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Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lettura
- chiarasole
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Rivela, rivela ...
F 15-08-2006 E 6-03-2008
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- Topillo
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Recensione LDM mese di giugno:
Le ragazze di Rub' al-Khālī di Katherina Dolan
Mamma che palla di libro. E' uno di quei libri che ti fa pensare, mentre lo leggi: ma quelli che hanno scritto la sinossi, l'hanno LETTO DAVVERO il libro????
Secondo me hanno letto una pagina sì e 35 no.
Comunque, il libro è noioso e scialbo. Avrebbe potuto essere una fantastica narrazione di un mondo lontanissimo e oppresso, una denuncia sociale potente, un racconto di vita "segreta" e sentimenti celati, invece è una scarna cronaca di pochi avvenimenti senza sentimento, senza pathos, senza coinvolgimento.
La scrittura è banale e spenta.
Per me è insufficiente.
VOTO: 4,5
Le ragazze di Rub' al-Khālī di Katherina Dolan
Mamma che palla di libro. E' uno di quei libri che ti fa pensare, mentre lo leggi: ma quelli che hanno scritto la sinossi, l'hanno LETTO DAVVERO il libro????
Secondo me hanno letto una pagina sì e 35 no.
Comunque, il libro è noioso e scialbo. Avrebbe potuto essere una fantastica narrazione di un mondo lontanissimo e oppresso, una denuncia sociale potente, un racconto di vita "segreta" e sentimenti celati, invece è una scarna cronaca di pochi avvenimenti senza sentimento, senza pathos, senza coinvolgimento.
La scrittura è banale e spenta.
Per me è insufficiente.
VOTO: 4,5
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille
- Dionaea
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Topillo
Ho votato questo libro attratta dalla sinossi e perchè il libro di aprile mi sembrava abbastanza pesante da desiderare leggerezza per quello successivo. Ebbene.... ok, leggero è leggero. Scorrevole. Ha il pregio di ricordarci che Trump incarna l'America meglio di quanto pensiamo. E basta. Non mi ha lasciato niente, nemmeno simpatia. Il linguaggio è troppo semplice e banale. C'è anche il principe azzurro... no no, non fa per me.
Voto: 4,5
Yasho
A me è piaciuto. Lettura leggera e che non rimarrà nei miei ricordi per i prossimi decenni, probabilmente, ma tuttavia piacevole. La scrittura è simpatica senza appiattire nè mitizzare un contesto senz'altro squallido, lascia speranze ma non certezze (tutto potrebbe anche andare male, dopo la fine). Insomma non un capolavoro, ma c'è di molto peggio.
Voto: 7.5
MariPi82
ho iniziato a leggere questo libro avendo l'impressione di stare guardando una puntata di un telefilm americano! una sensazione di piacevole 'leggerezza', che è continuata per tutta la lettura del libro, che tratta di temi importanti con ironia; temi narrati da una voce 'very teen' (ed anche in visione di questo, secondo me, l'autore ha usato un linguaggio e una narrazione giustissimi!), una voce un po' insicura ma piena di speranza, come quella che tutti gli adolescenti dovrebbero avere (anche se in situazioni difficili, come dot).
non è un capolavoro, lo ammetto, ma ugualmente mi è piaciuto!
Voto: 7.5
Chiara
L'ho trovato un bel libro. Semplice, ma che si legge volentieri, fa passare il tempo e non annoia. Come maripi mi ha ricordato i telefilm americani. O anche quei film da pomeriggi d'estate tipo "bella in rosa" e affini
Anche lo stile mi é piaciuto, semplice come scritto una liceale ma non troppo banale
E un finale senza Happy end smielato (la gara viene persa) ma che lascia spazio alla speranza
Voto 6.5
Tittiale
Mi ritrovo nei commenti precedenti, quelli positivi. Una lettura piacevole, che ricorda i telefilm (mi immaginavo le risate come sfondo alle battute ironiche), veloce, coinvolge, ma non troppo.
Voto 7,5
Dionaea
Libro carino, mi ritrovo con i commenti appena sopra. Mi è piaciuta la sinossi e lo stile giovanile, contesto disagiato descrittoin modo realistico dagli avvenimenti. Principe azzurro ma non lieto fine assoluto. Me lo dimenticherò in fretta ma è stata una lettura piacevole.
Voto:7
VOTANO: Topillo 4,5, Yasho 7.5; MariPi 7.5, chiara 6.5, Dionaea.7
NON VOTANO:
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019
- Dionaea
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Ldm di giugno mi sa che non lo leggerò.
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- Topillo
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
ma guarda, non ti perdi proprio niente.
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- Topillo
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Anzi, stamattina in macchina ci ripensavo, e adesso modifico il mio voto....
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Idem...mi sa che passo 
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Pietro Roberto 02-01-2013
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Topillo
Ho votato questo libro attratta dalla sinossi e perchè il libro di aprile mi sembrava abbastanza pesante da desiderare leggerezza per quello successivo. Ebbene.... ok, leggero è leggero. Scorrevole. Ha il pregio di ricordarci che Trump incarna l'America meglio di quanto pensiamo. E basta. Non mi ha lasciato niente, nemmeno simpatia. Il linguaggio è troppo semplice e banale. C'è anche il principe azzurro... no no, non fa per me.
