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timidezza o paura?

La nascita, la crescita, grandi e piccole sfide della genitorialità.
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cinny78
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timidezza o paura?

Messaggio da cinny78 » 4 mar 2011, 9:14

Ciao a tutte...so che a volte sono più le aspettative di noi mammme...e che ogni bimbo ha il suo carettere però vi chiedo un consiglio o meglio un confronto...

Ale è sempre stato mammone....e poco solerte a dare confidenza...
io l'ho lasciato a 4 mesi con i nonni per motivi di lavoro, non andava al nido...poi quando tornavo una cozza attaccata a me!!!

crescendo le cose sono andate meglio..
esempio ai giardini guardava i bimbi ma non si è mai buttato a giocare con loro...e anche ora lo fa rarramente e solo con chi conosce ormai da tempo...all'inizio mi irritava, pii ho capito che lui è così..osserva ...io allora senz a forzarlo andavo vicino ai bimbi...lo stimolavo a giocare a volte con successo a volte meno....cmq è un diesel, prima che osserva ed eventualmente si decida ad andare ne passa

per il saluto: ai giardini dei miei ci sonosempre i soliti nonni...lo salutavano e lui manco rispondeva...beh questo rasentava la maleducazione...anche se ci sta la dose di timidezza e loro lo sapevano...ma ho insistito e ora saluta di più...

a scuola...quando entra in classe sat li sulla porta..aspetta che qualche compagno lo va a prendere , a meno che non ci sia il suo migliore amico...ma se non c'è...si blocca, ma lui non deve basare la sua viat su una persona !!

le maestre dicono che si risolverà e che deve lavorare sull'autostima...che è un processo naturale...

ma mi chiedo...sarò io che sbaglio..posso aiutarlo in qualche modo ???
♥Alessandro nato il 29/12/2006 ore 14:17 kg 3.810 cm 52,5 ....Aurora nata 24/08/2011 ore 6:26 Kg 2.980 cm 49...la mia famiglia..la mia gioia..

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MariaSpinelli
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Re: timidezza o paura?

Messaggio da MariaSpinelli » 4 mar 2011, 12:16

Cinny, non esser andato al nido può contribuire a rendergli più difficile l'inserimento alla scuola materna, è meno abituato a stare con gli altri bambini senza aver vicino le proprie figure di riferimento (genitori e nonni). Quindi è giusto lasciare che rispetti i suoi tempi e il suo carattere. Cerca di creare sempre più occasioni in cui lui possa sperimentare lo stare con gli altri ed acquistare sicurezza. In queste situazioni cerca di aiutarlo a d iniziare l'interazione con gli altri, ma poi di lasciarlo fare, lasciare che si metta in gioco da solo. Il messaggio che deve sentire è che tu ci sei, sei lì vicino nel caso in cui avesse bisogno, ma credi fortemente che lui ce la possa fare da solo. In questo modo, come succederà all'asilo, inizierà a sperimentare la possibilità di stare con gli altri anche senza un appoggio di riferimento e ad acquistare un pò di sicurezza. Anche nell'ingresso all'asilo, dopo averlo salutato vai via, non aspettare che qualcuno lo venga a prendere, immagino sia difficilissimo lasciare il proprio bambino lì da solo sulla porta, ma se ti vede andare via tranquilla lui capirà che quello è un luogo che tu reputi sicuro e si sentirà lui stesso più al sicuro.
facci sapere come va!

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letizia75
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Re: timidezza o paura?

Messaggio da letizia75 » 7 mar 2011, 20:36

Ciao, puoi lavorare sull'autostima...e' un lavoro molto delicato perche' devi fare molti complimenti al bambino laddove riesce bene o quando fa i compiti bene, ecc, senza pero' esagerare perche' non si esalti.
Per mia esperienza un bambino che non ha abbastanza autostima di se stesso difficilmente si esalta, comunque provaci
per altri consigli ''dall'esperta'' ( :impiccata: :impiccata: :impiccata: :impiccata: ) mp

ciao e stai tranquilla
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Re: timidezza o paura?

