Cosa ne fate dei soldini regalati ai bambini?

[Stefi83]

pensate che i nostri figli studieranno nel nuovisssssimisssssimo ordinamento, quindi basterà l'iscrizione per avere la laurea, che kiul!

io posso parlare per quello che ho visto.
Da studente:
Ho studiato a cavallo tra il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ed ho visto con i miei occhi il trattamento differente, gli esami più facile, i voti più alti dati ai ragazzi del nuovo ordinamento.
Da professionista:
ho avuto tirocinanti del nuovo ordinamento sotto di me, stendo un velo pietoso sul loro livello di preparazione.
E' un caso che sento tutti i vecchi laureati, in diverse discipline, lamentarsi sulla preparazione delle nuove leve?

ma sì, è sempre così, si stava meglio quando si stava peggio, non ci sono più le stagioni di una voltaaaa. che noia.

[clizia]

Non è un caso, le differenze sono abissali per tutte le materie. cos' come le nostre università sono state un pò più "facili" rispetto a chi le ha frequentate 30 anni prima di noi.

[annette76]

pensate che i nostri figli studieranno nel nuovisssssimisssssimo ordinamento, quindi basterà l'iscrizione per avere la laurea, che kiul!

io posso parlare per quello che ho visto.
Da studente:
Ho studiato a cavallo tra il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ed ho visto con i miei occhi il trattamento differente, gli esami più facile, i voti più alti dati ai ragazzi del nuovo ordinamento.
Da professionista:
ho avuto tirocinanti del nuovo ordinamento sotto di me, stendo un velo pietoso sul loro livello di preparazione.
E' un caso che sento tutti i vecchi laureati, in diverse discipline, lamentarsi sulla preparazione delle nuove leve?

No non è un caso...
Io sono pendolare e sul treno sento studenti lamentarsi per esami "perché devo studiare quasi 100 pagine"!!! (Lingue e letterature straniere alla facoltà di Bergamo).
Ritengo che il nuovo ordinamento sia deleterio, perché toglie ai raazzi una parte fondamentale: imparare a organizzare il proprio tempo (come giustamente diceva lalat qualche post fa).

Tuttavia, i miei non volevano che io frequentassi l'università, ritenevano di aver adempiuto al loro dovere facendomi diplomare. Io ho puntato i piedi e il compromesso è stato: tu ti paghi tutto tranne il cibo e le bollette di casa.
Mi sono laureata in corso nel lontano 99 e del mio gruppetto sono l'unica a essermi laureata in corso (gli altri ci hanno messo un annetto in più circa) e l'unica che non era totalmente spesata...

[Stefi83]

Innanzitutto non è detto che ci si metta di più a laurearsi, e poi, se anche fosse, forse un ragazzo è più "realizzato" a prendersi una laurea in 10 anni e poter dire di non aver "pesato" sulla famiglia che prenderla in 5 con tutto pagato da mammà

ma che brutto questo concetto del "pesare". Tuo figlio pesa sulla famiglia mentre studia?

Pagare l'università a mia figlia è un investimento che faccio per il suo futuro e lo faccio volentieri.
Le ca***te no non gliele pagherò, ma gli studi sì, non sono un capriccio!

QUOTO
Li ho messi al mondo, ho il dovere di aiutarli, ancora di piu se studiano e se lo meritano, io sono così, e i miei figli faranno i conti con una mamma e un padre come noi (perche su questo punto la pensiamo uguale), e poi lo ripeto io nn faccio testo, sono sempre stata una testa calda per tante vicissitudini famigliari, ma mio marito e la sua famiglia per me sono un esempio, laureati nei tempi con ottimi voti, tutti fanno un lavoro di prestigio (cioè che a loro piace) e sono pienamente soddisfatti, perche mai dovrei interromprere questa catena? Fermo restando che queste sono le mie considerazioni e dovrò fare i conti con il volere dei miei figli, ma conto molto sugli insegnamenti di questi anni, spero di fare di loro delle persone felici e realizzate NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE.

sì ma se uno dei tuoi figli ti dice "preferisco fare da me, lavorare e rischiare di metterci un po' di più a prendermi la laurea" non penso che ci sia nulla di scandaloso o che esca dai vosti schemi educativi no?

