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COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
- vassliss
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
noi ci stiamo confrontando ora con questa cosa... xché mia madre è morta 6 anni fa, ma io da sempre mostro le suo foto a giulio e le parlo di lei. né troppo, né poco, come se fosse viva, ma lontana.
solo che... lui ora comincia a capire e comincia a chiedermi dov'è la nonna romana, vedo che quando disegna e comincia il suo giro "quetto è nonno c., quetta è nonna g., quetta è nonna a. (la bisnonna paterna...), quetto è nonno a. (cioè mio padre)" poi si ferma e non aggiunge mia madre. si ferma un attimo e poi riparte con amici e vari.
così ho cominciato a parlargli della morte come di qualcosa di naturale come la vita, l'altro giorno che mi aveva fatto domande sul dov'è e dove non è gli ho letto una fiaba ad hoc, dove i personaggi erano un bruco ed una coccinella: erano molto legati, ma un giorno il bruco si addormentò di un sonno molto profondo, protetto da uno strano e impenetrabile bozzolo. la coccinella pianse tanto xché pensava di averlo perso e invece dopo un po' di tempo lo vide traformato in una splendida farfalla, che si fermò a salutarla, a dirle che le voleva bene e cosa era successo e poi volò alta nel cielo.
lui ha seguito attento, xò per ora non mi ha fatto più domande.
il guaio è che mi accorgo che mi irrigidisco... vorrei avere qualche certezza in più io per prima per potergliela trasmettere, più serenità per affrontare l'argomento, ma...
solo che... lui ora comincia a capire e comincia a chiedermi dov'è la nonna romana, vedo che quando disegna e comincia il suo giro "quetto è nonno c., quetta è nonna g., quetta è nonna a. (la bisnonna paterna...), quetto è nonno a. (cioè mio padre)" poi si ferma e non aggiunge mia madre. si ferma un attimo e poi riparte con amici e vari.
così ho cominciato a parlargli della morte come di qualcosa di naturale come la vita, l'altro giorno che mi aveva fatto domande sul dov'è e dove non è gli ho letto una fiaba ad hoc, dove i personaggi erano un bruco ed una coccinella: erano molto legati, ma un giorno il bruco si addormentò di un sonno molto profondo, protetto da uno strano e impenetrabile bozzolo. la coccinella pianse tanto xché pensava di averlo perso e invece dopo un po' di tempo lo vide traformato in una splendida farfalla, che si fermò a salutarla, a dirle che le voleva bene e cosa era successo e poi volò alta nel cielo.
lui ha seguito attento, xò per ora non mi ha fatto più domande.
il guaio è che mi accorgo che mi irrigidisco... vorrei avere qualche certezza in più io per prima per potergliela trasmettere, più serenità per affrontare l'argomento, ma...
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Lin ha scritto: vedo che quando disegna e comincia il suo giro "quetto è nonno c., quetta è nonna g., quetta è nonna a. (la bisnonna paterna...), quetto è nonno a. (cioè mio padre)" poi si ferma e non aggiunge mia madre. si ferma un attimo e poi riparte con amici e vari.
ecco questo lo fa anche Francesco, è normale ma non nascondo che mi dispiace tantissimo per mio padre
Mamma di Francesco 9 ottobre 2006 - OTTOBRINA '06 DOCG ♥ ♥
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
L'importante è sempre comunicare il proprio convincimento e i propri sentimenti. Pur non essendo credente, a volte mi rivolgo a mio padre guardando verso il cielo, perché io so e sento che è con me, mi guarda e mi guida. Quindi a me è venuto naturale parlare della stellina, perché è un'entità lontana e irraggiungibile, ma sempre presente...
Ho invece molti più problemi col cimitero, anche perché mio padre è stato cremato, e fargli vedere l'urna credo che provocherebbe domande a cui al momento non mi sento di rispondere...
co
Ho invece molti più problemi col cimitero, anche perché mio padre è stato cremato, e fargli vedere l'urna credo che provocherebbe domande a cui al momento non mi sento di rispondere...
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Sono diventata mamma del piccolo Gabriele (2,735 kg, 49 cm) il 21 novembre 2006, alle 9.12, in una splendida mattina di sole! E ancora non ci credo...
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Lin, puoi darmi il titolo del libro? Io spesso mi affido a letture per affrontare argomenti importanti...
