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OT 18

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Re: OT 18

Messaggio da ci610 » 21 lug 2017, 9:28

yoga ha scritto:Ci, molto interessante il brano della Ginzburg che hai linkato.

E' un concetto molto bello e molto nobile, ma in pratica come si fa a insegnare l'indifferenza al denaro? Anch'io sono cresciuta in una famiglia molto modesta. Come potevo essere indifferente al denaro se mi veniva detto che non potevo permettermi qualcosa che desideravo molto, come le lezioni di piano e di danza?
E ora, per contro, mio figlio si rende conto di essere più "fortunato" di alcuni suoi amici che non sono mai usciti dallo stato del Colorado mentre lui viaggia a destra e a manca in giro per il mondo, e si rende conto che alla base di questo sta una diversa disponibilità economica.
eh yoga è veramente difficile, anche a me sono state negate molte cose, ma non so, non mi è mai pesato tanto, alla fine della fiera credo che i miei siano stati bravi, su tante altre cose no, ma su questa sì
ad esempio non mi hanno mai dato la paghetta perché dicevano che loro non mi dovevano pagare, ma il cassetto in cui tenevano i soldi per la spesa e per le necessità mensili della casa era a disposizione di tutti quindi io, potevo, liberamente prendere e spendere, certo però dovevo sapere che se finivano anzitempo poi non pagavamo la bolletta della luce, e quindi è finita che prendevo quando mi servivano davvero o quando volevo togliermi qualche sfizio quando la situazione ea migliore, ma certo non li ho mai buttati in cretinate

ti metto un altro pezzo del testo della Ginzburg, poi se ti va di leggerlo è "le piccole virtù" e io l'ho sempre trovato un testo meraviglioso

...abituando i ragazzi a considerare il denaro familiare come una cosa che appartiene a noi e a loro in egual misura, e non a noi piuttosto che a loro, o il contrario, potremo anche invitarli ad essere sobri, a stare attenti al denaro che spendono: e in questo modo l'invito al risparmio non è più rispetto per una piccola virtù, non è astratto invito a portare rispetto ad una cosa che non merita rispetto in se stessa, come il denaro; ma è un ricordare ai ragazzi che non è molto il denaro in casa, è un invito a sentirsi adulti e responsabili di fronte ad una cosa che appartiene a noi come a loro, una cosa non specialmente bella né amabile, ma seria, perché legata alle nostre necessità quotidiane. Ma non troppo presto né troppo tardi: il segreto dell'educazione sta nell'indovinare i tempi. Essere sobri con se stessi e generosi con gli altri: questo vuol dire avere un rapporto giusto col denaro, essere liberi di fronte al denaro: e non c'è dubbio che, nelle famiglie dove il denaro viene guadagnato e prontamente speso, dove scorre come limpida acqua di fonte, e, praticamente, non esiste come denaro, è meno difficile educare un ragazzo ad un simile equilibrio, a una simile libertà. Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori.
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Re: OT 18

Messaggio da ci610 » 21 lug 2017, 9:30

Topillo ha scritto:L'argomento è interessante. Noi cerchiamo di non parlare di soldi in casa. Quando decidiamo vacanze, spese grosse, ecc, lo facciamo in maniera da non far pesare il lato "economico" di una scelta.

Cerchiamo, quanto più possibile, invece, di coinvolgere le nostre figlie in gesti di generosità.

Non siamo una famiglia abituata a regalini quasi o semi quotidiani e il grosso dei regali è concentrato al compleanno e a Natale.

Non regaliamo soldi alle nostre figlie, mai. Nè noi, nè desideriamo che lo faccia il resto della famiglia.
Non ci piace passare il messaggio che i soldi siano qualcosa di talmente desiderabile da essere un bel regalo di compleanno.
Per noi i soldi sono un mezzo per avere ciò che serve, sono la giusta retribuzione del lavoro mio e del loro papà e qualcosa che spendiamo volentieri per le nostre bambine, per non fare mancare a loro non solo i mezzi di sostentamento, ma anche i mezzi per metterle in grado, in futuro, di avere gli strumenti per fare scelte libere e i mezzi per sviluppare fin da ora i loro talenti e le loro aspirazioni.
Ma che non intendiamo sprecare per stupidaggini.
forse devo specificarlo, i miei figli ricevono dei soldi per i compleanni ma non ne sono assolutamente a conoscenza, loro scartano un regalo normale come tutti, poi il nonno fa il bonifico ma non glielo dice nemmeno
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:37

" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
Non è il giochino in edicola il problema.
La differenza la fanno le tipologie di vacanze, indipendentemente dal coinvolgere o meno i figli nella scelta, le auto che guidiamo, le case nelle quali abitiamo, tutto trasuda quanta disponibilità economica abbiamo. E prima o poi, anche i bambini se ne accorgono.
leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:38

ci610 ha scritto:
Topillo ha scritto:L'argomento è interessante. Noi cerchiamo di non parlare di soldi in casa. Quando decidiamo vacanze, spese grosse, ecc, lo facciamo in maniera da non far pesare il lato "economico" di una scelta.

