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L'integrazione scolastica

Spazio per le mamme di bambini diversamente abili, piccole e grandi battaglie alla rincorsa della cosiddetta "normalità". Parliamone e confrontiamoci.
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rossomela
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da rossomela » 18 apr 2013, 7:24

Vi chiedo un parere su una questione che mi sta a cuore.

Nella classe di mia nipotina, 3 anni, c'è un bimbo a cui è stato diagnosticata una forma di autismo (sono poco ferrata in materia, perdonatemi)

Ha l'insegnante di sostegno e il prossimo anno andrà in prima elementare.

Il bambino, oltretutto straniero, fa fatica ad integrarsi e quando è in difficoltà picchia e morde i compagni.
Nel piccolo paese sto bimbo è "famoso" perchè gli altri genitori non fanno che lamentarsi di lui....
Ieri c'è stato lo spettacolino di pasqua, aperto ai parenti (quello fatto a pasqua era aperto solo ai genitori) e io o assistito ad una cosa che mi è parsa allucinante

In nome della perfetta integrazione, questo bimbo ha recitato una parte sul palco lunga quanto quella degli altri 5 enni.

Dopo due secondi che era sul palco però è stato evidente che aveva dimenticato cosa doveva fare.... per circa due minuti ha guardato smarrito i compagni ballare e cantare... poi ha iniziato a strattonare il vicino finché la maestra non è intervenuta
La maestra è intervenuta a rimproverarlo.
Non a rassicurarlo sul fatto che non fosse importante aver dimenticato un passo o essere andato fuori tempo.... solo a rimproverarlo per l'aggressività

Io dalla platea mi sono sentita morire per lui... immagino l'imbarazzo di una recita davanti ad estranei, il non ricordare la parte mentre tutta la classe sta andando avanti
onestamente capisco anche la reazione di frustrazione violenta.

Mi permetto di chiedervi, scusate se sono inopportuna... ma è questo il senso dell'integrazione?
Nel mio piccolo, da mamma senza alcuna esperienza in materia (mi scuso anzi per l'invadenza in questo post), se mio figlio avesse delle difficoltà, non vorrei vederlo spinto ad uniformarsi alle competenze della classe a discapito della sua emotività.

Mi chiedo, onestamente, se coinvolgerlo nella recita sia stata una buona idea, soprattutto perché la parte dei 5 enni era lunga, o se non sarebbe stato meglio magari affidargli una parte assieme ai 3 enni... o ancora dargli un compito diverso che non imponesse la memorizzazione di lunghi passaggi.

A vostro avviso meglio forzarli a fare qualcosa magari frustrante (come leva di emancipazione) o favorire i loro tempi?
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da robby » 18 apr 2013, 10:32

rossomela, non conosco la situazione, ma la cosa che mi pare davvero sbagliata in questo passaggio è il rimprovero della maestra. è una recita scolastica della materna e, non so in quella scuola, ma nella mia qualunque bambino di 5 anni si impappina e sbaglia, è normale (e nessuno, nè di 3 nè di 5 anni deve imparare lunghi discorsi a memoria..ma che asilo è???). credo che aiutarlo ad uscire dall'impasse con un sorriso o facendo proseguire le attività sarebbe stato più producente

inserire un bambino di 5 anni a fare attività con bambini di 3 non mi pare davvero andare nell'ottica dell'integrazione, invece nè credo farebbe sentire a proprio agio il bambino, ma anche questo è un parere personale, ovviamente
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da rossomela » 18 apr 2013, 11:07

:sorrisoo non sono stata chiara, scusami
La maestra lo ha rimproverato per le botte date ai compagni....
secondo me invece è stata una reazione allo stress a cui era stato sottoposto
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 18 apr 2013, 11:59

Rispondo citando pezzo per pezzo perché ... c'è un minestrone di questioni.
Nella classe di mia nipotina, 3 anni, c'è un bimbo a cui è stato diagnosticata una forma di autismo

