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Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 9:58
da primomaggio
Ciao a tutte, leggo spesso in questo forum che più che notare e sottolineare i comportamenti negativi, bisognerebbe esaltare quelli positivi e ignorare quello che non va bene... ma come?
Mi spiego meglio. Il mio figliolo (6 anni domani) è sempre stato un tipo dal carattere orgoglioso e oppositivo... sì, non è un bel termine, ma non me ne viene in mente uno più sfumato. Da alcuni mesi a questa parte mi pare di scontrarmi con lui per delle cavolate (in realtà potrei parlare al plurale perché è un atteggiamento che riscontriamo sia io che mio marito e pure mia madre, quindi non è una cosa che riserva a me), ma che costellano la giornata di momenti tesi. I motivi sono i più banali e i più diffusi, a quanto leggo, dal vestirsi (ci mette un'eternità, è lento, si perde, si distrae, protesta perché non gli piace questo o quello, perché vuole le maniche corte anche se c'è freddo, perché la felpa preferita è a lavare e lui non può metterla... insomma, a me paiono cose un po' pretestuose, a volte) all'uscire di casa, dallo stare seduto a tavola all'andare a letto... è tutto sempre un'impresa. So bene che se io lo vestissi la mattina e gli mettessi il pigiamo la sera, ridurremmo metà dei motivi di discussione, però a 6 anni direi che può fare benissimo da solo e poi, non so, secondo me tirerebbe fuori polemica per altro.
Per dire, stamattina prima era eccitato perché domani è il suo compleanno, poi - dopo aver fatto l'aerosol - ha cominciato a protestare che invece il compleanno era oggi e sembrava che noi lo stessimo ingannando o che fosse "colpa" nostra.
Dovremmo avere la pazienza di giobbe, ma a volte di prima mattina, quando sei lì che stai cercando di far partire la giornata, avere uno che se non è per questo, è per quello, polemizza... avresti più che altro voglia di buttarlo dalla finestra...
Io per conto mio ho capito che non serve a nulla fare muro contro muro in queste situazioni, in cui di fatto lui comunque ha la nostra attenzione... però non so bene come fare a sviare da questi momenti ed eventualmente compensare con altro.
Io purtroppo sono a casa da un po', quindi al pomeriggio è con me, il padre lavora parecchio ma è lui che lo porta a scuola e va a prenderlo, quindi non direi che siamo assenti. Alcuni pomeriggi fa sport, dove va volentieri, altre volte andiamo al parco, altre volte in biblioteca, lo porto a fare i giri in bici, a trovare qualche amico, altre volte stiamo a casa... insomma, secondo me è un bambino che ha la sua bella dose di attenzioni e stimoli.
Debbo dire che la scuola che frequenta non è un ambiente molto sereno, alcuni bambini sono davvero pesanti (alcuni maneschi, altri prepotenti... mio figlio non è uno stinco di santo, ma potrei dire che fuori da quel contesto non gli vedo mai fare certe cose) e le maestre sono poco "moderne", vi faccio un esempio... qualche giorno fa sono andata a prenderlo io e stavano giocando in giardino, non dove hanno i giochi perché era tutto allagato, ma in uno spazio assolato e senza nulla... Una maestra mi dice "lo sa che sti bambini sono proprio disobbedienti? E non sanno giocare". Ora, 100 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, se li molli in giardino senza nemmeno uno scivolo, cosa pensi che facciano? Si organizzino per una partita di pallavolo? Le maestre non gestiscono i loro giochi (potevano improvvisare una partita a bandierina? A palla avvelenata? Ah no, la maestra di mio figlio non vuole che abbiano nemmeno una palla). C'è molta cura per le attività a tavolino, mentre il momento di libertà è momento selvaggio...
Sono 3 anni che è lì e quando ci sono le vacanze estive e natalizie, lo vedo rilassato e più collaborativo. Però, non voglio nemmeno dare tutta la responsabilità alla scuola.
Ho scritto un papiro, ma il consiglio che vorrei da voi è: come faccio a ignorare quelli che per brevità definirò "capricci" e rafforzare gli aspetti positivi?
