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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Al seno o in polvere, sempre di latte parliamo, discutiamo.
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ishetta
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da ishetta » 5 ott 2012, 23:21

La stimolazione del capezzolo puo comportare contrazioni. Io sinceramente eviterei.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

lafragolina
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da lafragolina » 6 ott 2012, 16:56

La stimolazione del capezzolo puo comportare contrazioni. Io sinceramente eviterei.
come non detto..
e pensare che a consigliarlo è stata un'ostetrica....lei mi guardava basita quando seppe che io al settimo mese non lo avevo ancora fatto.....mah c'è da diventare pazze!! :perplesso
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da ishetta » 6 ott 2012, 18:18

Ma poi la galattogenesi non è una cosa solo manuale ma anche ormonale he parte col parto....
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da athreyd » 7 ott 2012, 10:58

ishetta ha scritto:Ma poi la galattogenesi non è una cosa solo manuale ma anche ormonale he parte col parto....
Quoto anche il primo messaggio di betty77 e tutto ciò che è seguito!
Ciao a tutte voi! Sono nuova su gol, ma ho un figlio di quasi 3 anni e ne aspetto un altro per febbraio e, come per il primo, farò tutto il possibile per allattare, anche se madre natura non sarà d'accordo! Ho appena trovato questo post e tranne che per alcuni particolari mi ritrovo nell'esperienza di molte di voi... ovvero poco latte e tanta delusione. Però, tranne il domperidone (gli effetti durano poco e somministri regolarmente un farmaco a tuo figlio!), le ho provate proprio tutte e senza neppure le attenuanti delle difficoltà e ostacoli tipo ragadi, ciuccio ecc.
Vi lascio il mio "racconto-romanzo" dal titolo "CONTRO NATURA".
Frequentai due corsi pre-parto con allegato lavaggio del cervello sul fatto che tutte possono avere ugualmente latte... MACCHè!!!! Appena partorito le altre tre ragazze nella stanza d'ospedale spruzzavano colostro e latte come fontane ed a me non è colata giù spontaneamente mai neanche una goccia nei tre mesi di allattamento... mai usata una coppetta assorbi-latte (tra la meraviglia di tutta la famiglia, visto che mia madre e mia nonna sono state due mucche... la seconda ha allattato anche il figlio di una vicina che non ne aveva!)! Il ciuccio chiaramente non l'ho dato al mio bimbo perché quelle della lega mi avevano convinto che poi il bimbo perdeva l'appetito... MACCHé! La sanguisuga ha sempre ciucciato come un disperato, si è attaccato correttamente fin dall'inizio (ho fatto controllare alle ostetriche, al pediatra e alla lega) e nonostante le aggiunte (sono stata costretta dal pediatra a dargliele perché lo stavo affamando!) ha sempre preferito la mia (magra) tetta. Il latte arrivò dopo circa una settimana dalla nascita, ma non fu una vera montata lattea, ma una cosa graduale e mooolto moderata che speravo aumentasse con la costranza e il tempo, così come mi avevano assicurato. Lo attaccavo ogni tre ore circa e alla lega mi dissero di stimolare maggiormente il seno e di attaccarlo sempre. Detto, fatto. Il latte non aumentò affatto e tornata agli incontri della lega, cambiarono idea: "non lo devi attaccare sempre perché così il latte non ha il tempo di riformarsi! Anzi, tuo figlio sta scambiando la tua tetta per un ciuccio, compragliene uno, così si calma!" Vabbè, mi sono detta anche se mi sembrava un po' una contraddizione... proviamo! Nonostante il tentativo, il bimbo dal sano appetito non cessò di cercare il seno (forse perché aveva fame?), ma smetteva di piangere solo quando si saziava grazie alle aggiunte (ma guarda un po'!). Ritornai alla lega: "Forse devi stimolare il tuo seno diversamente, prova col tiralatte tra una poppata e l'altra". Detto, fatto. Riuscivo a tirare al massimo 40, ma poi alla poppata successiva non avevo affatto latte e mi ritrovavo a dare col bibe (senza alcuna logica!) il mio latte! Allora la lega passò alla quarta ipotesi: "Non bevi abbastanza!" Eppure scolavo litri di tisane al finocchio e alla galega, brodini di carne, birra e chi più ne ha ne metta! Si arrivò alla quinta ipotesi: "Non ti riposi abbastanza, devi dormire di più!" Eppure io avevo il sostegno di tutta la mia famiglia e le mie giornate si dividevano tra nanna e poppate (chiamiamole così)! Ci ho messo del tempo, ma alla fine ho cominciato a capire che la mia situazione dipendeva da qualcosa aldilà delle mie forze, ma nonostante tutto ho tenuto duro fino al compimento dei tre mesi, quando stare attaccato per mio figlio era diventato solo un momento di affetto, ma non di nutrimento. Forse il mio caso è raro, ma come credete mi abbiano fatto sentire in quei mesi? Alternativamente: inadeguata, madre incapace, pigra, che si stanca troppo (a fare che???) e via dicendo!
Insomma, care ragazze, un inferno di sensi di colpa e frustrazioni. Magari ci fosse un metodo per "aiutare il latte già durante l'attesa".... se lo trovate, ditemelo che sicuramente ci proverò! Ma stavolta niente lavaggi del cervello e condizionamenti vari... se c'è bene, altrimenti non mi torturerò (e non torturerò mio figlio): l'allattamento dovrebbe essere un momento sereno per mamma e bebè e non un'estenuante (e nel mio caso impari) lotta contro la natura!

