Ecco.... in sintesi.....ishetta ha scritto:pem ha scritto:A suo tempo io non andai all'asilo, all'epoca era un bisogno solo delle mamme lavoratrici, non era una scelta di massa, e sono cresciuta bene, al momento dell'inserimento nella scuola dell'obbligo non ho avuto nessun problema.
però considera che oggi è diverso. magari tu non hai avuto problemi perchè non eri l'unica. ma lei sarebbe l'unica a non aver fatto l'asilo...e potrebbe risentirne. secondo me no. Sono tutte pippe nostre. Credo che ai bambini non importi se un altro bambino ha frequentato o meno la scuola materna.
come pensi di strutturare la gioranta tenendola a casa con te?
dipende molto da questo. devi pensare di passare almeno 3-4 ore facendole fare attività strutturate e con un progetto pedagogico di base. perchè???????? Perchè ci vuole un progetto PEDAGOGICO di base????? Non ci credo. Secondo me non è vero. Allora io, che sono andata solo l'ultimo anno quando ancora alla scuola materna non si faceva altro che disegnare, cantare canzoncine e giocare nella sabbia, dovrei essere un disastro. E invece no. Sono sempre stata brava a scuola, e non ho avuto problemi a relazionarmi con gli altri (almeno alle elementari, alle medie è un altro discorso)
non basta farle fare gioco libero e farla stare con te. Io credo, e lo credo fermamente, di avere dato e di dare tuttora, nonostante il nido, a mia figlia le basi di quello che è. Sono io l'artefice della sua educazione, non il nido che pure frequenta. Certo, se ci si limita a chiudere la figlia in camera e dirle: gioca da sola, è ovvio che manca qualcosa, ma penso che non sia il caso di nessuna di noi. Io con mia figlia ci parlo, ci gioco, le insegno, le mostro le cose, la guido alla scoperta del mondo, le insegno le canzoni, canto per lei, le racconto le storie, facciamo i disegni, coloriamo, balliamo.... l'unica cosa che non le posso offrire io, tutto il giorno, è il contatto con altri bambini, dato che è figlia unica. Ma ritengo che non sia alla sua età così necessario stare con i coetanei tutto il giorno e nemmeno che se R2D2 aspetta ancora un anno a mandare la sua bambina alla scuola materna, le causerà problemi di socializzazione. Per come ero io, è stato molto meglio andare a 5 anni con me entusiasta e collaborativa, che non a 3 quando per me era un incubo. Provare va bene, perchè magari la sua bimba la stupisce, ma insistere o mandarla contro la sua volontà per me è una cattiveria.
se chiedi il mio parere io ti direi asilo
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non andare alla materna
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Re: non andare alla materna
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Re: non andare alla materna
Alla fine ho deciso di provare. Oggi da noi iniziano le scuole, siamo appena rincasate dal primo giorno di inserimento. Sono stata tutto il tempo seduta su di una sediolina con Mari in braccio, non ne voleva sapere di stare sola, però NON HA MAI PIANTO, c'erano tre o quatto bimbetti che piangevano ma lei no, mi è sembrato un successo. Come mi aspettavo si è rifiutata categoriamente di interagire con gli altri bambini, però almeno non è voluta neanche scappare.
Certo è ancora presto per sapere come andrà a finire, magari è stato solo un giorno fortunato, vedremo con il tempo. Di sicuro non la forzerò in alcun modo e se vorrà stare a casa mi andrà bene lo stesso.
Riporto qui il commento di Topillo che sintetizza al meglio ciò che sento:
Provare va bene, perchè magari la sua bimba la stupisce, ma insistere o mandarla contro la sua volontà per me è una cattiveria
Certo è ancora presto per sapere come andrà a finire, magari è stato solo un giorno fortunato, vedremo con il tempo. Di sicuro non la forzerò in alcun modo e se vorrà stare a casa mi andrà bene lo stesso.
