 ago 2015, 12:26

Buongiorno!
grazie mille! :bacio

@Orti... prima di tutto ti mando un mega abbraccio! ho appena letto il tuo racconto... che esperienza difficile... una cosa mi ha colpito in particolare: come sarebbe stata la vita con lei e ti dirò una cosa che mi ha molto aiutato molto in questi mesi. Anch'io ho fatto gli stessi pensieri perché io quando la pensavo, nel mio immaginario lei era sanissima. Invece, no, lei non era "sana" avrebbe avuto un corredo di problemi patologici e mentali per tutta la vita e questo era lei, così era realmente la nostra bambina, così dovevamo accettare quello che ci era successo e le nostre decisioni.
Noi ci siamo fatti seguire da una psicologa e ci ha aiutato infinitamente. Siamo già fuori dalle cure. Voi?

@zaby... anche a te :bacio ... l'importante è di essere informati al 100% e devi informarti nel poco tempo che hai a disposizione per prendere la tua decisione e la lucidità è il primo strumento per non impazzire. E' una decisione che in un caso o nell'altro determinava tutto il futuro della famiglia e su questo non ci siamo persi un attimo. Non ci ha impedito però di versare fiumi di lacrime... ma ogni volta che dovevamo fare un passo in più eravamo nel pieno delle nostre facoltà per dare le risposte.

@primomaggio :cuore sì... ma purtroppo siamo in un paese profondamente cristiano! e quindi va tutto bene anche nel peggiore dei casi. Tutto va accettato per un concetto di vita anche se una vita sarà una "non-vita". Tutto è creatura di dio. Per questo c'è una grande contraddizione nel fare tra un indagine prenatale e il suo esito. L'accesso alle indagini prenatali ce l'ha concesso la legislazione perché è un diritto del cittadino e qualcuno avrà lottato in passato per questo diritto davanti alle istituzioni. E' un libera scelta in italia in altri paesi europeo invece se superi una certa età ti mandano obbligatoriamente a fare un amnio. In Italia l'esito va fuori da questo concetto perché ci si scontra con il principio di vita o di morte. La nostra cultura e la società influenzano le nostre scelte e troppo spesso si esula dal campo medico e un referto deve essere interpretato scientificamente e non religiosamente o attraverso la nostra cultura. (ti dico solo che a certi amici stretti non abbiamo potuto dire la verità sulla patologia perché sapevamo benissimo che erano profondamente cristiani e ci avevano detto il loro parere prima dell'esito...)Quello che fanno invece gli obbiettori di coscienza ... ma mi chiedo un medico/operatore sanitario non dovrebbe innanzitutto essere un profondo laico??? nessuno si dovrebbe permettere di giudicare un paziente per le sue scelte... andrebbero denunciati tutti quelli che non adempiono al proprio dovere. Di più, visto che la legge sull'aborto non data di ieri, avrebbero potuto specializzarsi in altra materia se non accettavano le scelte dei pazienti come noi.
Questa cosa mi fa un rabbia! :bomba
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da ParisParis » 3 ago 2015, 19:25

Stars15, la tua storia è molto triste, difficile risponderti.
Nessuno che non abbia vissuto un'esperienza simile dovrebbe permettersi di giudicare, sono tutti bravi a sputare sentenze quando non si trovano in una situazione così disumana. Io non l'ho mai provata, posso solo immaginare lo strazio incredibile ma purtroppo posso immaginare molto bene il personale obiettore di coscienza e l'ipocrisia che gira intorno alle torture che infliggono a delle povere coppie. E questo lo dico da profonda cristiana. Sono contenta pero' che almeno voi abbiate trovato un po' umanità nel momento più difficile della vostra vita.
Ti auguro veramente tutto il bene possibile e che presto un'altra piccola vita venga a rallegrarvi!

