Se mamma e papà la pensano in maniera opposta
Inviato: 5 lug 2013, 12:16
Oggi mi sento molto frustrata.
Ieri al campo estivo è successa una cosa spiacevole alla mia bimba e io e mio marito abbiamo verso la cosa un approccio diametralmente opposto e lui non ha intenzione di trovare una mediazione.
Età dei bambini: 6-7 anni
Fatto.
Elisa sta giocando in una zona un po' appartata del giardino della scuola. Le si avvicinano 3 compagni e le chiedono di spogliarsi per mostrare "patatina e sedere" (testuali parole).
Lei rifiuta e parte l'opera di convincimento.
"se lo fai tu, noi ti mostriamo il pisello"
"dai che tanto la mamma non ti vede"
"tanto qui siamo da soli"
"tanto quando andiamo in piscina e ci cambiamo il costume ti vediamo lo stesso, per cui cosa cambia"
Elisa continua ad opporsi, i tre si spogliano per mostrarle le parti intime e lei risponde che non è interessata. A quel punto riesce ad allontanarsi.
Non dice nulla agli educatori, ma lo racconta subito a mia mamma quando la va a prendere.
Arrivo a casa e lo dice anche a me. Io poi lo racconto a mio marito.
Mia reazione.
Rimango turbata, sono felice che mia figlia non si sia lasciata convincere e che me l'abbia raccontato. Mi dispiace che non l'abbia detto subito agli educatori.
Le faccio i complimenti per come ha agito e poi parlo con mia mamma.
Voglio tenere i profilo basso perché queste cose possono accadere, vanno censurate ma non bisogna farne un caso di stato.
Le chiedo di parlare il giorno dopo con il responsabile del centro segnalando l'accaduto e chiedendo che venga fatta segnalazione ai genitori dei bambini coinvolti e che si tenga d'occhio il gruppo.
Segnalo ad Elisa che è meglio se non si apparta più.
Delego mia mamma perché io oggi non potevo tardare in ufficio.
Mio marito.
Reazione violentissima, è inca@@ato come una iena, parla di denuncia per omessa vigilanza, fa il terzo grado ad Elisa.
Ne loda il comportamento e la invita a rimanere in vista degli educatori e le dice che se succede di nuovo la ritira dal campo estivo, non perché lei abbia sbagliato ma perché non è un posto sicuro.
Questa mattina ha voluto parlare con gli educatori e il responsabile. Ha fatto parlare prima Elisa, poi l'ha fatta mandare in classe e quindi è andato avanti lui esponendo senza alcun filtro come la pensa dall'omessa vigilanza fino al gravissimo comportamento dei bambini.
Il responsabile del centro estivo.
Ha dato ragione a mio marito, ha detto che parlerà con i bambini e i genitori.
Dice che terrà conto del rilievo sulla piscina dando istruzioni di dividere i due gruppi (maschi e femmine) al momento del cambio costume.
Mio marito non riesce a calmarsi, l'ha presa sul personale. Parla di offesa arrecata a noi tutti e vuole delle scuse formali perché solo così avrà la certezza che le famiglie interessate si siano rese conto di quanto accaduto. Dice che se nessuno si farà vivo, prenderà provvedimenti.
Quando gli ho fatto presente che secondo me è difficile che qualcuno gli faccia le scuse, ma che questo non significa che le famiglie non si facciano carico della cosa si è incavolato con me e ha detto che per lui non può finire così.
Gli ho detto che pur condividendo rabbia e frustrazione ritengo che dobbiamo tenere presente che ogni nostra azione e reazione ha delle ricadute su Elisa.
Insomma per come parla, se non avrà il feed-back che ritiene corretto si rivolgerà direttamente alle famiglie.
Io trovo la cosa eccessiva anche perché su questo fatto lui sta montando un caso.
Io sono dell'idea che quanto accaduto sia sgradevole e grave quantomeno per l'atteggiamento dei bambini che ho trovato parecchio malizioso, ma valuto anche questo:
- età dei bimbi
- contesto
- Elisa ha saputo difendersi
- mi sembra assurdo trattarli come criminali
- non li vedo come potenziali femminicidi (parole di mio marito ieri sera), ma sicuramente le famiglie un discorsetto devono farglielo
- dal racconto di Elisa era evidente che i tre avevano responsabilità diverse
- non mi sento offesa
- Elisa è comunque tranquilla e mi pare abbia dato il giusto peso a tutto
Considerato l'atteggiamento di mio marito ho timore che non si fermerà se non avrà soddisfazione e ho timore che farà qualcosa di eccessivo di cui poi la bambina pagherà le conseguenze.
Sono esagerata?
Vi siete trovate in una situazione in cui vi pareva di non trovare un punto di mediazione con vostro marito?