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da lafragolina » 7 ott 2012, 17:07

un inferno di sensi di colpa e frustrazioni. Magari ci fosse un metodo per "aiutare il latte già durante l'attesa".... se lo trovate, ditemelo che sicuramente ci proverò! Ma stavolta niente lavaggi del cervello e condizionamenti vari... se c'è bene, altrimenti non mi torturerò (e non torturerò mio figlio): l'allattamento dovrebbe essere un momento sereno per mamma e bebè e non un'estenuante (e nel mio caso impari) lotta contro la natura!
nel tuo caso bhè io parlerei di accanimento.... :domanda
come se noi neo mamme non avessimo abbastanza paure ed ansie! :che_dici

forse l'ho già detto in un altro topic...ma io penso che se il latte arriva.... benissimo...!
ma se ci sono problemi di varia natura c'è l'alternativa del L.A....
insomma il fine ultimo è far crescere bene i nostri cuccioli e vivere la maternità con tutta la serinità possibile.
Io ho allattato esclusivamente al seno fino all'ottavo mese(mia figlia era una palla e cresceva bene)poi ho iniziato lo svezzamento ma ho continuato cmq a darle il mio latte fino a 25 mesi...
Sono consapevole che non sempre è così e non so spiegare quale sia il fondamento di queste cose...

ps. :perplesso ho espresso i miei dubbi per quel sistema della "premitura"...forse era solo un modo per preparare il capezzolo boh...questo non so dirvelo..ma bisognerebbe chiederlo alla sig.ra del corso.
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da ishetta » 7 ott 2012, 17:20

athreyd, mi spiace leggere il tuo percorso. Che dire? Incrocini x questa nova avventura :incrocini
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da betty1977 » 7 ott 2012, 21:14

athreyd, in tante cose mi ritrovo con te e quindi ti capisco :cuore
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da laura s » 7 ott 2012, 23:06

athreyd per curiosità... la giunta quando l'ha prescritta per la prima volta il pediatra? dal tuo racconto sembra che te l'abbiano data prima ancora che arrivasse la montata lattea, già alla dimissione dall'ospedale... è andata così??
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da athreyd » 8 ott 2012, 9:19

laura s ha scritto:athreyd per curiosità... la giunta quando l'ha prescritta per la prima volta il pediatra? dal tuo racconto sembra che te l'abbiano data prima ancora che arrivasse la montata lattea, già alla dimissione dall'ospedale... è andata così??
Si, alla dimissione dall'ospedale, il quarto giorno di vita, a digiuno, di mio figlio. Il pediatra mi disse che non potevo affamarlo ancora, che il bimbo continuava a perdere peso e che aveva bisogno di mangiare. Ma io ero superconvinta che pian piano il latte sarebbe arrivato e che la giunta sarebbe stata presto inutile e il pediatra mi augurò caldamente che le cose andassero così. Infatti, acquistai un libro dalla lega che spiegava come eliminarla gradualmente, anzi addirittura illustrava casi di mamme adottive che pian piano riuscivano ad allattare, pur non avendo avuto la gravidanza! In effetti dopo altri 3/4 giorni il latte fece timidamente la sua comparsa (io comunque non avevo mai smesso di attaccare mio figlio), ma non fu una vera e propria montata lattea.

