Quando nel giugno 2013 mi ritrovo con un nuovo test di gravidanza positivo in mano, ero certa che finalmente avrei avuto un bel parto naturale, ne ero certa al 100%. E qui inizia la nostra avventura...
La gravidanza procede senza problemi, solo qualche acciacco "di routine". Il termine è per il 29 marzo...marzolina come tuo fratello! Certo che stare dietro a quel matto è davvero dura...non sta fermo un attimo! E così, nell'ultimo trimestre, la fatica inizia a farsi sentire davvero. Poi arriva quel giorno...il tuo papà è uscito la mattina presto, e sarebbe rientrato la sera tardi...Tobias sembra avere l'argento vivo addosso, e io salto di qua e di là come una molla per stargli dietro. Arriva l'ora di cena, mi siedo a tavola, ma inizio ad avere delle fitte alla pancia, vanno e vengono, ma non so cosa possa essere, non sono nemmeno alla 33° settimana! Poco male, tanto l'indomani ho la visita ostetrica di controllo presso il consultorio. Mi metto a letto, distrutta, le fitte persistono, ma mi addormento abbastanza in fretta. L'indomani mi sveglio, mi sento bene, e mi reco all'appuntamento. L'ostetrica mi visita, ma la sua faccia si fa dubbiosa. Io intuisco che quelle della sera prima forse non erano semplici fitte... L'ostetrica mi comunica che sono dilata di 2 cm, e il collo dell'utero è raccorciato...ma non va bene, è troppo presto! Così mi manda all'ospedale vicino a casa per dei controlli. Vado diretta lì, senza passare da casa, tanto non ho nemmeno ancora preparato la valigia per l'ospedale! Arrivata in reparto mi visitano e mi fanno un sacco di esami, confermano ciò che aveva detto l'ostetrica, ma tra i vari tamponi mi viene fatto anche quello per verificare se c'è minaccia di parto pretermine, che risulta positivo. Oh cavoli... La ginecologa mi guarda e mi dice "stai tranquilla, però adesso non metterti a piangere, ma dobbiamo trasferirti all'ospedale di Sondrio, dove c'è la TIN". Così fanno la stima del tuo peso, mi fanno la puntura per farti maturare i polmoni, e mi caricano sull'ambulanza. Chiamo tuo padre, non gli avevo ancora detto nulla per non allarmarlo.
A Sondrio restiamo 4 giorni, sono a riposo totale, e la situazione resta stabile, mi dicono che devo cercare di arrivare almeno alla 36° settimana, così mi rimandano a casa con la raccomandazione di non fare il minimo sforzo. Mi sento positiva, andrà tutto bene, arriverò alla 36° settimana, e anche oltre, magari andrò pure fuori termine!
Quattro giorni dopo ho una visita di controllo all'ospedale vicino a casa: la situazione è sempre stabile, solo che...il liquido amniotico è diminuito...insomma, di male in peggio! Così mi prenotano una visita 2 giorni dopo, per capire se il liquido lo perdo io o diminuisce x conto suo. Nel frattempo mi becco un'influenza potentissima che era secoli che non stavo così male!!! Bronchite e febbre che non scende...sempre meglio!!! Tanto per cambiare la attacco pure al tuo papà, così si ritrova moribondo pure lui come lo ero stata io qualche giorno prima. So che sta male, quindi mi tocca darmi da fare in casa: curare Tobias, cucinare...il mio riposo assoluto va un po' a farsi benedire, ma cerco di sforzarmi il minimo possibile.
Mi reco alla visita, il liquido è rimasto stabile, buon segno. Torno a casa, è il 17 febbraio, il compleanno di tuo padre, ma non gli preparo nemmeno la torta perchè non voglio sforzarmi ulteriormente. Che compleanno triste!!!
Arriva la sera, mi metto a letto. Alle 4 però vengo svegliata da delle fitte alla pancia. "Forse ho dormito a pancia in giù e l'ho schiacciata" penso. Cerco di trovare una buona posizione, ma le fitte continuano. Provo a camminare un po', vado in bagno, mi accorgo che gli slip sono leggermente bagnati...ma mi viene il dubbio che sia colpa dell'ovulo che avevo messo la sera prima x guarire un'infezione, magari è solo quello che si è sciolto...boh! Le fitte si fanno più dolorose, alle 5 sveglio tuo padre, gli dico che non capisco cosa stia succedendo...o forse so cosa sta succedendo, ma non voglio crederci...così chiamo in ospedale, chiedo di poter fare un controllo perchè non riesco a capire la situazione.