[mariangelac]

Non è un caso, le differenze sono abissali per tutte le materie. cos' come le nostre università sono state un pò più "facili" rispetto a chi le ha frequentate 30 anni prima di noi.

Assolutamente vero! Così come si sa che in alcune citta universitarie è molto piu semplice superare gli esami, nn sono mica dicerie, è così!

[clizia]

Stefi non è una noia, è un dato di fatto.

[hamilton]

sì ma se uno dei tuoi figli ti dice "preferisco fare da me, lavorare e rischiare di metterci un po' di più a prendermi la laurea" non penso che ci sia nulla di scandaloso o che esca dai vosti schemi educativi no?

No, no, ma lo troverei quantomeno stupido.

[mariangelac]

Innanzitutto non è detto che ci si metta di più a laurearsi, e poi, se anche fosse, forse un ragazzo è più "realizzato" a prendersi una laurea in 10 anni e poter dire di non aver "pesato" sulla famiglia che prenderla in 5 con tutto pagato da mammà

ma che brutto questo concetto del "pesare". Tuo figlio pesa sulla famiglia mentre studia?

Pagare l'università a mia figlia è un investimento che faccio per il suo futuro e lo faccio volentieri.
Le ca***te no non gliele pagherò, ma gli studi sì, non sono un capriccio!

QUOTO
Li ho messi al mondo, ho il dovere di aiutarli, ancora di piu se studiano e se lo meritano, io sono così, e i miei figli faranno i conti con una mamma e un padre come noi (perche su questo punto la pensiamo uguale), e poi lo ripeto io nn faccio testo, sono sempre stata una testa calda per tante vicissitudini famigliari, ma mio marito e la sua famiglia per me sono un esempio, laureati nei tempi con ottimi voti, tutti fanno un lavoro di prestigio (cioè che a loro piace) e sono pienamente soddisfatti, perche mai dovrei interromprere questa catena? Fermo restando che queste sono le mie considerazioni e dovrò fare i conti con il volere dei miei figli, ma conto molto sugli insegnamenti di questi anni, spero di fare di loro delle persone felici e realizzate NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE.

sì ma se uno dei tuoi figli ti dice "preferisco fare da me, lavorare e rischiare di metterci un po' di più a prendermi la laurea" non penso che ci sia nulla di scandaloso o che esca dai vosti schemi educativi no?

ho evidenziato il passaggio che forse prima è sfuggito

[Stefi83]

pensate che i nostri figli studieranno nel nuovisssssimisssssimo ordinamento, quindi basterà l'iscrizione per avere la laurea, che kiul!

io posso parlare per quello che ho visto.
Da studente:
Ho studiato a cavallo tra il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, ed ho visto con i miei occhi il trattamento differente, gli esami più facile, i voti più alti dati ai ragazzi del nuovo ordinamento.
Da professionista:
ho avuto tirocinanti del nuovo ordinamento sotto di me, stendo un velo pietoso sul loro livello di preparazione.
E' un caso che sento tutti i vecchi laureati, in diverse discipline, lamentarsi sulla preparazione delle nuove leve?

No non è un caso...
Io sono pendolare e sul treno sento studenti lamentarsi per esami "perché devo studiare quasi 100 pagine"!!! (Lingue e letterature straniere alla facoltà di Bergamo).
Ritengo che il nuovo ordinamento sia deleterio, perché toglie ai raazzi una parte fondamentale: imparare a organizzare il proprio tempo (come giustamente diceva lalat qualche post fa).