Grazie
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Sono diventata mamma del piccolo Gabriele (2,735 kg, 49 cm) il 21 novembre 2006, alle 9.12, in una splendida mattina di sole! E ancora non ci credo...
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Teresa05
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
purtroppo anche per noi è stata l'esperienza dolorosissima della morte di mio cognato, che ha lasciato i cuginetti di mia figlia tutti in tenera età, a metterci di fronte questo tema... è successo da pochi mesi e si sapesse come affrontare il tema al meglio...
da quello che vedo, per,ò se da un alto è giusto e onesto raccontare le cose come stanno, in pieno rispetto delle nostre credenze, d'altra parte è fondamentale per i più piccoli permettere che si sviluppi un'immagine anche "narrativa" di cos'è la morte: il cielo, gli angeli, le stelle... anche se magari noi non ci crediamo davvero...
da quello che vedo, per,ò se da un alto è giusto e onesto raccontare le cose come stanno, in pieno rispetto delle nostre credenze, d'altra parte è fondamentale per i più piccoli permettere che si sviluppi un'immagine anche "narrativa" di cos'è la morte: il cielo, gli angeli, le stelle... anche se magari noi non ci crediamo davvero...
Teresa
mamma di Caterina, nata il 27/11/05
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
gaia l'ha dovuto affrontare a 4 anni, è morta mia nonna alla quale era legatissima. Mia nonna era molto malata, lei l'ha vista stare male. L'avevo preparata dicendo che la nonna era molto vecchia e che presto sarebbe volata in cielo, dove non avrebbe più avuto male, e che da lì ci avrebbe sempre visto e che lei poteva vederla, di notte, perchè abitava su una stella ora.
quando è morta, io ho telefonato a mio marito e lui è scoppiato a piangere, quindi gli ho detto di passarmi gaia. Le ho detto: "amore, ho una notizia bellissima, la nonna grande ha messo le ali, delle ali stupende, ed è volata in Cielo".
Lei è andata a pranzo da mia suocera e ha detto: "la mia mamma non c'è, è ad aiutare la nonna grande a mettere le ali per volare in cielo" (il che ha fatto piangere l'intera tavolata).
Solo che poi il concetto: dal cielo non si torna più... uh come è stata dura... quante notti a consolarla con lei che piangeva "voglio la mia nonna grande".
Poi mia nonna (lasciatemi credere che sia stata lei a farlo) come al solito ci ha aiutato: le è apparsa in sogno e l'ha abbracciata e le ha detto che sta bene e che la guarda sempre.
da quella sera lei è molto più tranquilla, e tutte le sere guarda il cielo e saluta la sua nonna grande.
Sa che tutti un giorno moriremo, ma solo da vecchi vecchi vecchi. ogni tanto mi chiede se potrà portare i suoi giocattoli in cielo.
quando è morta, io ho telefonato a mio marito e lui è scoppiato a piangere, quindi gli ho detto di passarmi gaia. Le ho detto: "amore, ho una notizia bellissima, la nonna grande ha messo le ali, delle ali stupende, ed è volata in Cielo".
Lei è andata a pranzo da mia suocera e ha detto: "la mia mamma non c'è, è ad aiutare la nonna grande a mettere le ali per volare in cielo" (il che ha fatto piangere l'intera tavolata).
Solo che poi il concetto: dal cielo non si torna più... uh come è stata dura... quante notti a consolarla con lei che piangeva "voglio la mia nonna grande".
Poi mia nonna (lasciatemi credere che sia stata lei a farlo) come al solito ci ha aiutato: le è apparsa in sogno e l'ha abbracciata e le ha detto che sta bene e che la guarda sempre.
da quella sera lei è molto più tranquilla, e tutte le sere guarda il cielo e saluta la sua nonna grande.
Sa che tutti un giorno moriremo, ma solo da vecchi vecchi vecchi. ogni tanto mi chiede se potrà portare i suoi giocattoli in cielo.
Ba e le sue bimbe: Gaia (TC a 41+1 il 2 luglio '06) e Stella (TC a 38+3 il 18 maggio '12)
emiliana e maggiolina 2012
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
post interessante
Gli ho spiegato che nessuno sa precisamente cosa c'é dopo la morte e che io credo che le persone vadano in paradiso. Lui ha 'deciso' che in paradiso ci si arriva con un ascensore e che lassù si giri con un carrello tipo supermercato
Non gli ho spiegato com'é di preciso il paradiso, gli ho solo detto che dall'alto i nostri cari ci guardano, ma sono lontanissimi e non riusciamo a vederli.