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Re: non andare alla materna
R2D2 ha scritto:Alla fine ho deciso di provare. Oggi da noi iniziano le scuole, siamo appena rincasate dal primo giorno di inserimento. Sono stata tutto il tempo seduta su di una sediolina con Mari in braccio, non ne voleva sapere di stare sola, però NON HA MAI PIANTO, c'erano tre o quatto bimbetti che piangevano ma lei no, mi è sembrato un successo. Come mi aspettavo si è rifiutata categoriamente di interagire con gli altri bambini, però almeno non è voluta neanche scappare.
Certo è ancora presto per sapere come andrà a finire, magari è stato solo un giorno fortunato, vedremo con il tempo. Di sicuro non la forzerò in alcun modo e se vorrà stare a casa mi andrà bene lo stesso.
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Tienici informate nei prossimi giorni!
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Re: non andare alla materna
R2D2, Ma perche non scegli di fare un inserimento mooolto piu dolce? ma nn dire che è cattiveria insistere... nessun bambino (ad esempio) vuole andare a scuola, ma tu ce lo mandi, per il suo benessere e nn per cattiveria, il fatto è che tu nn sei convinta di questo ecco perche pensi che nn si debba insistere. Sai nella vita su quante cosa dovrai combattere contro la sua volonta? e nn certo sarai mossa da sadismo o crudeltà.
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Re: non andare alla materna
R2D2, Ma perche non scegli di fare un inserimento mooolto piu dolce? ma nn dire che è cattiveria insistere... nessun bambino (ad esempio) vuole andare a scuola, ma tu ce lo mandi, per il suo benessere e nn per cattiveria, il fatto è che tu nn sei convinta di questo ecco perche pensi che nn si debba insistere. Sai nella vita su quante cosa dovrai combattere contro la sua volonta? e nn certo sarai mossa da sadismo o crudeltà.
Quoto mariangela. Non possiamo aspettarci che i bimbi accettino felici ogni novità, a volte dobbiamo scontrarci con il loro pianto e il loro malumore ma non possiamo desistere e negargli nuove esperienze. Un bambino che piange quando inizia all'asilo (scommetto che mia figlia il 22 settembre farà delle scene madri

Se non sei tranquilla, per tua figlia potresti chiedere un inserimento più lungo e graduale (anche da noi, dove tutto è ridotto al minimo, hanno assicurato che lo fanno se ce n'è bisogno) però, ora che l'hai portata, non ritirarla al primo pianto (e neanche al quinto) perché altrimenti le confermi che stare in mezzo agli altri bimbi è una cosa "pericolosa" e che piangendo può ottenere di non andare.
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Re: non andare alla materna
ma scusate, certe cose non le vogliono fare ma si DEVONO fare, leggi andare a scuola o fare la puntura, per esempio.
Ma la scuola materna non si DEVE fare.
E' facoltativa. E non solo per la mamma, lo deve essere anche per il bambino.

Ma la scuola materna non si DEVE fare.
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Re: non andare alla materna
oppure le conferma che la mamma ascolta i suoi sentimenti e ne tiene conto.sashimi ha scritto:R2D2, Ma perche non scegli di fare un inserimento mooolto piu dolce? ma nn dire che è cattiveria insistere... nessun bambino (ad esempio) vuole andare a scuola, ma tu ce lo mandi, per il suo benessere e nn per cattiveria, il fatto è che tu nn sei convinta di questo ecco perche pensi che nn si debba insistere. Sai nella vita su quante cosa dovrai combattere contro la sua volonta? e nn certo sarai mossa da sadismo o crudeltà.
Quoto mariangela. Non possiamo aspettarci che i bimbi accettino felici ogni novità, a volte dobbiamo scontrarci con il loro pianto e il loro malumore ma non possiamo desistere e negargli nuove esperienze. Un bambino che piange quando inizia all'asilo (scommetto che mia figlia il 22 settembre farà delle scene madri) va rassicurato dalla mamma ma è la mamma per prima che deve essere convinta della bontà dell'esperienza altrimenti può dire tante belle parole ma il bimbo lo sente che è angosciata e si sente in colpa.
