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Prima, durante e dopo la gravidanza
mamma che lavora dal privato
- lalat
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Re: mamma che lavora dal privato
Tanto per rendere l'idea: una libera professionista di indennità di maternità prende l'80% dei 5/12 del reddito guadagnato 2 anni prima di rimanere incinta. Sapete cosa vuol dire? Che nei 2 anni precedenti la gravidanza si stava facendo la gavetta, oppure non lavorava affatto e quindi di indennità di maternità si prende il minimo che corrisponde a circa 500 euro lorde: ovvero una madre senza reddito prendo di più come assegno di maternità dal comune. Non solo, poiché guadagna così tanto, si ritiene superfluo darle la sua indennità durante i 5 mesi in cui potrà stare a casa ... per cui solo dopo 3 mesi dal parto potrà la ricca professionista, presentare la richiesta alla sua cassa professionale e dopo circa 6 mesi riceverà questo gran contributo. E con tutti questi soldi la professionista pretenderà di continuare a lavorare durante i 5 mesi, privando il bambino della sua importantissima presenza e quindi permettendo alle mamme perfette dipendenti che se ne stanno a casa più di un anno di classificare le mamme professioniste vere mamme degeneri.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- Ari
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Re: mamma che lavora dal privato
lalat, tu hai scelto il tuo lavoro perché ti piace, giusto?lalat ha scritto:Tanto per rendere l'idea: una libera professionista di indennità di maternità prende l'80% dei 5/12 del reddito guadagnato 2 anni prima di rimanere incinta. Sapete cosa vuol dire? Che nei 2 anni precedenti la gravidanza si stava facendo la gavetta, oppure non lavorava affatto e quindi di indennità di maternità si prende il minimo che corrisponde a circa 500 euro lorde: ovvero una madre senza reddito prendo di più come assegno di maternità dal comune. Non solo, poiché guadagna così tanto, si ritiene superfluo darle la sua indennità durante i 5 mesi in cui potrà stare a casa ... per cui solo dopo 3 mesi dal parto potrà la ricca professionista, presentare la richiesta alla sua cassa professionale e dopo circa 6 mesi riceverà questo gran contributo. E con tutti questi soldi la professionista pretenderà di continuare a lavorare durante i 5 mesi, privando il bambino della sua importantissima presenza e quindi permettendo alle mamme perfette dipendenti che se ne stanno a casa più di un anno di classificare le mamme professioniste vere mamme degeneri.
sapevi a che cosa andavi incontro scegliendo la libera professione?
allora non recriminare per favore!
come si è avuto modo di dire più volte qui, non è giusto che le madri libere professioniste abbiano questo trattamento, ma è corretto aspirare al fatto che tutte le madri lavoratrici abbiano il trattamento delle dipendenti, non che ci sia un'involuzione dei diritti già acquisiti.
e quello che succede a danielle, seppure lei ha potuto da dipendente usufruire di tutte le agevolazioni previste dalla lagge, è mobbing puro e semplice, e va combattuto!
Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
ho raccolto questi fiori per te per dimostrare a tutti quanto ti voglio bene
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Re: mamma che lavora dal privato
Io parlo per la mia personale esperienza... non sempre le libere professioniste sanno a "cosa vanno incontro"... io per esempio ho scelto la mia professione a 18 anni quando ho scelto l'università e ho iniziato a esercitare solo a 28 anni dopo un lungo percorso, dopo anni di studio, pratica ed infine abilitazione percui NO quando ho scelto il lavoro che sto facendo NON potevo sapere ciò a cui andavo incontro e non pensavo certo alla maternità a 18 anni.Ari ha scritto:lalat, tu hai scelto il tuo lavoro perché ti piace, giusto?lalat ha scritto:Tanto per rendere l'idea: una libera professionista di indennità di maternità prende l'80% dei 5/12 del reddito guadagnato 2 anni prima di rimanere incinta. Sapete cosa vuol dire? Che nei 2 anni precedenti la gravidanza si stava facendo la gavetta, oppure non lavorava affatto e quindi di indennità di maternità si prende il minimo che corrisponde a circa 500 euro lorde: ovvero una madre senza reddito prendo di più come assegno di maternità dal comune. Non solo, poiché guadagna così tanto, si ritiene superfluo darle la sua indennità durante i 5 mesi in cui potrà stare a casa ... per cui solo dopo 3 mesi dal parto potrà la ricca professionista, presentare la richiesta alla sua cassa professionale e dopo circa 6 mesi riceverà questo gran contributo. E con tutti questi soldi la professionista pretenderà di continuare a lavorare durante i 5 mesi, privando il bambino della sua importantissima presenza e quindi permettendo alle mamme perfette dipendenti che se ne stanno a casa più di un anno di classificare le mamme professioniste vere mamme degeneri.
