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Dalla padella alla brace?

Spazio per le mamme di bambini diversamente abili, piccole e grandi battaglie alla rincorsa della cosiddetta "normalità". Parliamone e confrontiamoci.
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nottok
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da nottok » 7 ott 2014, 12:06

Antonella, io ho un'amica con figlio con gravi problemi sensoriali e di "comportamento" postumi della meningite.
Va a scuola a Torino. Ti mando il nome della scuola via messaggio privato
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antonella74
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 7 ott 2014, 15:33

paopao ha scritto:beh, la scuola è cominciata da pochissimo e lui non ha fatto amicizia con i compagni.
Al tuo posto valuterei il cambio in tempi rapidi.
Senza escludere di poter restare li dove è..
nella mia città c'è un'unica scuola dove sono aperti alle diversità, ma è un'informazione nota agli addetti ai lavori.Immagino che se esistesse le terapiste te l'avrebbero suggerita.
ma dove lo mando? fossi sicura della scuola e della maestra soprattutto, cambierei al volo. E poi il sostegno non lo perdiamo? Specialmente se cambiamo zona non credo possa seguirci. E come farebbe senza il sostengno? Ancora oggi, a quasi un mese dall'inizio della scuola, mi ha detto di non aver giocato con i suoi compagni. Credo che riparlerò a breve con le maestre. Ma questa volta con mio marito!
sono stanca di subire tutto io da sola, voglio che venga con me a riunioni e quant'altro.
Non viene perchè è sempre al lavoro, non perchè non voglia.
Però davvero adesso mi deve dare una mano...
Io davvero somatizzo troppo mentre lui se la prende meno.

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da pingu » 7 ott 2014, 16:53

paopao ha scritto:beh, la scuola è cominciata da pochissimo e lui non ha fatto amicizia con i compagni.
Al tuo posto valuterei il cambio in tempi rapidi.
Senza escludere di poter restare li dove è..
nella mia città c'è un'unica scuola dove sono aperti alle diversità, ma è un'informazione nota agli addetti ai lavori.Immagino che se esistesse le terapiste te l'avrebbero suggerita.

... Ecco appunto, gli addetti ai lavori.
Ma i vari terapisti con cui lavori, possibile che nessuno sappia aiutarti e dirti cosa, come e dove cercare?
Mamma mia Antonella, qui per te non è mai finita...
Anna è arrivata il 31 marzo 2007 alle 10.25!!
Irene è arrivata il 26agosto 2009 alle 17.50!! Elena è arrivata il 17 settembre 2011 alle 22.40!!

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da pingu » 7 ott 2014, 16:59

A giugno ci avevi parlato delle due maestre della tua scuola.
Mi pare di ricordare che la maestra scartata fosse un po' più anziana di quella scelta, che invece aveva dalla sua una maggiore dimestichezza con la tecnologia.
Non è che un maestra meno giovane possa avere più esperienza e quindi magari sappia come affrontare al meglio determinate situazioni?
Anna è arrivata il 31 marzo 2007 alle 10.25!!
Irene è arrivata il 26agosto 2009 alle 17.50!! Elena è arrivata il 17 settembre 2011 alle 22.40!!

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da rossella » 8 ott 2014, 11:32