Se non sei tranquilla, per tua figlia potresti chiedere un inserimento più lungo e graduale (anche da noi, dove tutto è ridotto al minimo, hanno assicurato che lo fanno se ce n'è bisogno) però, ora che l'hai portata, non ritirarla al primo pianto (e neanche al quinto) perché altrimenti le confermi che stare in mezzo agli altri bimbi è una cosa "pericolosa" e che piangendo può ottenere di non andare.
Ripeto: provare va bene, ma in certi casi è meglio aspettare un anno (o anche due) e si ottiene molto più beneficio per tutti.
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Re: non andare alla materna
Mi sento di dare ragione a Topillo.
Io sono stata costretta a mandare Gabo anche al nido, se avessi avuto un'alternativa non l'avrei mandato.
Anche se sono contenta della nostra materna, se potessi lo manderei solo la mattina e non tutto il giorno, perché il pomeriggio non fanno nessuna attività, solo nanna e merenda, e preferirei fargliela fare a casa...
Giusto provare, dunque, proprio perché ci sono dei problemi di relazione, e un altro anno a casa potrebbe aggravare quello che per ora non è un vero e proprio problema, ma un piccolo disagio.
La scuola dell'infanzia non è obbligatoria, ma un'occasione proprio per socializzare...
E comunque mio figlio, come ho già scritto, piangeva tutte le mattine il primo mese
questo mettilo in conto, è normalissimo! Però lui poi usciva entusiasta 
Io sono stata costretta a mandare Gabo anche al nido, se avessi avuto un'alternativa non l'avrei mandato.
Anche se sono contenta della nostra materna, se potessi lo manderei solo la mattina e non tutto il giorno, perché il pomeriggio non fanno nessuna attività, solo nanna e merenda, e preferirei fargliela fare a casa...
Giusto provare, dunque, proprio perché ci sono dei problemi di relazione, e un altro anno a casa potrebbe aggravare quello che per ora non è un vero e proprio problema, ma un piccolo disagio.
La scuola dell'infanzia non è obbligatoria, ma un'occasione proprio per socializzare...
E comunque mio figlio, come ho già scritto, piangeva tutte le mattine il primo mese


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Re: non andare alla materna
Secondo me, alla base della scelta se mandare o meno il bimbo all'asilo, sta la convinzione della mamma che sia una cosa utile e proficua per lui/lei oppure no. La reazione iniziale del bimbo è, passatemi la parola, "secondaria"... non nel senso ovviamente che non sia importante il suo stato d'animo ma che un pianto o uno smarrimento iniziale non sia indicativo dell'essere pronto per l'asilo. Ci sono certi bimbi che si disperano quando vengono lasciati ma appena la mamma gira l'angolo si mettono a giocare tranquilli, ci sono altri che non piangono ma rimangono in disparte e ce ne sono altri ancora che iniziano benissimo e a metà anno hanno la crisi di rigetto (e a quel punto non è proprio il caso di ritirarli, bisogna gestire la crisi insieme a loro e alle insegnanti.. al mio grande è successo così e l'ha superata benissimo).
Nel mio caso, sono convinta che l'asilo sia un'esperienza fondamentale per mia figlia e, se i primi giorni "tirerà giù la scuola" a pianti, cercherò di starle vicino qualche giorno in più dell'unico previsto o cercherò qualche altra soluzione ma sicuramente l'asilo lo farà.
Quello che voglio dire (non molto chiaramente) è che nel caso di R2D2 è necessario che sia lei per prima ad avere una convinzione perché non può basarsi sulle reazioni iniziali della figlia. Se è convinta che per sua figlia sia la cosa migliore, la può mandare tranquillamente anche se piange un po', se è convinta che per sua figlia sia meglio rimandare di un anno è meglio che la tenga a casa e rimandi direttamente, tanto, come dicevamo, non succede niente a inserirli un anno dopo.
Però mandarla con l'ansia e con un grande punto di domanda negli occhi, secondo me non vale la pena.