sapevi a che cosa andavi incontro scegliendo la libera professione?
allora non recriminare per favore!
come si è avuto modo di dire più volte qui, non è giusto che le madri libere professioniste abbiano questo trattamento, ma è corretto aspirare al fatto che tutte le madri lavoratrici abbiano il trattamento delle dipendenti, non che ci sia un'involuzione dei diritti già acquisiti.
e quello che succede a danielle, seppure lei ha potuto da dipendente usufruire di tutte le agevolazioni previste dalla lagge, è mobbing puro e semplice, e va combattuto!
Mi piace quello che faccio e non penso che lalat voglia eliminare i "vantaggi" che le dipendenti hanno ma che non si possono negare, non sarebbe giusto ma del resto è vero che la professionista non può permettersi la maternità e men che meno una gravidanza difficile.
Mia cognata fra maternità e gravidanza è stata a casa per ben 18 mesi per entrambe le gravidanze e la maggior parte del tempo l'ha trascorso al mare nella casa dei suoi... ora... sono contenta che lei abbia potuto trascorrere serenamente la sua gravidanza/maternità ma so che io non potrò mai permettermelo.
Secondo me evidentemente c'è qualcosa che non va in tutti e due i sistemi.
- lalat
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Re: mamma che lavora dal privato
Ma dai su! Vorrei scrivere mille cose ma non ho tempo e non so da dove cominciare perché poi questo post è un grosso minestrone. A parte il discorso di centrare un periodo per beccare la gravidanza ... che mi sembra assurdo ... nel senso che io come donna non ne sarei capace, non terrei conto di un input di questo genere ... a parte questo non mi pare che Danielle sia stata trattata male. Le discussioni sul lavoro ci possono essere, ci mancherebbe altro, ... un datore di lavoro può benissimo fare un'osservazione ad un dipendente, può anche dire una caxxata, se il dipendente ritiene sbagliata l'osservazione può rispondere ... a maggior ragione in un posto privato, non è che si rischia il posto facendosi le proprie ragioni. Altra cosa: ritengo giusto demansionare una persona che ha un impegno fisso come un figlio, che può ammalarsi, etc. Ho avuto a che fare con un ufficio pubblico dove il dirigente era una donna (madre) che faceva il part time ... tutte le pratiche hanno avuto un ritardo di 2 anni, perché lei non aveva il tempo materiale per occuparsi del lavoro di un dirigente ... direi che questo è assolutamente assurdo e siamo tutte d'accordo.
E per ultimo così come a me viene detto: hai voluto fare la libera professionista e mo non devo recriminare .. io dico sei una dipendente? ti viene chiesto di non prenderti i permessi di allattamento? Hai il diritto a questi permessi? prenditeli ... ne hai il diritto no? al limite vai per vie legali. Mio marito, uomo, se li è presi i permessi per l'allattamento ... era un suo diritto ed è andato incontro a tutte le possibili ripicche.
E per ultimo così come a me viene detto: hai voluto fare la libera professionista e mo non devo recriminare .. io dico sei una dipendente? ti viene chiesto di non prenderti i permessi di allattamento? Hai il diritto a questi permessi? prenditeli ... ne hai il diritto no? al limite vai per vie legali. Mio marito, uomo, se li è presi i permessi per l'allattamento ... era un suo diritto ed è andato incontro a tutte le possibili ripicche.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- stefi80
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Re: mamma che lavora dal privato
Sono state dette tante cose giuste, anzi tutte... se viste dal punto di vista personale.. è verissimo che c'è troppa disparita fra mamme autonome e dipendenti.... ma come già qualcuna l'ha detto questo è e non possiamo cambiare le regole, purtroppo...
trovo ingiusto il caso di Lalat - presa come esempio di lavoratrice autonoma - che non si becca meno di un'elemosina, oltre al potenziale danno di perdere la clientela....