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Stars15 » 5 ago 2015, 14:14

Grazie mille Paris :cuore
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Orti » 14 ago 2015, 9:39

Ciao Stars! Innanzitutto complimenti per il modo che hai avuto e che hai di affrontare l'orrore. Credimi sono compliementi sinceri ed ammirati.
No non ci siamo fatti seguire anche se mio marito avrebbe voluto. Non mi piace che gli altri si preoccupino per me. Non mi piace che le persone mi vedano vulnerabile. Mi fa stare peggio. Io sono quella forte che ha sempre la risposta, una soluzione, le idee chiare. Andare a parlare con qualcuno avrebbe significato aprirsi e mostrarsi nudi, fragili e spauriti ed io non sono brava in questo. Anche se mi rendo conto che forse mi avrebbe aiutato. Vista poi com'è andata l'unica esperienza della mia vita con il genere psicologo/psichiatra...
Sai, tra pochi giorni la mia bambina sarebbe nata... E' vero. Era malata. E non abbiamo rimorsi per la nostra scelta, specialmente dopo aver letto l'autopsia. Ma mi manca lo stesso. Mi manca la sensazione di completezza e perfezione che mi dava. E' difficile accettare qualcosa di così inaccettabile. E forse non lo accetterò mai. Ma dovrò imparare a conviverci.
Un abbraccio.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da koalamum » 14 ago 2015, 21:27

Non entro nel merito della vostra decisione visto che potrei essere considerata di parte dato che mio figlio ha la SdD,volevo solo fare una precisazione la Trisomia 21 non è una malattia bensì una condizione genetica,infatti non tutte le persone con SdD hanno delle patologie o malformazioni associate,la cosa certa è il ritardo cognitivo, e un incidenza più alta di alcune problematiche mediche,mi picerebbe che passasse il messaggio che come associazioni stiamo portando avanti e che le persone con SdD non sono ''affette da'' ma sono persone che hanno la SdD.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da fammagon » 19 ago 2015, 21:57

koalamum grazie per il lavoro che svolgi, teso anche a minare lo steriotipo del "povero bambino infelice".
"putroppo siamo in un paese cristiano"... come se avere un credo, avere dei valori e addirittua credere nella vita fosse negativo.
Andare avanti o interrompere è una decisione intima, personale, delicata, che porta conseguenze importanti sempre, qualsiasi strada si prenda, quindi da valutare solo nell'intimità di coppia.
Sia chiaro quindi che critico solo lo spargere offese gratuite per difendere un punto di vista personale, se non ami essere criticata, non devi nemmeno permetterti fare critiche alla vita e alle scelte altrui.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Orti » 24 ago 2015, 10:57

Buon giorno,
non avrei voluto rispondere ma non posso esimermi. Non c'è assolutissimamente alcun problema nell'essere cristiani, come non c'è assolutamente alcunissimo problema ed essere un musulmano, un induista, un ebreo... Discorso ben diverso è quando uno stato ed i suoi apparati sono cristiani (il "paese cristiano" per cui ti rammarichi) invece di essere laici. Problema è quando il credo di un'altra persona si ripercuote sulla mia sfera personale, su una decisione intima, personale e dolorosissima. Quando mi viene fatta scontare la mia decisione perché differente dalle "scelte altrui" come le chiami tu. Non ti impongo le mie scelte, non ti discrimino per le tue ma non ammetto che accada il contrario. Non accetto che in un ospedale pubblico il proprio credo personale calpesti la dignità di un'altra persona. Questo sì che non è cristiano. Ed allora sì che mi permetto di criticare non un cristiano come persona (o musulmano o induista o ebreo o vattelappesca) ma un paese cristiano (o paese musulmano induista ebreo o altro).

