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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
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laura s
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da laura s » 21 giu 2012, 21:13

SandyR ha scritto:
laura s ha scritto:Una cosa che non capisco bene è in cosa differisca la "botta ormonale" di una FIVET/ICSI da quella di una gravidanza. :domanda
Come carico sul fegato, intendo.
Ciao Laura, io parlo per la mia situazione. Soffro di un'epatopatia cronica, ho dei valori sempre alti delle ast, alt e gamma gt (sindrome di Gilbert) e una positività agli ANA dovuta ad un'autoimmunità.
Devo assumere a vita il deursil anche per sciogliere dei calcoli alla cistifellea e migliorare la mia bile.
Non ti dico quanto sto male in gravidanza se non asumessi le pastiglie...vomito moltissimo di mio e perdo il primo mese dai 5 ai 10 kg... per non parlare della difficoltà a nutrirmi e riuscire a tenere giù il cibo ed anche un minimo sorso d'acqua... Per la prima gravidanza 23 gg di ricovero, per la seconda 3 gg e per l'ultima nemmeno uno perchè prendevo 3 pastiglie al dì.

Per le altre donne non saprei se ci son differenze sul carico del fegato tra gravidanza naturale e di laboratorio... di sicuro gli ormoni non fanno mai bene! Bisognerebbe chiedere ad un epatologo.

Sandy
Giusto perchè tu lo sappia, se tu fossi interessata alla diagnosi preimpianto è estremamente probabile che tu possa farla, ho chiesto a un epatologo che avevo sotto mano e mi ha detto che se la situazione è questa non c'è nessun problema!
t
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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luika
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da luika » 22 giu 2012, 12:30

Ciao ragazze è da un po che non passo di qui :fischia :fischia Finalmente nel frattempo ho ottenuto gli esiti che tanto speravo.La mia piccolina soffriva di trisomia 18 e questo allegerisce un pochino la mia scelta di interrompere la gravidanza.Sono andata a fare la visita e il gine mi ha detto che ci posso riprovare e che xò potrebbe ricapitare :pensieroso :pensieroso Ora ho bisogno del vostro aiuto....lui dice che non sono necesserari esami specifici e che è stata solo un'avventura molto sfortunata :buuu mi ha detto di aspettare il prossimo ciclo e se voglio ricominciare la ricerca di iniziare subito con l'acido folico :pensieroso :pensieroso io sono fortemente motivata a cercare nuovamente un altro bimbo anche se la paura è tanta.Per ora mando tantissimi abbracci a chi come me soffre per la disavventura capitata ma voglio anche dire FORZA RAGAZZE SONO SICURA CHE PRESTO I NOSTRI ANGELI CI AIUTERANNO A REALIZZARE IL NOSTRO SOGNO :cuore :incrocini
un figlio,quattro piccoli angeli e una forte speranza di realizzare i miei sogni

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da goldenboy » 22 giu 2012, 15:48

cinziapolo ha scritto: scusa se mi intrometto, io ho perso tre angioletti, non so se psicologicamente o sentimentalmente sia diverso perderli spontaneamente o abortire volontariamente, secondo me il dolore è lo stesso,
lascio tanti :incrocini :incrocini a sandy :bacio
il dolore sarà uguale, ma nel aborto volontario (volontario si fà x dire..) un qualkosa di in più c'è......
i sensi di colpa
credo che nn debba aggiungere altro :nonegiusto
SI passa dal disperato bisogno di aiuto...
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 2 set 2012, 0:06

Una mattina ti svegli, convinto di avere davanti una delle tue tante giornate, a volte pesanti, a volte noiose, oppure felici. Tutto insomma sembra essere sotto controllo, nella norma. Ma invece, magari solo tre ore dopo, niente è più come prima. Può essere capitato un incidente d'auto in cui è morto qualcuno che amavi, un incendio può aver distrutto tutto ciò che avevi, puoi essere stato vittima di un'aggressione, (oppure ti ritrovi a dover affrontare un aborto terapeutico).
Da quel momento in avanti ci saranno nella tua vita un "prima" e un "dopo". "Prima" che capitasse questo evento probabilmente credevi che il mondo fosse giusto e che tutto avesse un significato. "Dopo", di colpo, senti di non avere più il controllo della tua vita e di ciò che capita intorno a te. Ti senti vulnerabile.
E' diventato difficile dare un senso a quello che verrà: il significato della vita che era presente solo poche ore prima non c'è più.
Nulla è più giusto né equo.

