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L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
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papy76
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da papy76 » 12 feb 2013, 19:17

Vorrei ringraziare e ricambiare gli abbracci di tutte perchè come ben sappiamo, sono un carezza al cuore...virtuale ma pur sempre una carezza.... Oggi sono stata dalla psicologa e ho rotto gli argini come un fiume in piena...Mi ha fatto bene..e sono tornata a casa completamente svuotata, tanto che mi era venuto un sonno tremendo.... Continuerò la terapia e spero di risolvere o almeno imparare a gestire le emozioni. Purtroppo per molte di noi, probabilmente l'aborto è stato l'ultimo colpo di grazia dopo una vita fatta anche di altre brutte esperienze e dolori e per me questa volta è troppo... Credevo di farcela da sola, ma temo di non avere più quella forza di un tempo...(sarà anche la vecchiaia..non so..). Un forte abbraccio a tutte :cuore

GIULIZOE
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da GIULIZOE » 12 feb 2013, 22:33

Ciao papy76, sono contenta che la seduta dalla psicologa ti ha fatto bene e fai bene a continuare se vedi che ti può aiutare,visto che come dici te a volte arrivi ad un certo punto che non riesci più a reggere il peso di tutto quello che la vita ti ha messo davanti. ti mando un caloroso abbraccio :sorrisoo

viviepit
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da viviepit » 13 feb 2013, 10:37

Credevo di farcela da sola, ma temo di non avere più quella forza di un tempo...

Papy, ricorda sempre che psicologa o no non sei sola, a casa c'è la tua famiglia, il tuo compagno e il tuo bambino e qui ci siamo noi. Purtroppo e al tempo stesso per fortuna nessuna di noi è sola a vivere questa esperienza :bacetto
l'amore, non il tempo, guarisce le ferite (Pit)

GIULIZOE
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da GIULIZOE » 13 feb 2013, 19:36

Ciao a tutte/i ho letto l'articolo e sinceramente lo condivido fino ad un certo punto ,tranne quando dice che non è un lutto .Io ho passato tutte e due l'esperienze e l'aborto a 8 sett. non l'ho vissuto come un lutto nonostante avessi visto il battito e dopo una sett non c'era più niente.Però vi posso assicurare che a 23 sett. tenere in braccio e baciare il mio piccolino e poi doverlo seppellire è stato un lutto e non solo e per mio marito è stata la stessa cosa. Poi sicuramente sono sensazioni personali e ognuno la vive come vuole, anche se non riesco a capire come si fa a non viverlo come LUTTO. :perplesso

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Margot83
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da Margot83 » 14 feb 2013, 2:15

PAPY76 ti abbraccio forte e sono content che tu abbia trovato la maniera per superare questo ostacolo. Sono d'accordo con te: ognuna di noi ha una storia alle spalle e fa i conti con le proprie esperienze :cuore :cuore
Tutte dobbiamo avere la forza di andare avanti ma dobbiamo anche essere disposte a farci aiutare :ok

:bacio
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da cricetina70 » 14 feb 2013, 10:46

Dada che bello sentire una storia finita bene! Un bacio al tuo piccolino che ti dorme in braccio :cuore ! Lo auguro anche a tutte le altre che hanno vissuto un'esperienza dolorosa.
§ Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò. §

*Mamma Criceta e Cricetone Alessandro (29/10/2006)**Novembrina 2006**Mammukkissima ad honorem!

viviepit
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da viviepit » 14 feb 2013, 11:28

cara Giulizoe, ti confesso che il dubbio se ci fosse qualcosa di sbagliato in me e mio marito m'è venuto pure a me, per cui ieri ne ho parlato con la psicologa che per fortuna ci ha assolto. Tieni conto che sia io che lui abbiamo subito brutti lutti in questi anni, io ho perso mia madre 6 anni fa e la psicologa mi ha fatto presente che quando si vivono esperienze di morte così forti poi si acquista una sensibilità particolare nei confronti della stessa, si arriva ad elaborare una sorta di scala...come a dire, se non ti è mai fatta male e ti fai un taglio profondo pensi di non aver mai provato un dolore così grande in vita tua e credi di stare per morire, ma se qualche tempo prima ti sei fracassato le ossa il dolore del taglio è più sopportabile, e sai che non ne morirai...poi ci sono anche i gesti che uno sceglie o non sceglie di fare e che possono essere determinanti: tu dici che hai voluto vedere, tenere in braccio il tuo bimbo e seppellirlo, noi, nel momento in cui ci hanno detto che non aveva speranze abbiamo cercato il distacco: dopo il parto abbiamo preferito non vederlo, e avendo dato il consenso per l'autoposia, non l'abbiamo neanche seppellito, ma abbiamo affidato all'ospedale l'incenerazione e la relativa sepoltura. Forse ce ne pentiremo, ma per ora ha funzionato nell'aiutarci ad eleborare meglio tutto questo. Un abbraccio forte forte
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da dada1012 » 14 feb 2013, 12:34