trovo ingiusto il caso mio - sempre come esempio di dipendente - perchè se desidero continuare con una carriera allo stesso livello di prima trovo mille difficoltà e bastoni fra le ruote, perchè alla fine che conta è la quantità e non la qualità del tempo dedicato al lavoro..
tanti bei discorsi ma che alla fine poco centrano con lo sfogo di Danielle a mio avviso.... era uno sfogo, ameno io l'ho interpretato come tale, perchè capisco benissimo che se hai instaurato un certo tipo di rapporto - sbagliando magari - dopo se le cose cambiano è moooolto difficile ritornare a trascorrere il nostro tempo in quell'ambiente....
ecco perchè mi sento di dire a Danielle, davvero, non permettere che questi pensieri ti rovinino la salute...
Alla fine io sono dell'idea che si lavora per vivere e non si vive per lavorare... quindi riadisco il concetto... tieni duro magari le cose si sistemano, nel senso che questo gelo nel tempo si trasformerà in un qualcosa di più vivibile.... se continui ad essere una brava lavoratrice io credo che alla fine ne dovranno tener conto... ma soprattutto pensa che alla fine della giornata a casa ci sono i tuoi figli che ti aspettano... ed è l'unica cosa che conta!!!!
senza offesa per nessuna, ma io la vedo così...
ah.. e per la cronanca... Lalat, io non considero la mamma autonoma che "abbandona" il figlio pochi giorni dopo il parto per tornare al lavoro una mamma degenere ... però molto spesso mi dispiace, perchè so che è una scelta obbligata, e se potesse non lo farebbe... cosa molto meno probabile per una dipendente... quindi le mamme autonome hanno tutto il mio rispetto e la mia comprensione, lungi da me definirle mamme degeneri!!!!!!
trovo ingiusto il caso di Lalat - presa come esempio di lavoratrice autonoma - che non si becca meno di un'elemosina, oltre al potenziale danno di perdere la clientela....
trovo ingiusto il caso mio - sempre come esempio di dipendente - perchè se desidero continuare con una carriera allo stesso livello di prima trovo mille difficoltà e bastoni fra le ruote, perchè alla fine che conta è la quantità e non la qualità del tempo dedicato al lavoro..
tanti bei discorsi ma che alla fine poco centrano con lo sfogo di Danielle a mio avviso.... era uno sfogo, ameno io l'ho interpretato come tale, perchè capisco benissimo che se hai instaurato un certo tipo di rapporto - sbagliando magari - dopo se le cose cambiano è moooolto difficile ritornare a trascorrere il nostro tempo in quell'ambiente....
ecco perchè mi sento di dire a Danielle, davvero, non permettere che questi pensieri ti rovinino la salute...
Alla fine io sono dell'idea che si lavora per vivere e non si vive per lavorare... quindi riadisco il concetto... tieni duro magari le cose si sistemano, nel senso che questo gelo nel tempo si trasformerà in un qualcosa di più vivibile.... se continui ad essere una brava lavoratrice io credo che alla fine ne dovranno tener conto... ma soprattutto pensa che alla fine della giornata a casa ci sono i tuoi figli che ti aspettano... ed è l'unica cosa che conta!!!!
senza offesa per nessuna, ma io la vedo così...
ah.. e per la cronanca... Lalat, io non considero la mamma autonoma che "abbandona" il figlio pochi giorni dopo il parto per tornare al lavoro una mamma degenere ... però molto spesso mi dispiace, perchè so che è una scelta obbligata, e se potesse non lo farebbe... cosa molto meno probabile per una dipendente... quindi le mamme autonome hanno tutto il mio rispetto e la mia comprensione, lungi da me definirle mamme degeneri!!!!!!
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- fisio
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Re: mamma che lavora dal privato
Io non la metterei su questi toni.lalat ha scritto: E con tutti questi soldi la professionista pretenderà di continuare a lavorare durante i 5 mesi, privando il bambino della sua importantissima presenza e quindi permettendo alle mamme perfette dipendenti che se ne stanno a casa più di un anno di classificare le mamme professioniste vere mamme degeneri.
E comunque non tutte le mamme libere professioniste tornano al lavoro un giorno dopo il parto. Io non sono rientrata e finchè lo riterrò opportuno starò a casa con mio figlio,tra mille sacrifici e sapendo che poi,ricominciare sarà duro e magari tanti anni di onorata carriera andranno in fumo.