scusa antonella mi sento di provare a darti un parere un po' diverso da quelli sentiti: con tutto il rispetto per il tuo grande impegno e la tua frustrazione che posso solo immaginare, ma secondo me stai prendendo tutto troppo di petto. Partendo dal presupposto che non puoi continuare a scappare con questo bambino perchè sicuramente anche per lui ricominciare è sempre difficile e che difficoltà ne incontrerai sempre devi calmarti un attimo e cercare l'atteggiamento migliore che puoi tenere per aiutare lui. Tu parti comunque molto arrabbiata e prevenuta (con tutte le ragioni del mondo) ma questo secondo me non ti mette in condizione di aiutarlo.
Forse farti aiutare da tuo marito che riesce a essere un po' più 'distaccato' potrebbe davvero essere una buona idea.
Dato che maestre davvero formate e orientate a vedere tuo figlio solo 'come un bambino da aiutare' probabilmente non ce ne sono devi trovare la pazienza di spiegare, di dare tempo e di non dare per scontate cose che per loro sono nuove e non conosciute (lascia stare che in teoria loro dovrebbero essere preparate, intelligenti da chiedere subito il contatto con i professionisti che lo seguono...lascia perdere ciò che non hai perchè ti può solo fare arrabbiare).
Avere a che fare con un bambino violento e molto agitato in una classe di tanti bambini non è una cosa semplice da gestire: tu hai imparato con il tempo a capirlo e ad accettarlo devi cercare di aiutare le maestre a fare lo stesso.
Anche con i genitori io capisco che tu sia tenuta a spiegare niente di tuo figlio ma devi cercare un po' anche di capire dei genitori che si vedono arrivare a casi i figli con i lividi provati da tuo figlio (alle mie figlie è successo) o che dicono parolacce sentite in classe: subito si mettono nella difensiva sicuramente è naturale che ognuno cerchi di difendere il proprio bambino come tu fai con il tuo.
Farsi conoscere da questi genitori secondo me è fondamentale per creare un rapporto e buttare le basi di una socializzazione che tu per prima come adulta devi iniziare.
Quando dici che tuo figlio dopo un mese non ha rapporti con i compagni mi verrebbe da dire che un mese è molto poco, che caso mai i gruppi sono già creati e per entrare in gruppo consolidato occorre anche più tempo del normale: poi sicuramente tu lo sai bene che il carattere di tuo figlio non gli rende certo facile la socializzazione, è inutile che ti stupisci che per lui sia difficile, cerca di aiutarlo tu dicendogli di non avere fretta e facendo un po' di amicizia con i genitori in modo da poter pian piano aiutarlo anche invitando un amichetto a merenda o cose così.
Credo che conoscere i genitori sia un po' punto di partenza per chiedere 'indirettamente' un occhio di riguardo per il tuo bimbo e un po' di pazienza da parte di tutti per i suoi lati 'spigolosi'.
Scusa se sono sembrana inopportuna ma volevo cercare di essere pratica e propositiva perchè aimè piangerti addosso ora non ti aiuterà e anche darti semplicemente ragione non credo che ti avrebbe aiutato.
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da rossella » 8 ott 2014, 11:34

volevo scrivere che tu NON SEI TENUTA a spiegare niente ai genitori mi sono sbagliata a scrivere
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 8 ott 2014, 14:41

ciao rossella, hai fatto bene a scrivermi la tua opinione.
Che in realtà fa parte anche un pò del mio pensiero, quando non "penso con la pancia".
Di getto me ne andrei, però so che devo fare i conti con tutta una serie di cose, non ultimo il cambiamento che infiggerei a mio figlio.
Ti risponderò poi con calma (adesso sto stirando :impiccata: ), però volevo precisare una cosa:

LORO HANNO DETTO CHE E' VIOLENTO. Io non penso assolutamente che lo sia.
Che sia molto fisico, che ci siano delle spinte o uno schiaffo (e magari in questo periodo così difficile per lui sicuramente in misura sproporzionata), che non sappia misurare la sua forza (ma è anche disprassico) ci sta. Ma uno violento è violento sempre secondo me. Come mai, a parte l'essere mooolto impulsivo e comunque fisico (si, ripeto uno schiaffo, un pizzicotto, ma davvero gli altri bambini sono santi e non fanno queste cose? peccato che un suo compagno si diverte a dirgli che gli da un cazzotto che lo spedisce al polo nord! quindi anche a parole usano la violenza!) dicevo come mai a parte queste cose io non mi sono mai accorta di avere un figlio violento?
Forse usano questa parola per dare un pò troppa enfasi a certi suoi atteggiamenti.
Ma essere VIOLENTO secondo me è tutta un'altra cosa. >Poi magari mi sbaglio.
Ciò non significa che siano tollerabili le sue spinte o il suo pizzicotto, comunque in questi tre anni nessun bambino è mai tornato a casa con un livido causato da mio figlio. Questo la dice lunga...

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 8 ott 2014, 14:57

scusate, stiro e rifletto....

per me violento è uno che usa cattiveria.
Per lui è una risposta alla frustrazione, al fatto di non sentirsi accettato.
Si arrabbia quando non riesce a farsi capire o non si sente capito.
Però non è uno che attacca briga ogni due per tre, altrimenti questo accadrebbe anche al parco giochi
o comunque in altri contesti.
Invece anzi, è sempre tra quelli che al parco "si fa fregare" perchè non è capace di farsi valere (capite il senso eh: ci capita che ci siano bambini davvero prepotenti e lui è sempre quello che soccombe e mai quello che rende succubi). Vorrà pur dire qualcosa questo o no?