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da ZiaVale » 24 ago 2015, 12:05

Orti ha scritto:Buon giorno,
non avrei voluto rispondere ma non posso esimermi. Non c'è assolutissimamente alcun problema nell'essere cristiani, come non c'è assolutamente alcunissimo problema ed essere un musulmano, un induista, un ebreo... Discorso ben diverso è quando uno stato ed i suoi apparati sono cristiani (il "paese cristiano" per cui ti rammarichi) invece di essere laici. Problema è quando il credo di un'altra persona si ripercuote sulla mia sfera personale, su una decisione intima, personale e dolorosissima. Quando mi viene fatta scontare la mia decisione perché differente dalle "scelte altrui" come le chiami tu. Non ti impongo le mie scelte, non ti discrimino per le tue ma non ammetto che accada il contrario. Non accetto che in un ospedale pubblico il proprio credo personale calpesti la dignità di un'altra persona. Questo sì che non è cristiano. Ed allora sì che mi permetto di criticare non un cristiano come persona (o musulmano o induista o ebreo o vattelappesca) ma un paese cristiano (o paese musulmano induista ebreo o altro).
Quoto tutto.
Una mamma della mia provincia ha avuto la brutta idea (a mio parere) di condividere l'esito della propria amniocentesi in un gruppo facebook di mamme della provincia. Si è sentita dire che lei taglierà la testa al proprio figlio e lo getterà nella spazzatura. Ecco, trovo che commenti di questo tipo non siano accettabili in una situazione tanto intima e dolorosa.
Il cuore in pasto ai leoni: Celeste 15.08.2014 - Beatrice 06.08.2018

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da fammagon » 24 ago 2015, 14:12

Non devi accadere di essere discriminati, ne etichettati, ne giudicati dalle apparenze, ne giudicati in base ai pregiudizi, MAI.
Quello che voglio sottolineare è l'incongruenza di criticare un modo di fare, nello stesso momento in cui si tiene il tipo di conmportamento che si critica negli altri, se ci si divide in fazioni non si fa altro che farci una guerra tra poveri.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da fammagon » 24 ago 2015, 14:38

aggiungo e chiudo per chiarezza... che alle coppie che decidono di portare avanti una gravidanza quando si è evidenziato un problema viene fatta quasi sempre pressione psicologica perchè procedano verso l'aborto terapeutico, solo insistendo e ribadendo più volte chesi vuole procedere allora si viene messi in contatto con i medici e le strutture adeguate per curare il bambino una volta nato.
Ve lo dico per esperienza mia diretta e per esperienza anche di altre mamme che conosco o che ho conosciuto.
Questo paese di cattolico ha solo la facciata, perchè di fatto sia in un caso che in un altro, ci si trova sempre di fronte persone che ti giudicano male per la scelta fatta.
I medici dovrebbero limitarsi a dare fare la diagnosi e a mettere a disposizione le informazioni per procedere nella direzione scelta dalla coppia e non premere per farle andare in una direzione piuttosto che un altra.
Stessa cosa per tutte le persone intorno, ma qui si chiede troppo lo so.
Care mie siamo sulla stessa barca.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Orti » 24 ago 2015, 14:58

Gli operatori dovrebbero consigliarci ed accompagnarci in questo percorso qualunque sia la scelta. Con professionalità ed umanità. Chi decide di portare avanti una gravidanza dovrebbe smettere di giudicare chi decide di non proseguire come se fossero persone orrende e criminali e chi decide di interompere dovrebbe smettere di giudicare chi prosegue come un gretto ottuso egoista. Vedo che la pensiamo allo stesso modo.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Stars15 » 25 ago 2015, 16:45

Buongiorno a tutte!
sono contenta che abbiate scritto cosi tanto sull'ITG e di aver arricchito questo discussione... perché se ne deve parlare e tanto!