Lui è un bimbo molto intelligente e sensibile (si, va be', lo so, lo dicono tutte le mamme, ma a me l'hanno detto pure le maestre e altre figure "titolate"

), per alcune cose io lo considero avanti rispetto alla sua età, per altre in media... ha sicuramente delle enormi qualità (è molto intuitivo, è dotato di logica, di generosità, è molto affettuoso, ha una buona fisicità), vorrei puntare su quelle.. ma non so bene come fare.
Consigli?
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 10:14
da paopao
leggendoti ritrovo a tratti delle difficoltà che vivo anche io col mio quasi 6 enne.
Io la soluzione non l'ho ancora trovata.
I tanti consigli che ho letto per altri bambini "capricciosi" nel mio caso mal si adattano o non funzionano (ad esempio leggevo di lauras che ottiene con le punizioni di ridurre le botte del minore per la maggiore).
Come ho scritto altre volte sul forum mi ha aituato molto la lettura di Gordon (Genitori efficaci)
dove elenca una serie di accorgimenti pratici da adottare.
Mi viene in mente che più che i rinforzi positivi (che ad esempio Gordon sconsiglia, seppure a casa mia io li usi con successo), è fondamentale prevenire.
Odio mia suocera che chiacchiera dalla mattina alla sera, ma le dovrei dare atto che a volte distrarre mio figlio con un discorso quando so' che una tale attività potrebbe far partire la lagna, fà alla scopo più che convincerlo che una certa cosa vada fatta (in quel caso lui la fà in automatico senza trovare spunti per entrare in polemica)
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 10:26
da primomaggio
paopao, grazie, sì, l'avevo letto anche io tempo fa il libro di Gordon e mi era piaciuto, ma sicuramente non era tanto spendibile perché aveva meno di 3 anni... devo ritirarlo fuori.
Noi punizioni per un po' le abbiamo usate, ma cose come "stai in un angolo a pensare" sono inapplicabili, perché lui NON STA.
Per dire, la settimana scorsa prima di cena voleva guardare un po' di cartoni, ma gli ho detto di no (ne aveva già visti tornato da scuola) e lui, per sfida ha preso il telecomando in mano e fa per accenderseli... al che gli ho detto "se accendi la tv ora, domani non ne guardi nemmeno mezzo minuto", al che lui con aria strafottente "ah, bene, tanto domani non avrei voluto guardare, volevo fare dell'altro" e accende. Al che io gli ho preso il telecomando, ho spento e gli ho detto "io non ti avevo detto che potevi guardare, ti ho detto che se accendevi, domani non avresti visto neanche mezzo"... lì per lì ha incassato, il giorno dopo...

un lamento continuo, sembravamo noi i genitori crudeli e a nulla è valso ricordargli come erano andate le cose, ha rotto per un'ora almeno.
Quella di distrarlo, potrebbe essere un'idea, mio marito già un po' lo fa, ma finisce che gli fa lui le cose al suo posto, cosa che io non vorrei... altre volte però lo provoca, e finisce che litigano... uno spettacolo!!
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 10:40
da paopao
Si si, infatti. Le punizioni inutili pure qui. Anche se da un anno o 2 và un po' meglio.
Col fratellino invece hanno sempre funzionato..lo dico perchè a me è venuto spesso il dubbio che sbagliassi qualcosa io.
Sul fatto di fare noi al suo posto è una note dolente ahime.
Io so che lui sull'autonomia è più indietro dei suoi coetanei e me ne sono fatta una ragione.
So' che in casi estremi in qualche modo farebbe e quindi aspetto i suoi tempi.
In questi casi in genere si tende a dare la colpa ai genitori di questa dipendenza dei figli dai grandi.