Nel mio caso, sono convinta che l'asilo sia un'esperienza fondamentale per mia figlia e, se i primi giorni "tirerà giù la scuola" a pianti, cercherò di starle vicino qualche giorno in più dell'unico previsto o cercherò qualche altra soluzione ma sicuramente l'asilo lo farà.
Quello che voglio dire (non molto chiaramente) è che nel caso di R2D2 è necessario che sia lei per prima ad avere una convinzione perché non può basarsi sulle reazioni iniziali della figlia. Se è convinta che per sua figlia sia la cosa migliore, la può mandare tranquillamente anche se piange un po', se è convinta che per sua figlia sia meglio rimandare di un anno è meglio che la tenga a casa e rimandi direttamente, tanto, come dicevamo, non succede niente a inserirli un anno dopo.
Però mandarla con l'ansia e con un grande punto di domanda negli occhi, secondo me non vale la pena.
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Re: non andare alla materna
madainoncicredo, ma che c'entra il nido con la materna? l'eta è completamente diversa, al nido neppure io li ho mandati e sono convinta di aver fatto la cosa giusta (naturalmente ho potuto scegliere), alla materna cioè ORA a 3 anni compiuti c'è la fase della socializzazione che nn mi sembra un'aspetta da poco o da sottovalutare, per carità nn è obbligatorio come dite voi, ma è importante, ok non indispensabile, ma per favore voi fate le scelte che volete dettate dalle vostre certezze della vita, ma nn parliamo di cattiveria per chi invece fa una scelta diversa, perchè qui m'inalbero!
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Re: non andare alla materna
Io davo ragione a Topillo quando dice
Ma la scelta deve essere ponderata molto bene. E pensando non solo alle proprie esigenze e ai desideri del proprio figlio, ma a un insieme complesso di costi/benefici.
Per esempio non concordo se una dice "non li mando così non prendono malattie" (a meno che non ci siano gravi problemi di deficit immunitari, ovvio...).
Ma non concordo nemmeno con chi a priori dice "mio figlio non è pronto". Perché, come ha ben scritto qualcuna di voi qui, i nostri bimbi ci sanno sorprendere...
Poi siccome nel Comune dove vivo ci sono ogni anno 100-150 bimbi esclusi dalle materne, con genitori che non sanno come fare, e magari dei bimbi iscritti "poi vedo come va" che frequentano un giorno a settimana e a gennaio vengono ritirati (quando ormai non si possono più fare inserimenti...), ecco, meglio che qualcuno che può e vuole tenerli a casa lo faccia! Per dire, il mio che pure aveva punti in più per aver frequentato il nido, è stato ammesso alla materna il 10 settembre l'anno scorso... grazie a qualcuno che fortunatamente aveva ritirato il proprio figlio! Ma questo è un altro discorso e chiudo l'OT.
Questo per dire che non criminalizzo chi non li manda per scelta.Topillo ha scritto:ma scusate, certe cose non le vogliono fare ma si DEVONO fare, leggi andare a scuola o fare la puntura, per esempio.
Ma la scuola materna non si DEVE fare.
E' facoltativa. E non solo per la mamma, lo deve essere anche per il bambino.
![]()
Ma la scelta deve essere ponderata molto bene. E pensando non solo alle proprie esigenze e ai desideri del proprio figlio, ma a un insieme complesso di costi/benefici.
Per esempio non concordo se una dice "non li mando così non prendono malattie" (a meno che non ci siano gravi problemi di deficit immunitari, ovvio...).
Ma non concordo nemmeno con chi a priori dice "mio figlio non è pronto". Perché, come ha ben scritto qualcuna di voi qui, i nostri bimbi ci sanno sorprendere...