1° punto: bisogna capire bene cosa vuol dire ... come si sa lo spettro autistico comprende una varietà molto grande di capacità cognitive/comunicative.
Ha l'insegnante di sostegno e il prossimo anno andrà in prima elementare.
Il bambino, oltretutto straniero, fa fatica ad integrarsi e quando è in difficoltà picchia e morde i compagni.
L'aggressività è un comportamento problema che si verifica spesso nell'autismo. Il docente di sostegno dovrebbe esse preparato e saperlo. Se non è preparato perché è un docente preso all'ultimo dalle graduatorie di terza fascia ... dovrebbe comunque aver avuto incontri con i terapisti che seguono il bambino ... non può fregarsene ... ci sono mille modi per affrontare un comportamento problema ... e di certo parlarne con gli altri genitori non è uno dei modi.
In nome della perfetta integrazione, questo bimbo ha recitato una parte sul palco lunga quanto quella degli altri 5 enni.
Dopo due secondi che era sul palco però è stato evidente che aveva dimenticato cosa doveva fare.... per circa due minuti ha guardato smarrito i compagni ballare e cantare... poi ha iniziato a strattonare il vicino finché la maestra non è intervenuta
Questa è una cosa che esula dall'integrazione. L'obbligo a partecipare alla recita scolastica è una cosa odiosa tanto per i bambini autistici quanto per i neurotipici. Ci andassero le maestre a ballare e recitare sul palco ... invece di farsi belle coi bambini ... vediamo come ricordano la parte loro o che ridere che che fanno.

Diverso è organizzare un corso serio di teatro o un laboratorio dove si insegna ai bambini ad essere consapevoli del proprio corpo e del loro modo di comunicare ... la recita dal piccolo asilo di paese è un'idiozia ... ma gaurda mio figlio Fabio perfettamente neurotipico è una cosa che ha sempre odiato ... e non è l'unico. Ma che chiedano ai bambini chi vuole fare il buffone sul palco e chi desidera invece essere lasciato in pace. Se le maestre hanno velleità artistiche ...ripeto ... ci vadano loro sul palco.
se mio figlio avesse delle difficoltà, non vorrei vederlo spinto ad uniformarsi alle competenze della classe a discapito della sua emotività
Ne sei sicura? Se tuo figlio avesse delle difficoltà non faresti altro che pensare a quando sarà grande e tu morirai e l'unico pensiero che avresti da quando ti alzi al mattino a quando ti corichi la sera sarebbe come fare in modo che tuo figlio conquisti la normalità e non finisca in un istituto da adulto maltrattato.
Mi chiedo, onestamente, se coinvolgerlo nella recita sia stata una buona idea, soprattutto perché la parte dei 5 enni era lunga, o se non sarebbe stato meglio magari affidargli una parte assieme ai 3 enni... o ancora dargli un compito diverso che non imponesse la memorizzazione di lunghi passaggi.
Sulla recita ho già detto la mia opinione. Ho visto spettacoli organizzati benissimo dal centro privato dove vado, spettacoli teatrali curati ... dove partecipavano bambini neurotipici insieme a bambini autistici ... ma lo spessore culturale e professionale del personale di questo centro è diecimila volte superiore all'intelligenza media delle maestre di scuola materna ... se non si sanno fare le cose ... sarebbe meglio evitarle.
A vostro avviso meglio forzarli a fare qualcosa magari frustrante (come leva di emancipazione) o favorire i loro tempi?
E' una domanda troppo generica. Forzare si forza ... bisogna avere la sensibilità di capire quando fermarsi, quando si percepisce che una data cosa è alla portata del bambino e quando invece non si riesce proprio. Se si forza troppo quando non è possibile ottenere il risultato perché mancano le competenze base ... si rischia di far sviluppare un comportamento oppositivo ...
Però di solito i bambini autistici hanno scarsa fiducia nelle proprie capacità e quindi rinunciano a priori per paura di fallire ... in questo caso bisogna forzare. Poi i genitori, insegnanti e terapisti imparano a conoscere il bambino ... ma si può sempre sbagliare.
Sarebbe meglio non arrivare al comportamento problema ... ma fermarsi prima.
Ma è l'ABC che gli insegnanti dovrebbero conoscere eh.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da robby » 18 apr 2013, 12:00

se mio figlio avesse delle difficoltà, non vorrei vederlo spinto ad uniformarsi alle competenze della classe a discapito della sua emotività


Ne sei sicura? Se tuo figlio avesse delle difficoltà non faresti altro che pensare a quando sarà grande e tu morirai e l'unico pensiero che avresti da quando ti alzi al mattino a quando ti corichi la sera sarebbe come fare in modo che tuo figlio conquisti la normalità e non finisca in un istituto da adulto maltrattato.

eh, ti straquoto lalat...
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da rossomela » 18 apr 2013, 13:12