Non sono ricca.
Avevo un'attività professionale indipendente ben avviata e ricca di soddisfazioni.
Ma dopo la nascita di mio figlio ho sentito questa esigenza e fanc@@@@lo a tutto.
C'è anche questa realtà.
E sicuramente non ho mai visto le mamme dipendenti come quelle perfette e che classificano degeneri le libere professioniste.
E' pur vero che SAPEVO che la libera professione implicava determinati "svantaggi" e mi sono assunta il rischio.
Ogniuno alla fine fa come ritiene meglio.
Il folle,l'amante,il poeta solo d'immaginazion son fatti...
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Re: mamma che lavora dal privato
fisio ha scritto:Io non la metterei su questi toni.lalat ha scritto: E con tutti questi soldi la professionista pretenderà di continuare a lavorare durante i 5 mesi, privando il bambino della sua importantissima presenza e quindi permettendo alle mamme perfette dipendenti che se ne stanno a casa più di un anno di classificare le mamme professioniste vere mamme degeneri.
E comunque non tutte le mamme libere professioniste tornano al lavoro un giorno dopo il parto. Io non sono rientrata e finchè lo riterrò opportuno starò a casa con mio figlio,tra mille sacrifici e sapendo che poi,ricominciare sarà duro e magari tanti anni di onorata carriera andranno in fumo.
Non sono ricca.
Avevo un'attività professionale indipendente ben avviata e ricca di soddisfazioni.
Ma dopo la nascita di mio figlio ho sentito questa esigenza e fanc@@@@lo a tutto.
C'è anche questa realtà.
E sicuramente non ho mai visto le mamme dipendenti come quelle perfette e che classificano degeneri le libere professioniste.
E' pur vero che SAPEVO che la libera professione implicava determinati "svantaggi" e mi sono assunta il rischio.
Ogniuno alla fine fa come ritiene meglio.
Sono d'accordo! Io sono stata sia in proprio sia dipendente e quindi CONOSCO le differenze, i pro e i contro ma alla fine sceglierei e sceglierò nuovamente la libera professione. Perché nonostante le tasse esorbitanti che si pagano, la mancanza di tutela della maternità e compagnia varia, se devo sbattermi preferisco farlo per ME e non per arricchire le tasche di qualcuno che è magari costretto (dalla legge) a farmi fare 6 mesi a casa, ma che quando torno, non solo mi declassa senza parlarne prima, ma magari mi tiene il muso per mesi e mesi perché ho osato fare un figlio... E no, meglio farsi il mazzo per cause migliori.. Poi tutto è relativo e dipende da cosa uno vuole, io la casa non me la comprerò mai, ma almeno la mia salute mentale rimane intatta!
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.
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Re: mamma che lavora dal privato
OT: Lunette la tua firma è spettacolare!Lunette ha scritto: Sono d'accordo! Io sono stata sia in proprio sia dipendente e quindi CONOSCO le differenze, i pro e i contro ma alla fine sceglierei e sceglierò nuovamente la libera professione. Perché nonostante le tasse esorbitanti che si pagano, la mancanza di tutela della maternità e compagnia varia, se devo sbattermi preferisco farlo per ME e non per arricchire le tasche di qualcuno che è magari costretto (dalla legge) a farmi fare 6 mesi a casa, ma che quando torno, non solo mi declassa senza parlarne prima, ma magari mi tiene il muso per mesi e mesi perché ho osato fare un figlio... E no, meglio farsi il mazzo per cause migliori.. Poi tutto è relativo e dipende da cosa uno vuole, io la casa non me la comprerò mai, ma almeno la mia salute mentale rimane intatta!
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Re: mamma che lavora dal privato
Io lavoro nel privato, ma - nonostante due gravidanze ravvicinate - non mi sono mai sentita discriminata.
Per la cronaca sono tornata in ufficio tutte e due le volte quando i figli avevano 7 mesi e mi sono sempre tenuta in contatto coi colleghi.
Spesso tardare il rientro e tagliare i ponti significa un rientro difficile a prescindere dalla buona volontà del datore di lavoro perchè vuol dire ricominciare da zero come rapporti interpersonali e aggiornamento professionale.