Secondo me invece è proprio che manca la molla di voler fare da soli: costringerli, spronarli, insistere fà piu' danno che altro. Parere mio personale, anche se Tata Lucia mi troverebbe 100 ragioni per cui questo non è vero.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 10:59
da primomaggio
Sul fare da soli, io sono un po' combattuta, debbo dire, perché se un bambino si dimostra capace, vorrebbe dire che è pronto, anche se concordo che ci dovrebbe essere la molla dell'interesse a fare... Ma mio figlio sa fare molto bene da solo, quando vuole e ci sono cose che ha cominciato a fare presto, per interesse suo, si organizza e fa... anche sul vestirsi, ci sono cose che se fai per lui per velocizzare, si scoccia (tipo chiudere la zip, quella deve fare per conto proprio), o mentre fa la doccia, guai aiutarlo, deve arrangiarsi... allora, figlio mio, deciditi un po', perché sembra che più che altro vorrebbe essere contemplato mentre fa e usi queste cose per tenerci concentrati su di lui, perché comunque in questo modo, anche se con attenzioni negative, lo badiamo... il fatto che non mi torna, è che a me non pare affatto un bambino che non riceve attenzioni, e a me pare siano pure di qualità.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 11:18
da paopao
è un tema che mi interessa: quello delle attenzioni.
Parlo del nostro caso: vedo che nei periodi in cui lui gioca e volentieri con i suoi amici al pomeriggio al parco, o che fà cose di qualità col padre, è più docile e meno polemico.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 11:46
da Ari
primomaggio a me sembra che tuo figlio sia un po' "viziato", nel senso che appunto riceve già molte attenzioni, ma ne vuole sempre di più.
riscontro in lui tanti atteggiamenti che ha/aveva anche mia figlia.
da noi sta funzionando il discorso del rinforzo positivo in termine di premi concreti.
può sembrare brutto, ma anche la NPI e la psicomotricista a cui ci siamo rivolti per dei problemi legati alla manualità fine ci hanno consigliato di fare così, quindi per ogni richiesta di fare cose autonomamente noi promettiamo una contropartita, che può essere anche banalmente mangiare una caramella, ma che deve essere qualcosa che suscita il suo interesse.
quello che è fondamentale poi è ricordarle i termini dell'accordo "hai questo se fai quest'altro" in modo che lei impari il senso di responsabilità e che le sue azioni (o mancate azioni) hanno delle conseguenze (mi viene in mente il tuo esempio sul fatto che tuo figlio ha avuto una reazione esagerata come se fosse colpa vostra che oggi non è il suo compleanno).
e poi quando raggiunge il traguardo pattuito oltre al premio materiale vanno aggiunti taaaaanti elogi.
per dirti io rimango sempre stupita di quante volta la psicomotricista dica "brava" a mia figlia.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 12:41
da primomaggio
primomaggio a me sembra che tuo figlio sia un po' "viziato", nel senso che appunto riceve già molte attenzioni, ma ne vuole sempre di più.
Ah questa cosa è certissima, togli pure il "viziato" dalle virgolette... Io sarei molto rigida su parecchie cose (sul mangiare, su quanta e quale tv, sull'ora di andare a letto, ecc), mio marito, direi di no... Io di sicuro ci metto anche il mio, perché avendo molto tempo da dedicargli, gli offro opportunità che magari lui non capisce non essere così scontate...
Abbiamo usato il discorso dei premi, in un'occasione, e ha funzionato.
Ora stavo pensando di riproporlo per un'altra occasione, me la devo studiare molto bene, però...
Mi rendo conto che dovremmo contrattare molto di più le cose, mettere le regole in chiaro, ma su questo ho un po' di difficoltà perché mio marito è il primo a disattenderle... lui sarebbe per il procedere senza troppe tabelle di marcia e gratificarlo quando ne ha voglia, e contenerlo quando è il caso... Non voglio dire che è tutta colpa sua, perché non è così, solo che non è facile trovare un accordo perché lui è molto refrattario al pianificare le cose, vorrebbe essere puro istinto... ma secondo me non se po' fa, perché il mio istinto andrebbe per altre strade. L'assurdo è che l'obiettivo è comune, è il raggiungerlo che proprio non coincide.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 12:42
da primomaggio
è il COME raggiungerlo che proprio non coincide
mancava un "come"
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 13:00
da paopao
A proposito di Gordon e l'accordo genitoriale nell'educazione del figlio, lui diceva che non era indispensabile.
Anche perchè, se un genitore non è convinto di una cosa non puo' farla solo perchè razionalmente vuole uniformarsi alla linea educativa del consorte.
