A me sta visione proprio non piace, sarà che ai miei figli ho sempre spiegato che la scuola inizia a 3 anni, e che a tale età bisogna imparare a portare a termine una consegna, seppur minima.La scuola dell'infanzia non è una baby-sitterclizia ha scritto:ahh tra l'altro. le nostre scuole sono organizzate così, si nota una differenza con i metodi e gli stili della materna. behh a maggior ragione facciamoglieli godere finchè je dura. tanto si abituano lo stesso ehh.
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Ma a che serve tanta fretta?
- meg04
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
- hamilton
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
PERCARITA'DIDDDDIO!meg04 ha scritto:ai miei figli ho sempre spiegato che la scuola inizia a 3 anni

Ringrazio sempre il cielo e la chitarra
- lalat
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
La disgrafia, intesa come disturbo, non può essere diagnosticata prima della 2 o 3 elementare. Mio figlio è disgrafico, me ne sono accorta IO alla fine della prima ... all'inizio era perfettamente allineato ai compagni e il gap si è visto soprattutto col corsivo. Davide ha un'impugnatura corretta tra l'altro e infatti molti sono del parere che ognuno debba impugnare la penna come meglio preferisce ...meg04 ha scritto: le disgrafie riconosciute in età prescolare sono facilmente correggibili
Quindi: il pregrafismo a Davide non è servito in quanto le problematiche ci sono state ugualmente ... non serve a Fabio perché sa già scrivere piuttosto bene ...
... per quanto mi riguarda lascerei i bambini scorrazzare il più possibile all'aria aperta.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- lalat
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
E non sono facilmente correggibili oltretutto. Se uno si documenta scopre che è dovuta ad un minore sviluppo dei "soliti" lobi frontali e prefrontali del cervello. Stimolare queste aree del cervello o allenarsi a sviluppare una capacità che non è naturale come nella maggior parte delle persone ... non è mai cosa facilmente correggibile. Pensare di prevenire la disgrafia con il pregrafismo all'asilo è da illusi. 

Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
prevenire no, ma istaurare percorsi di screening specialistici per poi fare dei percorsi idonei di aiuto si. ma è fantascienza
lo stesso vale per i ritardi di linguaggio etc.
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
Per quanto ho visto io e mi hanno detto diverse insegnanti, le doti indispensabili in prima elementari sono l'autonomia, la capacità di concentrarsi e di rispettare le regole.
Ci sono bambini che sono arrivati alle elementari sapendo già scrivere, ma che si sono trovati in difficoltà.
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2005 & 2007- Mammukka in pensione - Reading in progress IL GIARDINO SEGRETO
*Mamma, quando ero nella pancia dormivo abbracciata al tuo cuore*
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 8:33
Re: Ma a che serve tanta fretta?
e allora però non hai capito il senso di tutti i miei discorsi. Perchè ho detto prima che ogni attività dei bimbi all'asilo per loro è comunque un impegno, anche un disegno, proprio come dici tu, va cominciato, finito, magari anche con un tema e un soggetto ben precisi e proprio per questo va da sè che ritengo eccessivi certi impegni con esercizi a tavolino troppo simili alle scuole primarie, che posson fare anche qualche mese dopo. Inoltre è indubbio che comunque all'asilo si tollera e si accetta di più il bimbo che scapriccia, quello che piange, quell'altro che canticchia, a scuola se fai così dopo pochi giorni dall'inizio arriva la nota, non è più considerato adeguato. non mi dire che non trovi una certa differenza tra asilo e scuola, non ci credo..meg04 ha scritto:A me sta visione proprio non piace, sarà che ai miei figli ho sempre spiegato che la scuola inizia a 3 anni, e che a tale età bisogna imparare a portare a termine una consegna, seppur minima.La scuola dell'infanzia non è una baby-sitterclizia ha scritto:ahh tra l'altro. le nostre scuole sono organizzate così, si nota una differenza con i metodi e gli stili della materna. behh a maggior ragione facciamoglieli godere finchè je dura. tanto si abituano lo stesso ehh.

