giulio sta frequentando il nido per gli ultimi giorni, tra qualche giorno partiremo per le vacanze e poi si ripartirà direttamente con la materna.
sono due anni che giulio va al nido tutte le mattine col sorriso e torna stanco e felice. a parte i fisiologici momenti di stanchezza e qualcuno di mammite, non c'è mai stato mezzo problema.
fino a venerdì...
nei giorni precendenti lo avevo trovato un po' strano all'uscita, un po' taciturno su com'era andata la giornata, ma dopo una pennica tornava quello di sempre e quindi non avevo dato gran peso alla cosa: fa caldo, anche lui ha diritto ad essere stanco...
poi venerdì mattina il pianto, il "non ci voglio andare". ma all'uscita era tutto pimpante e canterino, quindi anche lì ho sorvolato.
ma quando dal ven pomeriggio alla domenica sera non ha fatto altro che ripetere:"mamma, io alle tate non ci voglio andare più!", senza che nessuno gli nominasse nulla... beh, lì ho deciso di indagare. anche perché nell'ultima decina di giorni è diventato particolarmente aggressivo a manesco, cosa che non è da lui...
stamattina l'ho svegliato come di consueto e mi ha detto che aveva sonno. ok, dormi tranquillo, quando ti svegli andiamo. al risveglio, mi dice che no, non ci vuole andare. poi ci riflette un po' e mi fa:"puoi far venire qui le tate e i miei amici?"

provo a chiedergli che c'è che non va nel nido e lui mi risponde deciso, ma con lo sguardo a terra, che c'è un "bimbo cattivo che picchia gli altri bimbi" e mi fa un nome, s..
siccome è uno dei suoi migliori amici e fino a una settimana fa era il primo della lista degli invitati alla sua festa, io interpreto che c'è un bimbo che picchia loro due (era già successo tempo fa con un altro, che aveva preso di mira lui e un suo amico...) e cerco di capire chi è questo bimbo. ma niente, fine del racconto.
siccome da metà giugno al nido ci sono anche bimbi della materna, faccio due più due e chiamo le tate per chiedere spiegazioni. non so xché, ma non cito s., dico solo che giulio ha manifestato questo disagio e che secondo me c'è qualche bimbo più grande che evidentemente ha invaso i suoi spazi, o magari gli ha messo le mani addosso.
la tata mi spiega che la cosa è impossibile, che gli spazi sono divisi e loro sempre presenti, ma... mi chiede se è stato giulio a parlarmi dei bimbi più grandi e cosa mi ha detto.
io prima di risponderle le chiedo xché e lei mi confida che s. ha dei grossi problemi in famiglia che lo hanno portato, nelle ultime due settimane, a diventare ingestibile, aggressivo, imprevedibile.
a quel punto mi si è accesa la luce, le ho raccontato per filo e per segno il racconto di giulio e lei ha detto che con giulio non è mai successo nulla di eclatante, ma che s. ha effettivamente morso e spinto altri bimbi, che ha scatti d'ira improvvisi e loro stanno avendo una grossa difficoltà a contenerlo. e che, per fortuna, da oggi è andato in vacanza.
la tata mi ha detto che secondo lei il problema è quello, di rimandarlo domani xchè così cerca di indagare anche lei e magari di mitigare la cosa con una favola ad hoc: lei dice che s. sta passando un periodo bruttissimo e che la famiglia non collabora per nulla, quindi essendo giulio uno dei suoi migliori amici il bambino scarica su di lui le sue frustrazioni e lui non ha i mezzi per reggere quell'urto.
anche xché, aggiungo io, non lo può comprendere. lui vede solo che il suo caro amico s. di colpo è diventato "un bimbo cattivo" (che sicuramente non è un linguaggio né nostro né delle tate...).
ora... io non vorrei delegare tutta la cosa alle tate e vorrei essere anche io a spiegargli che s. non è cattivo, ma solo in difficoltà.
giulio non vuole tornare al nido, io non vorrei forzarlo, ma... so che lì si diverte, giovedì ci sarebbe la sua... ehm... festa di non-compleanno e non ha senso che la perda così!
che posso fare? qual è la strada migliore da percorrere?
