.E' da un pò che Valerio vorrebbe un gatto, ma sino ad ora mi sono sempre opposta per ragioni pratiche (siamo tutti fuori casa sino al pomeriggio). Settimana scorsa è avvenuto quello che ho considerato un segno del destino: abbiamo sentito un miao ripetuto, aperto la porta e trovato un gattino sull'uscio di casa (e io abito al nono piano
).Lui è entrato col passo sicuro del padrone
, non ha voluto nè mangiare nè bere, ma si è subito sdraiato sul mio letto matrimoniale a fare le fusa e a farsi accarezzare da Valerio, che era felicissimo!Purtroppo però, dopo pochissimi minuti, mio figlio ha cominciato a dare segni molto evidenti di disagio: occhi lacrimanti e palpebre gonfie (addirittura non riusciva a tenerli più aperti), e ha anche cominciato a tossire (mi diceva che
aveva problemi di respirazione
).Ho immediatamente consegnato il gattino ai vicini (poi abbiamo scoperto che proveniva da un altro Condominio e l'abbiamo riconsegnato ai proprietari, ecco perché era così pasciuto ed abituato a stare in casa...) e pian piano la situazione è tornata normale.
Ho quindi realizzato che mio figlio è allergico al pelo dei gatti (la cosa strana però è che questa estate aveva accarezzato altri gatti senza conseguenze
), quindi mi sa che l'idea dell'adozione è da archiviarsi a tempo indeterminato.Sapete se c'è modo di risolvere il problema o ci dobbiamo rassegnare?