Ho letto questo in un libro di recente e mi è sembrato molto calzante. Io mi ci ritrovo molto. Volevo condividerlo con voi.
Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da goldenboy » 3 set 2012, 10:14

ciao eli :sorrisoo

quel giorno è stato proprio cosi.....ho un ricordo confuso,asfissiante irreale
ma lo è stato .....reale
ciao
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da pamela » 3 set 2012, 11:01

Credo proprio che la cosa peggiore da affrontare siano i sensi di colpa....
Purtroppo ci sono passata e ho partorito la mia bambina il 30/06.
Anche io ho tanta voglia di rimettermi in pista, ma oltre alla paura che possa ricapitarmi una disgrazia del genere ho continui incubi... sogno di non poter più aver bambini, come a punirmi per ciò che ho fatto... e ho il terrore che possa succedere veramente.
Sono passati solo 2 mesi dal mio parto e anche il mio corpo ancora non è tornato alla normalità (questi 2 cicli sono stati anovulatori)...
Che dire... sono dolori che non passeranno mai, e il senso di colpa distrugge....
Daniele 28/05/2010 49 cm e 3.150 kg di dolcezza
Un angioletto in cielo dal 30/06/2012 di 22 settimane
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da stellina.79 » 1 ott 2012, 13:35

Di solito non entro in questa sezione perchè leggere le vostre esperienze fa riaffiorare in me il ricordo di quel 25 settembre 2008 data in cui ho dovuto affrontare un aborto terapeutico. Ancora oggi tutto mi sembra surreale...come se avessi fatto un brutto sogno....
Vabbè cmq. sono entrata qui dopo aver letto la firma di Pamela :cuore
Beh...anche io ero a 22 settimane ed era una bimba.

Volevo dire a Pamela e le altre golline che hanno vissuto questa brutta esperienza, di non abbattersi (lo so che è difficile :bacetto ) e di non pensare che non potrete più avere bimbi sani...

Nel 2009 sono rimasta nuovamente incinta :-D Il 18 gennaio è nato il mio 2° cucciolo!!! :emozionee
Durante la gravidanza il mio ginecologo ha effettuato tutti i controlli possibili per sicurezza ma tutto era ok!!
E non vi dico il parto! Christian è nato in mezz'ora!!! Quasi lo partorivo in macchina :ahaha
Non dimenticherò mai il mio angioletto lassù, ma con il tempo il dolore si affievolisce e guardando i miei figli posso dire di essere veramente felice ora!
Spero tanto che siano sempre in salute!!!
Un abbraccio a tutte :bacio
P. aprile 2006. La gioia più grande della mia vita!!
gennaio 2010 è arrivato C. a riempire di gioia mamma, papà e fratellino!

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da papy76 » 17 dic 2012, 13:54

