Dipende, io non avrei mai potuto sposare un ingegnere.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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Messaggio da R2D2 » 19 mar 2013, 17:34
Dipende, io non avrei mai potuto sposare un ingegnere.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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Messaggio da Antolina80 » 19 mar 2013, 17:35
Messaggio da ely66 » 19 mar 2013, 17:35
e nemmeno di vera conoscenza del mestiereCosa che oggi tra l'altro non è assolutamente sinonimo di lavoro buono e stabile.
Messaggio da Lunette » 19 mar 2013, 17:35
crucchina79 ha scritto:guarda, a me del titolo di studio non me ne può fregar di meno.... ho amici che si son fermati alla terza media ed amici con due lauree.... intendevo che è facile che fra i miei amici ci siano persone che hanno interessi simili ai miei, almeno in parte, che amici che non hanno niente in comune con me.... ma non a livello di studi, quanto di interessi.Lunette ha scritto:Vero però il titolo di studio non è affatto sinonimo di cultura.. Che poi, pensandoci bene, la cosa che mi urta di più nelle persone è l'incapacità di vedere oltre l'immediato.. la leggerezza nel giudicare e la superficialità..Molto più che il non aver conseguito un titolo di studi... Cosa che oggi tra l'altro non è assolutamente sinonimo di lavoro buono e stabile.crucchina79 ha scritto:Lunette, infatti di solito ci si innamora di una persona non per gli interessi e basta per fortuna!
Poi a livello di amicizie mi rendo conto che la maggior parte dei miei amici hanno interessi simili, probabilmente alla fine o è un caso o in qualche modo si fa una selezione... anche inconsapevole!
Messaggio da crucchina79 » 19 mar 2013, 17:35
Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.
E se pensassi anche solo da lontano che mio marito mi avrebbe "scartato" sulla base di una cosa di questo genere, non avrei più la forza neanche di guardarlo in faccia.
Messaggio da Lunette » 19 mar 2013, 17:38
Guarda io avevo una collega così. Lei due palle quadrate adesso lavora per una multinazionale a Zurigo e fa i soldi a palate. Lui imbianchino lavora part time e cura la casa. Io una volta sono stata a trovarla e quando le ho chiesto come facessero lei mi ha detto che un uomo che si prende cura della casa, che lava, stira, cucina, pulisce e la coccola quando torna a casa è la cosa più bella che le sia capitata.Antolina80 ha scritto:yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
Messaggio da Antolina80 » 19 mar 2013, 17:40
Ste madri!!!!crucchina79 ha scritto:Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.
E se pensassi anche solo da lontano che mio marito mi avrebbe "scartato" sulla base di una cosa di questo genere, non avrei più la forza neanche di guardarlo in faccia.![]()
Comunque noto che per esempio è più mio marito che ogni tanto si pone il problema del perché io son laureata e lui no.... a me proprio non me ne frega.... e secondo me se lo pone perché è sua madre che ogni tanto gli dice "lei è laureata e lavora in banca, te no....."![]()
Però lei è anziana, questo discorso lo capisco più da lei che da gente giovane
Messaggio da Lunette » 19 mar 2013, 17:42
ah ah ah pensa che io invece scappo a gambe levate da quei tipi filosofi, idealisti, emotivi, romantici a go-go che scrivono sonetti.. L'omicidio sarebbe stato inevitabile.R2D2 ha scritto:Dipende, io non avrei mai potuto sposare un ingegnere.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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Messaggio da crucchina79 » 19 mar 2013, 17:43
Messaggio da Antolina80 » 19 mar 2013, 17:45
Messaggio da Giulia80 » 19 mar 2013, 17:47
perchè storicamente è sempre stato l'uomo a lavorare e la donna a stare a casa. lo stereotipo si crea così, perchè una cosa è frequente e diventa la regola. uscire dalla regola e quindi dallo stereotipo non è mai facile. anche se oggi non si finisce sul rogo, si deve combattere con il luogo comune.Antolina80 ha scritto:yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
Messaggio da yoga » 19 mar 2013, 17:47
Dipende anche dalle attitudini e dai desideri di ciascuno. Io quando e' nato mio figlio ho scoperto, con mio grande sgomento, che alla fine non mi interessava fare carriera e desideravo stare a casa con lui. Ci ho messo un po' di tempo a metabolizzare questa cosa, ma ora posso dire con serenita' che mi sentirei morire a lavorare come dirigente per una multinazionale, pur avendone i titoli e forse le capacita'. Ammettere questo forse e' politicamente scorretto e antifemminista, ma che ci posso fare?Lunette ha scritto:Guarda io avevo una collega così. Lei due palle quadrate adesso lavora per una multinazionale a Zurigo e fa i soldi a palate. Lui imbianchino lavora part time e cura la casa. Io una volta sono stata a trovarla e quando le ho chiesto come facessero lei mi ha detto che un uomo che si prende cura della casa, che lava, stira, cucina, pulisce e la coccola quando torna a casa è la cosa più bella che le sia capitata.Antolina80 ha scritto:yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
Dipende dalle persone e dalla loro apertura mentale..