Streghettasaetta
- pisola
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:01
Re: Ma a che serve tanta fretta?
pensare che la scuola inizi a 3 anni......non parli sul serio
io non ho fatto la materna......
Meg le mie bimbe sono andate al nido per necessità non per scelta, idem il tempo pieno alla materna e adesso la scuola elementare per la grande.
Avessi potuto scegliere, leggi aver avuto i nonni a disposizione, il nido proprio non lo vedevano...
e la materna a tempo corto!
La scuola a casa mia inizia a 6, portare a termine un compito.....
spero non ti sia spiegata bene, per me a 3 anni portare a termine un compito può voler dire mangiare a tavola, lavarsi le mani, andare in bagno da sole ...niente di prettamente scolastico!
iniziano un disegno se vogliono, lo colorano se vogliono, e a 3 anni non pretendevo e nemmeno a 4 .....che avessero ascoltato la lettura di una storia lunga.
Ripeto forse non ho capito la tua espressione.....
noi nemmeno adesso che Emi è in prima PRETENDIAMO niente!

io non ho fatto la materna......

Meg le mie bimbe sono andate al nido per necessità non per scelta, idem il tempo pieno alla materna e adesso la scuola elementare per la grande.
Avessi potuto scegliere, leggi aver avuto i nonni a disposizione, il nido proprio non lo vedevano...


La scuola a casa mia inizia a 6, portare a termine un compito.....

iniziano un disegno se vogliono, lo colorano se vogliono, e a 3 anni non pretendevo e nemmeno a 4 .....che avessero ascoltato la lettura di una storia lunga.
Ripeto forse non ho capito la tua espressione.....
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- helzbeth
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:18
Re: Ma a che serve tanta fretta?
se fino a 6 anni fanno qualcosa solo se vogliono (e con questo non dico che debba essere un'imposizione, ma una accettazione delle attività comuni) poi sarà molto più dura, ma mi sembra che la maggior parte sia convinta che all'improvviso tutti faranno tutto
figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
- clizia
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 8:33
Re: Ma a che serve tanta fretta?
Cerchiamo di non snaturare le parole fino all'assurdo. così si tramuta una discussione tranquilla in scambio irritante.
Certo non credo che Pisola, pur avendolo scritto, intenda che se la sua bimba si sta lavando la faccia e smette lei non le chieda di finire quel che ha cominciato. Pisola si riferisce ai compiti regolari e molteplici che i bimbi si ritrovano ogni mattina per ore seduti al banco di scuola. Ogni dovere è inserito con gradualità e stiamo solo evidenziando che non c'è bisogno di fare compitini similscolastici, dove le insegnanti della materna fanno pregrafismo o alfabeto, per andare poi normalmente a scuola senza traumi. La scolarizzazione passa evidentemente attraverso altri canali che non sono il puro e semplice sapere e scrivere l'alfabeto, lo sappiamo tutte. ma pare che quando lo si dice non sia più accettabile?
Certo non credo che Pisola, pur avendolo scritto, intenda che se la sua bimba si sta lavando la faccia e smette lei non le chieda di finire quel che ha cominciato. Pisola si riferisce ai compiti regolari e molteplici che i bimbi si ritrovano ogni mattina per ore seduti al banco di scuola. Ogni dovere è inserito con gradualità e stiamo solo evidenziando che non c'è bisogno di fare compitini similscolastici, dove le insegnanti della materna fanno pregrafismo o alfabeto, per andare poi normalmente a scuola senza traumi. La scolarizzazione passa evidentemente attraverso altri canali che non sono il puro e semplice sapere e scrivere l'alfabeto, lo sappiamo tutte. ma pare che quando lo si dice non sia più accettabile?
Streghettasaetta
- helzbeth
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:18
Re: Ma a che serve tanta fretta?
non so da te ma qui pregrafismo non ha nulla a che vedere con le lettere
ciò che intendo io è che inserire alla materna anche un minimo di "stare al banco" a fare delle barrette non è così dilaniante per i bambini, giusto per iniziare, ma poco poco (dai, mezz'ora alla settimana è rubare tempo al gioco?) cominciare a seguire un "compito" da portare a termine.
ti dirò che alla materna hanno tenuto a specificare che non avevano alcuna intenzione di insegnare nulla, salvo l'imparare a tenere BENE la matita in mano
Io la materna non la vedo solo come "gioco" e in questo "tutto" ci metto anche un pre-scuola
ciò che intendo io è che inserire alla materna anche un minimo di "stare al banco" a fare delle barrette non è così dilaniante per i bambini, giusto per iniziare, ma poco poco (dai, mezz'ora alla settimana è rubare tempo al gioco?) cominciare a seguire un "compito" da portare a termine.
ti dirò che alla materna hanno tenuto a specificare che non avevano alcuna intenzione di insegnare nulla, salvo l'imparare a tenere BENE la matita in mano
Io la materna non la vedo solo come "gioco" e in questo "tutto" ci metto anche un pre-scuola
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- clizia
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 8:33
Re: Ma a che serve tanta fretta?
mica ho detto che no stanno seduti al banchino , famo a non capisse.
mica ho detto che non hanno compiti da finire con scopi ben precisi
mica ho detto che nocapiscono l'importanza di finire un lavoretto da soli o in gruppo
mica ho detto che il gioco sia libero e sfrenato
ho solo detto che seguire un programma di pregrafismo o scrittura non aggiunge nulla poichè queste capacità si acquisiscono anche con programmi SPECIFICI solo della scuola materna e non c'è bisogno di scopiazzare dalla primaria per abituarli.
voglio dire, ci tengo a salvaguardare i progetti e i programmi della materna anche in quanto diversi da quelli del ciclo successivo e ribadisco che i bimbi sono ugualmente pronti. Perchè è più importante vivere nel gruppo conoscewrsi, sperimentare i limiti nostri ed altrui, confrontarsi imparare tante e tante altre cose che non hanno a che vedere coi programmi e le materie della primaria ma che servono per maturare per affrontarli anche exnovo.