Poi siccome nel Comune dove vivo ci sono ogni anno 100-150 bimbi esclusi dalle materne, con genitori che non sanno come fare, e magari dei bimbi iscritti "poi vedo come va" che frequentano un giorno a settimana e a gennaio vengono ritirati (quando ormai non si possono più fare inserimenti...), ecco, meglio che qualcuno che può e vuole tenerli a casa lo faccia! Per dire, il mio che pure aveva punti in più per aver frequentato il nido, è stato ammesso alla materna il 10 settembre l'anno scorso... grazie a qualcuno che fortunatamente aveva ritirato il proprio figlio! Ma questo è un altro discorso e chiudo l'OT.
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Re: non andare alla materna
mi spieghi quali sarebbero i "costi" per te?pensando non solo alle proprie esigenze e ai desideri del proprio figlio, ma a un insieme complesso di costi/benefici.

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Re: non andare alla materna
attenzione, la parola cattiveria l'ho usata io, ma non per dire: chi li manda alla materna è cattivo, ma per dire che, visto che non è obbligatoria, se un bambino proprio non è pronto, non ci vuole andare, non ne vuole sapere, obbligarlo (potendo non mandarcelo), sarebbe una cattiveria.mariangelac ha scritto:madainoncicredo, ma che c'entra il nido con la materna? l'eta è completamente diversa, al nido neppure io li ho mandati e sono convinta di aver fatto la cosa giusta (naturalmente ho potuto scegliere), alla materna cioè ORA a 3 anni compiuti c'è la fase della socializzazione che nn mi sembra un'aspetta da poco o da sottovalutare, per carità nn è obbligatorio come dite voi, ma è importante, ok non indispensabile, ma per favore voi fate le scelte che volete dettate dalle vostre certezze della vita, ma nn parliamo di cattiveria per chi invece fa una scelta diversa, perchè qui m'inalbero!
Il nido c'entra con la materna perchè non è obbligatorio nemmeno quello.
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Re: non andare alla materna
be', se una è a casa e non lavora, spendere anche 100 euro di materna al mese è un costo che, se non lo manda, non ha. Idem per il "corredo": grembiule, sacchetta, ecc.mariangelac ha scritto:mi spieghi quali sarebbero i "costi" per te?pensando non solo alle proprie esigenze e ai desideri del proprio figlio, ma a un insieme complesso di costi/benefici.
Oppure si parla anche di "costi" in termini di "sacrificio" per il bambino.
Io parlo della mia esperienza. Quando hanno provato a mandarmi alla materna a 3 anni, io DAVVERO la vivevo malissimo: da non dormire, da non mangiare, da stare triste tutto il giorno.
Quello era un "costo" per me molto più alto che non il presunto beneficio di "avere una nuova esperienza".
Io l'ho interpretata così.
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Re: non andare alla materna
Se sei convinta, la risposta del bambino al distacco iniziale "non conta" per modificare il fatto che frequenterà o no. ("non conta" non nel senso che non ti importa nulla, ma che lo aiuti a superare questa difficoltà, sicura che sarà il meglio per lui, una volta superata).
Il fatto che lui non voglia andare può dipendere da molti motivi, per esempio la paura di quello che non conosce e la difficoltà nello staccarsi da situazioni note e sotto il suo controllo per situazioni non note (nostro caso!). Oppure particolare attaccamento a mamma/nonni/papà, sua insicurezza ("lontano da casa da solo non ce la posso fare"), o chissà che altro, e un pò di tutto insieme. Se tu pensi che valga la pena aiutarlo a superare questi problemi, il fatto che pianga tirando giù i muri secolari del palazzo della scuola (nostro caso, 4° giorno di inserimento, solo 1h al giorno con maestre!!!) "non conta" nel senso ci cui sopra. Ovvio che poi a casa lo aiuto nel capire e metabolizzare la cosa, che gli cerco di trasmettere la mia sicurezza, che gli dò fiducia, mi invento strategie ad hoc (come storie su misura, oggetti vari da portare, nonni a cui mostrare la scuola ecc) gli sono vicina e cerco in tutti i modi di camminare al suo fianco e aiutarlo a superare la difficoltà iniziale (iniziale = mesi, già lo so!). Io so che ne vale la pena. Ma se tu non ne sei convinta, non farlo. Ma non basarti sulla sua risposta.