Tuttavia, i miei non volevano che io frequentassi l'università, ritenevano di aver adempiuto al loro dovere facendomi diplomare. Io ho puntato i piedi e il compromesso è stato: tu ti paghi tutto tranne il cibo e le bollette di casa.
Mi sono laureata in corso nel lontano 99 e del mio gruppetto sono l'unica a essermi laureata in corso (gli altri ci hanno messo un annetto in più circa) e l'unica che non era totalmente spesata...

a parte che stiamo andando totalmente fuori tema...
il problema non è il vecchio, nuovo, nuovissimo ordinamento: il problema è dei ragazzi.
e la tua esperienza sostiene la mia tesi

[mariangelac]

sì ma se uno dei tuoi figli ti dice "preferisco fare da me, lavorare e rischiare di metterci un po' di più a prendermi la laurea" non penso che ci sia nulla di scandaloso o che esca dai vosti schemi educativi no?

No, no, ma lo troverei quantomeno stupido.

Si, lo accetterei, ma anch'io nn ne comprenderei le motivazioni

[Stefi83]

sì ma se uno dei tuoi figli ti dice "preferisco fare da me, lavorare e rischiare di metterci un po' di più a prendermi la laurea" non penso che ci sia nulla di scandaloso o che esca dai vosti schemi educativi no?

No, no, ma lo troverei quantomeno stupido.

io no

[R2D2]

Non è un caso, le differenze sono abissali per tutte le materie. cos' come le nostre università sono state un pò più "facili" rispetto a chi le ha frequentate 30 anni prima di noi.

è vero, ma tutto il sistema è cambiato. Ad iniziare dagli esami di liceo. (Va be' sono ot). Quando ho fatto l'esame, all'orale, ci si preparava su due materie. Ricordo la mia prof di filosofia che diceva sempre: "ragazzi, voi vi lamentate, ma se aveste sostenuto l'esame ai miei miei tempi, quando si portavano tutte le materie, nessuno di voi avrebbe superato l'esame". E' un andazzo generale, le scuole, di ogni grado, offrono una preparazione sempre più scadente.

[Stefi83]

spero di fare di loro delle persone felici e realizzate NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE.

questa frase non mi piace ma va beh

[ci610]

ingegneria civile (3+2) al Politecnico di Torino, 108/110 (la triennale 110)

brava, ma ti ho chiesto in quanti riescono.

noi siamo partiti in 150 e ci siamo laureati quell'anno in 15, dei quali tutto il mio "gruppetto" di 5 collaborava alle spese universitarie chi più chi meno (gli altri non so). Tutti gli altri ci hanno messo di più o hanno smesso, e sono sicura che molti di quelli avevano tutto pagato da genitori che la pensano come voi.

scusa ma che intendi per contribuire alle spese universitarie? pagare le tasse universitarie o andare a vivere per conto proprio pagandosi un affitto, le bollette, il cibo, i vestiti?

mi quoto visto che non ho avuto risposta

[mariangelac]

spero di fare di loro delle persone felici e realizzate NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE.

questa frase non mi piace ma va beh

e perche? vorrei che nn sprecassero tempo, perche se finisco presto di studiare hanno piu possibilità di sperimentarsi nel mondo del lavoro, nn è che il lavoro è lì che li aspetta. Se terminassero a 30 anni le chance di trovare lavoro si ridurrebbero in maniera esponenziale, che c'è di strano in quello che dico?

[clizia]

Non è un caso, le differenze sono abissali per tutte le materie. cos' come le nostre università sono state un pò più "facili" rispetto a chi le ha frequentate 30 anni prima di noi.

è vero, ma tutto il sistema è cambiato. Ad iniziare dagli esami di liceo. (Va be' sono ot). Quando ho fatto l'esame, all'orale, ci si preparava su due materie. Ricordo la mia prof di filosofia che diceva sempre: "ragazzi, voi vi lamentate, ma se aveste sostenuto l'esame ai miei miei tempi, quando si portavano tutte le materie, nessuno di voi avrebbe superato l'esame". E' un andazzo generale, le scuole, di ogni grado, offrono una preparazione sempre più scadente.