Per la cronaca sono tornata in ufficio tutte e due le volte quando i figli avevano 7 mesi e mi sono sempre tenuta in contatto coi colleghi.
Spesso tardare il rientro e tagliare i ponti significa un rientro difficile a prescindere dalla buona volontà del datore di lavoro perchè vuol dire ricominciare da zero come rapporti interpersonali e aggiornamento professionale.
2005 & 2007- Mammukka in pensione - Reading in progress IL GIARDINO SEGRETO
*Mamma, quando ero nella pancia dormivo abbracciata al tuo cuore*
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Re: mamma che lavora dal privato
ottyx ha scritto:Io lavoro nel privato, ma - nonostante due gravidanze ravvicinate - non mi sono mai sentita discriminata.
Per la cronaca sono tornata in ufficio tutte e due le volte quando i figli avevano 7 mesi e mi sono sempre tenuta in contatto coi colleghi.
Spesso tardare il rientro e tagliare i ponti significa un rientro difficile a prescindere dalla buona volontà del datore di lavoro perchè vuol dire ricominciare da zero come rapporti interpersonali e aggiornamento professionale.

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Re: mamma che lavora dal privato
Quoto Fisio quando in risposta a Lalat dice che che una persona sa a cosa va incontro quando sceglie se essere libero professionista o dipendente...
Proprio oggi parlavo con una mia collega di questo argomento e quello che sostenevo e sostengo è che una persona quando sceglie la carriera di libero professionista valuta i rpo e i contro, tra cui anche la maternità non tutelata, ma non solo purtroppo... se alla fine decide di continuare su quella strada è perchè comunque il piatto della sua bilancia pesa sempre di più dalla parte dei pro, quindi le va bene così...
Lei sostiene che una donna a 20/25 anni quando decide di fare un certo tipo di attività professionale non pensa alla maternità...
sarà che io a 20 anni già sapevo che nella vita avrei voluto dare la priorità alla famiglia piuttosto che alla carriera, quindi ogni mia scelta era improntata su quella direzione, quindi faccio la domanda a voi libere professioniste... ma voi quando avete fatto la vostra scelta avete tenuto in considerazione o no la possibilità di una futura maternità?
Cioè se dovessi fare io una scelta di questo tipo mi direi: ok voglio diventare una libera professionista affermata, quindi SO che:
- mi devo fare un mazzo tanto per un periodo di tempo non definito
- in questo periodo dovrei stare attenta a non fare figli altrimenti rischio di perdere il giro d'affari/clienti
- se non posso lavorare io devo assumere quacuno ma prima devo trovare i soldi per pagarlo
- quando e se l'attività sarà avviata e potrò o vorrò pensare ad una maternità, so che sarà molto probabile che dovrò lavorare fino al momento del parto e subito dopo la nascita riprendere la mia attività..
Ovviamente per me una professionista deve rispondere che è ben disposta ad osservare questi 4 punti (iniziali) per poter far carriera....
La mia non è ne accusa ne polemica, ma voglio solo capire se tutte le professioniste - ma anche le dipendenti - che hanno SCELTO la loro attività si sono poste queste domande ... perchè secondo la mia amica no e a me sembra un po' strano... quindi voglio solo capire!!!!
Proprio oggi parlavo con una mia collega di questo argomento e quello che sostenevo e sostengo è che una persona quando sceglie la carriera di libero professionista valuta i rpo e i contro, tra cui anche la maternità non tutelata, ma non solo purtroppo... se alla fine decide di continuare su quella strada è perchè comunque il piatto della sua bilancia pesa sempre di più dalla parte dei pro, quindi le va bene così...
Lei sostiene che una donna a 20/25 anni quando decide di fare un certo tipo di attività professionale non pensa alla maternità...
sarà che io a 20 anni già sapevo che nella vita avrei voluto dare la priorità alla famiglia piuttosto che alla carriera, quindi ogni mia scelta era improntata su quella direzione, quindi faccio la domanda a voi libere professioniste... ma voi quando avete fatto la vostra scelta avete tenuto in considerazione o no la possibilità di una futura maternità?