Il fatto che lui non voglia andare può dipendere da molti motivi, per esempio la paura di quello che non conosce e la difficoltà nello staccarsi da situazioni note e sotto il suo controllo per situazioni non note (nostro caso!). Oppure particolare attaccamento a mamma/nonni/papà, sua insicurezza ("lontano da casa da solo non ce la posso fare"), o chissà che altro, e un pò di tutto insieme. Se tu pensi che valga la pena aiutarlo a superare questi problemi, il fatto che pianga tirando giù i muri secolari del palazzo della scuola (nostro caso, 4° giorno di inserimento, solo 1h al giorno con maestre!!!) "non conta" nel senso ci cui sopra. Ovvio che poi a casa lo aiuto nel capire e metabolizzare la cosa, che gli cerco di trasmettere la mia sicurezza, che gli dò fiducia, mi invento strategie ad hoc (come storie su misura, oggetti vari da portare, nonni a cui mostrare la scuola ecc) gli sono vicina e cerco in tutti i modi di camminare al suo fianco e aiutarlo a superare la difficoltà iniziale (iniziale = mesi, già lo so!). Io so che ne vale la pena. Ma se tu non ne sei convinta, non farlo. Ma non basarti sulla sua risposta.
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Re: non andare alla materna
Topillo, ma nella tua esperienza hai giustamente fatto il punto ed hai capito che forse nn andava calcata la mano in quel modo.... ma lo sai a posteriori, perche per tante altre persone invece l'essere spronati è indispensabile, perche caratterialmente nn amano le novità e c'è una chiusura a prescindere. Siccome ognuno di noi è diverso dall'altro nn si puo affermare (a mio parere) che la cosa migliore è "quella" se davvero nn si prova a farla e nn lo si fa con decisione e consapevolezza, sapendo che se le cose funzionassero bene sarebbe la cosa migliore PER IL BAMBINO. 

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Re: non andare alla materna
C'è chi ha già fatto degli esempi.mariangelac ha scritto:mi spieghi quali sarebbero i "costi" per te?pensando non solo alle proprie esigenze e ai desideri del proprio figlio, ma a un insieme complesso di costi/benefici.
Ne aggiungo uno che, per fortuna, non è il caso mio, ma è successo a un paio di mie amiche. Il caso del "bimbo difficile" che destabilizza la classe. E in un caso parlo di un bimbo psicotico, violento, e senza sostegno all'inizio (che poi è arrivato).
Se già sei poco convinta di mandare tuo figlio perché "non è pronto", l'impatto potrebbe essere devastante. Certo, a priori non puoi saperlo. E non possiamo proteggere i nostri figli dalla vita vera ecc.ecc.. Ma siccome ho seguito quello che ha passato questa mia amica, e con una bimba che non aveva nessun problema di socializzazione, ecco, credo che anch'io qualche dubbio l'avrei avuto...
E' un caso limite, eh.

Per curiosità, siccome ho un'amica con tre gemelli di 3 anni che vanno ora alla materna, i tuoi li metti in una classe sola o in tre? Lei in tre classi, ma in una scuola privata.
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Re: non andare alla materna
Se sei convinta, la risposta del bambino al distacco iniziale "non conta" per modificare il fatto che frequenterà o no. ("non conta" non nel senso che non ti importa nulla, ma che lo aiuti a superare questa difficoltà, sicura che sarà il meglio per lui, una volta superata).