Voto: 4,5
Yasho
A me è piaciuto. Lettura leggera e che non rimarrà nei miei ricordi per i prossimi decenni, probabilmente, ma tuttavia piacevole. La scrittura è simpatica senza appiattire nè mitizzare un contesto senz'altro squallido, lascia speranze ma non certezze (tutto potrebbe anche andare male, dopo la fine). Insomma non un capolavoro, ma c'è di molto peggio.
Voto: 7.5
MariPi82
ho iniziato a leggere questo libro avendo l'impressione di stare guardando una puntata di un telefilm americano! una sensazione di piacevole 'leggerezza', che è continuata per tutta la lettura del libro, che tratta di temi importanti con ironia; temi narrati da una voce 'very teen' (ed anche in visione di questo, secondo me, l'autore ha usato un linguaggio e una narrazione giustissimi!), una voce un po' insicura ma piena di speranza, come quella che tutti gli adolescenti dovrebbero avere (anche se in situazioni difficili, come dot).
non è un capolavoro, lo ammetto, ma ugualmente mi è piaciuto!
Voto: 7.5
Chiara
L'ho trovato un bel libro. Semplice, ma che si legge volentieri, fa passare il tempo e non annoia. Come maripi mi ha ricordato i telefilm americani. O anche quei film da pomeriggi d'estate tipo "bella in rosa" e affini
Anche lo stile mi é piaciuto, semplice come scritto una liceale ma non troppo banale
E un finale senza Happy end smielato (la gara viene persa) ma che lascia spazio alla speranza
Voto 6.5
Tittiale
Mi ritrovo nei commenti precedenti, quelli positivi. Una lettura piacevole, che ricorda i telefilm (mi immaginavo le risate come sfondo alle battute ironiche), veloce, coinvolge, ma non troppo.
Voto 7,5
Dionaea
Libro carino, mi ritrovo con i commenti appena sopra. Mi è piaciuta la sinossi e lo stile giovanile, contesto disagiato descrittoin modo realistico dagli avvenimenti. Principe azzurro ma non lieto fine assoluto. Me lo dimenticherò in fretta ma è stata una lettura piacevole.
Voto:7
Fioriblu
Libro leggero, che sfiora tematiche più serie, si legge velocemente perché molto scorrevole e con una storia accattivante.
Non mi ha entusiasmato, mi è sembrato un po’ buonista, ma in generale l’ho letto volentieri.
Voto: 6,5
VOTANO: Topillo 4,5, Yasho 7.5; MariPi 7.5, chiara 6.5, Dionaea.7, Fioriblu: 6,5
NON VOTANO:
- Fioriblu
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.
Una stanza piena di gente di Daniele Keyes
Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karate; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Allen, Tommy, David, Adalana e Christopher. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro, che con la passione e lo slancio di un resoconto in presa diretta ricostruisce l'incredibile vicenda di Billy Milligan e ci permette di entrare in quella «stanza piena di gente» che è la sua psiche. Una visita che ci lascia sconvolti e turbati, ma che ci induce a riflettere sull'abisso nascosto in ogni uomo. Perché, come scrive lo stesso Billy all'autore: «Solo chiudendo la porta sul mondo reale, noi potremo vivere in pace nel nostro».
Come vento tra i mandorli di Michelle Cohen Corasanti
Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni, un talento non comune per la matematica e un'ammirazione sconfinata per Albert Einstein, scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. La sua famiglia viene costretta dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Ma i problemi non sono finiti: quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, spetta al primogenito prendersi cura della madre e dei fratelli. Ichmad deve trovare un lavoro, e in fretta. Suo unico conforto, il mandorlo in fondo al giardino. Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l'università. Intanto il mandorlo resta lì, in fondo al giardino d'infanzia. Mentre la Storia fa il suo corso. Mentre Ichmad, ormai adulto, riesce a emigrare negli Stati Uniti nonostante l'opposizione della famiglia. Mentre capisce cosa siano l'amore e il lutto, la rabbia e il perdono. E, riappropriandosi delle proprie radici, finalmente ricomincia a sognare.
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson
È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l'aria di una spigolosa signora di mezza età e un'espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese. Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l'impiegata le ha dato l'indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse. L'edificio in cui si trova l'appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell'ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla. Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi. In preda all'ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l'assunzione cominci, ma anche elettrizzata.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Che belle proposte!! Sarà difficile scegliere.
PS: anche io non trovo LDM di giugno, quindi passo.
PS: anche io non trovo LDM di giugno, quindi passo.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Volendo puoi anche aggiungere il tuo commento sotto il mio...Topillo ha scritto:Anzi, stamattina in macchina ci ripensavo, e adesso modifico il mio voto....
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Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lettura
Io per luglio non propongo... credo che mi ringrazierete ihihihihihihihih
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Oh Yasho, non avevo visto che avevi già votato!!!
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- Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Da qui non riesco a mettere il mio voto sotto il tuo, Dion, riesci a farlo tu?