Infatti è così, anche la nostra preparazione, sufficiente rispetto agli standard richiesti è stata senza dubbio più scadente in confronto a quelli laureati deceni prima. Ma adesso siamo al ridicolo davvero per quel che mi raccontano certi amici professori ex compagni di università. forse troppo settoriali e poche nozioni comunque, poco metodo, sicuramente meno fatica e intraprendenza nel capire la mole di lavoro che ci voleva per comprendere davvero una materia. all'università no mi puoi rispondere. ma a pagina 40 c'è scritto così( capendo pure male) Se no era chiaro un problema dalli con ore e ore di ricerca in biblioteca per entrar nel vivo delel questioni, dalli a studiare volumi su volumi per gli esami.

[Stefi83]

ingegneria civile (3+2) al Politecnico di Torino, 108/110 (la triennale 110)

brava, ma ti ho chiesto in quanti riescono.

noi siamo partiti in 150 e ci siamo laureati quell'anno in 15, dei quali tutto il mio "gruppetto" di 5 collaborava alle spese universitarie chi più chi meno (gli altri non so). Tutti gli altri ci hanno messo di più o hanno smesso, e sono sicura che molti di quelli avevano tutto pagato da genitori che la pensano come voi.

scusa ma che intendi per contribuire alle spese universitarie? pagare le tasse universitarie o andare a vivere per conto proprio pagandosi un affitto, le bollette, il cibo, i vestiti?

mi quoto visto che non ho avuto risposta

contribuire vuol dire contribuire, come si può. Qualcuno pagava le tasse, qualcuno il biglietto del treno, qualcuno i libri, qualcuno i pasti fuori casa. Devo dire che quelli di che si sono laureati con me nessuno si era trasferito in città, tutti viaggiavano e venivano anche da lontano (io 70km e quasi due ore di mezzi pubblici). Ad esempio due miei compagni, gemelli, aiutavano il papà idraulico nei week end o nei periodi di sospensione delle lezioni, un altro aiutava il padre imbianchino: non venivano pagati e non pagavano nulla, ma anche questo è un contributo

[ci610]

ingegneria civile (3+2) al Politecnico di Torino, 108/110 (la triennale 110)

brava, ma ti ho chiesto in quanti riescono.

noi siamo partiti in 150 e ci siamo laureati quell'anno in 15, dei quali tutto il mio "gruppetto" di 5 collaborava alle spese universitarie chi più chi meno (gli altri non so). Tutti gli altri ci hanno messo di più o hanno smesso, e sono sicura che molti di quelli avevano tutto pagato da genitori che la pensano come voi.

scusa ma che intendi per contribuire alle spese universitarie? pagare le tasse universitarie o andare a vivere per conto proprio pagandosi un affitto, le bollette, il cibo, i vestiti?

mi quoto visto che non ho avuto risposta

contribuire vuol dire contribuire, come si può. Qualcuno pagava le tasse, qualcuno il biglietto del treno, qualcuno i libri, qualcuno i pasti fuori casa. Devo dire che quelli di che si sono laureati con me nessuno si era trasferito in città, tutti viaggiavano e venivano anche da lontano (io 70km e quasi due ore di mezzi pubblici). Ad esempio due miei compagni, gemelli, aiutavano il papà idraulico nei week end o nei periodi di sospensione delle lezioni, un altro aiutava il padre imbianchino: non venivano pagati e non pagavano nulla, ma anche questo è un contributo

ahhhh, vabbèèèèèè! ma questo l'ho fatto pure io allora, e pure mio marito
pensavo intendessi dire che a 18 anni te ne eri andata via di casa, mantenendoti IN TOTO e riuscendo contemporaneamente a laurearti in 5 anni

[Stefi83]

spero di fare di loro delle persone felici e realizzate NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE.

questa frase non mi piace ma va beh

e perche? vorrei che nn sprecassero tempo, perche se finisco presto di studiare hanno piu possibilità di sperimentarsi nel mondo del lavoro, nn è che il lavoro è lì che li aspetta. Se terminassero a 30 anni le chance di trovare lavoro si ridurrebbero in maniera esponenziale, che c'è di strano in quello che dico?

perchè il trinomio felicità-realizzazione-fretta non mi piace, nanche a coppie di due

[clizia]

concordo con Ci, pagarsi qualcosina con dei lavoretti non significa mantenersi all'università.