Lalat non sono sicura di nulla
ma vedere quel bimbo impacciato, nervoso davanti a tutti mi ha fatto star male...
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 18 apr 2013, 13:30

rossomela ha scritto:Lalat non sono sicura di nulla
ma vedere quel bimbo impacciato, nervoso davanti a tutti mi ha fatto star male...
Anche a mio figlio Fabio non è mai piaciuto recitare ... era serio e arrabbiato ma le maestre mi assicuravano che si divertiva :che_dici . A Davide invece non piaceva alla materna, dove era organizzata male ma al laboratorio teatrale delle elementari si è divertito molto. Nella scuola dove vanno ora non fanno teatro ma Davide partecipa a laboratori in un centro privato di teatro dove si diverte ...
Quel bambino sarà stato l'unico ad esternare il fastidio di dover recitare .... ma è impossibile che non ce ne fossero altri che stavano lì solo perché obbligati.
Non è quel bambino ad essere sbagliato ... è proprio questa giornata odiosa ad essere sbagliata piena di genitori, nonni, zii che sgomitano per filmare dei bambini che fanno uno spettacolo il più delle volte stupido.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 18 apr 2013, 14:06

Riguardo il comportamento aggressivo. Andrebbe capito cosa scatena il comportamento aggressivo; c'è sempre qualcosa, qualcuno o qualche situazione che fa emergere il comportamento problema (in questo caso l'aggressività). Una volta capito si evita quella situazione ... e comunque si fa in modo di non arrivare al comportamento problema, ci si ferma prima. Si premia il bambino quando il comportamento è adeguato e se non si riesce ad evitare il comportamento problema si blocca il bambino e come ultima risorsa si allontana il bambino dalla situazione problema. Il rimprovero è fuori luogo. Almeno alla scuola dell'infanzia. Poi bisognerebbe anche capire il livello di funzionamento ... perché come ho detto all'inizio autismo vuol dire tutto e non vuol dire niente.
Ma io sono solo mamma ... gli insegnanti queste cose le sanno. Non le mettono in pratica? Sono delle capre.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da koalamum » 18 apr 2013, 15:09

Mio figlio (SdD) ha sempre partecipato agli eventi organizzati dalla scuola ,alla materna erano la festa di carnevale e quella di fine anno, a lui è sempre piaciuto anche se ricordo alla festa di carnevale il primo anno dall'emozione si fece un poco di pipì addosso(io previdente avevo con me l'occorrente per cambiarlo al volo).Alla primaria in prima addirittura chiese di far la parte del lupo nei ''Tre porcellini'' e lo fece,certo non sempre era a tempo se c'erano balletti o canti ma lo hanno sempre saputo coinvolgere nella maniera giusta.Alle medie ha preparato nel laboratorio uno spettacolo,alla prima non ha voluto uscire in scena e dopo aver cercato di incoraggiarlo hanno rispettato la sua scelta,alla rappresentazione successiva è andato in scena tranquillamente.Probabilmente dipende da come i bambini vivono il momento e dalle aspettative degli insegnanti,però io personalmente ci sarei rimasta male se non avessero coinvolto anche mio figlio in questi momenti,devo dire che ho trovato quasi sempre insegnanti con i ''fiocchi'' e so che non sempre è così.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da ottyx » 19 apr 2013, 1:02

Quando Emma era all'asilo sono venute ospiti delle maestre stranieri.
Si sono stupite quando hanno scoperto che tra i bambini ce n'erano alcuni con difficoltà perchè non li avevano notati tanto erano integrati con i compagni (nel loro paese - civilissimo per altre cose - ci sono materne ad hoc per bambini con problemi).
Qua si usa coinvolgere i bimbi in tutte le attività, recite comprese. Ho visto un paio di balletti ed esibizione di canto in cui una tata aiutava gli alunni diversamente abili stando loro vicina.

Da Cesare invece hanno eliminato le recite e le canzoncine (sostituendole con la consegna ufficiale di un dono creato dai bambini nella tranquillità della classe, altrettanto emozionante vi assicuro) proprio per evitare impacci, crisi e altre reazioni simili sopratutto fra i bimbi più piccoli.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 19 apr 2013, 9:54