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- Iscritto il: 10 apr 2011, 16:13
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Tranquilla se mi collego da un pc prossimamente lo posso fare anche io... dicevo perchè mi sa che non ci saranno molti commenti...
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.
Una stanza piena di gente di Daniele Keyes
Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karate; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Allen, Tommy, David, Adalana e Christopher. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro, che con la passione e lo slancio di un resoconto in presa diretta ricostruisce l'incredibile vicenda di Billy Milligan e ci permette di entrare in quella «stanza piena di gente» che è la sua psiche. Una visita che ci lascia sconvolti e turbati, ma che ci induce a riflettere sull'abisso nascosto in ogni uomo. Perché, come scrive lo stesso Billy all'autore: «Solo chiudendo la porta sul mondo reale, noi potremo vivere in pace nel nostro».
Come vento tra i mandorli di Michelle Cohen Corasanti
Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni, un talento non comune per la matematica e un'ammirazione sconfinata per Albert Einstein, scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. La sua famiglia viene costretta dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Ma i problemi non sono finiti: quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, spetta al primogenito prendersi cura della madre e dei fratelli. Ichmad deve trovare un lavoro, e in fretta. Suo unico conforto, il mandorlo in fondo al giardino. Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l'università. Intanto il mandorlo resta lì, in fondo al giardino d'infanzia. Mentre la Storia fa il suo corso. Mentre Ichmad, ormai adulto, riesce a emigrare negli Stati Uniti nonostante l'opposizione della famiglia. Mentre capisce cosa siano l'amore e il lutto, la rabbia e il perdono. E, riappropriandosi delle proprie radici, finalmente ricomincia a sognare.
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson
È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l'aria di una spigolosa signora di mezza età e un'espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese. Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l'impiegata le ha dato l'indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse. L'edificio in cui si trova l'appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell'ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla. Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi. In preda all'ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l'assunzione cominci, ma anche elettrizzata.
L'amante di Damasco di Rafik Schami
Damasco, 1957. La città è ancora avvolta nel grigio mantello dell'alba, quando la diceria comincia a serpeggiare fra gli intricati vicoli del centro storico: Nura, la moglie del calligrafo Hamid Farsi, è scappata. È fuggita con il suo giovane amante Salman, che lavora come apprendista nella bottega del marito. Il loro è un amore impossibile e pericoloso. Non solo perché lei è sposata ma soprattutto perché a dividerli è la religione: lei è musulmana, lui è cristiano. Eppure non sarà questo a fermarli. Non sarà questo a impedire a Nura di ottenere a tutti i costi quello che desidera da anni ormai: la libertà. Figlia di uno sceicco noto e rispettato in tutta Damasco, Nura è stata costretta a sposarsi con l'affascinante e misterioso calligrafo Hamid. Un uomo freddo, che subito dopo la prima notte di nozze l'ha relegata al ruolo di donna di casa, non curandosi più di lei. La sua ragione di vita è l'alfabeto arabo: sono anni che è alla ricerca dell'antico segreto della bella scrittura e il suo sogno è aprire una scuola di calligrafia. L'ha perseguito con tutto sé stesso, nonostante l'opposizione dei fondamentalisti e delle parti più conservatrici dell'ortodossia. Vi ha dedicato tutta la sua vita. Ma ora che è a un passo dal realizzarlo, capisce di aver perso la cosa più importante, Nura. E forse adesso è troppo tardi per ritrovarla...
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Vedo che siamo particolarmente attratte dal medio oriente... non a torto visto che sono molto coinvolgenti emotivamente in genere i libri lì ambientati.
A parte l'ultimo, a quanto ho letto, che però neppure io trovo e quindi saltero`.
Dei precedenti sono indietrissimo con le recensioni, ma trovare il tempo di scrivere è un'impresa!
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A parte l'ultimo, a quanto ho letto, che però neppure io trovo e quindi saltero`.
Dei precedenti sono indietrissimo con le recensioni, ma trovare il tempo di scrivere è un'impresa!
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
La prima che passa con PC potrebbe votarmi :"Finché le stelle saranno in cielo" e "Un giorno di gloria...."
Grazie [SMILING FACE WITH SMILING EYES]
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Nel mio caso poter aggiungere una dozzina di ore ad ogni giornata potrebbe bastare :D :D :DYashodara ha scritto:Per altro mi chiedevo... mi sembra che l'entusiasmo del gruppo si stia ancora una volta un po' smorzando... idee per riattivarlo/reclutare nuove leve?
Purtroppo faccio davvero molta fatica a passare sia per mancanza di tempo che di mezzi. Riuscire ad accendere il PC a casa è impresa ardua e con tapacoso mi sento monca.
Topillo il nostro lettore misterioso si lascia ancora ispirare? Propone per interposta persona?
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Yasho io sono in fase "leggo poco". Di conseguenza mi scoccia anche passare a votare/proporre visto che poi non riesco a leggerli in contemporanea a voi e ad arrivare con le recensioni tre mesi dopo si perde gran parte del confronto sui libri, che poi è quello che a me piace del gruppo altrimenti leggo per i fatti miei ed è uguali.
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