mica ho detto che nocapiscono l'importanza di finire un lavoretto da soli o in gruppo
mica ho detto che il gioco sia libero e sfrenato
ho solo detto che seguire un programma di pregrafismo o scrittura non aggiunge nulla poichè queste capacità si acquisiscono anche con programmi SPECIFICI solo della scuola materna e non c'è bisogno di scopiazzare dalla primaria per abituarli.
voglio dire, ci tengo a salvaguardare i progetti e i programmi della materna anche in quanto diversi da quelli del ciclo successivo e ribadisco che i bimbi sono ugualmente pronti. Perchè è più importante vivere nel gruppo conoscewrsi, sperimentare i limiti nostri ed altrui, confrontarsi imparare tante e tante altre cose che non hanno a che vedere coi programmi e le materie della primaria ma che servono per maturare per affrontarli anche exnovo.
Streghettasaetta
- mafalda2005
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
Io sono d'accordo con te e con Dionea, prima niente e poi tutto non va bene. Farli stare seduti e concentrati qualche 20' per volta non è una tragedia e, in alcuni casi, può aiutare il passaggio alla primaria.helzbeth ha scritto:se fino a 6 anni fanno qualcosa solo se vogliono (e con questo non dico che debba essere un'imposizione, ma una accettazione delle attività comuni) poi sarà molto più dura, ma mi sembra che la maggior parte sia convinta che all'improvviso tutti faranno tutto
Pisola neanch'io ho fatto la materna e 1 mi dispiaceva non stare con gli altri 2 la prima elementare è stata una tranvata tale che me la ricordo ancora adesso (per i rapporti non per l'imparare in senso stretto).
And I think to myself... what a wonderful world
la tartaruga lenta com'è afferra al volo la fortuna quando c'è. 2006 2008
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- mafalda2005
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- Iscritto il: 29 set 2005, 14:12
Re: Ma a che serve tanta fretta?
Eccomi, io lo ammetto, noi giochiamo con il mappamondo, con i numeri (orologio del forno, per strada...), anche con le lettere (solo con uno perchè all'altra non interessano). Probabilmente il motivo è che io amo la scuola, mi piace studiare e per me imparare è un divertimento (quindi un gioco). Vorrei che non ci fosse questo salto nel "dovere" e fastidio di andare alla primaria (e invece qualcuno già glielo sta inculcando visto che mi ha detto che non gli piacciono le elementare perchè bisogna studiareclizia ha scritto:Meg lo so stavo solo spiegando come l'avevo intesa io. Spero bene poi che quelle maestre non pensino ai nostri bimbi come barili da riempire![]()
e poi ho criticato i genitori che dicono: no non faccio nulla con mio figlio mentre in realtà hanno fatto eccome, non altri. Preferirei ammettessero di aver lavorato per far brillare i pargoli invece di vantarsi. Solo questo, mi pareva di averlo specificato, perchè ne conosco diversi. se non è così l'ho rispiegato.