Cerchiamo, quanto più possibile, invece, di coinvolgere le nostre figlie in gesti di generosità.

Non siamo una famiglia abituata a regalini quasi o semi quotidiani e il grosso dei regali è concentrato al compleanno e a Natale.

Non regaliamo soldi alle nostre figlie, mai. Nè noi, nè desideriamo che lo faccia il resto della famiglia.
Non ci piace passare il messaggio che i soldi siano qualcosa di talmente desiderabile da essere un bel regalo di compleanno.
Per noi i soldi sono un mezzo per avere ciò che serve, sono la giusta retribuzione del lavoro mio e del loro papà e qualcosa che spendiamo volentieri per le nostre bambine, per non fare mancare a loro non solo i mezzi di sostentamento, ma anche i mezzi per metterle in grado, in futuro, di avere gli strumenti per fare scelte libere e i mezzi per sviluppare fin da ora i loro talenti e le loro aspirazioni.
Ma che non intendiamo sprecare per stupidaggini.
forse devo specificarlo, i miei figli ricevono dei soldi per i compleanni ma non ne sono assolutamente a conoscenza, loro scartano un regalo normale come tutti, poi il nonno fa il bonifico ma non glielo dice nemmeno
Arriveranno a chiedere i soldini per la ricarica del cellulare o per l'abbonamento al cinema o per fare shopping con le amiche.
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:38

Bellissimo il testo della Ginzburg, lo cercherò.
Grazie per l'indicazione.
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:40

floddi ha scritto:
ci610 ha scritto:
Topillo ha scritto:L'argomento è interessante. Noi cerchiamo di non parlare di soldi in casa. Quando decidiamo vacanze, spese grosse, ecc, lo facciamo in maniera da non far pesare il lato "economico" di una scelta.

Cerchiamo, quanto più possibile, invece, di coinvolgere le nostre figlie in gesti di generosità.

Non siamo una famiglia abituata a regalini quasi o semi quotidiani e il grosso dei regali è concentrato al compleanno e a Natale.

Non regaliamo soldi alle nostre figlie, mai. Nè noi, nè desideriamo che lo faccia il resto della famiglia.
Non ci piace passare il messaggio che i soldi siano qualcosa di talmente desiderabile da essere un bel regalo di compleanno.
Per noi i soldi sono un mezzo per avere ciò che serve, sono la giusta retribuzione del lavoro mio e del loro papà e qualcosa che spendiamo volentieri per le nostre bambine, per non fare mancare a loro non solo i mezzi di sostentamento, ma anche i mezzi per metterle in grado, in futuro, di avere gli strumenti per fare scelte libere e i mezzi per sviluppare fin da ora i loro talenti e le loro aspirazioni.
Ma che non intendiamo sprecare per stupidaggini.
forse devo specificarlo, i miei figli ricevono dei soldi per i compleanni ma non ne sono assolutamente a conoscenza, loro scartano un regalo normale come tutti, poi il nonno fa il bonifico ma non glielo dice nemmeno
Arriveranno a chiedere i soldini per la ricarica del cellulare o per l'abbonamento al cinema o per fare shopping con le amiche.
E si risponderà.
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:42

floddi ha scritto:" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
Non è il giochino in edicola il problema.
La differenza la fanno le tipologie di vacanze, indipendentemente dal coinvolgere o meno i figli nella scelta, le auto che guidiamo, le case nelle quali abitiamo, tutto trasuda quanta disponibilità economica abbiamo. E prima o poi, anche i bambini se ne accorgono.
leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
Non sono del tutto d'accordo. Perchè dipende anche tanto dal rapporto che abbiamo noi con la nostra disponibilità economica e dalle strategie educative che mettiamo in atto rispetto a questa. E intendo che siamo tutte mediamente fortunate, chi più, chi meno e che il fatto che sia fortuna deve essere intanto ben chiaro e deve essere anche vissuto da noi come tale.
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Re: OT 18

Messaggio da yoga » 21 lug 2017, 9:42

Veramente interessante questo argomento. Mi piace l'approccio che vede il denaro come appartenente alla famiglia nel suo complesso. Grazie ci, approfondirò queste letture della Ginzburg.
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:45

Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:
ci610 ha scritto:
Topillo ha scritto:L'argomento è interessante. Noi cerchiamo di non parlare di soldi in casa. Quando decidiamo vacanze, spese grosse, ecc, lo facciamo in maniera da non far pesare il lato "economico" di una scelta.