Il fatto che lui non voglia andare può dipendere da molti motivi, per esempio la paura di quello che non conosce e la difficoltà nello staccarsi da situazioni note e sotto il suo controllo per situazioni non note (nostro caso!). Oppure particolare attaccamento a mamma/nonni/papà, sua insicurezza ("lontano da casa da solo non ce la posso fare"), o chissà che altro, e un pò di tutto insieme. Se tu pensi che valga la pena aiutarlo a superare questi problemi, il fatto che pianga tirando giù i muri secolari del palazzo della scuola (nostro caso, 4° giorno di inserimento, solo 1h al giorno con maestre!!!) "non conta" nel senso ci cui sopra. Ovvio che poi a casa lo aiuto nel capire e metabolizzare la cosa, che gli cerco di trasmettere la mia sicurezza, che gli dò fiducia, mi invento strategie ad hoc (come storie su misura, oggetti vari da portare, nonni a cui mostrare la scuola ecc) gli sono vicina e cerco in tutti i modi di camminare al suo fianco e aiutarlo a superare la difficoltà iniziale (iniziale = mesi, già lo so!). Io so che ne vale la pena. Ma se tu non ne sei convinta, non farlo. Ma non basarti sulla sua risposta.
Oplà, hai spiegato in modo molto più chiaro esattamente quello che intendevo io.

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Re: non andare alla materna
purchè però un pochino la sproni, altrimenti sarai tu, col tuo atteggiamento, a portarla a voler stare con teR2D2 ha scritto: Riporto qui il commento di Topillo che sintetizza al meglio ciò che sento:
Provare va bene, perchè magari la sua bimba la stupisce, ma insistere o mandarla contro la sua volontà per me è una cattiveria
a volte con i bimbi bisogna insistere, anche contro la loro volontà, ma per il loro bene
io il primo anno di asilo ho pianto sempre
ma ho anche degli splendidi ricordi e sono contenta che mia madre mi abbia mandato (d'altrone lavorava 16 ore al giorno, non è che avesse modo di scegliere tanto... magari fosse riuscita a venirmi a prendere con un po' più di puntualità avrei pianto meno... mavabbè, è un altro discorso)
piangere al distacco non significa non stare bene dopo
ecco, giusto per sottolineare che non si può generalizzare: all'asilo del nano il pomeriggio fanno attività libere con le classi miste, cosa che reputo importantissima per lui, quindi sono ben contenta che faccia giornata pienamadainoncicredo ha scritto:se potessi lo manderei solo la mattina e non tutto il giorno, perché il pomeriggio non fanno nessuna attività, solo nanna e merenda, e preferirei fargliela fare a casa...
(vero anche che l'alternativa sarebbe stata mattina asilo e pomeriggio coi nonni, che il parttime non me lo posso permettere...)
R2D2 facci sapere come vanno gli altri giorni, se magari scende dalle tue gambe e si fa qualche amichetto/a

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Re: non andare alla materna
Io ho scelto una sola classe per tutti e 3 proprio perche nn sono mai andati al nido e possono "usufruire" della compagnia reciproca, ci sarà tempo per dividerli per far aumentare la loro autonomia, anche perche tra l'altro nn so se la tua amica ha bimbi dello stesso sesso, i miei fanno comunella piu che altro le bimbe, il maschietto è autonomo.madainoncicredo ha scritto:C'è chi ha già fatto degli esempi.mariangelac ha scritto:mi spieghi quali sarebbero i "costi" per te?pensando non solo alle proprie esigenze e ai desideri del proprio figlio, ma a un insieme complesso di costi/benefici.
Ne aggiungo uno che, per fortuna, non è il caso mio, ma è successo a un paio di mie amiche. Il caso del "bimbo difficile" che destabilizza la classe. E in un caso parlo di un bimbo psicotico, violento, e senza sostegno all'inizio (che poi è arrivato).
Se già sei poco convinta di mandare tuo figlio perché "non è pronto", l'impatto potrebbe essere devastante. Certo, a priori non puoi saperlo. E non possiamo proteggere i nostri figli dalla vita vera ecc.ecc.. Ma siccome ho seguito quello che ha passato questa mia amica, e con una bimba che non aveva nessun problema di socializzazione, ecco, credo che anch'io qualche dubbio l'avrei avuto...
E' un caso limite, eh.![]()
Per curiosità, siccome ho un'amica con tre gemelli di 3 anni che vanno ora alla materna, i tuoi li metti in una classe sola o in tre? Lei in tre classi, ma in una scuola privata.

Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)