Discorso a parte per la perdita prenatale(scusate, so che non é un gran argomento): i bambini che devono ancora nascere stanno ognuno su una stella. A volte quando già sono nella pancia della mamma cambiano idea, non sono ancora pronti e tornano sulla loro stellina luminosa.
Credo che per un bambino sia importante avere un riscontro pratico di ciò che la morte comporta: visitare un cimitero, immaginare un paradiso, guardare una stella,...possono aiutarli a 'capire' e forse ad accettare
Gli ho spiegato che nessuno sa precisamente cosa c'é dopo la morte e che io credo che le persone vadano in paradiso. Lui ha 'deciso' che in paradiso ci si arriva con un ascensore e che lassù si giri con un carrello tipo supermercato
Non gli ho spiegato com'é di preciso il paradiso, gli ho solo detto che dall'alto i nostri cari ci guardano, ma sono lontanissimi e non riusciamo a vederli.
Discorso a parte per la perdita prenatale(scusate, so che non é un gran argomento): i bambini che devono ancora nascere stanno ognuno su una stella. A volte quando già sono nella pancia della mamma cambiano idea, non sono ancora pronti e tornano sulla loro stellina luminosa.
Credo che per un bambino sia importante avere un riscontro pratico di ciò che la morte comporta: visitare un cimitero, immaginare un paradiso, guardare una stella,...possono aiutarli a 'capire' e forse ad accettare
2006: un uragano di vita 2011: ciliegina liquorosa
PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO
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- vassliss
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
"fiabe toccasana" di carmen valentinotti, edizioni red!. io lo trovo utilissimo, ci sono racconti adatti ad ogni evenienza, anche se poi chiaramente ognuna sceglie quelli che ritiene e scarta il resto...madainoncicredo ha scritto:Lin, puoi darmi il titolo del libro? Io spesso mi affido a letture per affrontare argomenti importanti...
Grazie
zoe_b concordo in pieno, ma è così difficile... io ho avuto due aborti prima di riuscire ad avere giulio e non ho la serenità interiore di parlargliene... sì, sicuramente userei le stelle... lo facevo anche quando lui non c'era per consolare me stessa... ma non ce la posso fare!!!
in realtà, credo che il problema di base sia questo... non ricordo il nome di chi ha scritto di essere riuscita a chiamare casa dicendo "allegra" che nonna aveva messo le ali per volare in cielo, ma è stato un gesto d'amore infinito e per farlo, sono certa, ci sono voluti una forza e un equilibrio ammirevoli davvero!
io non sono sicura di averli, ma credo sia il caso di farmeli venire altrimenti rischio di spaventare e rendere insicuro giulio...
♥G♥ 28/08/08
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
lin il racconto delle ali, per telefono a mia figlia, l'ho fatto io.
Però non ti mettere tanti problemi ora. Ti spiego. io ho sempre avuto un rapporto bruttissimo con l'argomento morte, da quando a 6 anni, al catechismo, ho scoperto che tutti prima o poi dobbiamo morire. Ti dico solo che per mesi non ne ho parlato con mia mamma perchè avevo paura che lei non lo sapesse e si spaventasse
non ho mai voluto vedere una persona defunta, neanche quando morì mio nonno, che comunque avevo già 18 anni. E mi ricordo che in quell'occasione mia nonna mi chiese: "ma neanche quando morirò io vorrai vedermi?" e io dissi di no.
Poi di anni ne son passati tanti altri, e questa estate quando lei è morta io ne avevo 34 (e ancora non avevo visto un defunto), son stata con lei quasi fino alla fine (poi l'ho lasciata con mia mamma e mio padre, ma ero fuori dalla porta) e poi quando se ne è andata son rientrata e l'ho vista e l'ho salutata ancora e ancora, idem il giorno del funerale. ho fatto qualcosa che andava al di là delle mie più recondite paure, l'ho accompagnata fin dove ho potuto con amore e l'amore mi ha fatto vincere tutto il resto.
a quel punto, era il minimo che potessi fare chiamare la mia gaia e tranquillizzarla, dirle che tutto andava bene, che la sua nonna grande c'era ancora ma in un posto un cui non soffriva più. Non è stato difficile, è stato amore. La morte di mia nonna mi ha fatto far pace con il concetto di morte. Perchè lei mi ha dato la possibilità di essere preparata all'evento (erano mesi che stava male, e aveva 86 anni) di desiderarlo perchè non volevo più vederla soffrire. come al solito, mi ha fatto un regalo, lei che mi ha riempito di regali materiali ma soprattutto di inifinito amore ogni giorno della mia vita.