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da mamaman » 8 ott 2012, 10:26

Athreyd condivido molti punti del tuo racconto. Anche io sto ancora aspettando ora la montata lattea del postpartum,dopo 4 anni, anche io uscii dall'ospedale più talebano della terra con la giunta ad ogni pasto (e lì piuttosto che dargli del latte o della glucosata lo facevano morire di fame)..anche io ho provato e sperato, anche se sicuramente meno determinata e costante d te,in effetti mollai molto prima.E passai l'inferno prima per il dolore (ragadi trasformatesi in macerazione con amputazione della punta di entrambi i capezzoli, e niente latte) poi per la frustrazione e il senso di inadeguatezza. Chiamata LLL, ma non riuscivo a stare nei loro ritmi, non avevo sostegno anzi i miei familiari premevano perchè gli dessi il biberon.Per loro era normale così,negli anni 70 c'era la moda del LA , anzi mia madre mi faceva capire che la mia ostinazione era stupida e pure sconveniente, le dava fastidio se tiravo fuori la tetta.Lessi pure io di esperienze di madri adottive o addirittura di nonne che allattavano per la sola stimolazione del capezzolo. E mi sentivo ancora più incapace, e stanca, e inca...ata col mondo, e ogni volta che mi chiedevano"lo allatti tu?"volevo morire.Passai quel che sai, che sappiamo in tante.E ogni tanto c'era la ragazza che di latte ne ha avuto fin troppo che ti dice che sei tu che non ti ci metti. E ti senti ancora peggio.
Adesso nascerà mia figlia, tra 2 mesi, e io SO che ci voglio provare, voglio armarmi contro le difficoltà che già conosco pregando Iddio che non me ne faccia trovare altre che ancora non ho sperimentato: preparare se è possibile-anche se la questione è controversa-la pelle del capezzolo allo stress che la aspetta,mandare a quel paese i parenti che dovranno starsene fuori da dove sono io con la bambina, conoscere e possedere già eventuali ausilii tipo paracapezzoli (che sono convinta avessi conosciuto per tempo mi avrebbero salvata), DAS , e soprattutto non permettere a nulla e nessuno MI di farmi sentire inadeguata. Perchè mi fecero sentire così fin dall'ospedale, non seguita anzi trattata con sufficienza forse perchè non mi lagnavo a sufficienza.
Inutile, secondo me chi non ci è passata non può capire sul serio che cosa ti scatta nella testa, un misto di sensazioni ataviche che coinvolgono la parte più animale della donna, il sentirsi madre anche perchè hai una tetta che è stata è programmata per nutrire. E tu, tu che credevi fosse normale, fosse logico, nonostante tutto non ce la fai. No, chi non lo ha provato sul serio non lo capirà mai.
Oggi ho chiamato il consultorio per fare un minicorso prima, e per prendere contatti da tenere già nell'agenda perchè questa volta maledizione voglio essere pronta.E se sarà destino che ci riesca, spero con maggiore serenità di quella che non avevo 4 anni fa, bene, sarà la mia rivincita.Non credo esista un metodo per preparare il seno al'allattamento, per me, e dico per me, la preparazione è psicologica, di autostima, fiducia, calma..poi sotto la doccia uso il guanto sottile e piano piano stimolo il capezzolo sempre con calma, magari non serve a njente ma fa nulla, gli ricordo il fastidio che dovrà provare quando una piccola tartarughina ci si attaccherà la prima volta..ed in effetti dopo le prime volte ora non mi da quasi per niente fastidio.
:ok Auguri per tutte noi.
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da athreyd » 8 ott 2012, 10:55