viviepit voi avete trovato il vostro modo di affrontare questo dolore, forse col tempo qualcosa cambierà nel modo di sentire e ricordare quello che vi è successo e sarà l'effetto di un percorso ma non esiste un modo giusto o sbagliato di elaborare questo genere di esperienze.
Per fare un esempio mio personale, quando avevo 4 anni il mio nonno materno morì di cancro ai polmoni (aveva respirato sali di piombo per 40 anni lavorando come tipografo...), la mia reazione per affrontare la sua perdita - gli volevo molto bene e gli ero molto legata - fu quella di "tagliare via" ogni reazione di dolore e sofferenza, lui ormai non c'era più e io non potevo fare niente. Ricordo ancora come fosse oggi quando mia mamma ricevette la telefonata in cui seppe che era morto, lei scoppiò a piangere e io, cercando di consolarla, le dissi qualcosa del tipo "mamma, perché piangi? lo sapevi che doveva morire...". Apparentemente ero di una razionalità disarmante, e in un certo senso lo ero davvero, ma dentro di me c'era un sofferenza tremenda, vedere mia mamma e mia nonna così, sapere che il nonno non sarebbe più tornato, questo era l'unico modo che avevo trovato per tenere le cose a bada...
Tutto questo per dire, facendo riferimento alla mia esperienza, che capisco cosa intendi quando dici che la vostra reazione è stata i cercare subito il distacco.
Quanto al non farcela da soli, non solo non c'è nulla di male ma, anzi, ci sono situazioni in cui è un bene perché significa che si sta lavorando per andare oltre.
Sul discorso della consultazione dallo psicologo/terapeuta, io credo che l'esperienza di un lutto sia una delle situazioni che, in maniera drammatica, più rimettono in discussione gli equilibri che avevano funzionato fino a quel momento e che dunque richieda un sostegno che è per sua natura diverso rispetto a quello che possono dare un partner, un familiare o un amico, persone che a vario titolo sono coinvolte nella questione anche solo per il semplice fatto di conoscerci.
Sono felice di leggere chepapy76 abbia trovato uno spazio in cui poter portare e affrontare tutto quello che le è accaduto, credo che sia molto importante.
Grazie a cricetina, lo auguro anch'io di cuore a tutte :cuore

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da papy76 » 14 feb 2013, 19:06

Ragazze grazie a tutte x l'incoraggiamento.... A proposito di ciò che è stato scritto prima da alcune di voi, vorrei dire che io personalmente se non avessi tenuto in braccio mio figlio non me lo sarei mai perdonato. Oltre al forte desiderio di vederlo, cullarlo e fargli una carezza, quindi una mia esigenza, sentivo che era anche il mio dovere di mamma... Se non lo avessi fatto , i miei sensi di colpa sarebbero stati ancora più forti. Sapevo che sarebbe stato il momento più doloroso della mia vita....ma sapevo che dovevo farlo. Sapevo che quel ricordo mi avrebbe tormentato x tutta la vita e non nascondo che in alcuni momenti(all'inizio quando ancora cercavamo soluzioni) avevo deciso che la sofferenza di quel ricordo, sarebbe stata la croce che avrei portato per ciò che avevo fatto...una punizione..insomma... Poi però..vederlo è stata proprio una mia esigenza, un desiderio forte...un gesto di amore... Viviepit è molto diversa da me..ed io proprio non riesco a capire come faccia....ma non è una critica...piuttosto una vera e propria meraviglia.... Però..mi è venuto un sospetto...da profana quale sono...mi sono chiesta perchè Viviepit stai andando dalla psicologa se in realtà sembra che tu stia affrontando al meglio la situazione? E' una domanda affettuosa...non provocatoria.... Io penso che in realtà il tuo istinto e amore di mamma..in fondo ..in fondo...dentro di te..qualcosa sta muovendo... Io penso che siano reazioni naturali..irrazionali..che vanno aldilà della ragione..è istinto e basta...è il cuore di mamma..che non segue la mente ma è amore puro..animale..che esce dalle viscere e non lo puoi frenare.... Come sempre è il mio modestissimo parere....come vedo io l'amore madre figli.... E' vero anche che io sono "autolesionista" e finchè non tocco il fondo..non torno a galla ....Cerco la sofferenza perché attraverso essa mi depuro...mi libero...Sono strana..ma affronto così...e sicuramente non è il modo migliore..ma è l'unico che conosco... Magari la psicologa mi farà vedere nu'altra strada da percorrere... Vi abbraccio

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da dada1012 » 14 feb 2013, 19:49

Vorrei scrivere qualcosa ma ogni parola che trovo mi sembra inadeguata e incapace di rendere un senso dopo il tuo post...
Dico solo che sei una madre che, oltre nutrire un amore profondo per la tua creatura, ha mostrato tanto coraggio e che, forse, la strada la conosci già senza saperlo e la psicologa ti aiuterà a percorrerla.

