allora... la situazione è complessa da raccontare, ma posso riassumerne i tratti principali: io e il socio abbiamo avuto diversi problemi con suo fratello e consorte e altrettanti, se non peggiori, con i suoi. appurato che la base di tutto era una differenza estrema di mentalità e cultura, abbiamo dedotto che qualche km di distanza fra noi era l'unica strada per tentare di salvare la situazione.
il tentativo è riuscito, abbiamo reciprocamente messo una montagna di pietre sopra a tantissime cose, e piano piano lo strappo coi suoi s'è ricucito. non si può dire lo stesso del fratello...
così, socio concorde, abbiamo deciso di frequentare i suoceri, ma non cognati e fam. quando ce li troviamo davanti per sbaglio o nelle occasioni canoniche manteniamo un cortese distacco, ma per il resto per noi sono dei perfetti estranei. e vi assicuro che il motivo è più che valido...

fin qui tutto ok. giulio non si è mai posto il problema, anche perché quando si trova a giocare con le cugine nessuno gli dice nulla (e ci mancherebbe!!!), idem per il suo rapporto con gli zii... insomma, non c'è mai tensione, ve l'assicuro! è solo che li evitiamo se e quando possiamo. e tutto ciò solo per il bene di giulio, se no anche il socio li avrebbe voluti mandare nel posto che meritano...
se non che, il problema che non c'è è stato creato ad arte: mio suocero ha cominciato prima ad inculcare nella cuginetta più grande (quasi 6 anni...) che io sono cattiva, che gli ho portato via il suo cuginetto

ora... tutto il "dramma" è che lui vorrebbe che noi tornassimo a vivere lì vicino a loro e ai miei cognati. ma vicini vuol dire stessa casa... e noi non ne abbiamo la benché minima intenzione!
io vedo giulio disorientato. ieri siamo stati da una sua amichetta e più volte s'è sbagliato e l'ha chiamata m. come la cugina. poi ieri sera a letto mi fa:"mamma, dov'è m.?" "a fare la nanna a casa sua, xché?" "...e io ci posso andare a casa sua?" "ma certo, solo che adesso è notte... ma xché me lo chiedi?" "...così..."

ora... io ho ingoiato veleno pur di evitare a giulio situazioni più grandi di lui, che non ha ancora gli strumenti per capire e che sarebbero state troppo, troppo difficili da spiegare senza sminuire figure importanti nella sua vita. e ora mi ritrovo davanti ad una cosa che sinceramente non so come gestire.
non ho idea di cosa sia giusto fare... stasera c'è il compleanno del figlio del cugino del socio (eh sì, loro vivono di parentele lunghe...), ci sarà tutta la sacra famiglia al gran completo e io non ce la posso fare.
sono 8 anni che vivo col socio, ma non ancora mi riesco ad abituare a tutto questo: io vengo da un contesto differente, a casa mia la famiglia eravamo io, mio fratello, mio padre e mia madre, gli altri erano figure importanti, sì, ma complementari.
ci si vedeva, si stava insieme... ma in modo sereno, senza l'ossessione di dover VIVERE insieme.
non lo so... so solo che mio suocero sta cercando di far passare a giulio il messaggio che c'è un problema, che lui avrebbe altre possibilità che però io (nella fattispecie...) gli nego, che ci sono affetti importanti che io gli impedisco di vivere a pieno.
nulla di più falso, ma cosa posso fare per evitare che le ossessioni del nonno diventino ossessioni di giulio?
grazie in anticipo per le risposte...