Da giorni leggo e rileggo la prima lettera di apertura di Eliduma, inizio a scrivere e poi cancello.... Ho paura delle mie reazioni..forse questa volta riuscirò ad arrivare alla fine. Il 2 dicembre ho partorito il mio bambino a Nizza, il 30 novembre una dottoressa ha introdotto quel lungo ago nella mia pancia e gli ha tolto la vita. Solo chi ha vissuto qst esperienza può comprendere veramente il significato di tutto ciò. Ho partorito con dolore xk' l'anestesista era occupato con altre operazioni. La placenta nn si è staccata ed il ginecologo alto e grosso con una mano enorme ha dovuto fare 3 tentativi x pulire l'utero. Ho sentito un dolore atroce e l'ho vissuta come una violenza. Tra le lacrime pensavo che fosse la giusta punizione x quello che avevo fatto. Poi ore di attesa x poter vedere il mio piccolo angelo. Era violaceo e le sue labbra era un rosa intenso, quasi rosse. Piccolo, uno scricciolo, avevo paura di fargli male. Abbiamo pianto tutto il dolore,la disperazione la rabbia. Prima di ritornare in Italia abbiamo voluto vedere il luogo dove verranno disperse le sue ceneri. Si..volevo essere sicura che fosse un bel posto...e lo è. Un giardino tra le montagne, tra il verde e tanta pace. In una grande aiuola, sotto un albero vengono depositate le ceneri dei bambini. Quei bambini sfortunati come il mio Alberto. Abbiamo portato dei fiori x tutti quegli angeli . Mi piace pensare che lui nn sarà solo e che esiste un luogo apposito x i bimbi. I giorn passano ed dolore è sempre più forte. Vorrei averlo tra le mie braccia..... Ieri ho fatto l'albero di Natale....x mio figlio maggiore...perchè nn voglio che la casa sembri in lutto. Il lutto è nel mio cuore ed in quello del mio compagno. Io sento il bisogno di parlare con lui del nostro bambino, ma so che lo intristisco: Lui dice di no, anzi che devo sfogarmi con lui. Sono arrabbiata....anche con Dio, sempre che esista un Dio.... Mi sento vuota, senza senso. Non ho più le forze ... Il nostro è stato un duro percorso durato quasi due mesi, un pellegrinare di città in città cercando risposte ed aiuto. Un mese lontani da casa tra alberghi e viaggi in attesa che qualche ospedale estero ci aiutasse. Siamo stati a Nizza 3 volte prima che accettassero il nostro caso. I sensi di colpa mi attanagliano il cuore e mi chiedo tanti..e se... Avete ragione voi, c'è un prima ed un dopo... Io nn ho più speranze ,sono al terzo aborto ed ho 44 ed un figlio già adolescente. Purtroppo il mio compagno nn proverà la gioia di essere padre. E' arrivato mio figlio e devo andare..Mi scuso di avervi annoiato e di aver scritto senza rileggere

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da goldenboy » 17 dic 2012, 15:35

nn annoi ...parla e sfogati
ci riconosciamo in molti in quello che dici
ed in molti ci rivediamo in quel che dici e in qui momenti
sei stata brava e coraggiosa
io nn son stato capace di guardare ....e forse è stato meglio nel mio caso..

un bacio x te da un papa che crede di capire un pò...
ciao
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da papy76 » 17 dic 2012, 16:21

Eccomi qui nuovamente a scrivere perchè oggi è una di quelle giornate in cui non trovo pace. Sono sola e cammino avanti ed indietro per casa in preda alla smania . Mi sento particolarmente irrequieta....vorrei urlare, trovare un colpevole da picchiare a sangue, ma un colpevole non c'é... Allora non mi resta che fare i conti con me stessa, con la mia coscienza sporca....Si, è cosi che mi sento...l'assassina di mio figlio, la sua carnefice. So di aver preso la decisione giusta ma i mie sensi di colpa non si placano. Il mio compagno mi conforta raccontandomi di quando lui lavorava con i bambini disabili ,della loro tristezza e di come alcuni operatori senza scrupoli si divertissero a maltrattarli. Mi dice che noi abbiamo risparmiato al nostro bambino un destino senza futuro. Ma io invece mentre attendevamo le risposte dall'estero , a volte pensavo che avrei voluto far nascere il bambino xk non riuscivo ad immaginare di dovermi staccare da lui. Lo sentivo muovere nella pancia e mi preparavo ai difficili momenti che ci attendevano. Mentre eravamo in viaggio verso Nizza pensavo che stavo portando mio figlio in un luogo dove lo avrebbero ucciso. Mi sentivo uno schifo di persona, un essere immondo, disumano. Poi facendo appello al raziocinio, capivo che solo il grande amore di una madre avrebbe trovato la forza di fare la scelta che avevo fatto. Solo l'amore di una madre che vuole il bene di suo figlio può affrontare tutto ciò che voi conoscete bene. Quel dolore devastante, lacerante e quel senso di colpa che mai sparirà dal cuore. Prepararsi x quei momenti richiede una forza sovrumana, una forza che io non pensavo di avere. Eppure ci sono riuscita. Nella mente rivivo ogni momento, ogni istante. Rivedo il suo piccolo viso, quella boccuccia piccola, socchiusa tanto da lasciar intravedere la delicata lingua. Mi struggo nella disperazione xk' so che solo una volta che avrò toccato il fondo riuscirò a tornare a galla. E' il mio modo x superare il dolore. E nella mia vita ne ho vissuti di brutti momenti, ma ho sempre pensato che tutto sommato ero fortunata xk' riuscivo a superare tutto. Ora ho paura, mi sento vulnerabile e mi aspetto che da un momento all'altro la vita mi colpisca ancora. Temo x mio figlio, x il mio compagno, x la mia famiglia. Bisogna ingoiare amaro ed andare avanti. Spero nel perdono del mio bambino. Suo padre dice che il nostro angelo non ha conosciuto la cattiveria di questo mondo perchè nel mio grembo ha ricevuto solo l'amore della sua mamma. Il suo faccino era disteso, sereno e mi piace pensare che il suo papà abbia ragione. Il nostro è stato un destino particolarmente crudele xk i problemi sono venuti fuori piuttosto tardi, malgrado l'amniocentesi non avesse evidenziato nulla. Un difetto genetico, casuale....1 su 10.000. Quell'1 era il mio Alberto. A 32 settimane siamo riusciti a dargli la "libertà" dal suo triste destino. Vorrei ringraziare tutti Voi di questo sito, xk' è stato di grande aiuto nel reperire informazioni. Grazie alle mamme che hanno raccontato la loro esperienza che mi hanno permesso di "preparami mentalmente" a ciò che sarebbe stato tutto il percorso tecnicamente ed emotivamente. Grazie ad Eliduma e la sua lettera iniziale ke esprime appieno i sentimenti di tutti "NOI" . Grazie a Goldenboy x l'incoraggiamento. Scrivere mi ha fatto bene. Un abbraccio a chi sta soffrendo come me ed a chi ha già sofferto ma nel cuore porta ancora la tristezza .