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da rossella » 8 ott 2014, 15:31

Mi sembra di capire che tipo di bambino è tuo figlio ed è una riflessione molto intelligente e accurata che ne fai di lui... riflessione che fai tu dopo averlo attentamento osservato e amato e dopo averne parlato con terapisti...
Per un compagno un bambino nuovo che spinge e dà pizzicotti è un bimbo violento e va a casa a lamentarsi dai genitori: in ogni caso spintoni e pizzicotti alle elementari non sono proprio all'ordine del giorno, sono più atteggiamenti da bambini dell'asilo che appunto non sanno gestire e esprimere la rabbia.
Poi caso mai i compagnetti hanno altri tipi di cattiverie eccome se ne hanno e sanno essere molto cattivi sicuramente più del tuo... ma il suo atteggiamento è facile da catalogare.
Porta pazienza per lui e cerca di rapportarti ad alcune mamme, fai conoscere tuo figlio pian piano e io credo che anche gli altri genitori avranno buon cuore e intelligenza per capire le cose (non tutte ovvio ma al tuo bimbo servono solo alcuni amichetti non tutta la classe)...
In bocca al lupo e porta ancora tanta pazienza... so che per lui la puoi trovare e porta tuo marito che ti aiuta ad essere un po' razionale, una mamma ci mette troppo l'anima con un figlio.
mamma di Ginevra e Rebecca 12/07/2006

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 8 ott 2014, 15:45

so che spintoni e pizzicotti non sono all'ordine del giorno alle elementari.
E so che alcuni atteggiamenti o frasi di alcuni bambini possono ferire più di un suo pizzicotto.

E sul "violento" mi riferivo alle maestre, è da loro che non mi aspettavo questa etichetta.
Ci può stare che i bambini parlino di lui come bambino "violento", ma è un riflesso della maestra, altrimenti parlerebbero di un bambino che ha difficoltà a gestire le emozioni (magari detto in parole più semplici ad un bambino). Mi spiace ma i bambini in classe sono il riflesso delle loro insegnanti.
Loro non lo accolgono, i bambini non lo accolgono.

E comunque mi hai dato parecchi spunti di riflessione.. .Grazie :sorrisoo

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da rossella » 8 ott 2014, 15:50

Hai ragione comunque non abbiamo una società dell'accettazione è triste ma è un po' così e non abbiamo neanche insegnanti particolarmente preparati purtroppo lo vedo bene anche nei confronti delle mie bimbe che non hanno particolari difficoltà.
Però io credo che in generale non siamo attenti agli altri ma quando poi le persone iniziamo a conoscerle e frequentarle prestiamo anche più attenzione a quello che sono, credo che la cattiveria sia più 'disattenzione' e superficialità questo intendo.
O almeno è quello che voglio sperare...
E dove la maestra non arriva da sola... spiegaglielo tu se te ne darà modo :martello
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da grazia67 » 9 ott 2014, 10:41

comunque a volte si incontrano anche persone che ti ascoltano ma non capiscono....e pensano solo che tu in quel momento voglia difendere tuo figlio per partito preso....almeno questa è la mia esperienza personale...se ti sbatti troppo e ti dai da fare...ti dicono che vuole tutelare troppo tuo figlio...se non fai niente...ti dicono che te ne freghi....

nelle scuola private non è detto che poi sarebbe meglio...tra le altre cose non credo che sia possibile per esempio usufruire dell'insegnante di sostegno.....
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da Ari » 11 ott 2014, 11:45

antonella74 ha scritto:so che spintoni e pizzicotti non sono all'ordine del giorno alle elementari.
E so che alcuni atteggiamenti o frasi di alcuni bambini possono ferire più di un suo pizzicotto.

E sul "violento" mi riferivo alle maestre, è da loro che non mi aspettavo questa etichetta.
Ci può stare che i bambini parlino di lui come bambino "violento", ma è un riflesso della maestra, altrimenti parlerebbero di un bambino che ha difficoltà a gestire le emozioni (magari detto in parole più semplici ad un bambino). Mi spiace ma i bambini in classe sono il riflesso delle loro insegnanti.
Loro non lo accolgono, i bambini non lo accolgono.