Grazie
Francesca
Ieri al campo estivo è successa una cosa spiacevole alla mia bimba e io e mio marito abbiamo verso la cosa un approccio diametralmente opposto e lui non ha intenzione di trovare una mediazione.
Età dei bambini: 6-7 anni
Fatto.
Elisa sta giocando in una zona un po' appartata del giardino della scuola. Le si avvicinano 3 compagni e le chiedono di spogliarsi per mostrare "patatina e sedere" (testuali parole).
Lei rifiuta e parte l'opera di convincimento.
"se lo fai tu, noi ti mostriamo il pisello"
"dai che tanto la mamma non ti vede"
"tanto qui siamo da soli"
"tanto quando andiamo in piscina e ci cambiamo il costume ti vediamo lo stesso, per cui cosa cambia"
Elisa continua ad opporsi, i tre si spogliano per mostrarle le parti intime e lei risponde che non è interessata. A quel punto riesce ad allontanarsi.
Non dice nulla agli educatori, ma lo racconta subito a mia mamma quando la va a prendere.
Arrivo a casa e lo dice anche a me. Io poi lo racconto a mio marito.
Mia reazione.
Rimango turbata, sono felice che mia figlia non si sia lasciata convincere e che me l'abbia raccontato. Mi dispiace che non l'abbia detto subito agli educatori.
Le faccio i complimenti per come ha agito e poi parlo con mia mamma.
Voglio tenere i profilo basso perché queste cose possono accadere, vanno censurate ma non bisogna farne un caso di stato.
Le chiedo di parlare il giorno dopo con il responsabile del centro segnalando l'accaduto e chiedendo che venga fatta segnalazione ai genitori dei bambini coinvolti e che si tenga d'occhio il gruppo.
Segnalo ad Elisa che è meglio se non si apparta più.
Delego mia mamma perché io oggi non potevo tardare in ufficio.
Mio marito.
Reazione violentissima, è inca@@ato come una iena, parla di denuncia per omessa vigilanza, fa il terzo grado ad Elisa.
Ne loda il comportamento e la invita a rimanere in vista degli educatori e le dice che se succede di nuovo la ritira dal campo estivo, non perché lei abbia sbagliato ma perché non è un posto sicuro.
Questa mattina ha voluto parlare con gli educatori e il responsabile. Ha fatto parlare prima Elisa, poi l'ha fatta mandare in classe e quindi è andato avanti lui esponendo senza alcun filtro come la pensa dall'omessa vigilanza fino al gravissimo comportamento dei bambini.
Il responsabile del centro estivo.
Ha dato ragione a mio marito, ha detto che parlerà con i bambini e i genitori.
Dice che terrà conto del rilievo sulla piscina dando istruzioni di dividere i due gruppi (maschi e femmine) al momento del cambio costume.
Mio marito non riesce a calmarsi, l'ha presa sul personale. Parla di offesa arrecata a noi tutti e vuole delle scuse formali perché solo così avrà la certezza che le famiglie interessate si siano rese conto di quanto accaduto. Dice che se nessuno si farà vivo, prenderà provvedimenti.
Quando gli ho fatto presente che secondo me è difficile che qualcuno gli faccia le scuse, ma che questo non significa che le famiglie non si facciano carico della cosa si è incavolato con me e ha detto che per lui non può finire così.
Gli ho detto che pur condividendo rabbia e frustrazione ritengo che dobbiamo tenere presente che ogni nostra azione e reazione ha delle ricadute su Elisa.
Insomma per come parla, se non avrà il feed-back che ritiene corretto si rivolgerà direttamente alle famiglie.
Io trovo la cosa eccessiva anche perché su questo fatto lui sta montando un caso.
Io sono dell'idea che quanto accaduto sia sgradevole e grave quantomeno per l'atteggiamento dei bambini che ho trovato parecchio malizioso, ma valuto anche questo:
- età dei bimbi
- contesto
- Elisa ha saputo difendersi
- mi sembra assurdo trattarli come criminali
- non li vedo come potenziali femminicidi (parole di mio marito ieri sera), ma sicuramente le famiglie un discorsetto devono farglielo
- dal racconto di Elisa era evidente che i tre avevano responsabilità diverse
- non mi sento offesa
- Elisa è comunque tranquilla e mi pare abbia dato il giusto peso a tutto
Considerato l'atteggiamento di mio marito ho timore che non si fermerà se non avrà soddisfazione e ho timore che farà qualcosa di eccessivo di cui poi la bambina pagherà le conseguenze.
Sono esagerata?
Vi siete trovate in una situazione in cui vi pareva di non trovare un punto di mediazione con vostro marito?
Grazie
Francesca