Però non ti mettere tanti problemi ora. Ti spiego. io ho sempre avuto un rapporto bruttissimo con l'argomento morte, da quando a 6 anni, al catechismo, ho scoperto che tutti prima o poi dobbiamo morire. Ti dico solo che per mesi non ne ho parlato con mia mamma perchè avevo paura che lei non lo sapesse e si spaventasse
non ho mai voluto vedere una persona defunta, neanche quando morì mio nonno, che comunque avevo già 18 anni. E mi ricordo che in quell'occasione mia nonna mi chiese: "ma neanche quando morirò io vorrai vedermi?" e io dissi di no.
Poi di anni ne son passati tanti altri, e questa estate quando lei è morta io ne avevo 34 (e ancora non avevo visto un defunto), son stata con lei quasi fino alla fine (poi l'ho lasciata con mia mamma e mio padre, ma ero fuori dalla porta) e poi quando se ne è andata son rientrata e l'ho vista e l'ho salutata ancora e ancora, idem il giorno del funerale. ho fatto qualcosa che andava al di là delle mie più recondite paure, l'ho accompagnata fin dove ho potuto con amore e l'amore mi ha fatto vincere tutto il resto.
a quel punto, era il minimo che potessi fare chiamare la mia gaia e tranquillizzarla, dirle che tutto andava bene, che la sua nonna grande c'era ancora ma in un posto un cui non soffriva più. Non è stato difficile, è stato amore. La morte di mia nonna mi ha fatto far pace con il concetto di morte. Perchè lei mi ha dato la possibilità di essere preparata all'evento (erano mesi che stava male, e aveva 86 anni) di desiderarlo perchè non volevo più vederla soffrire. come al solito, mi ha fatto un regalo, lei che mi ha riempito di regali materiali ma soprattutto di inifinito amore ogni giorno della mia vita.
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
una cosa MOLTO importante.
La psicologa dell'hospice (che è il posto dove mia nonna ha trascorso i suoi ultimi giorni, era malata terminale) seguiva anche i parenti. Io ci ho parlato spesso (io son molto molto chiacchierona, in ogni frangente
) e una volta mi chiese se in famiglia avevamo bambini. Quando seppe di gaia, mi disse due cose:
- non portarla assolutamente in ospedale se non lo chiedeva espressamente lei (mai chiesto, e comunque sapevo che vedere la sua nonna grande sempre addormentata non le avrebbe fatto bene, quindi non l'ho mai neanche proposto, sempre seguendo i consigli della psicologa)
- non dirle (quando fosse giunto il momento) che la nonna grande si era addormentata, perchè questo può causare forti problemi con sonno, la paura che se ci si addormenta non ci si sveglia più. Mi aveva detto, anche nel caso io fossi stata atea, di dare un'idea di movimento (è volata in cielo, è su una stella), che la persona cara era da un'altra parte, ma non che si era addormentata e non si era più svegliata. questa è una consolazione per un adulto, il morire nel sonno, non per un bambino.
La psicologa dell'hospice (che è il posto dove mia nonna ha trascorso i suoi ultimi giorni, era malata terminale) seguiva anche i parenti. Io ci ho parlato spesso (io son molto molto chiacchierona, in ogni frangente
- non portarla assolutamente in ospedale se non lo chiedeva espressamente lei (mai chiesto, e comunque sapevo che vedere la sua nonna grande sempre addormentata non le avrebbe fatto bene, quindi non l'ho mai neanche proposto, sempre seguendo i consigli della psicologa)
- non dirle (quando fosse giunto il momento) che la nonna grande si era addormentata, perchè questo può causare forti problemi con sonno, la paura che se ci si addormenta non ci si sveglia più. Mi aveva detto, anche nel caso io fossi stata atea, di dare un'idea di movimento (è volata in cielo, è su una stella), che la persona cara era da un'altra parte, ma non che si era addormentata e non si era più svegliata. questa è una consolazione per un adulto, il morire nel sonno, non per un bambino.
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Bella roba! Una neuropsichiatra infantile mi ha detto il contrario... :ahah
Mbè ognuno scelga quel che crede opportuno.