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- clizia
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 8:33
Re: Ma a che serve tanta fretta?
Mafalda questo da fastidio molto anche a me. Ricordo anni fa proprio qui sul forum un vecchio post dove, ancora un pò ignara dell'oeganizzazione scolastica, mi chiedevo perchè tutti dicesero: gioca gioca che poi non potrai più farlo. e immaginavo, arzigogolavo e fantasticavo di scuole interessanti, dove imparavi solo con curiosità ed entusiasmo anche se con sforzo e fatica( non ho mai detto che questi siano aspetti da evitare) e mi scocciava l'idea che col fior fiore di studiosi, maestri eccellenti, pedagoghi illustri, non si riuscise a fare una scuola più dinamica e gestita diversamente, interessante. Ma poi ti accorgi che la differenza c'è, che le scuole, salvo poche novità piàùo meno sono come quando ci andavo io con la maestra seduta in cattedra, voti, cose da studiare pure se ti frega relativamente, doveri, rendimento, note e blabla. Non è tragico, a me piaceva pure, ma stride un pò con l'idea di scuola interessante che mi interesserebbe, una scuola che cattura l'interesse dei bambini.
anzi appunto stanno travasando contenuti della scuola primaria pure all'interno delle atività tipiche solo della scuola dell'infanzia come quaderno, libro, scrittura seduti ecc.. allora capisco quelle frasi anche se sono un pò superficiali.
e allora vorrei almeno salvaguardare quelle sacche di organizzazioni scolastichedella materna un pò diverse, quelle che mantengono un aspetto più ludico del sapere, più pragmatico, più diretto con la realtà attraverso manipolazioni, giochi, esperienza di altro tipo che non il banco col quadernino e le astine o i cerchi fini a sè stessi.n
anzi appunto stanno travasando contenuti della scuola primaria pure all'interno delle atività tipiche solo della scuola dell'infanzia come quaderno, libro, scrittura seduti ecc.. allora capisco quelle frasi anche se sono un pò superficiali.
e allora vorrei almeno salvaguardare quelle sacche di organizzazioni scolastichedella materna un pò diverse, quelle che mantengono un aspetto più ludico del sapere, più pragmatico, più diretto con la realtà attraverso manipolazioni, giochi, esperienza di altro tipo che non il banco col quadernino e le astine o i cerchi fini a sè stessi.n
Streghettasaetta
- clizia
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 8:33
Re: Ma a che serve tanta fretta?
stare seduti 20 minuti non significa che però debbano fare i programmi della primaria, possono benissimo imparare a starci per ascoltare dei racconti, i compagni, uno spettacolo, un disegno, un lavoro in gruppo, un lavoro manuale ecc.. ecc.. e così ha fatto pure i lmio, anche senza quaderno, penna e astine.mafalda2005 ha scritto: Io sono d'accordo con te e con Dionea, prima niente e poi tutto non va bene. Farli stare seduti e concentrati qualche 20' per volta non è una tragedia e, in alcuni casi, può aiutare il passaggio alla primaria.
Streghettasaetta
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
Sono d'accordo con Meg e mi spiace leggere tanto astio da parte di alcune verso le altre mamme. I nostri bambini non sono sovrannaturali ma sicuramente stimolati, e non dalle mamme pazze ma dalla società, dai servizi, dalle istituzioni, che son cambiate, adeguandosi con i tempi. Si chiama cambiamento e dagli anni 70 ad oggi ce n'è stato. Perchè dovremmo rallentare il ragionamento e la logica dei bambini portandoli ad annoiarsi? Comunque è bello confrontarsi su posizioni diversi, cerchiamo però di rispettarci a vicenda
. Mio figlio è in prima, l'ultima verifica ha previsto sottrazioni fino al 20 per la matematica e verbo avere (per l'uso della lettera h) per l'italiano. Non è una classe di mostri, ma la maestra li fa ragionare, e la verifica è andata bene a tutti. I bimbi d'altro canto, mi paiono sererni e giocosi, fin troppo 