@Fammagon: Se una coppia si pone se procedere o meno con l'ITG per una SDD deve anche sapere cosa significa vivere con questa sindrome. Per cui se vuoi lasciare traccia della tua associazione qui, sarebbe davvero importante per chi deve decidere... E' vero la trisomia 21 non è una malattia ma una sindrome ed "affetto da" sarebbe da correggere proprio per essere precisi. Nel mio ragionamento sull'interruzione ho preso in considerazione un mucchio di fattori: a/ frequento un associazione sportiva disabile con persone con la SDD e parlo spesso sia con loro che con le loro famiglie b/ so cosa vuole dire (con)vivere con una disabilità fisica: mio compagno è disabile al 70% c/ la SDD non è solo una condizione ma porta ad una serie di patologie minori ma anche gravissime nonché a problemi cognitivi.
Per cui mi sento di dire che la mia scelta è del tutto personale, al 100% così come rispetto la tua scelta di aver proseguito la tua gravidanza. Ognuno si deve guardare dentro e sapere quale vita si sente di affrontare per il proprio figlio. Eravamo pienamente consapevoli che la sua vita non sarebbe stata quella di tutti, avrebbe sofferta di discriminazione, avrebbe potuto sviluppare grave malattie ed avere una morte prematura così come campare fino ai 40 anni e se avessi campato fino ai 40 anni non so se avremmo potuto accompagnarla con le nostre forze a questo traguardo o se avrebbe dovuto essere affidata ad un istituto. E non si tratta di chi ha più coraggio o meno, io ho visto lei e la sua prospettiva/qualità di vita e rispetto alla mia coscienza ed ai miei personali valori di vita. Di coraggio nella nostra vita ne abbiamo dimostrato da rivendere ma anche con tutto l'amore e la forza del mondo certe cose non le puoi proprio cambiare.

Purtroppo la consulenza psicologica per le gravidanze a rischio non è presente in tutte le strutture. Solo nelle grandi strutture con reparti di riferimento di zona c'è. Io ho evitato però accuratamente i grandi centri della mia zona... mi avrebbero fatto pressing per fare dietro-front perché i primari dei reparti sono iper-super obbiettori!


Voglio solo finire con questo appunto... Giuramento di Ippocrate... giuramento che ogni medico pronuncia quando gli viene dato il titolo, con questa parte del giuramento:

"Giuro:
(...)
di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;"

Ciao!
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da fammagon » 25 ago 2015, 23:45

Ciao Stars io non faccio parte in modo diretto di un'associazione, su un altro forum svolgo come semplice mamma un lavoro di supporto, teso ad aiutare altre mamme a trovare informazioni, contatti, famiglie, medici specializzati sulla patologia riscontrata al bambino che portano in grembo.
Non ho figli con sdd, per me sarebbe stata una condizione decisamente ideale visto quello che mi è capitato.
Mi fu detto che portavo in grembo un feto terminale, un feto destinato solo a morire o nel peggiore dei casi a vivere chissà come.
Mia figlia sia chiama Gemma, ha 9 anni e non si sa bene come ma è sopravvissuta a tutto.
Allora mi avrebbe fatto piacere trovare più appoggio e conoscere altre famiglie con problemi simili ecco perchè oggi mi impegno in questo.

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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Stars15 » 26 ago 2015, 10:00

Ciao Fammagon!

adesso capisco meglio le risposte che hai postato qualche giorno fa... abbiamo storie molto diverse ed ammiro che tu abbia scelto di proseguire malgrado l'infausta diagnosi. Nel tuo caso, io avrei sicuramente preso una decisione diversa e forse avrei meno sofferto nel prenderla.

La dottoressa che mi ha seguito nel post diagnosi mi disse parole molto sagge: qualsiasi sia la nostra decisione avrebbe avuto per sempre delle conseguenze nelle nostre vite ed è proprio vero. Non ci si toglie un "prob" con l'ITG ed è inutile avere un atteggiamento spavaldo e leggero nel dire "avrò un figlio con la SDD"... esistono solo dolori diversi. Noi abbiamo scelto di soffrire noi 2 e non in 3.