Risulterebbe falso agli occhi del figlio mentre il metodo del libro si basa proprio sulla genuinità dei messaggi che si mandano ai bambini.
Però che si debba essere daccordo su quelle 3,4 regole fondamentali in casa a me pare indispensabile.
Sulle altre ciascuno farà come crede, a me non pare giusto dare la colpa al genitore più lassista.
Su questo pero' discuto spesso con mio marito: lui ad esempio non tollera i rumuori e vorrebbe che i bambini fossero sempre tranquilli. Finisce che incolpa me qualdo sono scalmanati perchè io non gli dico niente.
Ma non si dice sempre che i bambini imparano a relazionarsi in modo diverso con le varie persone che li accudiscono?

Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 13:01
da Ari
guarda, non è che si debba pianificare a lungo termine.
contratti di volta in volta e di volta in volta scegliete insieme il premio.
l'unica cosa è che si deve essere fermi sulle proprie decisioni se lui non riesce a portare a termine il suo compito.
tipo al mattino "se ti vesti da solo velocemente ti rimarrano 5/10 minuti per guardare un cartone, per giocare, per fare quello che vuoi. dipende da te se riuscirai o meno".
se lui ce la fa bene, può giocare, altrimenti, orologio alla mano, gli fai vedere che è tardi e dovete andare a scuola.
se lui comincia la lagna gli dici "capisco che tu sia deluso, ma puoi sempre riprovarci domani mattina" e bon , lo lasci a cuocere nel suo brodo.
se vuole sbraitare che faccia pure, tu non gli rispondi più.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 13:43
da primomaggio
Grazie Ari, infatti ho chiesto che per il compleanno gli regalassero una sveglia sua proprio per fare questo tipo di ragionamento... grazie, cercavo proprio consigli come quello che mi hai dato, cose pratiche, insomma, perché la necessità di lavorare in questa direzione mi è chiara, il come un po' meno.
paopao, non è che non ci siano regole in casa, ci sono eccome, ma ci sono questioni che ti si presentano lì per lì, tipo il vestirsi, lo stare seduto mentre si mangia, il non alzarsi senza aver sparecchiato, cose del genere, che sono poi motivo per essere richiamato più e più volte. E si generano questi momenti di nervosismo, in cui io agirei in un certo modo e mio marito in tutt'altro e se io chiedo a lui "ci mettiamo a tavolino a decidere come comportarci così affrontiamo la cosa in modo coerente?" lui mi risponde "no, io voglio essere libero di fare quello che sento con mio figlio". Non è che io critichi lui perché è lassista, io critico lui perché a volte mi pare che non tenga conto che se io faccio una cosa e lui tutto il contrario, ci pestiamo i piedi a vicenda e dobbiamo trovare una mediazione e la mediazione non la si trova lì per lì, ci devi pensare un attimo. E ribadisco che stiamo parlando del come, perché il dove è chiaro e comune ad entrambi. Ora vedrò di proporgli questa cosa del vestirsi, così come l'ha proposta Ari, e vediamo.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 13:49
da Ari
primomaggio ha scritto:non è che non ci siano regole in casa, ci sono eccome, ma ci sono questioni che ti si presentano lì per lì, tipo il vestirsi, lo stare seduto mentre si mangia, il non alzarsi senza aver sparecchiato, cose del genere, che sono poi motivo per essere richiamato più e più volte. E si generano questi momenti di nervosismo, in cui io agirei in un certo modo e mio marito in tutt'altro e se io chiedo a lui "ci mettiamo a tavolino a decidere come comportarci così affrontiamo la cosa in modo coerente?" lui mi risponde "no, io voglio essere libero di fare quello che sento con mio figlio". Non è che io critichi lui perché è lassista, io critico lui perché a volte mi pare che non tenga conto che se io faccio una cosa e lui tutto il contrario, ci pestiamo i piedi a vicenda e dobbiamo trovare una mediazione e la mediazione non la si trova lì per lì, ci devi pensare un attimo. E ribadisco che stiamo parlando del come, perché il dove è chiaro e comune ad entrambi. Ora vedrò di proporgli questa cosa del vestirsi, così come l'ha proposta Ari, e vediamo.
