

"Tutti le specie di Caridina possono essere riprodotte ed allevate in acquario. Le Caridine si nutrono dei residui di cibo ma anche di alghe.La temperatura ottimale si aggira intorno ai 22-26 (fino a 28) °C con un optimum di 24. Gh pari a 4 e Kh pari a 2; pH lievemente acido (5-6,8). L'acqua deve essere lievemente dura (contenente sali di calcio) perché questi favoriscono la formazione del caparapace e le mute. È possibile ottenere la riproduzione in cattività seguendo delle regole, perlatro non accettate da tutti. La femmina con le uova va isolata in una vasca insieme a due-tre maschi. Le larve si nutrono di fitoplancton non facile da reperire. Alcuni allevatori usano lasciare dell'acqua a riposo finché non diventi verdastra, segno di formazione di alghe anche unicellulari (fitoplancton). Poi con una siringa si preleva un po' di questo liquido che viene iniettato nella vaschetta. L'acqua secondo alcuni autori dovrebbe essere salmastra, simulando le condizioni in cui le larve si sviluppano in natura. Raggiunta la misura di 1-1,5 cm le caridine possono essere immesse nell'acquario di comunità, nel quale si farà attenzione a non avere pesci ghiotti di crostacei come Discus e Scalari."
il condizionale mi lascia perplessa