Mbè ognuno scelga quel che crede opportuno.
Streghettasaetta
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Noi abbiamo affrontato quest'argomento molto presto perchè sono morti alcuni cani che aveva mia suocera, poi è morto lo zio poi la bisnonna ed infine, una settimana fa, la nostra zia che lei ha sempre adorato.
Le ho detto chiaramente che era morta, lei sapeva che stava male perchè ha vissuto il decadimento e la malattia della zia (abitava sopra di noi e quando andavamo a salutarla venivano anche i bimbi) così non è stata colta impreparata. Anzi, il giorno del funerale voleva venire anche lei ma le ho detto di no perchè c'era molto freddo, però mi ha detto che se non poteva venire al funerale voleva andare al cimitero per vedere dove veniva messa. Al pomeriggio l'ho portata, abbiamo visto dov'era la zia, era molto contenta perchè era di fianco allo zio, poi mi ha chiesto alcune cose e poi mi ha detto "io quando muoio voglio stare al calduccio perchè qui c'è molto freddo!.
Dopo siamo andati ad un controllo dalla neuropsichiatra x una valutazione logopedica e le ho chiesto se avessi fatto bene a portarla.
Mi ha risposto che ho fatto assolutamente bene, purchè la richiesta provenisse da lei e non fosse una costrizione.
Adesso lei è serena e ogni tanto mi dice che vuole portare un fiore gli zii.
Però, senza dubbio, è stato un processo di maturazione, tutte le persone che sono mancate in casa, prima della morte erano in ospedale quindi c'è stato un passaggio intermedio e comunque era sempre presente uno stato di malattia grave.
Le ho detto chiaramente che era morta, lei sapeva che stava male perchè ha vissuto il decadimento e la malattia della zia (abitava sopra di noi e quando andavamo a salutarla venivano anche i bimbi) così non è stata colta impreparata. Anzi, il giorno del funerale voleva venire anche lei ma le ho detto di no perchè c'era molto freddo, però mi ha detto che se non poteva venire al funerale voleva andare al cimitero per vedere dove veniva messa. Al pomeriggio l'ho portata, abbiamo visto dov'era la zia, era molto contenta perchè era di fianco allo zio, poi mi ha chiesto alcune cose e poi mi ha detto "io quando muoio voglio stare al calduccio perchè qui c'è molto freddo!.
Dopo siamo andati ad un controllo dalla neuropsichiatra x una valutazione logopedica e le ho chiesto se avessi fatto bene a portarla.
Mi ha risposto che ho fatto assolutamente bene, purchè la richiesta provenisse da lei e non fosse una costrizione.
Adesso lei è serena e ogni tanto mi dice che vuole portare un fiore gli zii.
Però, senza dubbio, è stato un processo di maturazione, tutte le persone che sono mancate in casa, prima della morte erano in ospedale quindi c'è stato un passaggio intermedio e comunque era sempre presente uno stato di malattia grave.
Ste + Angelica nata il 11/07/05 + Andrea nato il 02/11/08!!
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Aspetta, specifico meglio. Certo non si associa col dormire, questo lo fpossono fare i bimbi che chiedono : si sveglia? Perchè a loro viene in mente una situazione simile dove vedono le persone stese con gli occhi chiusi.clizia ha scritto:Bella roba! Una neuropsichiatra infantile mi ha detto il contrario... :ahah
Mbè ognuno scelga quel che crede opportuno.
Certo che va spiegata la differenza tra dormire e quando invece ..no. se è in questo senso che lo ha detto siamo d'accordo. Poi se si preferisce la favola delel stelline, ognuno dirà quel che crede meglio.
Streghettasaetta
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
guardate, io con la morte e anche con la vita ho un rapporto difficile, e questo è perchè da piccola mia madre mi ha raccontato di aver avuto an'altra bambina prima di me che era morta appena nata.
tutta la vita l'ho passata a pensare a lei, al fatto che se ci fosse stata lei tutto sarebbe stato migliore, a sentirmi sola dentro, a cercare di essere all'altezza delle aspettative dei miei genitori per ricompensarli della loro perdita. l'ho sempre sentita fortemente come una MIA perdita oltre che una loro. ho sofferto di depressione e attacchi di panico, questo perchè ho grossi problemi ad affrontare perdite e lutti.