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da letizia75 » 17 dic 2012, 21:26

Solo x lasciarvi una coccola... :coccola
FEDERICO 05/11/03 - FABRIZIO 27/03/09
LA MIA VITA CON FABIO....MAI SENZA DI VOI
- NATURELLA - MARZOLINA 09

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da papy76 » 18 dic 2012, 16:08

Oggi sono uscita, protetta da mia madre, xk' ho paura a farlo da sola. Non voglio incontrare le persone che mi conoscono e mi chiedono come sto. Loro non sanno come si siano veramente svolti i fatti, xk ho solo fatto sapere che avevo perso il bambino. La verità la conosce solo la mia famiglia. Ieri mi ha fatto male stare in casa da sola, così oggi mi sono armata di coraggio e con timore ho affrontato la gente. Ovviamente ho incontrato dei conoscenti ed alla stupida domanda "come stai?" mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. Odio tutti, non voglio incontrare i loro sguardi e non voglio sentire le loro domande idiote. Come vuoi che stia? Come una che ha perso un figlio all'ottavo mese: di m***a!!!!!!!!!!! Odio la curiosità morbosa della gente. E' x questo che il mio angelo è rimasto in Francia: non volevo fosse argomento di pettegolezzo; non volevo che la gente al cimitero, si fermasse dinanzi alla cappella di famiglia a commentare. Tra un pò di tempo andremo noi a Nizza a trovarlo, in quel giardino dove regna la pace.... Si stranamente sono affezionata a quella città, xk' li ho tenuto in braccio il mio piccolo e xk' li riposa spero sereno. Vorrei avere una sua foto, qualcosa di suo da poter stringere al cuore quando non reggo più e mi sembra che la testa ed il cuore stiano x esplodere. Mi manca..da morire...voglio stringere il suo piccolo corpicino sul mio petto....voglio rivedere quelle labbra rosse...Non ho avuti il coraggio di dargli un bacio...ed ora mi pento amaramente... Avrei voluto vedere il corpicino, prendere la sua manina tra mie dita, ma era vestito ed avvolto i una coperta che non era la sua: Che stupida, ho messo in valigia i suoi vestitini, ed non ho pensato alla copertina che avevo già comprato..quella bianca e celeste..come la tutina.. Mi rendo conto di delirare..ma ho bisogno di dire qualsiasi cosa...ho bisogno di parlare di lui, xk' è l'unico modo x averlo vicino. Basta devo alzarmi da qui...ho bisogno di fumare una sigaretta.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da yurisely82 » 18 dic 2012, 17:36