mamaman ha scritto:Athreyd condivido molti punti del tuo racconto. Anche io sto ancora aspettando ora la montata lattea del postpartum,dopo 4 anni, anche io uscii dall'ospedale più talebano della terra con la giunta ad ogni pasto (e lì piuttosto che dargli del latte o della glucosata lo facevano morire di fame)..anche io ho provato e sperato, anche se sicuramente meno determinata e costante d te,in effetti mollai molto prima.E passai l'inferno prima per il dolore (ragadi trasformatesi in macerazione con amputazione della punta di entrambi i capezzoli, e niente latte) poi per la frustrazione e il senso di inadeguatezza. Chiamata LLL, ma non riuscivo a stare nei loro ritmi, non avevo sostegno anzi i miei familiari premevano perchè gli dessi il biberon.Per loro era normale così,negli anni 70 c'era la moda del LA , anzi mia madre mi faceva capire che la mia ostinazione era stupida e pure sconveniente, le dava fastidio se tiravo fuori la tetta.Lessi pure io di esperienze di madri adottive o addirittura di nonne che allattavano per la sola stimolazione del capezzolo. E mi sentivo ancora più incapace, e stanca, e inca...ata col mondo, e ogni volta che mi chiedevano"lo allatti tu?"volevo morire.Passai quel che sai, che sappiamo in tante.E ogni tanto c'era la ragazza che di latte ne ha avuto fin troppo che ti dice che sei tu che non ti ci metti. E ti senti ancora peggio.
Adesso nascerà mia figlia, tra 2 mesi, e io SO che ci voglio provare, voglio armarmi contro le difficoltà che già conosco pregando Iddio che non me ne faccia trovare altre che ancora non ho sperimentato: preparare se è possibile-anche se la questione è controversa-la pelle del capezzolo allo stress che la aspetta,mandare a quel paese i parenti che dovranno starsene fuori da dove sono io con la bambina, conoscere e possedere già eventuali ausilii tipo paracapezzoli (che sono convinta avessi conosciuto per tempo mi avrebbero salvata), DAS , e soprattutto non permettere a nulla e nessuno MI di farmi sentire inadeguata. Perchè mi fecero sentire così fin dall'ospedale, non seguita anzi trattata con sufficienza forse perchè non mi lagnavo a sufficienza.
Inutile, secondo me chi non ci è passata non può capire sul serio che cosa ti scatta nella testa, un misto di sensazioni ataviche che coinvolgono la parte più animale della donna, il sentirsi madre anche perchè hai una tetta che è stata è programmata per nutrire. E tu, tu che credevi fosse normale, fosse logico, nonostante tutto non ce la fai. No, chi non lo ha provato sul serio non lo capirà mai.
Oggi ho chiamato il consultorio per fare un minicorso prima, e per prendere contatti da tenere già nell'agenda perchè questa volta maledizione voglio essere pronta.E se sarà destino che ci riesca, spero con maggiore serenità di quella che non avevo 4 anni fa, bene, sarà la mia rivincita.Non credo esista un metodo per preparare il seno al'allattamento, per me, e dico per me, la preparazione è psicologica, di autostima, fiducia, calma..poi sotto la doccia uso il guanto sottile e piano piano stimolo il capezzolo sempre con calma, magari non serve a njente ma fa nulla, gli ricordo il fastidio che dovrà provare quando una piccola tartarughina ci si attaccherà la prima volta..ed in effetti dopo le prime volte ora non mi da quasi per niente fastidio.
:ok Auguri per tutte noi.
Mamma mia, sono completamente d'accordo....
Anch'io ho subito l'inquisizione spagnola che cominciava inesorabilmente con la solita domanda "loallattitu?" di amici, conoscenti e familiari fino al quinto grado di parentela!
Non so se potrà esserti d'aiuto o se li hai già provati, ma i primi giorni di "allattamento" avevo i capezzoli distrutti e comiciavano a formarsi ferite dolorosissime e un'ostetrica mi consigliò le coppette d'argento! Fu una vera rivoluzione! I capezzoli rimanevano morbidi, umidi come naturalmente idratati e le ferite guarirono in pochissimo tempo: nel giro di qualche giorno non provavo più alcun dolore e non c'era bisogno di nessuna crema!

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da ishetta » 8 ott 2012, 11:02

Ah ecco, ma se avevi le ragadi non è che si attaccasse bene però. Nessuno ha controllato il frenulo?

p.s. mi scuso per le risposte veloci ma sono in uff :x:
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da athreyd » 8 ott 2012, 11:16

Si, avevano appena cominciato ad apparire, ma con le coppette d'argento scomparvero immediatamente e anche quando le ho messe da parte non è più ricomparso disturbo alcuno. Hanno controllato tutti (pediatra, ostetriche e lega continuamente) ed era tutto ok: si attaccava correttamente, un ciucciatore nato! Anche il frenulo era ok... davvero non vi era alcun problema, tranne il latte, ovviamente! Sicuramente è stata una questione ormonale... spero, tuttavia, che questa volta sia diverso... dicono che ogni gravidanza è a sè: speriamo :incrocini :incrocini :incrocini

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da ishetta » 8 ott 2012, 11:20

athreyd, sicuramente andrà meglio.
Per capirci. Dopo la comparsa della montata, che non è detto che debba essere una roba da pornodive :risatina: , tu avevi iniziato a scalare l'aggiunta?
E da cosa deducevi che il latte fosse poco?
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da athreyd » 8 ott 2012, 12:25