allora... queste cose capitano anche a casa nostra.
in questo caso io coinvolgo il papà proprio nel momento in cui la cosa sta succedendo, tipo: "insomma sara, stai seduta composta finché si mangia! luca, che ne dici, se questa bambina sta composta per tutta la cena si meriterà un premio?"
così lui si sente coinvolto, partecipa alla decisione in quel momento, si contratta con la bambina quale potrebbe essere il premio (di solito un dolcetto a fine cena) e tra l'altro di solito lascio che sia lui il giudice che stabilisce alla fine se sara si è comportata nel modo pattuito e può quindi accedere al premio.
anche nel caso in cui sara chieda a me "mamma, allora posso?" io rispondo "sentiamo il papà che cosa dice"
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 14:06
da val978
Per dire, la settimana scorsa prima di cena voleva guardare un po' di cartoni, ma gli ho detto di no (ne aveva già visti tornato da scuola) e lui, per sfida ha preso il telecomando in mano e fa per accenderseli... al che gli ho detto "se accendi la tv ora, domani non ne guardi nemmeno mezzo minuto", al che lui con aria strafottente "ah, bene, tanto domani non avrei voluto guardare, volevo fare dell'altro" e accende. Al che io gli ho preso il telecomando, ho spento e gli ho detto "io non ti avevo detto che potevi guardare, ti ho detto che se accendevi, domani non avresti visto neanche mezzo"... lì per lì ha incassato, il giorno dopo... un lamento continuo, sembravamo noi i genitori crudeli e a nulla è valso ricordargli come erano andate le cose, ha rotto per un'ora almeno.
primomaggio, io quello che ho notato con valerio (che ha un'altra età ma come ben sai è uguale al tuo) è che questo genere di punizioni non hanno effetto immediato, cioè il giorno dopo un'ora di lagna ci sta benissimo, ma penso che la prossima volta ci penserà due volte.
sembra che più che altro vorrebbe essere contemplato mentre fa e usi queste cose per tenerci concentrati su di lui, perché comunque in questo modo, anche se con attenzioni negative, lo badiamo
anche se di attenzioni già ne ha, può essere che ha paure che dimostrandosi grande e autonomo possa perderle?
A proposito di Gordon e l'accordo genitoriale nell'educazione del figlio, lui diceva che non era indispensabile.
pur non avendo letto Gordon, stavo per dirti la stessa cosa. tu fai come credi, lui fa come crede. stabilite un codice di comportamento (non-contraddizione) quando siete insieme, e basta.
infine: può essere anche che tu debba mollare un pochino sulle regole, concedergli di autoregolarsi in certe situazioni, lasciargli un po' più di spazio?
la butto lì eh...perchè io con Valerio ottengo sempre mooooolto di più quando gli concedo un filino di libertà in più (noi abbiamo problemi diversi: quando saliamo in macchina vuole: salire da solo, giocare con la radio, coi finestrini, coi giochi e coi giochini. e più gli dico di sedersi sul seggiolino, più perde tempo. se invece gli dico: giochi 2 minuti e poi seggiolino...lui lo fa, e si vuole allacciare da solo le bretelle

anche là una lotta, ma che ci vuoi fare. quando posso prevedo sempre 5-10 minuti aggiuntivi per ogni spostamento. e sistematicamente, quando li prevedo, lui si siede subito senza fare storie)
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 30 apr 2013, 15:42
da primomaggio
Intanto grazie a tutte per le risposte, mi avete già dato parecchi spunti di riflessione.
Ari, in pratica tu mi stai suggerendo di coinvolgere mio marito come coinvolgerei mio figlio, responsabilizzandolo?

Ovviamente scherzo, è il marito che ogni tanto mi dice "beh, ma non mi dici sempre che vorresti due figli? Ecco, io sono il maggiore".