E comunque mi hai dato parecchi spunti di riflessione.. .Grazie :sorrisoo
antonella scusami, ma non credo che questo sia necessariamente vero (parlo dell'influenza delle maestre sui bambini).

nella classe di mia figlia fino all'anno scorso c'era un bambino che non so se abbia particolari problemi perchè la mamma non me ne ha mai parlato nonostante lui e sara abbiano frequentato insieme anche la scuola dell'infanzia, quindi sono stati in classe insieme complessivamente per 5 anni.
comunque sia conosco le maestre di sara e sono certa che non hanno mai discriminato questo bambino, che tra l'altro ha frequentato la classe prima senza particolari problemi.
l'anno scorso non so che cosa sia successo, ma ha cominciato a non andare d'accordo con gli altri.
quest'anno ho scoperto che i suoi genitori lo hanno spostato di sezione e quando mia figlia me ne ha parlato lo ha fatto con "sollievo", dicendo che ormai in classe nessuno lo sopportava più.

i bambini hanno le idee chiare sulle loro amicizie. tuo figlio si sta inserendo in un contesto di amicizie già consolidate. questo, sommato alle sue difficoltà, lo rende più difficilmente "amalgamabile" al gruppo.

io credo che il consiglio di rossella di farvi conoscere dai genitori sia ottimo. inoltre nella socializzazione uno a uno in casa vostra anche per i compagni di tuo figlio sarebbe più semplice imparare a conoscerlo e apprezzarlo.

in bocca al lupo.
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 11 ott 2014, 14:25

ciao Ari, ho capito il tuo discorso e lo condivido.
Però forse non mi sono spiegata bene.
Intendo dire che se la maestra dimostra di poco tollerare tal bambino, non ci si può aspettare di conseguenza un'apertura da parte degli altri bimbi.
Alle elementari la maestra è un grosso punto di riferimento e se lei mette i paletti (mi ha dimostrato ampiamente che lo tollera a fatica, era più scandalizzata e disgustata che preoccupata) anche i bambini di conseguenza.
Certo che troverebbero comunque "pesante" il mio bimbo, ma come mai gli altri anni non ha mai avuto problemi di socializzazione all'interno dei contesti scolastici? Certo, poi fuori non siamo riusciti a coltivare amicizie, ma questo perchè i genitori lo avevano etichettato come piccolo mostro.ù
Poi io, in quanto orso, ci ho messo del mio eh, mica lo nego.


Comunque adesso andrà in avanscoperta la psicologa e dopodichè capiremo se restare o andare in altri lidi. Se rimarremo comunque farò questa benedetta riunione (perchè non mi va di prenderli uno per uno fuori da scuola) in cui si dirà delle difficoltà di mio figlio e poi farò in modo di socializzare con i genitori fuori. Ma lo faccio per mio figlio. Fosse per me li manderei a stendere uno appresso all'altro.

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 11 ott 2014, 14:26

scusami, forse non mi sono espressa bene.
Condivido quando dici che se un bambino è pesante o violento o quant'altro ovviamente i bambini, a prescindere dalla maestra, vedono queste situazioni.
Però se la maestra fa un buon lavoro di integrazione e un buon lavoro sul bambino in questione (parlando anche con i terapisti) stai tranquilla che i bambini sarebbero più disposti nei suoi confronti.

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da Ari » 13 ott 2014, 10:44

antonella74 ha scritto:scusami, forse non mi sono espressa bene.
Condivido quando dici che se un bambino è pesante o violento o quant'altro ovviamente i bambini, a prescindere dalla maestra, vedono queste situazioni.
Però se la maestra fa un buon lavoro di integrazione e un buon lavoro sul bambino in questione (parlando anche con i terapisti) stai tranquilla che i bambini sarebbero più disposti nei suoi confronti.
ecco, non lo so...