Anch'io vorrei fare passare un messaggio a chi vive questo dramma che se una coppia sceglie un ITG non sono soli... che nella disperazione e nella poco tempo che si ha disposizione per prendere una decisione, di avere la forza di informarsi su tutto, di sentire più pareri di chiedere una consulenza psicologica al bisogno nel pre e soprattutto nel post e vorrei far capire che un paziente ha dei diritti fondamentali nel vivere un aborto.
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da koalamum » 26 ago 2015, 14:20

Ciao Stars 15

Lungi da me fare proselitismo per la SdD e penso che ogni coppia e famiglia scelga ciò che ritiene opportuno per la loro vita ma permettimi di dissentire sulla tua affermazione ''abbiamo scelto di soffrire in 2 e non in 3''perchè secondo me è la tua visione personale della vita di una persona con SdD.

Ti consiglio di cercare su you tube e vedere il video ''Dear future mom'' parla della vita e della felicità che anche le persone con SdD sperimentano,forse non tutti riusciranno a raggiungere alcuni obbiettivi di autonomia ma nella vita ci sono motivi diversi per essere felici e sereni.

Vedo mio figlio che si entusiasma per molte cose che io non terrei neanche in considerazione ,vedo lui e i suoi amici fare sport,divertirsi,esserci,e godere anche delle piccole cose.

Del resto chi puo' dirci che chi oggi è considerato ''normale'' o a sviluppo tipico ,in un domani vicino o lontano lo sia ancora?
Qual'è il confine?
Noi facciamo parte di un associazione e uno dei modi per esserci è incontrare le coppie che hanno ricevuto una diagnosi di T21 o che hanno appena avuto un bimbo per parlare della nostra vita ,delle nostre famiglie,dei nostri figli,semplicemente mostrando loro come si vive anche se un cromosoma ballerino è arrivato a scompaginare i nostri programmi.
In bocca al lupo per il tuo futuro e ricordati di vedere il video,salutoni

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Stars15
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Re: la mia ITG alla 19' settimana di gravidanza

Messaggio da Stars15 » 27 ago 2015, 11:44

Ciao Koalamum!

Ho visto il video.. nel quale ho riconosciuto la piccola Emma e molti visi conosciuti, esempi di integrazione sociale. L'integrazione sociale è possibile sì! come tu ben saprai la SDD a volte è "sfumata" e chi ce l'ha così non hanno palesi patologie fisiche e/o grave ritardo mentale. Esiste l'altra parte della medaglia però... in cui non va tutto così "bene" e sono persone che dovranno essere seguite per sempre e queste persone non le ho viste nel video. Credo che non bisogna confondere l'accettazione del diverso, dell'integrazione della disabilità in società con le sofferenze che possono generare tale condizione. Nelle ns numerose sfortune nel corso della nostra vita, abbiamo già toccato il peggio della sofferenza, la conosciamo in tutte le sue sfumature e è un miracolo se sono qui a conversare con te e se sono riuscita a rimanere incinta... per cui tirare l'ennesima monetina per la nostra figlia, tentando la fortuna è semplicemente inconcepibile. Non ci si pone nemmeno il dubbio e se dovesse ricapitare la scelta sarebbe la stessa. Pertanto tornando alla mia visione, sì è del tutto personale.

il confine della prevedibilità è molto sottile e specialmente quando si è già genitori si sa che si può nascere sano e ammalarsi gravemente e definitivamente poi anche per un semplice vaccino ma credo che sin dal momento che ci si sottopone alle indagini per le diagnosi prenatali, si ha già in mente di non dare vita alla disabilità e/o alla morte nei casi più estremi.

Vorrei anche lasciare a chi ci leggerà che la scelta non è a volte tra il sì e il no... a me era stato proposto anche l'adozione. Io non ho aderito per non creare un ulteriore trauma nella vita di mio figlio e perché ci stavo rimettendo la salute per vari prob che avevo con questa gravidanza ...ma è possibile.

Ciao
"Picachou06" ex giugnettina '06 - Thomas - nato il 15-06-2006 (48 cm 3 kg 200)

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