Tornando davvero seri è vero che io tendo a voler prevedere troppo, ma il suggerimento che mi hai dato tu è senz'altro valido e vedrò di metterlo in pratica.
val978, può starci che il ragazzo abbia un po' paura di diventare grande, nel senso che la sua crescita è stata contraddistinta da questi disomogeneità nella maturazione (valutazione fatta dalla npi consultata al tempo). Non so se lui abbia paura di perdere un certo tipo di attenzione, ma che abbia paura di crescere è una cosa che ha dimostrato in alcune occasioni. Ora lo aspetta il cambio di scuola e questo di certo qualche domanda in lui la scatenerà... noi non gliene parliamo più di tanto, ma sicuramente la cosa aleggia.
Per il discorso regole e deroghe, appaio molto ferrea? Può essere che lo sia, però a leggere di altre mamme in questo forum, mi vedrei più una mollacciona. Non è facile trovare il compromesso con lui, perché se gli concedo un po' di più, il giorno dopo chiede ancora un altro po'.... quindi a volte torno alla regola senza tanti giri, perché se devo discutere mezzora dopo aver concesso la deroga, allora tanto vale discutere 30' senza nessuna deroga.
Può essere bene che comunque io debba ritararmi un po' sulle rinnovate esigenze di un bambino in crescita... uff, va sempre così, appena troviamo un equilibrio, lui cresce un altro po' e bisogna riequilibrarsi.
Ma ce la possiamo fare.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 1 mag 2013, 18:32
da val978
Rincorsa indietro per salto in avanti?

Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 1 mag 2013, 21:42
da zoe_b
Ciao primomaggio,
Prima ti rispondo e poi mi leggo tutta la discussione perché mi interessa parecchio.
Innanzittutto, per quel che vale, ti sono vicina e ti capisco. Si ha come la sensazione di aver perso la sintonia col proprio figlio, e non è bello.
Poi, ne ho sentito talmente tante di storie simili alla tua e in età vicina a quella di tuo figlio che sono convinta che sia una tappa obbligata, tipo i terrible two, ma all'ennesima potenza, ahinoi.
Mio figlio ha avuto (ne sta uscendo, spero) un periodo simile, in cui si sono sommate diverse cause: tensioni familiari, battibecchi continui come quelli che descrivi tu, ingresso nella scuola elementare, noi che lo trattavano da grande ma in testa ce l' avevamo ancora piccolo e avevamo quindi aspettative sbagliate.
Lui, nei fatti, sembrava tornato piccolo...capricci, scene, polemiche inutili a non finire.
noi ci siamo fatti due chiacchiere con una npi, per capire meglio quello che stava succedendo. Lei ci ha spiegato, e noi abbiamo messo in pratica, due 'semplici' strategie: chiedergli perché si comporta in un certo modo e evitare in rinforzo negativo, che è esattamente quello che chiedi tu: evitare di sottolineare il comportamento sbagliato, ma sgridarlo se necessario, e incoraggiare quelli positivi.
per un periodo, mio figlio era tornato a farsi vestire quasi completamente nelle mattine di scuola, poi siamo passati al compromesso 'tu ti vesti io ti lavo i denti' e ora che la situazione pare stia rientrando sta riprendendo a fare tutto da solo come prima.
Coraggio!
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 1 mag 2013, 22:10
da zoe_b
Ho letto, è davvero un post molto interessante
Si, far queste sceneggiate è un modo per attirare l'attenzione. Bisogna capire perché e questo lo puoi fare solo tu. In mio figlio, era abbastanza evidente che in testa aveva un pensiero tipo 'mi sta succedendo qualcosa che non capisco, sono grande e piccolo insieme'.
Ti consiglio questo: trova un fattore comune a tutte le scene che fa. Perché c'è, magari non sembra ma c'è.
E da li parti per correggere la mira.
Esempio pratico: la tira lunga per alzarsi al mattino. Bene, gli ho fatto un discorso chiaro: hai due possibilità: 1. Ti svegli contento tra tante coccole e cominci una bella giornata oppure 2. Ti svegli musone tra urla mie e tue e la sera fili a dormire mezz'ora prima del solito, se sei cosi stanco (ovviamente lui non vorrebbe mai andare a letto prima). Scegli tu, ma poi non lamentarti.