anche perchè io ho avuto l'esempio di questo bambino che veniva da un contesto in cui era inserito eppure la frattura con i compagni si è creata ugualmente a prescindere dal lavoro delle maestre.
e ti assicuro che le maestre ci hanno lavorato molto anche perchè l'anno scorso io ero rappresentante di classe e quindi ero stata coinvolta nella gestione di questo problema e ho potuto vedere quello che veniva fatto.
i quaderni di italiano di mia figlia sono pieni di racconti di "personaggi" non integrati nella propria comunità, ma che poi venivano accettati e hanno lavorato tantissimo sull'integrazione, eppure non ci sono stati risultati in questo senso.

antonella, io fossi in te non farei la riunione... guarderei le mamme fuori da scuola, adocchierei quella che sembra più disponibile e poi la inviterei a casa vostra con il proprio figlio per una merenda.
parlerei con questa persona a quattr'occhi e poi lascerei fare al passaparola tra mamme, che trattandosi di una "comunità" già esistente sarebbe molto più efficace di qualsiasi "proclama" tu possa fare.
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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 13 dic 2014, 11:50

Scusate è da molto che non scrivo.
A scuola la situazione è deprimente.
Giovedì abbiamo avuto il primo colloquio con le maestre.
Il sostegno non è in grado di lavorare con lui.
La maestra di classe non fa nulla per non dimostrare il suo fastidio ad averlo nella sua splendida classe dove lui non potrà mai raggiungere il super livello dei suoi stupendi alunni.
Non hanno avuto un minimo di delicatezza, di tatto. Non hanno mostrato di avere empatia nei nostri confronti.
Non parlavano di un bambino ma, al solito, di un problema. E inoltre (a dispetto dello scorso anno in cui ci dicevano che lui riusciva a stare al passo con i compagni) quest'anno ci hanno dato una restituzione pessima, come se lui non fosse in grado di fare cose che invece le terapiste ritengono lui sappia fare.
Lo hanno etichettato come non capace e come elemento di disturbo.
Inoltre ci hanno detto chiaramente che secondo loro la LIM in classe più che aiutarlo lo disturba e lui fa ancora meno. A questo punto mio marito, per ben due volte, ha chiesto se secondo loro era il caso di spostarlo di classe e loro non hanno detto sì. Ma neanche hanno detto che avrebbero trovato una soluzione e che non era il caso di spostarlo. Hanno piuttosto ribadito quando per lui fosse inficiante avere la LIM in aula (perchè pare lo distragga, anche perchè l'hanno tarata sul programma dei suoi compagni e non sul suo).
Inoltre non mi piace il PEI perchè credo si siano posti degli obiettivi troppo bassi.
Ma ci sarebbero tante, troppe cose da dire.
Ad esempio adesso pago una maestra privata perchè venga a fargli ripetizioni di matematica, visto che il suo quaderno di mate è un disastro. Passano di palo in frasca senza un filo logico.

Insomma, abbiamo deciso che se non scuola, gli cambieremo sicuramente classe.
Anche se, purtroppo essendo una scuola di élite, non siamo così convinti di volerlo lasciare lì.
So che si tratterebbe di un cambiamento duro per lui. E duro per noi.
Ma come faccio a lasciarlo con delle maestre che non lo vogliono, non lo sanno gestire e che non lo fanno andare avanti con il programma?
Invece di lavorare positivamente sulla sua autostima e sulle sue capacità cognitive me lo fanno andare indietro! E io so che lui ha delle capacità da sviluppare!
Tra l'altro a gennaio rifaremo la wisc, la faremo con un NPI privato che ha molta esperienza con bambini ADHD e DSA e quindi penso che sia anche in grado di somministrare il test adeguatamente. Spero che il risultato sia positivo :incrocini

Comunque ragazze ci tocca sempre lottare lottare lottare.
sono sfinita.

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da lalat » 15 dic 2014, 10:47