aveva già 9 anni quando me l'ha detto. me l'ha detto in un modo dolce ma dentro sentivo il tabù che si nascondeva, a tutt'oggi lei non ne parla quasi mai e MAI la chiama per nome.
per questo io dal canto mio posso solo dare il consiglio di stare molto attenti a come si racconta una cosa del genere a un proprio figlio e soprattutto alle sue reazioni, per poter subito al limite aiutare a tamponare... e dall'altro canto seguo questo topic con estremo interesse perchè la mia bimba ha 2 anni e voglio essere più che preparata quando me lo chiederà.
solo un consiglio voglio dare, a me è stato proibito di andare al funerale di mio nonno a 10 anni e ci ho sofferto tantissimo, tanto che non sono più andata al funerale degli altri nonni quando sono morti perchè mi sentivo in colpa nei confronti del primo nonno scomparso. se un figlio anche piccolo vuole andare al funerale, non negateglielo perchè fa parte dell'accettazione della scomparsa e della sana elaborazione del lutto.
tutta la vita l'ho passata a pensare a lei, al fatto che se ci fosse stata lei tutto sarebbe stato migliore, a sentirmi sola dentro, a cercare di essere all'altezza delle aspettative dei miei genitori per ricompensarli della loro perdita. l'ho sempre sentita fortemente come una MIA perdita oltre che una loro. ho sofferto di depressione e attacchi di panico, questo perchè ho grossi problemi ad affrontare perdite e lutti.
aveva già 9 anni quando me l'ha detto. me l'ha detto in un modo dolce ma dentro sentivo il tabù che si nascondeva, a tutt'oggi lei non ne parla quasi mai e MAI la chiama per nome.
per questo io dal canto mio posso solo dare il consiglio di stare molto attenti a come si racconta una cosa del genere a un proprio figlio e soprattutto alle sue reazioni, per poter subito al limite aiutare a tamponare... e dall'altro canto seguo questo topic con estremo interesse perchè la mia bimba ha 2 anni e voglio essere più che preparata quando me lo chiederà.
solo un consiglio voglio dare, a me è stato proibito di andare al funerale di mio nonno a 10 anni e ci ho sofferto tantissimo, tanto che non sono più andata al funerale degli altri nonni quando sono morti perchè mi sentivo in colpa nei confronti del primo nonno scomparso. se un figlio anche piccolo vuole andare al funerale, non negateglielo perchè fa parte dell'accettazione della scomparsa e della sana elaborazione del lutto.
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
uff... avevo già 9 anni...bene ha scritto:aveva già 9 anni quando me l'ha detto

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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Bene: ti capisco, non sai quanto... e sobno d'accordo con quel che dici. La prima regola per me è che non ci sono regole ma solo l'osservazione dei nostri bambini ed ognuno può aver bisogno di approcci diversi e parole diverse in base alla nostra e alla loro storia. 
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
ba1976 ha scritto:- non dirle (quando fosse giunto il momento) che la nonna grande si era addormentata, perchè questo può causare forti problemi con sonno, la paura che se ci si addormenta non ci si sveglia più.
puo' essere la stessa cosa del dire "era malato"? Chiedo eh..
L'unica volta che Francesco mi ha chiesto del nonno, mi chiese come mai la nonna dormiva da sola, non mi son sentita di dirgli che era malato. Avevo paura che lo associasse alla malattia e si sa che ci ammaliamo tutti. Nel senso un bambino non puo' capire la differenza tra tumore e influenza.
Io gli dissi che Gesù aveva bisogno di lui in paradiso perche' lui sapeva aggiustare le caldaie.
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
ho letto il post e posso solo dirvi che siete tutte dolcissime, e dolcissimi i vostri bambini nel trovare spiegazioni a ciò che non è spiegabile. E' davvero commovente.
A me è successo di spiegare un pochino a Valentino cosa succede quando si muore la scorsa primavera quando è mancata la mia nonna paterna (
) a cui io e lui e tutti eravamo legatissimi.
