Io ho un marito che non esito a definire un bravo papà: c'è, è presente, si occupa moltissimo di Francesco e un po' meno di Elisa, banalmente perchè tendiamo a dividerceli così, io prendo lei e lui il grande. Per intenderci, il bagno a Francesco lo fa da sempre lui; Francesco lo mette sempre a letto lui. Lo faccio io occasionalemente. Su Elisa la situazione è speculare.
Il grosso MA ha a che fare con la questione lavoro della mamma, in tutti i sensi, perchè io lavoro ma da casa e questo significa che della casa, dei figli e del mio lavoro mi occupo io.
Non voglio essere disonesta, ho aiuti, non sono sola. Ma una delle cose che mi irrita di più è il sentirmi dire "questa cosa falla tu, perchè tanto sei a casa", come se l'essere a casa fosse sinonimo di svaccamento sul divano. Piuttosto che è scontato che il grande all'asilo lo prendo io, che se è malato sono io che lavoro con lui sulle ginocchia (la piccola la conto meno solo perchè è così piccola che è ancora mooooolto gestibile lavorare con lei in braccio che con il grande).
L'ultima volta, un giorno che il nano era malato e per combinazione lo era anche la tata, mi ha piantata a casa dicendomi di arrangiarmi, che tanto io potevo. peccato che avevo tre riunioni da fare al telefono (e con il mio povero Franceschino piangente in sottofondo non è una bella roba) e un monte di lavoro da fare. Mi ha addirittura detto che ovviamente il suo lavoro conta più del mio, perchè lui guadagna di più e quindi contribuisce di più al bilancio familiare, sicché è il suo lavoro che deve essere salvaguardato e protetto dai contrattempi.
Inutile dire che ho mangiato il suo fegato con un contorno di fave e un buon Chianti.
Alle due del pomeriggio era a casa, si è preso i nani e mi ha lasciato lavorare. E dopo un solo pomeriggio, dopo più di due anni così, mi ha detto che non riesce a capire come faccio a lavorare e tenere i bambini, perchè lui non ce la fa.
Son stata contenta, non fosse che come ogni volta che mi dice che son più brava io, vuol dire che continuo a farlo tanto son più brava e mi costa meno fatica
Che dire? Io il discorso che faccio sempre è quello della condivisione e della cooperazione. Le cose di casa, bambini compresi, si fanno insieme. Non ho detto al 50%. Ho solo detto insieme, ognuno nella misura in cui può. Lo stesso vale per la pecunia: ognuno contribuisce per quello che ha.
Questo si traduce nel fatto che generalmente una cosa la faccio io, ma se chiedo occasionalmente a te di farla, per piacere la fai.
Spesso funziona. A me sembra già un successo.
In bocca al lupo per l'educazione del marito