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da GIULIZOE » 14 feb 2013, 22:08

Ciao viviepit,sicuramente non voglio sostituirmi a uno psicologo però io ho perso mio papà 5 anni fa e l'unica differenza che ho potuto notare è stata che con lui ho vissuto il dolore da figlia ,invece questa volta ho vissuto da madre che perde un figlio.forse il fatto di avere già due figlie ha inciso molto sulla decisione di vederlo e poi come ha scritto papy76 non me lo sarei perdonato .comunque dalle tue parole sembra che andare dallo psicologo vi stia aiutando ad uscirne nel miglior modo e sono contenta per voi .Forse sarebbe la strada anche giusta per me.... ma chi lo sa :perplesso .Spero di essermi fatta capire perchè faccio un pò fatica a scrivere quello che penso e non voglio sembrare presuntuosa nei confronti di nessuno soprattuto sull'esperienze cosi dolorose,in più devo dire che leggere il vissuto di tutte voi mi da spunto per cercare di superare questo periodo cosi duro. ti mando un grosso abbraccio papy76devo dire che mi rispecchio molto in ciò che scrivi, e ammiro molto la delicatezza e la sensibilità delle tue parole :bacio

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da viviepit » 14 feb 2013, 22:18

Cara Papy, penso tu abbia colto nel segno, sto andando dalla psicologa perchè all'ospedale dove mi hanno seguita tutti, medici e ostetriche, mi hanno consigliato di farlo, ci sto andando per non lasciare nulla di intentato, per non rischiare che il mio "stare bene" attuale finisca per schiacciarmi tra qualche tempo in modo del tutto inaspettato. Mi faccio mille domande ogni giorno, per ora torno sempre alla stessa risposta e vado avanti in questo modo, ma so che, a mio modo, io e mio marito siamo diventati genitori, lo siamo stati fisicamente anche se solo per pochi mesi, e lo siamo ormai nell'animo. Spero solo che tutto il potente e meraviglioso che, nel dolore, abbiamo appreso con questa esperienza, potremo rivesarlo su un bimbo futuro. :bacio
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da papy76 » 15 feb 2013, 8:43

Buongiorno a tutte, oggi sono mattiniera......Bello non dover andare al lavoro....Fortuna che essendo impiegata ho potuto usufruire di tutta la maternità, come previsto dalla legge..... Vorrei dire a VIVIEPIT, che dalle mie poche conoscenze...so che l'elaborazione del lutto è un momento fondamentale e importante da vivere, xkè altrimenti potrebbe sfociare un domani in qualcosa di forte ed inaspettato, come tu stessa hai detto... Come ho già detto, è una reazione naturale e salutare soprattutto...è qualcosa che deve uscire fuori....Penso stiate facendo bene ad andare dalla psicologa... Io forse ho il problema opposto....vivo TROPPO il dolore...e nemmeno questo va bene.....Ecco perchè è meglio farci aiutare.... Vorrei dire a GIULIZOE che io ci ho messo 2 mesi a trovare il coraggio per andare dalla psicologa(anche per una questione economica e perchè non sapevo come fare a trovarne una brava). Poi ho chiesto aiuto alle strutture pubbliche e così sto andando presso la asl di un distretto vicino (hanno capito la situazione e mi hanno permesso di farlo) xkè non voglio andare nel mio paese). Dalla psicologa sono entrata sola... La cosa bella è che ti viene da raccontare tutto..ma proprio tutto quello che ti passa x la testa senza freni perchè sai che non sarai giudicata a livello umano, ma solo medico...e più dici..e più ti fai capire e quindi aiutare... E' una LIBERAZIONE...... Spero continui bene....Ora vado a bere un'altro tazzone di latte (dice la psicologa che mi devo coccolare molto e riposare tanto, Pigrizia autorizzata,,,,che voglio di più????) Un abbraccio a tutte.........
P.S: pensavo che forse stiamo raccontando le nostre cose nel post sbagliato.....Non credo sia lo spazio adeguato