Si, ho cominciato a notare, gradualmente, che il latte era comparso perchè lo vedevo agli angoli della bocca se scostavo un po' il bimbo quando ciucciava e siccome dopo un po' si addormentava ne deducevo che si fosse saziato e allora niente aggiunte. Ma questo succedeva raramente, perché pur tenendo attaccato mio figlio a lungo come mi avevano raccomandato (anche un'ora), appena lo staccavo ricominciava a piangere e non trovava pace. Ci fu qualche rara gionata in cui riuscii a non dargli aggiunte per tutto il giorno, tirando avanti tra poppate interminabili, pianti disperati e sonnellini agitati di 10 minuti..... ma poi la notte era affamatissimo ed io ero a secco e stanchissima! Come facevo a capirlo? Se spremevo il capezzolo non usciva nulla, mio figlio si attaccava vorace, ma dopo ciucciate energiche e continuate si assopiva un po' per svegliarsi immediatamente piangendo... il pianto da affamato dopo un po' lo riconosci. Per essere sicura che non fossero mie ansie o suoi disturbi, dopo un po' ho ceduto alle pesate che hanno confermato la situazione: se ad una poppata ne prendeva 90, alla successiva 20... e di sera-notte zero! Alla lega allora mi dissero di dare biberon completi, non aggiunte, la sera, così di giorno forse sarei stata più carica e riposata, senza però smettere di attaccarlo anche di notte per stimolare comunque. la mia paura era che mio figlio si abituasse al biberon e rifiutasse il seno, ma questo non è mai successo fino alla fine, che è avvenuta a tre mesi esatti quando la bilancia ha segnato zero per tutta la giornata. Si, lo so che le doppie pesate sono sconsigliate, ma lo facevo per limitare le aggiunte al minimo indispensabile... il pediatra invece continuava a dirmi di fargli biberon interi e quel che prendeva prendeva. Quando ciò succedeva, ovvero di notte, non ha mai lasciato neanche una goccia! Cmq, aldilà delle sensazioni e delle reazione qui descritte, anche se non lo vorresti ammettere, te ne accorgi se tuo figlio si dispera giorno e notte per la fame!

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da lafragolina » 8 ott 2012, 14:41

secondo me chi non ci è passata non può capire sul serio che cosa ti scatta nella testa, un misto di sensazioni ataviche che coinvolgono la parte più animale della donna, il sentirsi madre anche perchè hai una tetta che è stata è programmata per nutrire. E tu, tu che credevi fosse normale, fosse logico, nonostante tutto non ce la fai. No, chi non lo ha provato sul serio non lo capirà mai.
è vero forse chi non ci è passato non può comprenderlo fino in fondo...ma può certamente avvertire con un pò di sensibilità il dolore profondo e la sensazione di inadeguatezza che hai provato...così è per tutte le esperienze traumatiche e tristi...ma non per questo alcune cose bisogna viverle per poter dare l'appoggio e il sostegno agli altri...è una questione di sensibilità....
io mi sono trovata invece a sentirmi dire che allattavo per un mio bisogno psicologico di essere utile e necessaria a mio figlio e non per la necessità del pupo...perchè dicevano"dopo l'anno che razza di latte potrai avere...è acqua!"
e tante altre cose che minano le basi di una mamma che è per definizione insicura e fragile...sono felice di essermene infischiata ma in quei momenti chissà perchè quelle parole mi hanno veramente ferito..

L'unica cosa che posso augurarti è che la tua futura maternità sia gioiosa e serena fin dai primi giorni e che le cose siano un pò più semplici questa volta.... :bacio
tanti :incrocini :incrocini :incrocini per te e per tutte noi mamme che ci troviamo in situazioni non sempre semplici da affrontare.
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da laura s » 8 ott 2012, 14:51