Messaggio da Lunette » 19 mar 2013, 17:52
Messaggio da yoga » 19 mar 2013, 17:53
Certo, sono d'accordissimoLunette ha scritto:Yoga figurati, nemmeno a me fregherebbe nulla di una carriera folgorante.. Non me ne importava prima, ora meno che meno.. Però se è la donna a portare a casa la grana non c'è nulla di male, sono due adulti che si sono scelti, indi per cui contenti loro.. Però non è nemmeno giusto pensare che sia sempre e solo l'uomo quello abilitato a farsi la carriera..
Messaggio da Giulia80 » 19 mar 2013, 17:56
Questo secondo me è la cosa più bella del mondo, è quello a cui aspirare, non è politicamente scorretto né antifemminista, è lo zenith della vita di una persona: avere i numeri, le capacità per fare tutto e SCEGLIERE di fare quello che ti fa contenta! è la libertà, è fare una scelta sapendo cosa si fa alla faccia di quello che d'altro si potrebbe fare o di quello che altri si aspettano.yoga ha scritto: Io quando e' nato mio figlio ho scoperto, con mio grande sgomento, che alla fine non mi interessava fare carriera e desideravo stare a casa con lui. Ci ho messo un po' di tempo a metabolizzare questa cosa, ma ora posso dire con serenita' che mi sentirei morire a lavorare come dirigente per una multinazionale, pur avendone i titoli e forse le capacita'. Ammettere questo forse e' politicamente scorretto e antifemminista, ma che ci posso fare?
Messaggio da yoga » 19 mar 2013, 18:03
Messaggio da Antolina80 » 19 mar 2013, 18:19
Giulia80 ha scritto:Questo secondo me è la cosa più bella del mondo, è quello a cui aspirare, non è politicamente scorretto né antifemminista, è lo zenith della vita di una persona: avere i numeri, le capacità per fare tutto e SCEGLIERE di fare quello che ti fa contenta! è la libertà, è fare una scelta sapendo cosa si fa alla faccia di quello che d'altro si potrebbe fare o di quello che altri si aspettano.yoga ha scritto: Io quando e' nato mio figlio ho scoperto, con mio grande sgomento, che alla fine non mi interessava fare carriera e desideravo stare a casa con lui. Ci ho messo un po' di tempo a metabolizzare questa cosa, ma ora posso dire con serenita' che mi sentirei morire a lavorare come dirigente per una multinazionale, pur avendone i titoli e forse le capacita'. Ammettere questo forse e' politicamente scorretto e antifemminista, ma che ci posso fare?
Messaggio da lalat » 19 mar 2013, 18:36
Io per prima non starei bene con me stessa se non avessi finito gli studi. E non avrei una buona opinione di mio marito se avesse abbandonato gli studi. Non so se si è capito quanto sono importanti gli studi per me. E a parte qualche raro caso di persone che si guadagnano la laurea ad honorem, la cultura di un corso di laurea non si acquisisce certo per osmosi o per interessamento generale.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.
E se pensassi anche solo da lontano che mio marito mi avrebbe "scartato" sulla base di una cosa di questo genere, non avrei più la forza neanche di guardarlo in faccia.
Messaggio da yoga » 19 mar 2013, 18:44
Non sono d'accordo... io sono laureata in statistica e la maggior parte delle cose che so non le ho imparate all'universita'. A darmi le basi di una solida cultura generale e' stato piu' che altro il liceo.lalat ha scritto: E a parte qualche raro caso di persone che si guadagnano la laurea ad honorem, la cultura di un corso di laurea non si acquisisce certo per osmosi o per interessamento generale.
Messaggio da crucchina79 » 19 mar 2013, 18:49
hai ancora il coraggio di dire di non essere snob?lalat ha scritto:Io per prima non starei bene con me stessa se non avessi finito gli studi. E non avrei una buona opinione di mio marito se avesse abbandonato gli studi. Non so se si è capito quanto sono importanti gli studi per me. E a parte qualche raro caso di persone che si guadagnano la laurea ad honorem, la cultura di un corso di laurea non si acquisisce certo per osmosi o per interessamento generale.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.
E se pensassi anche solo da lontano che mio marito mi avrebbe "scartato" sulla base di una cosa di questo genere, non avrei più la forza neanche di guardarlo in faccia.
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