ho paura del lupo: incubi e favole

[athreyd]

Ciao a tutte, scusate l'intromissione ma ho trovato questo topic davvero interessante e praticamente aderente alla mia situazione. Sono mamma di un bimbo di tre anni che già al nido, com'è successo a molte di voi, ha fatto il suo incontro col lupo e all'età di due anni ha cominciato a chiedermi spesso "c'è il lupo?" indicandomi lo spazio dietro la porta, l'armadio o il letto e spingendomi a dimostrargli che non c'era. La cosa all'epoca mi infastidì parecchio e pensai che le maestre avevano "creato" questa paura in mio figlio, ma tutto sommato, a parte il gioco della ricerca del lupo, ciò non ebbe conseguenze, anche perché tra le tante storie che gli leggevo ha comiciato a chiedermi espressamente quella dei tre porcellini. In breve era diventata la sua preferita, soffiava forte anche lui e rideva quando il lupo si bruciava la coda e scappava via. Quest'estate sono stata ricoverata in ospedale per 15 gg e da allora Davide ha avuto problemi a dormire nella sua stanza da solo, a pretendere la luce accesa in tutte le stanze (fino ad allora si muoveva al buio come un gatto) e ad intrufolarsi continuamente nel nostro letto a tutte le ore della notte. La cosa è forse peggiorata con l'inserimento alla materna perché da allora è tornata questa ricerca del lupo in casa, ma anche fuori! All'ennesima domanda "c'è il lupo qui?" posta mentre passeggiavamo col papà per i vicoletti un po' bui del centro storico, ho risposto esasperata che il lupo non esiste nella realtà ma solo nelle storie dei libri. Non potete immaginare la risposta di mio figlio! Si è arrabbiato nero e mi ha urlato "Basta con queste bugie, mamma!" (frase che non gli avevo mai sentito!). E quando ci ho ingenuamente riprovato qualche sera dopo per tranquillizzarlo, mi ha risposto con tono aggressivo che il lupo non è finto, ma è vero! Insomma ho sicuramente sbagliato a cercare di razionalizzare? Ultimamente dalla biblioteca della scuola ci è arrivato un libro sugli animali predatori e ho cercato di sfruttare la sezione dedicata al lupo "inserendolo" in una realtà naturalista e meno paurosa, ma ho sempre riscontrato la sua fiera opposizione. Se gli dicevo che sono rimasti pochissimi lupi e vivono lontano lontano da noi e non nelle città o nelle case, lui si arrabbiava e urlava dandomi della bugiarda. La cosa strana è che lui continua a chiedermi di leggergli le storie col lupo e anzi gioca a farsi inguire dal padre che fa le veci della bestiaccia e sembra che si diverta tantissimo. Poi, però, quando è l'ora di andare a letto, periodicamente (perché ci sono dei periodi di regressione e periodi buoni in cui fila a letto senza problemi e non si sveglia mai), ricompare sta' storia del lupo in camera sua. Mi sono convinta che il lupo sia solo l'immagine delle sue insicurezze e nei momenti in cui ha dei timori si serve di lui per esplicitarli. Ho sicuramente sbagliato a cercare di negare la realtà delle sue favole e ne trovo conferma in quanto scritto da Ithil.
Consigli? Vi aggiungo che sto per partorire una bimba e mi vorrei preparare per un altro buio periodo di lupo cattivo che sicuramente seguirà al lieto evento!

[val978]

athreyd, non so che dirti..... però penso pure io che il bambino abbia riversato nella paura del lupo il momento di ansia che sta attraversando per l'arrivo del fratellino...in quei momenti fate lo sforzo di parlare tanto con lui e cercare di capire che succede...

Giulia ma altri genitori che dicono di questa cosa? nella loro cultura è accettato che i bambini attraversino una fase così pesante di scoperta delle paure, che addirittura a scuola la "provochino"? A me pare davvero strana come cosa

[Giulia80]

Athreyd, secondo me l'unica strada è rassicurare e coccolare mentre si spiega. Io insisto molto sul fatto che casa nostra è sicura, che ci sono la mamma e il papà, che può stare tranquillo. Non dico bugie, ma cerco di adattare la realtà per un bambino di tre anni. Poi leggiamo tante favole e cerco lì di trovare degli spunti per spiegare al meglio. Negare no, ma rassicurare sì. Vedrai che con pazienza... si passerà ad altro!