Cioè se dovessi fare io una scelta di questo tipo mi direi: ok voglio diventare una libera professionista affermata, quindi SO che:
- mi devo fare un mazzo tanto per un periodo di tempo non definito
- in questo periodo dovrei stare attenta a non fare figli altrimenti rischio di perdere il giro d'affari/clienti
- se non posso lavorare io devo assumere quacuno ma prima devo trovare i soldi per pagarlo
- quando e se l'attività sarà avviata e potrò o vorrò pensare ad una maternità, so che sarà molto probabile che dovrò lavorare fino al momento del parto e subito dopo la nascita riprendere la mia attività..
Ovviamente per me una professionista deve rispondere che è ben disposta ad osservare questi 4 punti (iniziali) per poter far carriera....
La mia non è ne accusa ne polemica, ma voglio solo capire se tutte le professioniste - ma anche le dipendenti - che hanno SCELTO la loro attività si sono poste queste domande ... perchè secondo la mia amica no e a me sembra un po' strano... quindi voglio solo capire!!!!

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Re: mamma che lavora dal privato
Stefy, se poni la domanda ma ti dai da sola la risposta, che domanda è? E' una domanda o un giudizio?stefi80 ha scritto:ma voi quando avete fatto la vostra scelta avete tenuto in considerazione o no la possibilità di una futura maternità?
Cioè se dovessi fare io una scelta di questo tipo mi direi: ok voglio diventare una libera professionista affermata, quindi SO che:
- mi devo fare un mazzo tanto per un periodo di tempo non definito
- in questo periodo dovrei stare attenta a non fare figli altrimenti rischio di perdere il giro d'affari/clienti
- se non posso lavorare io devo assumere quacuno ma prima devo trovare i soldi per pagarlo
- quando e se l'attività sarà avviata e potrò o vorrò pensare ad una maternità, so che sarà molto probabile che dovrò lavorare fino al momento del parto e subito dopo la nascita riprendere la mia attività..
Ovviamente per me una professionista deve rispondere che è ben disposta ad osservare questi 4 punti (iniziali) per poter far carriera....
In ogni caso ci sono due errori (o meglio, la mancata valutazione di due aspetti) nelle premesse della domanda che poni.
Apparentemente sembra facile: comincio la mia attività e "scelgo" di rinunciare ad alcune cose per far carriera...
La realtà, però, è che la gran parte delle "carriere" si intraprende andando all'Università: è in quel momento e non dopo (quando si comincia effettivamente a lavorare) che si stabilisce il proprio destino lavorativo. Ti assicuro che, quando mi sono iscritta alla mia facoltà universitaria, a 19 anni, non avevo minimamente presente i punti che hai citato sopra: al contrario veniva descritta come una facoltà che concedeva innumerevoli sbocchi, nel pubblico e nel privato, e bla bla bla. Una volta laurata, mi sono accorta che la situazione era molto diversa...5 anni erano passati, e tutti questi sbocchi non c'erano più, causa crisi economica. E così tanti laureati come me si sono trovati ad entrare nel mondo del lavoro in un periodo difficile e hanno "scelto" la libera professione. Quindi è stata una scelta per modo di dire.
Il secondo errore è che tu colleghi la "scelta" alla "carriera", quasi fosse lo scotto naturale che uno deve pagare per avere in cambio "onori, gloria e soldi", ovverosia il mondo dorato che tanti dipendenti immaginano. In realtà oggi molti professionisti attualmente fanno la fame, altro che carriera, sono i più precari tra i precari, ma non possono tornare indietro, perché chi assume oggi gente che si ritrova a 35/40 senza precedenti esperienze in un'azienda?
Insomma, i problemi ci sono per tutti, di categorie privilegiate pochine (forse i notai, ma si lamentano moltissimo anche loro, di questi tempi...

Stefania e Valerio nato a Milano il 12.08.2005
- stefi80
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Re: mamma che lavora dal privato
No StefY ... scusa non voleva essere un giudizio... anzi.... se così si è stato interpretato mi spiace e mi scuso se qualcuna si è sentita offesa...
io ho detto solo quello che "credo" farei io se dovessi fare una scelta , però ammetto che la scelta che farei ora è quella di una già mamma e quindi mi sono resa conto che per forza di cose mi farei queste domande...