Cerchiamo, quanto più possibile, invece, di coinvolgere le nostre figlie in gesti di generosità.

Non siamo una famiglia abituata a regalini quasi o semi quotidiani e il grosso dei regali è concentrato al compleanno e a Natale.

Non regaliamo soldi alle nostre figlie, mai. Nè noi, nè desideriamo che lo faccia il resto della famiglia.
Non ci piace passare il messaggio che i soldi siano qualcosa di talmente desiderabile da essere un bel regalo di compleanno.
Per noi i soldi sono un mezzo per avere ciò che serve, sono la giusta retribuzione del lavoro mio e del loro papà e qualcosa che spendiamo volentieri per le nostre bambine, per non fare mancare a loro non solo i mezzi di sostentamento, ma anche i mezzi per metterle in grado, in futuro, di avere gli strumenti per fare scelte libere e i mezzi per sviluppare fin da ora i loro talenti e le loro aspirazioni.
Ma che non intendiamo sprecare per stupidaggini.
forse devo specificarlo, i miei figli ricevono dei soldi per i compleanni ma non ne sono assolutamente a conoscenza, loro scartano un regalo normale come tutti, poi il nonno fa il bonifico ma non glielo dice nemmeno
Arriveranno a chiedere i soldini per la ricarica del cellulare o per l'abbonamento al cinema o per fare shopping con le amiche.
E si risponderà.
Cosa risponderesti?
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:47

Adesso a 9 anni nemmeno compiuti è facile: non ha il cellulare e al cinema ci va con me e con suo padre e solo quando noi riteniamo che lo spettacolo valga la pena. Shopping non è una parola che conosce.

In futuro ci penserò e dipenderà non solo dalla disponibilità economica del momento, ma anche da come me lo chiederanno.
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:48

Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
Non è il giochino in edicola il problema.
La differenza la fanno le tipologie di vacanze, indipendentemente dal coinvolgere o meno i figli nella scelta, le auto che guidiamo, le case nelle quali abitiamo, tutto trasuda quanta disponibilità economica abbiamo. E prima o poi, anche i bambini se ne accorgono.
leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
Non sono del tutto d'accordo. Perchè dipende anche tanto dal rapporto che abbiamo noi con la nostra disponibilità economica e dalle strategie educative che mettiamo in atto rispetto a questa. E intendo che siamo tutte mediamente fortunate, chi più, chi meno e che il fatto che sia fortuna deve essere intanto ben chiaro e deve essere anche vissuto da noi come tale.
Giustissimo, ma se tua figlia tornasse a casa da scuola dicendo che vuole iscriversi ad un corso che non potete permettervi, mentre tutte le sue più care amiche o amici lo fanno, voi come reagireste?
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:49

Di base, io credo che quando avranno il cellulare, dirò loro che io lo ricaricherò una volta al mese, per esempio, con un tot di euro. Se li finiscono prima della fine del mese, pazienza. Aspetteranno.
Credo.
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:51

Topillo ha scritto:Adesso a 9 anni nemmeno compiuti è facile: non ha il cellulare e al cinema ci va con me e con suo padre e solo quando noi riteniamo che lo spettacolo valga la pena. Shopping non è una parola che conosce.

In futuro ci penserò e dipenderà non solo dalla disponibilità economica del momento, ma anche da come me lo chiederanno.
ed infatti ho scritto che "prima o poi" accadrà.
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Re: OT 18

Messaggio da ci610 » 21 lug 2017, 9:51

Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
Non è il giochino in edicola il problema.
La differenza la fanno le tipologie di vacanze, indipendentemente dal coinvolgere o meno i figli nella scelta, le auto che guidiamo, le case nelle quali abitiamo, tutto trasuda quanta disponibilità economica abbiamo. E prima o poi, anche i bambini se ne accorgono.
leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
Non sono del tutto d'accordo. Perchè dipende anche tanto dal rapporto che abbiamo noi con la nostra disponibilità economica e dalle strategie educative che mettiamo in atto rispetto a questa. E intendo che siamo tutte mediamente fortunate, chi più, chi meno e che il fatto che sia fortuna deve essere intanto ben chiaro e deve essere anche vissuto da noi come tale.