athreyd ha scritto:Si, ho cominciato a notare, gradualmente, che il latte era comparso perchè lo vedevo agli angoli della bocca se scostavo un po' il bimbo quando ciucciava e siccome dopo un po' si addormentava ne deducevo che si fosse saziato e allora niente aggiunte. Ma questo succedeva raramente, perché pur tenendo attaccato mio figlio a lungo come mi avevano raccomandato (anche un'ora), appena lo staccavo ricominciava a piangere e non trovava pace. Ci fu qualche rara gionata in cui riuscii a non dargli aggiunte per tutto il giorno, tirando avanti tra poppate interminabili, pianti disperati e sonnellini agitati di 10 minuti..... ma poi la notte era affamatissimo ed io ero a secco e stanchissima! Come facevo a capirlo? Se spremevo il capezzolo non usciva nulla, mio figlio si attaccava vorace, ma dopo ciucciate energiche e continuate si assopiva un po' per svegliarsi immediatamente piangendo... il pianto da affamato dopo un po' lo riconosci. Per essere sicura che non fossero mie ansie o suoi disturbi, dopo un po' ho ceduto alle pesate che hanno confermato la situazione: se ad una poppata ne prendeva 90, alla successiva 20... e di sera-notte zero! Alla lega allora mi dissero di dare biberon completi, non aggiunte, la sera, così di giorno forse sarei stata più carica e riposata, senza però smettere di attaccarlo anche di notte per stimolare comunque. la mia paura era che mio figlio si abituasse al biberon e rifiutasse il seno, ma questo non è mai successo fino alla fine, che è avvenuta a tre mesi esatti quando la bilancia ha segnato zero per tutta la giornata. Si, lo so che le doppie pesate sono sconsigliate, ma lo facevo per limitare le aggiunte al minimo indispensabile... il pediatra invece continuava a dirmi di fargli biberon interi e quel che prendeva prendeva. Quando ciò succedeva, ovvero di notte, non ha mai lasciato neanche una goccia! Cmq, aldilà delle sensazioni e delle reazione qui descritte, anche se non lo vorresti ammettere, te ne accorgi se tuo figlio si dispera giorno e notte per la fame!
Beh ma la giunta va tolta di massimo 5 ml al giorno!!
Mia figlia comunque faceva 11-12 poppate al giorno e se la staccavo dal seno ogni volta si svegliava e piangeva disperata, ma non ero io ad avere poco latte: era lei che era una rompipalle!
Secondo me nel tuo caso l'"errore" è stato non essere sistematica nel mettere e togliere le aggiunte.
Una volta messa una giunta alla dimissione di (faccio per dire) 100 ml al giorno, l'unico modo per toglierla sarebbe stato scalarla di 5 ml al giorno in venti giorni. Attaccando il bambino con la frequenza che lui richiedeva.
Mi sa che invece hai provato varie volte a scalarla troppo velocemente, e certo che facendo così la sera poi il seno è vuoto!!
:incrocini :incrocini :incrocini per la prossima volta, ma senza patemi: se va va, se non va amen. :ok
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da athreyd » 8 ott 2012, 18:51

laura s ha scritto:

Beh ma la giunta va tolta di massimo 5 ml al giorno!!
Mia figlia comunque faceva 11-12 poppate al giorno e se la staccavo dal seno ogni volta si svegliava e piangeva disperata, ma non ero io ad avere poco latte: era lei che era una rompipalle!
Secondo me nel tuo caso l'"errore" è stato non essere sistematica nel mettere e togliere le aggiunte.
Una volta messa una giunta alla dimissione di (faccio per dire) 100 ml al giorno, l'unico modo per toglierla sarebbe stato scalarla di 5 ml al giorno in venti giorni. Attaccando il bambino con la frequenza che lui richiedeva.
Mi sa che invece hai provato varie volte a scalarla troppo velocemente, e certo che facendo così la sera poi il seno è vuoto!!
:incrocini :incrocini :incrocini per la prossima volta, ma senza patemi: se va va, se non va amen. :ok
AMEN
Si, forse nella disperazione i "metodi" utilizzati erano inadeguati ma derivavano dai consigli di "esperte"... anche se cambiavano di volta in volta. Non saprei...
Cmq, questa volta cambierò il mio atteggiamento: AMEN

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ishetta
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da ishetta » 8 ott 2012, 19:27

athreyd, quoto lauras. L'unica è scalare le aggiunte di pochi ml al giorno x dare tempo al tuo corpo di ristabilizzarsi con la produzione.
Cmq non è detto che al secondo figlio andrà così. Dai noi saremo qui a darti una mano. Qualche secondo allattamento riuscito lo abbiamo alle spalle :stuzzica
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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betty1977
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Re: AIUTARE IL "LATTE" GIA' DURANTE L'ATTESA...SI PUO'?

Messaggio da betty1977 » 8 ott 2012, 20:09

ishetta, spero che aggiungiate al vostro "riuscito" anche un terzo allattamento!! :prr :hi hi hi hi :risatina:
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