Mi ha chiesto cosa è successo e io gli ho detto che io non lo so cosa succede. Purtroppo la mamma non sa tutto. Gli ho solo proposto un'idea, di pensarla ogni tanto come se vivesse su una stella. A lui è venuto in mente che c'è andata con un missile (la bara) e da là tutte le sere ci saluta. Quindi ci capita ogni tanto di uscire la sera che si vedono le stelle e ci sbracciamo urlando "ciaaaaaaaaoooooooooooo nonna Desyyyyyyyyyyyyyyy
"
A me è successo di spiegare un pochino a Valentino cosa succede quando si muore la scorsa primavera quando è mancata la mia nonna paterna (
Mi ha chiesto cosa è successo e io gli ho detto che io non lo so cosa succede. Purtroppo la mamma non sa tutto. Gli ho solo proposto un'idea, di pensarla ogni tanto come se vivesse su una stella. A lui è venuto in mente che c'è andata con un missile (la bara) e da là tutte le sere ci saluta. Quindi ci capita ogni tanto di uscire la sera che si vedono le stelle e ci sbracciamo urlando "ciaaaaaaaaoooooooooooo nonna Desyyyyyyyyyyyyyyy
Se sei incerto,tieni apertoValentino c'è dal 05/05/07 Kg3,830 53 cm Michela c'è dal 29/05/09 kg2,210 45 cm
mi chiamo Georgia, ho 35 anni e non riciclo mai gli aspiratori nasali
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- ba1976
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
co "era malata" a gaia è stato detto, anzi l'ha visto da sola.
ma da noi era impossibile dire il contrario, nel senso che mia nonna faceva trasfusioni e flebo a casa, il medico arrivava spessissimo, ecc.
Non ha mai dato segno di preoccuparsi, in seguito, quando qualcuno è stato male. Ma deve aver capito da sola che un conto è avere l'influenza, un conto è aver bisogno di flebo e medici ecc.
Poichè mia nonna era anziana, le ho detto che si muore quando si è "VECCHI VECCHI VECCHI E MALATI MALATI MALATI".
Diverso è il discorso degli animali, ecco molto difficile farle capire che per un gatto 15 anni sono tantissimi. quando è morta margot lei era piccola e non capiva, ma spesso mi chiede di lei e addirittura di miss bizet, che è un gatto che lei non ha mai conosciuto perchè era il mio gatto quando ero ragazzina ma di cui le ho parlato tanto. comunque ora ha questa idea di mia nonna circondata da gatti su una stella che ogni tanto se un gatto fa la pipì in giro lo picchia col bastone
mi racconta proprio delle scenette di mia nonna coi gatti.
ma da noi era impossibile dire il contrario, nel senso che mia nonna faceva trasfusioni e flebo a casa, il medico arrivava spessissimo, ecc.
Non ha mai dato segno di preoccuparsi, in seguito, quando qualcuno è stato male. Ma deve aver capito da sola che un conto è avere l'influenza, un conto è aver bisogno di flebo e medici ecc.
Poichè mia nonna era anziana, le ho detto che si muore quando si è "VECCHI VECCHI VECCHI E MALATI MALATI MALATI".
Diverso è il discorso degli animali, ecco molto difficile farle capire che per un gatto 15 anni sono tantissimi. quando è morta margot lei era piccola e non capiva, ma spesso mi chiede di lei e addirittura di miss bizet, che è un gatto che lei non ha mai conosciuto perchè era il mio gatto quando ero ragazzina ma di cui le ho parlato tanto. comunque ora ha questa idea di mia nonna circondata da gatti su una stella che ogni tanto se un gatto fa la pipì in giro lo picchia col bastone
Ba e le sue bimbe: Gaia (TC a 41+1 il 2 luglio '06) e Stella (TC a 38+3 il 18 maggio '12)
emiliana e maggiolina 2012
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Re: COME TRATTARE L'ARGOMENTO "MORTE"
Appunto, secondo me, con le dovute precisazioni si può spiegare. Altrimenti non si potrebbe dire ad un bimbo che è malato e non può andare a scuola.co73 ha scritto:ba1976 ha scritto:- non dirle (quando fosse giunto il momento) che la nonna grande si era addormentata, perchè questo può causare forti problemi con sonno, la paura che se ci si addormenta non ci si sveglia più.
puo' essere la stessa cosa del dire "era malato"? Chiedo eh..
L'unica volta che Francesco mi ha chiesto del nonno, mi chiese come mai la nonna dormiva da sola, non mi son sentita di dirgli che era malato. Avevo paura che lo associasse alla malattia e si sa che ci ammaliamo tutti. Nel senso un bambino non puo' capire la differenza tra tumore e influenza.
Io gli dissi che Gesù aveva bisogno di lui in paradiso perche' lui sapeva aggiustare le caldaie.
Streghettasaetta