Negli altri paesi funziona un po' diversamente. In Italia c'è in teoria il migliore modello. Dico in teoria perché nonostante quanto dica la normativa in materia, le linee guida varie del ministero, le indicazioni dei dirigenti scolastici, etc ... ci sono molti insegnanti che ignorano completamente tutto e fanno di testa loro ... così come viene.
Le due insegnanti di Davide sostengono che capire le strategie più adatte a lavorare con mio figlio sia compito del sostegno e che loro non se ne debbano interessare. SBAGLIATO
Parlano tra loro e col resto dei bambini del sostegno CHE E' DELLA CLASSE come del maestro di Davide ... SBAGLIATO.
Non fanno corsi di aggiornamento, non partecipano a seminari nemmeno se sono gratuiti.
Basta pensare ad una insegnante di 45 anni che magari lavora da 15 anni ... e in questi 15 anni non si è mai aggiornata. E' come se nel mio lavoro io fossi ferma al 1998 ... e ci sono insegnanti che hanno anche 55-60 anni. E' un problema serio perché a questa incompetenza ci dobbiamo aggiungere il fatto che il sostegno alla fine non è il parafulmine di tutto ma è nel 99% dei casi un precario, senza specializzazione per il sostegno preso all'ultimo ... ad ottobre perché così permette la legge.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da grazia67 » 19 apr 2013, 21:12

lalat ha scritto:Negli altri paesi funziona un po' diversamente. In Italia c'è in teoria il migliore modello. Dico in teoria perché nonostante quanto dica la normativa in materia, le linee guida varie del ministero, le indicazioni dei dirigenti scolastici, etc ... ci sono molti insegnanti che ignorano completamente tutto e fanno di testa loro ... così come viene.
Le due insegnanti di Davide sostengono che capire le strategie più adatte a lavorare con mio figlio sia compito del sostegno e che loro non se ne debbano interessare. SBAGLIATO
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Basta pensare ad una insegnante di 45 anni che magari lavora da 15 anni ... e in questi 15 anni non si è mai aggiornata. E' come se nel mio lavoro io fossi ferma al 1998 ... e ci sono insegnanti che hanno anche 55-60 anni. E' un problema serio perché a questa incompetenza ci dobbiamo aggiungere il fatto che il sostegno alla fine non è il parafulmine di tutto ma è nel 99% dei casi un precario, senza specializzazione per il sostegno preso all'ultimo ... ad ottobre perché così permette la legge.

stessa impressione l'ho avuta io lunedì scorso sono stata a scuola a parlare con le due prof di sostegno...ho portato la nostra psico.....perchè a mio parere hanno capito poco o niente di Arty e dei suoi problemi....ed il fatto è che almeno una delle due rimane rigida sulle sue convinzioni...quando siamo usciti da scuola la psicologa mi ha detto per il bene di Arty spero che alla prof XX non rinnovino l'incarico......entrambe si vantano sempre di avere 20 anni di esperienza nel sostegno...ma io sarà la decima volta che mi trovo a spiegare che cosa è la ADHD e le caratteristiche che ha....e come dovrebbe essere gestito artyom......
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 19 apr 2013, 21:26

Quoto Lalat. Il nostro sistema in TEORIA è il migliore, nella pratica purtroppo si fa tutto all'italiana, cioè arrangiato e senza specializzazione. Alla fine si è trovato un escamotage per trovare lavoro a più insegnanti possibili. L'ideale sarebbe istituire una facoltà di Orthoedagogia dove i ragazzi possano studiare la pedagogia applicata ai bambini disabili per tre anni e poi altri due di specialistica in cui si sceglie di studiare come educare i bambini con un certo tipo di disabilità tipo: spettro autistico, non vedenti, ecc.
Magari pagare questo personale anche un 200 euro in più rispetto agli altri insegnanti per dargli "simbolicamente" la giusta dignità. Oggi invece, si accetta l'incarico del sostegno solo per arrivare a fine mese, ma in molti casi malvolentieri e, soprattutto, senza preparazione e motivazione. Nella migliore delle ipotesi, quando l'insegnante è motivata e magari per pura coincidenza ha già lavorato con bambini con la stessa tipologia di disabilità, ci pensano le colleghe di curricolari a farle sentire insegnanti di serie B.
Ecco l'integrazione all'italiana. Tanto buonismo in superficie e tanto menefreghismo nella sostanza.
preciso che questa idea l'ho sviluppato leggendo le esperienze delle altre mamme/papà, per ora a noi è andata di kiulo e ci hanno affidato (il comune) un'educatrice specializzata in autismo che ha già lavorato con altri bambini autistici.
Il prox anno materna statale e già mi tremano i polsi. Il comune ci ha assicurato che nelle ore scoperte dall'insegnante di sostegno statale, la bambina sarà seguita dalla stessa educatrice che la segue quest'anno al nido. Speriamo di continuare con questa buona sorte. :incrocini