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da GIULIZOE » 15 feb 2013, 18:37

Ciao a tutte/i volevo dire che forse la psicologa di papy76 su una cosa ha ragione il fatto che bisogna coccolarsi perchè effettivamente con il fatto che uno cerca di tenersi impegnata la testa per superare al meglio la giornata un pò ci si trascura io vedo che faccio tante cose ma fermandomi a pensare per me in questo periodo sto facendo poco niente . Prendero questo consiglio e cercherò di coccolarmi un pò di più. :ok BUONA SERATA A TUTTE/I

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da viviepit » 18 feb 2013, 13:34

Cara Giulizoe, condivido la tua osservazione sulla necessità di coccolarsi, io ho preso quasi un mese di malattia, volevo occuparmi di me, dei mici e di mio marito e avere tanto tempo per pensare non è stato drammatico come alcune persone a me vicine temevano, ma terapeutico. Forse di fronte a certi eventi non bisogna "tenere la testa occupata", ma piuttosto permetterle di dare sfogo a tutti i pensieri, riprendersi la propria vita, impostarla su dei ritmi più umani di quelli che il lavoro e gli impegni quotidiani ci costringono a fare.

Papy, non saprei se questo è il posto sbagliato, io mi ritrovo nel topic interrogativo esperienza (in)sopportabile? me se preferisci possiamo sportarci altrove...
baci
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da Ilariotta » 18 feb 2013, 17:04

Ciao a tutte,
entro qui dopo qualche tempo in cui vi ho letto..
ho subito due aborti (febbraio 2012 e settembre 2012) e l'esperienza che ho vissuto mi ha segnato non tanto per la perdita del sogno che avevo dentro di me.. ma soprattutto per il senso di sconfitta e di inadeguatezza che mi ha pervaso per i mesi successivi.. come se il mio corpo non fosse degno di ambire a tanto.. stupidaggini.. ora lo so.. ma lo dico perchè nel mio caso l'aborto si è portato dietro insicurezze e paure interiori che pensavo sopite.
"la perdita di un sogno".. io l'ho chiamato cosi' quello che mi è capitato.. e non a caso.. per giorni e giorni mi son chiesta se ero io che non andavo, che forse non me lo meritavo, che non ne sarei mai stata capace.. questo per dire che l'aborto PUO' essere sopportabile, se non scatena magari come ha fatto a me tutta una serie di pensieri e paure che mi hanno accompagnato per giorni e giorni..
Inoltre fisicamente stavo benissimo.. e nessuno ne parlava piu' con me.. quasi avessero timore di riaprirmi la ferita.... e questo non faceva altro che peggiorare lo stato di confusione che avevo nella mia testa.. mi vedevano star bene e quindi ero a posto cosi'.. ma quante seghe mentali!!!
Non so se son riuscita a spiegarmi.. son sensazioni cosi' delicate e strane che mi risulta difficile spiegarle meglio.. e penso che ogni donna faccia storia a se'.. non giudico nessuno.. ne' chi dopo un giorno si sente come prima ne' chi non riesce a rialzarsi se non dopo qualche mese..
Ancora adesso a distanza di mesi mi capita di piangere .. ma lo faccio chiusa nel bagno.. come se mi vergognassi di pensarci ancora.. e per natura non sono propriamente una che va a chiedere aiuto, anzi...
Cmq adesso va molto meglio e sto "lavorando" per provarci ancora.. Spero questa volta di poterci riuscire.. Un abbraccio a tutte..
Matteo 27.06.2014
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da papy76 » 18 feb 2013, 19:41

Ciao Ilariotta, penso di aver capito perfettamente come ti senti. Anche x me è stata la stessa cosa..Io ho messo in discussione me stessa e le scelte di una vita intera, xkè la mia situazione è un pò diversa: sono divorziata, il mio compagno è più giovane di me (niente matrimonio alle spalle, niente figli), e non potremo condividere la gioia di un figlio nostro, frutto del nostro amore. Tante paure....come quella che un giorno lui decida di lasciarmi xkè il desiderio di paternità potrebbe diventare troppo forte.. Sensi di colpa xkè forse è stato un errore amarci vista la differenza di età... Sapere che sua madre sicuramente avrebbe preferito una donna più giovane e senza figli... Ed allora tutti i perchè si aggiungono al dolore x il tuo bambino, e tutto diventa così difficile ed i pensieri ti opprimono e ti sembra di scoppiare...Vorresti sparire, non essere mai nata, o evere le risposte a tutti i tuoi dubbi e paure.... Ti senti vulnerabile, indifesa e ti sembra che nulla ha senso e non trovi via di uscita. Piano piano però inizi a razionalizzare e smetti di chiederti perchè è successo a te...tanto non esiste una motivazione....è andata cosi e basta..e indietro non si torna... Allora cerchi uno spiraglio di luce che ti dia nuova forza, qualcosa che ti faccia soffrire meno....Io forse l'ho trovata....Ho fatto pace con Dio e questo mi da una prospettiva diversa con cui guardare le cose. Forse voglio credere solo perchè soffro meno...ma intanto vedere le cose con occhi nuovi mi fa esser più serena ed è ciò di cui ora ho bisogno... Domani si vedrà... E domani vado nuovamente dalla psicologa e questo mi sta aiutando molto...proprio perchè oltre al dolore x mio figlio...mi aiuta ad affrontare TUTTO IL RESTO... Un abbraccio

