nel loro caso le alternative non c'erano,il mondo è strapieno di mamme che devono lavorare,e devono per forza,per arrivare a fine mese,per una questione contributiva,per non perdere il posto di lavoro ecceteraAri ha scritto:sicuramente sì.francesca74 ha scritto:ma aldilà di volere/potere,non ritieni che comunque loro mancassero veramente tanto da casa?
ma lo sai perché succedeva questo?
perché l'unico asilo nido che teneva aperto fino alle 8 di sera, si trovava a 30 km di distanza da casa/lavoro di lei e di lui. quindi c'erano ben 2 ore di tempo che il bambino passava in macchina per gli spostamenti.
cosa che non sarebbe successa se tutti i nidi facessero un orario più flessibile.
però vi prego,non venitemi a dire che la signora primario di parigi vive felice con 4 figli perchè ha gli aiuti statali,a me sembra una presa per kiul bella e buona
per quanto mi riguarda,non ne faccio una questione uomo/donna/carriera,per me (sottolineo: PER ME) i figli sono anche un lavoro,sono un impegno che esattamente come un lavoro ha delle scadenze,dei tempi,e presuppone un certo impegno
è ovvio che quando il bambino va a scuola,tutta la famiglia dispone di ore da organizzare diversamente, i bisogni di un bambino di 3 anni non sono gli stessi di un neonato di sei mesi
quindi,secondo il MIO punto di vista,una politica atta a agevolare la famiglia,deve poter permettere a entrambi i genitori di passare quanto più tempo possibile coi figli,almeno fino al compimento dei due anni,dunque i soldi pubblici andrebbero spesi in questo senso
non mi sembra di dire eresie o roba da medioevo