Messaggio da letizia75 » 7 mar 2011, 20:39

...scusate...non avevo capito che la risposta la davano le dottoresse e io ovviamente per esperta virgolettata intendevo dire che ho avuto il bimbo grande con seri problemi di autostima dovuti ad un problema in particolare...... :sberla:
grazie
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Re: timidezza o paura?

Messaggio da cinny78 » 8 mar 2011, 8:59

grazie letizia...i consigli sono ben accetti da tutti :ok
ogni consiglio è tesoro...

maria spinelliil problema è...
ora che sono in maternità lo porto io e sicuramente faccio come dici, ma sennò lo portano i nonni ...io lavoro lontano e non posso davvero fare diversamente...

per l'autostima , io esempio se fa un lavoretto gli dico bravo, appendo i disegni al muro per fargli capire che ci piace tutto quello che fa...

non gli dico mai cattivo o antipatico , ma biricchino o non fare così perchè...

creo occasioni con altri bimbi,,,
insomma credo che debba continuare e con amore e pazienza aspettare...
sicuramente è di natura timida e questo non si puà cambiare, ma sull'autostima ci tengo molto a lavorare..
ale ha inziato a parlare dopo i 3 anni ( ora ne ha 4) e sicuramente prima anche il fatto di non riuscire a farsi capire influenzava il suo atteggiamento...e quindi le cose vanno già un pochino meglio...ma non voglio sottovalutare nulla...
anche per farsi raccontare le cose bisogna cavargliele con le pinze...
e a volte la paura è che ci sia qualche disagio, anche se per il resto è un bimbo sereno e allegro...

ah secondo te...le maestre mi hanno detto che si vede che è un bimbo amatissimo da noi e i nonni, ma che gli servirebbe un frTELLINO..CHE è IN ARRIVO...in modo velato volevano dirmi che dobbiamo lasciarlo più libero e trTTARLO PIù DA GRANDE...questo influisce sull'autostima???
sicurmanete sono una mamma chioccia...ma nei limiti...


comunque lavoriamo e lavoriamo..si sa essere genitori è un divertimento ma anche un lavoro :sorrisoo
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MariaSpinelli
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Re: timidezza o paura?

Messaggio da MariaSpinelli » 8 mar 2011, 13:35

letizia, sono d'accordo con te, non c'è maggiore esperienza dell'aver vissuto in prima persona un problema e a questo serve questo forum per condividere le esperienze. Vedere come qualcuno ha affrontato la stessa difficoltà è un ottimo confronto. Noi cerchiamo di aggiungere alla vostra la nostra esperienza, ma come si sa, non esistono ricette e soluzioni e ogni situazione ha molti aspetti che solo chi la sta vivendo conosce, quindi grazie per il tuo contributo!
Cinny essere genitore è un lavoro complicatissimo, senza pause e in continuo mutamento! I bambini danno molte soddisfazioni, ma richiedono davvero molte energie!
Alessandro è piccolo e lavorare sull'autostima a questa età significa fare esattamente quello che tu stai facendo, farlo sentire un bambino accettato e amato. Questo implica lasciare anche che lui sbagli, che lui si comporti male per aiutarlo a capire cosa è giusto o non è giusto fare sgridandolo e correggendolo. Forse quello che intendevano le maestre è di lasciarlo un pò più cavarsela da solo, in questo modo può sperimentare meglio quali sono le sue competenze e i piccoli traguardi di ogni giorno. Spesso siamo talmente attenti ai bambini che ci sostituiamo un pò a loro indirizzando troppo le loro attività, "aiutandoli" troppo, invece è giusto che sperimentino da soli, che imparino a gestirsi, a chiedere se hanno bisogno, a capire cosa aloro piace e cosa no e anche a gestire la frustrazione di un genitore non sempre disponibile e pronto ad intervenire.
Certo un fratellino attenuerà le attenzioni su di lui e il confronto con un "piccolo"in casa lo stimolerà a comprendere meglio quali sono i comportamenti da grande e quali no, ma vedrai che tutto ciò avverà naturalmente!

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