Ciao papi76, mi dispiasce molto per quello che ti è capitato.Io leggo sempre questi post in silenzio pero oggi vorrei dirti una cosa. Ho perso un figlio anchio, come te a 32 settimane, non ho scelto io la sua morte, è morto perchè aveva un nodo nel cordone ombelicale che a un certo punto non ha permesso più di far passare il sangue e cosi il suo cuore si è fermato da solo. Non ostante tutto ciò non mi sento in un modo diverso del tuo perchè siamo mamme ed è nella nostra natura quella di voler proteggere i nostri figli di ogni male, anchio vivo col senso di colpa perchè forse non avrei dovuto bere tanto caffe, perchè non avrei dovuto viaggiare mentre ero incinta o perche non mi accorta prima ma la verità e che è la impotenza di non aver potuto fare niente per salvarlo o per aiutarlo perche ancora adesso i medici mi dicono che lui era sano e lo sono anchio è stato solo un caso di quelli che possono capitare e si verificano ogni tanto è che purtroppo ci ha toccato a noi viverlo e dico noi perchè io non mi sento differente di te perchè il tuo bimbo sia morto di un modo e il mio di altro, sono tutti e due morti. Quello che voglio dirti è che vivere non è soltanto respirare, è molto di più, e correre, giocare a calcio, uscire con gli amici, avere la fidanzata, enamorarsi, sposarsi e forse un giorno avere dei figli e il tuo bambino non avrebbe potuto fare niente di questo, non sei stata tu a toglierle la vita, tu gliela hai data per quelli otto mesi che lui e vissuto felice dentro di te, tu le hai tolto soltanto la sofferenza, il dolore ed è questo il tuo compito come mamma, non dico che sia facile ma nessuno lo ha mai detto, piange tutte le tue lacrime finche non troverai la pace e vivi tranquila che hai fatto la cosa giusta. Un bacio.
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Alexxandra » 18 dic 2012, 18:27

Cara Yurisely ha detto delle cose verissime... mi hai fatto ricordare il perchè della mia scelta 3 anni fa... mi hai fatto ricordare che il dolore più grande era pensare a quanto dolore avrebbe dovuto affrontare il mio piccolo angelo... e quindi la scelta più giusta era quella di vivere io tutto il dolore del mondo e risparmiarlo a lui...
Perdere un figlio è una sofferenza così grande che solo chi l'ha vissuta può capire...
Papi andrà meglio te l'assicuro... rimarrà un senso di vuoto ma il gelo che ti attanaglia il cuore ora piano piano si scioglierà.. tornerai a respirare e a vivere.. e perchè no... Magai c riproverai e il tuo angelo da lassù ti aiuterà... :cuore
Ma si sveglierà il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole sarà E cambierai la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai Samuele, 5/8/2011, 3,225Kg per 51 cm

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Ro79 » 18 dic 2012, 18:59

Anche io ho perso la mia bambina alla 33^ settimana - la mia placenta era piena di trombi ed a un certo punto si è arrestata la circolazione sanguigna e la mia bimba è morta lentamente per non avere più nutrienti e ossigeno.
Non sentirti in colpa per quello che è successo...inizialmente anche io pensavo di essere la carnefice e l'assassina di mia figlia....poi il tempo (tanto tempo) mi ha aiutato a maturare l'idea che forse doveva andare così.
Ritengo che solo chi passa attraverso un'esperienza simile alla nostra possa realmente capire come ci si sente e inutile dire che la gente possa solo dire frasi di circostanza e parole inutili quando l'unica cosa che veramente serve in quei momenti è un abbraccio e il SILENZIO!!!
Ti abbraccio con tutta la forza che ho virtualmente e ti auguro di metabolizzare quanto prima questo vostro lutto.
Pensa solo che i nostri angeli sono in un posto sereno dove non esistono cattiveria e malignità...almeno questo è quello che a me piace immaginare.
Nicola 26/04/2013 - 3,350kg x 50,5cm (38+1)
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da papy76 » 19 dic 2012, 9:16