vi giuro che io avevo scarsissima disponibilità economica da ragazzina, nemmeno le gite scolastiche potevo fare, me ne hanno concesso giusto un paio, mi compravano i vestiti al mercato mentre tutti i miei compagni avevano vestiti firmati, facevano delle feste di compleanno faraoniche e io avevo la torta fatta in casa e la tagliavo a casa con i miei zii, ecc. ecc. ma io mai l'ho vissuto come un problema, facevo quello che potevo fare, ero contenta di stare coi miei amici e che mi volessero bene anche se avevo la felpa falsa dalla nayoleari, tanto che poi ad un certo momento ne ho fatto un punto di forza


e cmq i miei, di fronte a qualche pretesa maggiore da parte di noi figli hanno sempre risposto nell'unico mondo sensato : QUANDO VAI LAVORARE TE LO COMPRI COI SOLDI TUOI! :sarcastico_1:
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:52

Topillo ha scritto:Di base, io credo che quando avranno il cellulare, dirò loro che io lo ricaricherò una volta al mese, per esempio, con un tot di euro. Se li finiscono prima della fine del mese, pazienza. Aspetteranno.
Credo.
E' quello che facciamo noi. ma non è affatto facile.
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:53

floddi ha scritto:
Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
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se il motivo è solo che lo fanno tutti gli altri, la risposta sarebbe no. Perchè se i suoi amici si buttano tutti dal terrazzo, non vorrei lei facesse lo stesso. Se invece fosse un corso che risponde a qualcosa che lei "sente" davvero o che le potrebbe davvero essere utile (anche se non indispensabile), le risponderei che ne devo parlare con il papà perchè dobbiamo decidere in che modo riuscire a pagarglielo. Se non riuscissimo, forse le proporrei qualche alternativa o le direi che ci attiveremo per riuscirci l'anno successivo e nel frattempo vedrei anche se è davvero una cosa che potrebbe portarle beneficio.
Riesco però veramente con fatica a pensare che si sia qualcosa che davvero risponda a un'esigenza, a un modo di essere di mia figlia che io non capisca prima e possa piombare dal cielo a 12/13 anni. Se capiterà e sarà davvero una cosa bellissima per lei, faremo di tutto per concedergliela. Se non ci riusciremo, cercheremo di darle i mezzi perchè la possa realizzare in un altro modo.
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:53

ci610 ha scritto:
Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
Non è il giochino in edicola il problema.
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leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
Non sono del tutto d'accordo. Perchè dipende anche tanto dal rapporto che abbiamo noi con la nostra disponibilità economica e dalle strategie educative che mettiamo in atto rispetto a questa. E intendo che siamo tutte mediamente fortunate, chi più, chi meno e che il fatto che sia fortuna deve essere intanto ben chiaro e deve essere anche vissuto da noi come tale.

vi giuro che io avevo scarsissima disponibilità economica da ragazzina, nemmeno le gite scolastiche potevo fare, me ne hanno concesso giusto un paio, mi compravano i vestiti al mercato mentre tutti i miei compagni avevano vestiti firmati, facevano delle feste di compleanno faraoniche e io avevo la torta fatta in casa e la tagliavo a casa con i miei zii, ecc. ecc. ma io mai l'ho vissuto come un problema, facevo quello che potevo fare, ero contenta di stare coi miei amici e che mi volessero bene anche se avevo la felpa falsa dalla nayoleari, tanto che poi ad un certo momento ne ho fatto un punto di forza


e cmq i miei, di fronte a qualche pretesa maggiore da parte di noi figli hanno sempre risposto nell'unico mondo sensato : QUANDO VAI LAVORARE TE LO COMPRI COI SOLDI TUOI! :sarcastico_1:
e tu dici che il tuo vissuto da piccola non ha influenzato il tuo modo di essere da adulta?
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Re: OT 18

Messaggio da ci610 » 21 lug 2017, 9:55

floddi ha scritto:
Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:" Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori."