...volevo solo spiegarti quello che è il mio passato per farti meglio capire il perchè del mio quesito.... alle medie ero brava e i prof al momento della scelta delle superiori mi hanno pompato per andare al liceo perchè poi vai all'università, ti da un preparazione adatta ecc ecc.....
vado al liceo, in 4° conosco quello che oggi è mio marito... e alla fine non mi interessa niente dell'università... a 18 anni capisco che non voglio aspettare altri 7/8 anni per potermi sposare (che poi aspetterò comunuqe, ma per mia personalissima scelta e non per forza di cose)... quindi alla maturità decido di non continuare gli studi universitari... sono fortunata perchè meno di un anno dopo trovo un lavoro da impegata ed è lo stesso di adesso!!!! e questo mi ha permesso di sentirmi libera di sposarmi quando volevo e fare un figlio quando volevo....
ripeto... mia personalissima opinione, o meglio avevo un desiderio che ho cercato di seguire in questi anni e mi sono mossa in questo senso...
Stefi, non penso proprio che la carriera di libero professionista sia fatta tutta rose e fiori, anzi, secondo me è molto ma molto impegnativa e lo so - anche se non l'ho vissuto sulla mia pelle - quanto sia dura, e so che spesso lo sforzo - economico, fisico mentale, di tempo - che ci metti non è inizialmente ripagato....
in ogni modo ho capito quello che volevi dire... effettivamente mi rendo conto che a 20 anni non hai la mentalità che hai a 30, ne tantomeno la sfera di cristallo per renderti conto di quello che sarà il tuo futuro
io ho detto solo quello che "credo" farei io se dovessi fare una scelta , però ammetto che la scelta che farei ora è quella di una già mamma e quindi mi sono resa conto che per forza di cose mi farei queste domande...
...volevo solo spiegarti quello che è il mio passato per farti meglio capire il perchè del mio quesito.... alle medie ero brava e i prof al momento della scelta delle superiori mi hanno pompato per andare al liceo perchè poi vai all'università, ti da un preparazione adatta ecc ecc.....
vado al liceo, in 4° conosco quello che oggi è mio marito... e alla fine non mi interessa niente dell'università... a 18 anni capisco che non voglio aspettare altri 7/8 anni per potermi sposare (che poi aspetterò comunuqe, ma per mia personalissima scelta e non per forza di cose)... quindi alla maturità decido di non continuare gli studi universitari... sono fortunata perchè meno di un anno dopo trovo un lavoro da impegata ed è lo stesso di adesso!!!! e questo mi ha permesso di sentirmi libera di sposarmi quando volevo e fare un figlio quando volevo....
ripeto... mia personalissima opinione, o meglio avevo un desiderio che ho cercato di seguire in questi anni e mi sono mossa in questo senso...
Stefi, non penso proprio che la carriera di libero professionista sia fatta tutta rose e fiori, anzi, secondo me è molto ma molto impegnativa e lo so - anche se non l'ho vissuto sulla mia pelle - quanto sia dura, e so che spesso lo sforzo - economico, fisico mentale, di tempo - che ci metti non è inizialmente ripagato....
in ogni modo ho capito quello che volevi dire... effettivamente mi rendo conto che a 20 anni non hai la mentalità che hai a 30, ne tantomeno la sfera di cristallo per renderti conto di quello che sarà il tuo futuro
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Re: mamma che lavora dal privato
scusatemi...ho letto questo post tutto d'un fiato....posso dire la mia?? ma magari entrare nel pubblico...magari stare tranquilla e non fare i conti del tipo...l'azienda come va? abbiamo commesse?? siamo in perdita???? e magari non vedere le occhiate storte dei colleghi quando timbri dopo le tue giuste 8 ore...perchè nel privato è sempre meglio farsi vedere disponibile...e magari starsene a casa quando tuo figlio ha la febbre...perchè nel pubblico c'è un mese l'anno retribuito per malattia bambino...e magari fare meno ore....e magari poter solo chiedelo un part time....IO VOGLIO UN POSTO PUBBLICO...conoscete qualcuno che mi possa raccomandare? perchè io li faccio tutti i concorsi ma non sono mai idonea....
p.s 10 anni di lavoro in azienda privata, appena arriva il figlio, mi cambiano ruolo, reparto e ....sono la prima a finire in cassa integrazione da luglio...e tra poco perderò pure il posto PRIVATO.
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Mamma Felice di Matteo nato a Roma il 06/08/2006
Mamma Felice di Sara nata a Roma il 06/05/2011
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