Sono solo le nove ma sono già qui..... Vorrei ringraziare tutte x le parole di conforto. Vorrei rispondere a Yuriseli: è vero che il dolore è dolore....Io avevo già avuto un aborto spontaneo in utero alla 12 settimana. Ero andata in ospedale x la traslucenza, ma la dottoressa mi disse che non c'era più il battito. E' stato devastante, dopo un anno ancora piangevo...e sono rimasta nuovamente incinta. Tanta paura che potesse andare male. Riposo, punture,ovuli....ansia, ma tanta speranza. L'amniocentesi è stata una liberazione..IL BAMBINO ERA SANO. Ho pianto di felicità e mi sono un pò rilassata... Faccio la morfologica..ed inizia il nostro calvario: il bambino è molto piccolo....Procedo le indagini...ad ogni eco escono nuovi problemi. Agenesia setto pellucido, forse fusione dei ventricoli, cervello piccolo, addome piccolo,disformismo facciale, forse problemi al cuore, forse nanismo, dolicocefalia.....Tutti i medici dicevano che era un caso complesso perche non vi era una sindrome ben definita..Alla fine un problema genatico non ancora identificato. Sono stati due mesi di ansia ,paura,dolore e sofferenza. Mi sentivo impotente.Io ed il mio bambino eravamo una speciè di cavia da studiare....ma non vi era cura.... Come dici tu...il dolore è dolore....io però dovuto avere la forza ed il coraggio di far morire mio figlio: l'ho portato io con i miei piedi in un ospedale xk' gli togliessero la vita. Ti assicuro che è atroce..... Il mio dolore non è più forte del tuo.....è un pò diverso. Come ti ho detto, io avevo gia abortito....ma questa volta non è la stessa cosa.....In me si è spento qualcosa... E comunque malgrado il mio bambino avesse poche speranze di vivere o comunque la sua vita sarebbe stata uno schifo...io mi sento in colpa....Forse un giorno riuscirò a convincermi emotivamente che la mia scelta è stata giusta...ma x ora non riesco a sopportarlo.... Spero che il mio Alberto sia felice di non essere venuto al mondo e che ora sia in un luogo migliore e più giusto....

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da yurisely82 » 19 dic 2012, 10:57

Ti capisco e ti sono vicina, devi pero darti un po' di pace io non ti dico di non piangere tuo figlio ma non devi chiamarti assassina perchè secondo me tu lo hai salvato, forse ce l'avrebbe fatta a nascere ma avrebbe dovuto subire un'intervento dopo l'altro sempre fra la vita e la morte è chi sa quanto avrebbe dovuto soffrire il tuo piccolo angelo, nessuna madre può volere una cosa simile per il proprio figlio, non e giusto, tu lo hai privato di tutte queste sofferenze ma non del tuo amore, lo hai amato mentre è stato nel tuo ventre e continui ad amarlo ancora adesso e lo amerai per sempre, e questo lui lo sa e lo sente ovunque si trove. Io ti consiglio di parlare tanto se non con tuo marito con noi o qualcun altro perchè secondo me è molto meglio io ho voluto sempre parlare del mio piccolo perchè non venise dimenticato e perchè ad un certo punto vedrai che riuscirai a farlo senza piangere e con la goia di aver condiviso con lui quei pocchi messi. Cerca di perdonarti perchè non hai fatto niente di male non sei stata tu, è stata la vita, il destino o il caso, non lo so. Quando ti capitano queste cose uno dice ma per che a me cosa ho fatto di male nella vita, perchè un castigo così grande ma dopo vieni qui e leggi le storie delle altre mamme e ti rendi conto che non è un castigo, sono cose che capitano solo che noi non eravamo al corrente o non volevamo esserlo pensavamo o volevamo credere che non ci sarebbe mai capitato a noi ma non è cosi e adesso ormai bisogna andare avanti perchè hai un altro figlio e deve essere lui adesso a darti la forza che ti serve per continuare, per tornare a sorridere anche se nel tuo cuore, in silenzio piangerai sempre perchè io l'ho perso il 1/7/2011 e adesso sono ancora incinta di 22 settimane ma mi sveglio la notte e piango per mio figlio che non ce più pero dopo mi ascuigo le lacrime e vado avanti per l'altro, per quella che ho in grembo e anche per lui perchè ovunque si trove deve essere felice e vivere in pace e se io sono triste lui lo sarà pensa a questo, pensa a tuo figlio che adesso ti vede piangere distrutta, lui non ti vuole così, lui ti vuole in pace per poter avere pace anche lui, ancora un abraccio, sei una donna molto coraggiosa e ce la farai.
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Alexxandra » 19 dic 2012, 11:11