Altro esempio: in caso di interruzione di attività piacevole per lui (andiamo a casa, vai a lavarti i denti,...) partivano i capricci. Ecco, abbiamo stabilito insieme diverse regole, concordandole, ma una volta fatta la regola si rispetta. Faceva scene per andare a lavare i denti e mettere il pigiama, si è stabilito che il pigiama va messo al massimo subito dopo la cena e che i denti si lavano appena finita la cena.
oppure, grandi scene quando era il momento di andar via dal parco giochi o dal cortile della scuola. In questo caso, si rispetta la regola 'non faccio i capricci per andar via, altrimenti non ci vieni piu'.
E sempre, quando deve interrompere un attività o eseguirla entro un certo tempo, gli si da il preavviso, ma va rispettato. 'ancora cinque minuti e poi andiamo...ecco, ora andiamo, saluta i tuoi amici' 'alle 7.45 dobbiamo uscire di casa altrimenti arrivo tardi al lavoro'.
Insomma, tutta sta pappardella per dirti che il messaggio da far passare è (anche): scegli tu come comportarti, le tue azioni hanno delle conseguenze e sei tu a scegliere.
Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 1 mag 2013, 23:20
da primomaggio
val978,

Io spero che sia la famosa rincorsa, lo spero tanto.... ma possibile che quando ci si è dentro ci si dimentichi tutta la saggezza??
zoe_b, grazie anche a te della solidarietà e dei consigli... Allora, un paio di anni fa andammo anche noi da una npi, per una questione specifica, ma in realtà furono due incontri densi di cose e spunti e servirono... Io ancora ci penso a quanto emerso in quel contesto... so che male che vada posso sempre risentire quella dottoressa, ora come ora spererei di venirne fuori da soli perché è stata una bella rimestata interiore e un potendo, ne farei a meno...
Noi glielo chiediamo il perché di quello che fa. Su questo, io avevo trovato davvero utile il libro di Gordon che cita paopao, perché mette in evidenza come nel parlare con i figli si deve stare attento a non dargli l'imbeccata, altrimenti portiamo il discorso dove pensiamo noi che debba andare... Io quindi cerco di starci attenta, quando parlo con lui, ma il punto è che lui a volte il motivo secondo me non te lo sa spiegare e ti tira fuori delle risposte che non sono credibili... pure buffe. Ho fatto una chiaccherata a proposito di questo con una delle sue maestre, che è pedagogista, e lei mi ha detto che è già tanto che a questa età sappia riconoscere il sentimento e addirittura chiedergli di riconoscerne la causa, è pretendere troppo... è rimasta stupita che io riesca a capire quando mi dice la verità e quando no... Insomma, lei mi ha fatto capire che secondo lei siamo avanti rispetto alla media dei suoi coetanei, infatti lei ha definito mio figlio "troppo sensibile"... be', sì, io penso che lo sia, in effetti. Non gli sfugge nulla, mannaggia. Pensate che una sera mi ha detto (a nemmeno 6 anni) "mamma, ti vorrò per sempre bene, anche quando sarai morta". Ecco, lui è così.
Cercheremo di fare dei patti. Lo sapete qual è la cosa che più mi fa sentire spiazzata? Che non sempre ha lo stesso comportamento per le stesse cose, ci sono dei giorni che una cosa non desta il minimo problema e un'altra è un casino, il giorno dopo invece tutto il contrario...
Affronteremo una cosa per volta.
Grazie mille, davvero, mi aiuta parlarne... certo che se è così a 6 anni, come sarà a 16? Non voglio pensarci...

Re: Rinforzo positivo... sì, ma come?
Inviato: 2 mag 2013, 6:55
da zoe_b
È esattamente il mio pensiero...che faremo a 14 anni?
La sensibilità e la ragionevolezza, nel ns caso, ci hanno spaventato ancora di più.
Diciamo che, fino a qualche mese fa, lui era fin troppo sensibile e grande di testa. Ti dico la verità? Nonostante tutto, son contenta che abbia avuto questa crisi, per riportare un po' di cose sul giusto piano. Forse non ha lo stesso comportamento davanti alla stessa situazione perché appunto non quella situazione non è la c'era causa del suo malessere ma, appunto una scusa.
In assoluto, la cosa che più mi ha stressato di questa faccenda è stata proprio l' imprevedibilità delle sue reazioni.