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da ottyx » 20 apr 2013, 10:16

Le tate di mio figlio dicevano che il nostro sistema funziona bene nelle scuole dell'infanzia (almeno qui in Emilia), alle elementari invece ci sono grosse lacune...
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da Meara » 20 apr 2013, 12:31

Ciao a tutte! L'Emilia Romagna è considerata una regione all'avanguardia per quanto riguarda le scuole: didattica, organizzazione ed integrazione. Spesso si fa riferimento a questa regione quando si parla di "buone scuole" dal nido in su!
Io avrei bisogno di un'informazione da tutte voi: noi fino ad oggi avevamo fatto solo domanda di integrazione scolastica (cioè quella per l'insegnante di sostegno). Adesso vorremo capirci qualcosa di più per quanto rigurda l'invalidità civile e le varie indennità. Quello che mi preme sapere da voi è questo:
1) diagnosi di vostro figlio (possibilmente mi scrivete la sigla dell'ICD 10.... grazie!!!)
2) percentuale di invalidità dichiarata nel verbale
Vi ringrazio in anticipo per le risposte! :sorrisoo

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da Meara » 20 apr 2013, 12:33

P:S Ovviamente per chi ha fatto la domanda di invalidità civile, se non l'avete fatta mi spiegate perchè? Grazie mille .... :sorrisoo

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 20 apr 2013, 21:54

Meara mio figlio ha F84.5, F90, poi la sigla della cataratta congenita che al momento non ricordo, ma che non c'entra con l'autismo. A noi hanno riconosciuto l'indennità di frequenza (che ancora non hanno cominciato a versarci :che_dici ) che ci fa comodo perché ci copriamo giusti giusti i laboratori con un centro privato che abbiamo voluto fare per integrare le 2 ore da 45 minuti del centro convenzionato. Avevo pensato di fare ABA privatamente ma qui non conoscevo nessuno mentre questi laboratori sono organizzati da persone che hanno comunque un approccio comportamentista e che cercano di far lavorare i bambini insieme in piccoli gruppi. Visto che Davide nel rapporto 1 a 1 risponde molto bene ... mi è sembrato che alla sua età fossero più utili questi laboratori piuttosto che altra terapia 1 a 1.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da gattina » 21 apr 2013, 10:08

Meara ha scritto: Adesso vorremo capirci qualcosa di più per quanto rigurda l'invalidità civile e le varie indennità. Quello che mi preme sapere da voi è questo:
1) diagnosi di vostro figlio (possibilmente mi scrivete la sigla dell'ICD 10.... grazie!!!)
2) percentuale di invalidità dichiarata nel verbale
Vi ringrazio in anticipo per le risposte! :sorrisoo
Meara, io ho riconoscimento di inv. civile x mio figlio ma non riporta la percentuale - una volta ho sentito che per i minori non la mettono, ma non so se la fonte sia affidabile.
Io non ricordo la sigla manoi abbiamo chiesto inv. e la 104 (che finora non ci é servita ma all'occorrenza è lì pronta)
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da Meara » 21 apr 2013, 12:32

Ciao gattina la mia perplessità è proprio relativa alla percentuale: io avevo capito che hai minori non la mettono e psicologicamente ci sembrava più adatto nel senso che un minore è ancora in "divenire". Invece due mie amiche che hanni diagnosi F84. ecc hanno un verbale con dichiarazione di invalidità al 100% e percepiscono l'accompagnamento... Mi spieghi la differenza tra invalidità e104? LO so che è quella dell'handicap ma che differenza c'è come "diritti" cioè a che serve l'una o l'altra... ? scusatemi tanto vi sembrerò "tonta" ma non ci capisco nulla. Il 30 ho appuntamento con NPI per compilare certificato medico e vorrei avere le idee chiare per fargli tutte le domande possibili prima di prendere qualsiasi decisione.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da gattina » 21 apr 2013, 14:45

Mi pare ci siano topic al riguardo...cmq la 104 viene fatta soprattutto per usufruire di permessi "extra" sul lavoro finalizzati a portare il minore a fare cure/terapie (mi pare 3 giorni al mese)

L'invalidità ha altre agevolazioni, credo dipenda dalla gravità, a me interessava soprattutto chiedere l'indennità di frequenza all'INPS - che altro non è se non una piccola pensione.

C'è chi ne sa più di me ti conviene cercare i topic con questi argomenti.
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