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da Margot83 » 18 feb 2013, 22:17

ILARIOTTA
PAPY76 l'esperienza che abbiamo avuto non è isolata: abbiamo un storia dietro le spalle ed una ancora da scrivere. E' inevitabile fare i conti anche con quello che ci circonda ma il bello sta proprio in questo. Il mio desiderio di maternità è stato messo in discussione tante volte ed ora sto rigiocando la mia partita...così come l'ho giocata nella vita (ho rischiato la pelle due volte) vivendo quotidianamente! a volte è difficile ma ho trovato questo modo per venirne a capo.

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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da Ilariotta » 19 feb 2013, 11:28

papy76,
incredibile.. ho la tua stessa storia.. anche io compagno piu' giovane.. e stessa paura..
I miei timori derivano anche da questo.. dal fatto che se non fossimo insieme lui avrebbe tutto il tempo.. e la possibilita' magari, con una piu' giovane, di avere piu' chances di riuscita..
Lui mi rassicura e mi dice che sono una stupida anche solo a pensarci ma la testa va per conto suo e quando parte... è impossibile fermarla!
Ancora non riesco bene a razionalizzare, o meglio.. ci riesco.. ma a volte ho delle ricadute che ripeto, forse hanno fondamenta piu' profonde.. e gli aborti le hanno riacutizzate.
Beh, grazie per la condivisione :sorrisoo
Margot83, anche a te!

E tanti :incrocini per tutte!!!
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Re: L’aborto spontaneo: un’esperienza (in)sopportabile?

Messaggio da novembre78 » 19 feb 2013, 11:59

Ilariotta ha scritto:Ciao a tutte,
entro qui dopo qualche tempo in cui vi ho letto..
ho subito due aborti (febbraio 2012 e settembre 2012) e l'esperienza che ho vissuto mi ha segnato non tanto per la perdita del sogno che avevo dentro di me.. ma soprattutto per il senso di sconfitta e di inadeguatezza che mi ha pervaso per i mesi successivi.. come se il mio corpo non fosse degno di ambire a tanto.. stupidaggini.. ora lo so.. ma lo dico perchè nel mio caso l'aborto si è portato dietro insicurezze e paure interiori che pensavo sopite.
"la perdita di un sogno".. io l'ho chiamato cosi' quello che mi è capitato.. e non a caso.. per giorni e giorni mi son chiesta se ero io che non andavo, che forse non me lo meritavo, che non ne sarei mai stata capace.. questo per dire che l'aborto PUO' essere sopportabile, se non scatena magari come ha fatto a me tutta una serie di pensieri e paure che mi hanno accompagnato per giorni e giorni..
Inoltre fisicamente stavo benissimo.. e nessuno ne parlava piu' con me.. quasi avessero timore di riaprirmi la ferita.... e questo non faceva altro che peggiorare lo stato di confusione che avevo nella mia testa.. mi vedevano star bene e quindi ero a posto cosi'.. ma quante seghe mentali!!!
Non so se son riuscita a spiegarmi.. son sensazioni cosi' delicate e strane che mi risulta difficile spiegarle meglio.. e penso che ogni donna faccia storia a se'.. non giudico nessuno.. ne' chi dopo un giorno si sente come prima ne' chi non riesce a rialzarsi se non dopo qualche mese..
Ancora adesso a distanza di mesi mi capita di piangere .. ma lo faccio chiusa nel bagno.. come se mi vergognassi di pensarci ancora.. e per natura non sono propriamente una che va a chiedere aiuto, anzi...
Cmq adesso va molto meglio e sto "lavorando" per provarci ancora.. Spero questa volta di poterci riuscire.. Un abbraccio a tutte..
Carissima che conicidenza :coccola anche io come te 2 aborti a febbraio2012 e settembre2012 ora sono nuovamente in attesa che dire guardiamo avanti... Un abbraccio

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