equilibri in famiglia

[Ari]

Sì, rendi.
si chiama "vivere in superficie"

[vassliss]

può darsi, ma se l'avessi imparato prima avrei vissuto meglio...

[Ari]

io non credo, ma non ho la pretesa di convincerti.
ma credo che tu confonda il paturniarsi con l'elaborare.
sono due cose diverse...
un conto è farsi mille menate per ogni cosa e quindi vivere male, altro è affrontare un dolore vero, viverlo fino in fondo e poi lasciarlo andare.

[vassliss]

ari prima o poi dovrò farci i conti, lo so. faccio la forte, ma so di non esserlo. è solo che... stavolta mi sono mancate le risorse. che torneranno, se mi lascio il tempo necessario...

[Ari]

questo è comprensibile, però non fare l'errore di giudicare tuo marito se ha un tipo di reazione diverso dalla tua, ok?

[vassliss]

[galea]

Ciao Lin, arrivo dopo altre che ti hanno già risposto ampiamente...
Mio marito ha un'attività che lo tiene impegnato tutti i giorni dell'anno (e per tutti intendo tutti tranne 3: Natale, Santo Stefano e primo dell'anno) dalle 5,45 di mattina alle 19,30/20 di sera (con stacco per il pranzo). In pratica ha solo la domenica pomeriggio per stare con i bambini e a volte è stanchissimo, vorrebbe solo andare a letto e dormire, ma si sforza anche perchè hanno voglia di stare con lui.
I bambini sanno che papà lavora tanto perchè il negozio ha quegli orari: quando hanno nostalgia vanno in negozio da lui e "aiutano" a servire i clienti: sarà che per loro è normale, è così da sempre.

Anch'io ho avuto dei momenti di sconforto: riunioni scolastiche sempre da sola, gite da sola, vacanze da sola con i nonni, spesa da sola, mai un fine settimana via, mai una domenica al mare... e a volte l'ho anche un po' colpevolizzato per aver scelto di rilevare questa attività anzichè continuare a fare l'impiegato, ma poi ricordo come tornava a casa la sera, demoralizzato, arrabbiato, deluso e come invece affronta le giornate ora, soddisfatto, realizzato anche se stanco.
Per anni mi sono sentita "sfortunata" perchè non avevo il marito sempre presente che hanno altre amiche, ma poi mi sono resa conto che lui è molto più presente di altri mariti che magari sono a casa ma "non ci sono" in realtà, mentre lui c'è anche se non fisicamente e so che si butterebbe nel fuoco per noi.

A quanto ho capito a voi questa cosa è capitata e il tanto lavoro di tuo marito è dovuto all'esigenza più che alla volontà: prova a vederla in positivo, a considerare il tanto tempo al lavoro come un atto d'amore nei vostri confronti più che come una privazione di altre cose. A me è servito molto vederla in questo modo.

[vassliss]

galea il guaio è che il socio è oggi com'era il tuo prima!!! grazie del tuo intervento, sono contenta che tu abbia trovato il tuo equilibrio nonostante le difficoltà e spero di riuscire presto a fare lo stesso, anche se devo dire che da quando abbiamo parlato e affrontato la cosa va tutto decisamente meglio. anzi, direi bene!

[laura s]

Anche mio marito lavora molto, moltissimo, però devo dire che quando non è in trasferta preferisce lavorare di sera tardi ma si prende la mezz'ora al mattino per accompagnare Annalisa a scuola e l'oretta di sera per giocare con loro prima di metterli a nanna.
Credo che più che esserci alla gita scolastica per i bambini sia importante questa quotidianità, e basta davvero poco. I più bei ricordi del mio papà, che ha sempre lavorato moltissimo, sono quelli di quando mi riaccompagnava a casa da scuola (rinunciando alla sua pausa pranzo, ma allora io non lo capivo) e gli raccontavo cosa avevo fatto la mattina.

Aggiungo che io non ho mai pensato che mio padre avrebbe dovuto lavorare meno, non la contemplavo come possibilità, se tuo figlio lo fa non è che lo ha sentito dire da te??

[crucchina79]

Io penso che si tratti di cercare momenti di qualità e non di quantità.
Probabilmente tuo marito si sente una responsabilità enorme sul groppone, e questo rende difficile anche lo staccare quando effettivamente non lavora (stanchezza, nervosisimo ecc.).
Forse potreste cercare insieme un momento, su 7 giorni un'oretta la può trovare magari, in cui lui possa dedicarsi al 100% a qualcosa assieme a voi. O anche solo qualcosa con vostro figlio... che so, giocare a pallone, andare a vedere i cavalli, dipingere... (tiro a caso, non so a loro cosa piaccia).
Secondo e se riesce ad avere un piccolo spazio, anche molto piccolo, ma in cui il padre è completamente con lui potete salvare capra e cavoli

[galea]

Sono contenta che ora le cose vadano bene!
Proprio poco fa parlavo con una collega che si lamentava del fatto che il marito quando finisce di lavorare non sta a casa con loro, ma va in bici, va a giocare a tennis ecc... e che lo ritiene un suo diritto perchè lavora tanto. Anche la mia collega lavora (collega, appunto) ma lui da per scontato che quando lei finisce deve stare con i bambini, mentre lui deve dedicarsi a cose sue altrimenti sclera: ecco, una cosa del genere mi farebbe veramente andare in bestia!