E cioè dove NON ce n'è.
Perchè se un figlio ti chiede le lezioni di piano e tu non puoi permettertele, in qualche modo il denaro influenza, si addentra nella vita quotidiana.
Non è il giochino in edicola il problema.
La differenza la fanno le tipologie di vacanze, indipendentemente dal coinvolgere o meno i figli nella scelta, le auto che guidiamo, le case nelle quali abitiamo, tutto trasuda quanta disponibilità economica abbiamo. E prima o poi, anche i bambini se ne accorgono.
leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
Non sono del tutto d'accordo. Perchè dipende anche tanto dal rapporto che abbiamo noi con la nostra disponibilità economica e dalle strategie educative che mettiamo in atto rispetto a questa. E intendo che siamo tutte mediamente fortunate, chi più, chi meno e che il fatto che sia fortuna deve essere intanto ben chiaro e deve essere anche vissuto da noi come tale.
Giustissimo, ma se tua figlia tornasse a casa da scuola dicendo che vuole iscriversi ad un corso che non potete permettervi, mentre tutte le sue più care amiche o amici lo fanno, voi come reagireste?

innanzitutto i ragazzi devono terrei vene in mente che non è che tutto quello che fanno i loro amici devono farlo anche loro, insomma che lo facciano glia altri non è condizione sufficiente che lo facciano anche loro, ma questo per tutto, dal tornare a casa all'alba a fare il corso di paracadutismo
detto ciò, se lei ci tenesse davvero in maniera sconvolgente e mi dimostrasse una passione reale, penso che potrei anche fare grandi sacrifici per pagarglielo, ma se lo vuole fare perché lo fanno le sue amiche e l'anno prossimo cambia idea perché le sua amiche fanno un'altra cosa, beh, cara mia, no
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Re: OT 18

Messaggio da Topillo » 21 lug 2017, 9:55

E la risposta: "quando sarai grande, se lo vorrai ancora, lo prenderai tu", la diamo già quando ci chiede un cane.

Non è proprio possibile per noi prenderlo, non è nemmeno questione di soldi.

Ci dispiace tantissimo, ma non la possiamo accontentare.
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Re: OT 18

Messaggio da floddi » 21 lug 2017, 9:57

Topillo ha scritto:
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E cioè dove NON ce n'è.
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Non è il giochino in edicola il problema.
La differenza la fanno le tipologie di vacanze, indipendentemente dal coinvolgere o meno i figli nella scelta, le auto che guidiamo, le case nelle quali abitiamo, tutto trasuda quanta disponibilità economica abbiamo. E prima o poi, anche i bambini se ne accorgono.
leggerò comunque il libro perchè sono davvero curiosa e mi interessa moltissimo.
Non sono del tutto d'accordo. Perchè dipende anche tanto dal rapporto che abbiamo noi con la nostra disponibilità economica e dalle strategie educative che mettiamo in atto rispetto a questa. E intendo che siamo tutte mediamente fortunate, chi più, chi meno e che il fatto che sia fortuna deve essere intanto ben chiaro e deve essere anche vissuto da noi come tale.
Giustissimo, ma se tua figlia tornasse a casa da scuola dicendo che vuole iscriversi ad un corso che non potete permettervi, mentre tutte le sue più care amiche o amici lo fanno, voi come reagireste?
se il motivo è solo che lo fanno tutti gli altri, la risposta sarebbe no. Perchè se i suoi amici si buttano tutti dal terrazzo, non vorrei lei facesse lo stesso. Se invece fosse un corso che risponde a qualcosa che lei "sente" davvero o che le potrebbe davvero essere utile (anche se non indispensabile), le risponderei che ne devo parlare con il papà perchè dobbiamo decidere in che modo riuscire a pagarglielo. Se non riuscissimo, forse le proporrei qualche alternativa o le direi che ci attiveremo per riuscirci l'anno successivo e nel frattempo vedrei anche se è davvero una cosa che potrebbe portarle beneficio.
Riesco però veramente con fatica a pensare che si sia qualcosa che davvero risponda a un'esigenza, a un modo di essere di mia figlia che io non capisca prima e possa piombare dal cielo a 12/13 anni. Se capiterà e sarà davvero una cosa bellissima per lei, faremo di tutto per concedergliela. Se non ci riusciremo, cercheremo di darle i mezzi perchè la possa realizzare in un altro modo.
Ovvio che il motivo non deve essere "lo fanno tutti", così è troppo facile.
Il denrao quindi influenzerà la tua scelta, la sua scelta, che non potrà avverarsi. Quindi scusate se vado al sodo ma continuo a pensare che sia molto bello pensare di vivere in un mondo ideale dove il denaro non influenza minimamente la nostra esistenza ma non viviamo a UTOPIA e quindi rimango della mia: il denaro non crea problemi solo a chi ne ha tanto.
2005 in blu 2010 in rosa Esiliata!!*due anni di fantastico esilio* sorelle d'italia

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