Papy anch'io ho affrontato un aborto terapeutico al 6 mese... anch'io ho provato e provo tutt'ora le tue stesse emozioni e sensazioni.. per mesi ho pregato che Dio mi prendesse e mi facesse stare con lui per non lasciarlo solo... io SO quello che provi, io l'ho vissuto...mio figlio aveva una malformazione del snc tale da non permettergli forse alla nascita nemmeno di poter respirare da solo... non avrebbe mai camminato, mai corso, forse nemmeno visto e sentito... e anche se il mio cuore è stretto in una morsa ogni volta che penso a lui capisco quando riesco a mettere il cervello sulla fase razionale che per lui non sarebbe stata vita, sarebbe stata una sofferenza continua... e io avrei sofferto giorno dopo giorno con lui finchè forse non sarebbe morto lo stesso tra mille sofferenze...Ecco quando penso a questo penso che la mia scelta sia stata la più giusta, la scelta più da mamma che cerca di proteggere il suo figlio dal dolore e dalla sofferenza... è un dolore che ti porterai dietro tutta la vita, ma che man mano cambierà, diventerà sopportabile, e tu ti ritroverai di nuovo con la tua vita di prima in mano... parlane parlane più che puoi.. è l'unico modo... :cuore
Ma si sveglierà il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole sarà E cambierai la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai Samuele, 5/8/2011, 3,225Kg per 51 cm

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da papy76 » 19 dic 2012, 13:39

Grazie di cuore a tutte voi che siete così care con me.Sfogarmi in questo spazio mi fa bene xk' come ho detto, ho bisogno di parlare del mio bambino e di tutto ciò che è accaduto. Ne parlo anche con il mio compagno, ma so che lo intristisco. Innanzi tutto xk' so che vedermi soffrire lo fa stare male e poi xk' lui ha un modo diverso dal mio di affrontare il dolore. La sua non è stata una vita fortunata e x andare avanti ha dovuto trovare da solo il modo di reagire. Lui preferisce evitare di pensare (x quanto possibile) o almeno fare finta di non pensare, ma io so che quando è solo soffre. Con mio figlio non ne parlo, anche xk' non sa che è stato un aborto terapeutico, ma ho detto che il bambino non ce l'ha fatta xk' la mia placenta non funzionava. Mi sono addossata con tutti la responsabilità xk' non voglio che nessuno sappia che il mio angelo era malato. Non voglio commenti, pettegolezzi , mormorio e vociare. Mio figlio non mi ha mai vista piangere se non in 3 circostanze. Alla sua prima letterina di Natale, una volta che aveva risposto male(ed ho voluto che vedesse che il suo atteggiamento mi faceva soffrire), e dopo il primo aborto mentre chiedevo a lui un pò di comprensione mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. Tutto questo non perche io sia una dura, anzi...ma xk' siccome sono separata dal padre, ho voluto che avesse di me , l'immagine di una donna forte che sa affrontare le difficolta'. Un punto di riferimento x lui, una roccia su cui contare sempre , una donna che lo avrebbe sempre protetto.Con la mia famiglia non ne parlo molto xk' non voglio che si mortifichino ; capita di nominare il bambino e parlare di quello che è accaduto....ma non parlo dei miei sentimenti. Oggi è stata una giornata migliore..forse xk' in questi giorni mi sono sfogata con voi e vi ringrazio x le parole di conforto. Non me ne vogliate se continuerò a farlo. Vi abbraccio tutte e a chi è in dolce attesa un grande in bocca al lupo di cuore. Vi auguro di trovare la felicità.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da salmone » 19 dic 2012, 14:53

Ciao,
ho scritto pochissimi messaggi ma vi leggo sempre.
Nel 2007 ho affrontato anch'io un aborto terapeutico alle 22ma settimana.
Anch'io mi sentivo un'assassina......qualche mese dopo ho fatto un sogno: mio padre era malato orami da molti anni (questo era anche nella realtà) e soffriva molto nel sogno, chiedeva di morire. I parenti stretti erano tutti intorno al suo letto ad ascoltare i suoi lamenti e la sua richiesta di farla finita....bhe......io mi sono fatta avanti e ho detto: lo faccio io, tanto ne sono capace......poi mi sono svegliata.

Non so dare un'interpretazione precisa del sogno. Come è già stato detto c'è un prima (dell'aborto) e c'è un dopo, e la vita non è più la stessa, tu non sei più la stessa....

Eliduna, solo per dirti che anch'io ho usato quella parola (assassina) nei miei confronti.

E il dolore ancora non è passato.

Grazie per avermi ascoltato

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