Aspettiamo che la nonna venga a tenere Tobias, e in un quarto d'ora siamo in ospedale. E lì la doccia fredda: "sei dilatata di 5 cm e il liquido è calato, sei in travaglio, ormai ti teniamo qui perchè non faremmo in tempo a trasferirti". Andiamo in sala travaglio, sono tutti un po' tesi perchè le settimane solo solo 34, ma nonostante questo mi tranquillizzano in tutti i modi. Il travaglio procede, l'ostetrica mi visita costantemente, ma dopo un po' arriva la frase che non avrei voluto sentire "senti, ho paura che sia in rotazione sacrale anche lei..." così mi mette carponi, per cercare di favorire il riposizionamento corretto. Ma più passa il tempo, più le sue perplessità aumentano... Arrivo a dilatazione completa "ok, siamo alla prova del nove, ora dovrai spingere, e vedremo se scende o no". Mi fa mettere in ginocchio, x sfruttare la gravità, spingo, spingo, spingo, 4, 5, 6 volte...l'ostetrica mi visita ad ogni spinta, finchè mi guarda negli occhi e mi dice "mi spiace, ma non scende...", arriva anche la ginecologa, prova a farmi spingere anche lei, cerca di risolvere la situazione, ma tu sei prematura..."se vuoi io ti faccio provare ancora un po', ma sono quasi certa che la bambina non scenderà, e la situazione già non è delle più semplici..." mi dice la ginecologa. E così mi arrendo...il mio sogno di un bel parto naturale si infrange...ci avevo davvero creduto fino in fondo, ma fa niente, l'importante è che tu stia bene, quindi...che cesareo sia.
Andiamo in sala operatoria. L'anestesista è una signora che conosco, mi sta accanto tutto il tempo e mi spiega cosa succede passo per passo. "Ecco, ora sentirai la tua bambina piangere!". Mi vengono ancora adesso le lacrime agli occhi...sento il tuo pianto, vuol dire che stai bene! Però ti portano subito via, non ti ho nemmeno visto, ma hai bisogno di cure, e questo è più importante. L'operazione va un po' per le lunghe, quindi mi addormentano. Mi risveglio in camera, vedo mia madre e il tuo papà, sono parecchio intontita. Mi informano sulle tue condizioni, mi dicono che ti porteranno all'ospedale di Lecco in elicottero perchè respiri male. Poco dopo entra in camera l'equipe di neonatologi arrivati in elicottero da Lecco, portano una culla termica, il neonatologo mi dice che stai bene, di non preoccuparmi, e la neonatologa ti estrae dalla culla...eccoti!!! Mio Dio sei microscopica! Pesi 2,330Kg, e sei lunga 44cm, e...hai i capelli tutti su dritti dritti, "a spazzola", che buffa! E' amore a prima vista... La neonatologa ti avvicina al mio viso così che io possa darti un bacino...chissà quando potrò rivederti... Poco dopo sento l'elicottero decollare... E' il 18 febbraio, il giorno dopo il compleanno del tuo papà, che è già follemente innamorato di te...e che ha avuto tanta paura nei giorni antecedenti il parto...
Quattro lunghissimi giorni dopo mi dimettono, e finalmente posso raggiungerti. Sei in terapia intensiva, ma stai benissimo per fortuna, devi solo prendere un po' di peso e un po'di caldo. Resteremo a Lecco fino al 27 febbraio, quando finalmente, dopo 9 interminabili giorni posso riabbracciare anche tuo fratello.
Ecco, questa è la storia di come sei venuta al mondo...è stata decisamente un'avventura...però ora non pensare di viaggiare sempre in elicottero, eh! A casa c'è la carrozzina che ti aspetta! Al massimo, quando sarai più grandicella, potrai usare la bicicletta!

E se non altro...abbiamo fatto un bel regalo di compleanno al tuo papà!