Mamma di Giulio e Livia Cecilia
- Tizjana
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
Per quanto riguarda i voti da noi i 5 vengono messi per la condotta. C'è un gruppo di chiacchieroni (tra cui ahimè mio figlio) che, qualora la maestra assegni lavori particolarmente lunghi appositamente per sottolineare la loro deconcentrazione, non riescono, ma và, a portarli a termine e prendono l'insufficienza. Ma è allo scopo di correggere questo "vizio" e non fa media in pagella.
Io sono d'accordo con questo metodo "duro" anche perchè si son coalizzati e stan prendendo il sopravvento sulla classe. La classe è esattamente spaccata in 2: 10 silenziosi e 10 caciaroni, la maestra, giustamente, se continuano così, si esaurisce a forza di strillare
. Questo è quello che mi aspetto da una prima elementare: aspettative di autonomia e rispetto delle regole, alla base del percorso di vita scolastico-professionale.
Io sono d'accordo con questo metodo "duro" anche perchè si son coalizzati e stan prendendo il sopravvento sulla classe. La classe è esattamente spaccata in 2: 10 silenziosi e 10 caciaroni, la maestra, giustamente, se continuano così, si esaurisce a forza di strillare

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- STEFI@VALERIO
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
Mi sembra che questo post in realtà tocchi tre argomenti diversi:
Didattica alla materna: da noi le maestre avevano proprio insegnato le lettere, non il pregrafismo, e tra l'altro Valerio le conosceva già perché le aveva imparate con me. E' servito? forse nei primi mesi della primaria, ma non ci vedo nulla di così fondamentale.
Disciplina e accettazione delle attività comuni: qui quoto alla grande helzbeth e le altre sulla stessa linea, perché alla materna di mio figlio c'era una libertà totale, di alzarsi, di parlare a voce alta, di chiacchierare. Poi ti ritrovi improvvisamente in prima elementare catapultato ore e ore sui banchi ad ascoltare....una maggiore gradualità sarebbe utilissima soprattutto per i bambini vivaci e chiacchieroni come il mio.
Programma delle elementari: domenica ero a casa di mia mamma e mi è casualmente passato tra le mani il mio sussidiario di prima (mia madre conserva tutto
). Credetemi, è stata una sorpresa, il libro conteneva brani già tutti in corsivo e, da subito, decisamente più complessi di quelli contenuti nei libri odierni. Un pesantissimo concentrato di nozioni che mi è sembrato molto più ostico da digerire di quello attuale. Non saprei dire, quindi, se oggi effettivamente si faccia più in fretta di un tempo.
Tra l'altro, mi pongo una domanda: il programma è ministeriale o ciascuna scuola come al solito fa quello che le pare?
Didattica alla materna: da noi le maestre avevano proprio insegnato le lettere, non il pregrafismo, e tra l'altro Valerio le conosceva già perché le aveva imparate con me. E' servito? forse nei primi mesi della primaria, ma non ci vedo nulla di così fondamentale.
Disciplina e accettazione delle attività comuni: qui quoto alla grande helzbeth e le altre sulla stessa linea, perché alla materna di mio figlio c'era una libertà totale, di alzarsi, di parlare a voce alta, di chiacchierare. Poi ti ritrovi improvvisamente in prima elementare catapultato ore e ore sui banchi ad ascoltare....una maggiore gradualità sarebbe utilissima soprattutto per i bambini vivaci e chiacchieroni come il mio.
Programma delle elementari: domenica ero a casa di mia mamma e mi è casualmente passato tra le mani il mio sussidiario di prima (mia madre conserva tutto

Tra l'altro, mi pongo una domanda: il programma è ministeriale o ciascuna scuola come al solito fa quello che le pare?
Stefania e Valerio nato a Milano il 12.08.2005
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Re: Ma a che serve tanta fretta?
meg04 ha scritto:Io aggiungo solo che se vi documentate in merito, le disgrafie riconosciute in età prescolare sono facilmente correggibili, già in prima elementare è più complicato correggerle.
Non si tratta nè di far fare aste, nè onde, nè altro, ma di osservare attentamente l'impugnatura della matita (meglio che di un pennarellone a pta grossa), la direzionalità del gesto, l'organizzazione dello spazio,la pressione della matita sul foglio,ecc.... Io questo intendo per pre-grafia, tutte quelle attività che porteranno alla scrittura. Queste secondo me sono attività che competono alla materna.Se si interviene precocemente l'intervento sarà molto più proficuo.Non fare lettere!

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