Pian piano è diventato autonomo ed ora in seconda fa i compiti da solo.
Quando finisce li controlliamo insieme, se c'è qualche errore lo rivediamo e gli spiego in cosa ha sbagliato.
Rivediamo anche i compiti fatti in classe durante la settimana, le correzioni della maestra e, se non ha capito qualcosa, ci esercitiamo con degli esempi.
Il lavoro supplementare non lo facciamo come un obbligo, ma come un gioco, a bruciapelo mentre gioca gli chiedo lo spelling di una parola o un'operazione di matematica. Li chiamiamo i "giochini del cervello" e fatti così non gli pesano ed apprende giocando.
Ad esempio, aveva qualche problemino con le composizioni libere... abbiamo inventato la storia dei "pirati", quando ha delle idee nuove continua il suo racconto, si esercita e si diverte pure

E poi non vedo perché devo pensare alla scuola che DEVE essere in grado di seguire mio figlio, i figli di quelli che sono asini saranno asini ecc.
Io penso che a quest'età mio figlio sta formando delle basi che gli serviranno per tutta la vita, se posso renderle solide e forti faccio tutto il possibile, senza farmi troppe menate mentali!
Detta così sembra che il bambino sta sempre a studiare... in realtà è molto veloce a fare i compiti, non impiega mai più di un'oretta al sabato mattina ed abbiamo il resto del week end tutto per noi