Da noi che dire? Non è tollerato, è proprio normale raccontare questa storia terribile ai bambini. Ma io vivo anche nel paese dove il metodo Estivill viene applicato alla nascita, con bambini soli in camera loro al rientro dall'ospedale e dove gli antidolorifici per l'otite mi sono stati negati "perchè il bambino deve imparare a sopportare" (estichezz )
Persino la mia vicina che è una mastra delle elementari, mi dice che è un'ottimo metodo per tenere i bambini sotto controllo nel periodo di Natale: si dice loro che Zwarte Piet li guarda! La tata di Elisa mi ha fatto tutto un discorso sul fatto che i bambini devono imparare a gestire la paura. All'asilo mi hanno detto che è una fase da attraversare anche se ci sono piccoli disagi.
Io non sono d'accordo e cerco di mettere una pezza, ma noi viviamo qui e siamo immersi in questo ambiente, per cui posso fare poco se non rassicurare e cercare di rendere la cosa meno spaventosa.
Secondo me sono dei pazzi, perchè la paura è un sentimento da gestire e tutto quello che volete, ma da qui a far paura gratis ce ne corre. Ne stiamo parlando e riparlando e penso che prima o poi le cose cambieranno anche qui, come stanno cambiando su tante cose legate all'infanzia. Per ora, da noi Babbo Natale deve citofonare.

[ithil]

Giulia80 ciao cara, ho letto solo ora il tuo racconto sulle feste natalizie...mamma mia che roba, sono esterrefatta...
ovviamente nemmeno a dirti ch non condivido nulla di quel che ti dicono le persone accanto a te, dal metodo Estivill al terrorizzare i bambini "cattivi" e come dici giustamente tu è davvero una mentalità assurda...
mi viene da dire, da cattolica, che questo sia il risultato di una laicizzazione di una festa religiosa alla quale viene affibbiata una ritualità moraleggiante ( in stile puritano ), i buoni, i cattivi, le conseguenze delle proprie azioni, che snatura e rovescia completamente il suo senso di amore e gratuità.

l'unica cosa vera è che la paura fa parte del percorso di crescita, ma il compito degli adulti è contenerla, è dare rassicurazione, non certo alimentarla per il gusto di farlo... questo è sadismo!!!!

athreyd il tuo bimbo non vuole sentirsi dire che il lupo non esiste perchè alla loro età il confine tra realtà e fiaba è praticamente inesistente e negando l'esistenza del lupo cattivo si nega la verità di tutte le fiabe, di tutto il loro mondo di fantasia e in effetti io credo sia un vero peccato ( e lo dice una con una figlia iper realista quindi con il probelma inverso!!), del resto questo Lupo pauroso è come dici tu il mezzo attraverso il quale lui vi esprime i suoi disagi e le sue paure che sono altre dal lupo in se, che probabilnente sono legate alla paura di perderti, se sei stata in ospedale lui ne avrà di certo sofferto ( è capitato anche a me con la seconda gravidanza e la mia prima, di 3 anni, ha avuto un vero trauma da abbandono legato la mio ricovero ) ma non sa verbalizzarlo ne esprimerlo e si serve della figura più paurosa che conosce ovvero il lupo!!
stategli tanto vicino, rassicuralo, fallo domire con voi qualche volta, fai con lui un bel pieno di esclusività, coccole, attenzioni, fiabe belle e solari, storie di fratellini felici, perchè poi dopo il parto sarà più difficile per i primi tempi!!
e facci sapere!!!!

[ithil]

athreyd mi viene in mente un libro molto bello che parla di 2 fratellini , il grande maschio , la seconda femminuccia, della notte e dei suoi segreti...
"raccontami qualcosa di bello prima di fare la nanna"

[athreyd]

Grazie ragazze per l'attenzione!
Si, Ithil, proprio dai tuoi interventi, oltre che dalla reazione di mio figlio, avevo capito di aver sbagliato a cercare una soluzione "realistica". Forse ciò è dovuto al fatto che sono cresciuta in una famiglia dove da piccoli neanche babbo natale aveva motivo di esistere... ma questa è un'altra storia (anche se avendo appena letto il libro della Marcoli "Il bambino arrabbiato", ho capito che le storie d'infanzia dei genitori si ripercuotono sempre sui figli, di generazione in generazione).
Grazie per il titolo del libro, lo cerco subito...