Ciao Antonella. Fai bene a fargli prendere lezioni private e cambiargli classe. Purtroppo spesso le insegnanti non ne hanno voglia e per togliersi il problema di un bambino problematico gli assegnano un programma da "cerebroleso" per fare meno fatica possibile, ti comunicano che non si può fare di meglio e sperano che tu sia tanto ignorante da berti le loro fandonie. Ovviamente le terapiste hanno ragione: tuo figlio è perfettamente in grado di seguire il programma dei compagni per la primaria e per tutte le medie. NON FARTI CONDIZIONARE PER NIENTE AL MONDO. Hai molto da lavorare perché capisco benissimo il doversi sbattere tra tutte le difficoltà del tuo bambino ... non sai da che parte cominciare: se farlo esercitare con la motricità fine, con l'attenzione, con le difficoltà coi compagni. Ma è chiaro che la colpa è di essere capitati con insegnanti incapaci di gestire la cosa.
NON FIRMARE IL PEI SE NON TI CONVINCE: IO L'ANNO SCORSO NON L'HO FIRMATO E NON MI E' SUCCESSO NIENTE. Se succede qualcosa succede all'insegnante non preoccupparti.
Purtroppo nella mia esperienza di insegnanti valide e capaci di gestire situazioni del genere ne ho viste solo 2 e sono entrambe nella classe del mio secondogenito (che non ha alcun problema) e so per certo che sono ottime insegnanti perché hanno avuto ospite Davide in classe e l'hanno fatto lavorare come nessuno è mai riuscito. In classe di fabio il mio secondogenito ci sono 2 bambini problematici in una classe anche sbilanciata perché è costituita da 17 maschi ... ma le maestre in questi 2 anni e mezzo hanno gestito splendidamente le cose.
Proprio la maestra del mio secondogenito, che è anche vicepreside, lo scorso anno mi ha detto che era mio diritto non firmare il PEI.
Non preoccuparti sul discorso di cambiare classe ... per quanto possa essere traumatico ... è sempre meglio che restare in una situazione insostenibile e poi potresti anche trovare inaspettatamente una maestra brava.
Pensa che la maestra del mio secondogenito, una volta a settimana dedica una mattinata a Davide insieme al sostegno per fare dei lavori in gruppi di 2 o 3 bambini della classe di Davide. I lavori fatti da Davide in questo gruppo sono superiori ai lavori fatti in classe ... visto che parliamo di obiettivi bassi. Non so perché questa maestra si sia presa a cuore il caso di Davide ... o forse vuole solo avere una certa soddisfazione dal suo lavoro ... fatto sta che a volte incontri insegnanti di questo genere.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da antonella74 » 22 dic 2014, 19:53

Alla fine gli cambieremo scuola.
Oggi ho parlato con la dirigente della scuola che è a 20 metri da casa mia, hanno posto.
Non sono entusiasti di accoglierlo, ha tentato di dissuadermi, ma non ha potuto negare di avere posto.

Il punto è che è una scuola con solo tempo pieno ed io so già che mio figlio deve uscire 2/3 pomeriggi a settimana. Lei ha farfugliato qualcosa circa l'organizzazione dei docenti, gli eventuali ipotetici genitori che potrebbero lamentarsi sapendo che un bambino che ha preso un TP, frequentando di fatto come un modulo, ha "rubato" il posto al loro ipotetico figlio.

Ma alla fine mi sono detta: ma a me che mi frega? Devo sempre pensare agli altri e mai al nostro benessere?
Questa scuola è a 20 metri, lui con la 104 ha diritto ad uscire per terapie (lo faceva lo scorso anno e anche questa dirigente ha detto che, se comunque decidessimo di iscriverlo, si troverebbe la quadra).

Insomma, domattina la chiamo e dico che abbiamo deciso di spostarlo in questa scuola (ho parlato anche con terapiste varie/maestre che conosco/ altre mamme e mi hanno appoggiato), che le piaccia o meno dovranno lavorare per accoglierlo.
E subito, non a settembre prossimo.

Sono già sicura che prima del nostro incontro abbia parlato con la nostra attuale dirigente (ha ammesso lei stessa che sono amiche), perchè da alcune cose che ha detto è stato piuttosto palese.
Ci ha detto che nel caso la maestra di sostegno ci seguirebbe, significa che ha già preso accordi con la sua amica.
Bene. Peggio di così non può andare, penso. Tranne trovare veramente delle bestie. Ma mi auguro che non sia così. Per nessuno dovrebbe essere così.

E lavorerò durante le vacanze per far accettare la cosa al bimbo serenamente.

Fatemi tanti incrocini perchè ne abbiamo davvero bisogno :incrocini :sorrisoo

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Re: Dalla padella alla brace?

Messaggio da lalat » 23 dic 2014, 10:26

In bocca al lupo Antonella :incrocini Hai fatto bene.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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