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allattamento al seno: lo odio

La nascita, la crescita, grandi e piccole sfide della genitorialità.
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Alexxandra
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Alexxandra » 13 dic 2011, 21:39

Ti sosterremo noi.
Tanto sapresti che parti come tentativo e con la consapevolezza che può andare male, per cui parti su un gradino superiore rispetto a prima. E poi non devi partire da un allattamento esclusivo ma da una semplice poppata o due al giorno e vedere come va... pensaci... sarebbe un vero toccasana per tua figlia... e ripeto... ci saremmo noi a sostenerti se qualcosa non andasse per il verso giusto... so che non è la stessa cosa che avere qualcuno di fisico di fianco... ma ti assicuro che non ti molleremmo... :sorrisoo
Ma si sveglierà il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole sarà E cambierai la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai Samuele, 5/8/2011, 3,225Kg per 51 cm

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 13 dic 2011, 21:39

se non mi avete capita, forse avete perso qualche pezzo.

Riprendendo lucidità ho rivalutato l'allattamento, nel rileggere il primo post non mi riconosco però mi fa venire ancora da piangere.
Però sinceramente ammetto che il motivo principale non è il nutrimento, la questione economica, il contatto fisico...mi sento di essermi cancellata il seno. Soffro di nostalgia dell'allattamento come atto e il mio latte come nutrimento esclusivamente mio.
Mi manca perchè era tanto, sinonimo di benessere, mi manca quel ben di dio, la natura ha voluto regalarmene così tanto e io l'ho gettato nella doccia.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 13 dic 2011, 21:47

Alexxandra ha scritto:Ti sosterremo noi.
Tanto sapresti che parti come tentativo e con la consapevolezza che può andare male, per cui parti su un gradino superiore rispetto a prima. E poi non devi partire da un allattamento esclusivo ma da una semplice poppata o due al giorno e vedere come va... pensaci... sarebbe un vero toccasana per tua figlia... e ripeto... ci saremmo noi a sostenerti se qualcosa non andasse per il verso giusto... so che non è la stessa cosa che avere qualcuno di fisico di fianco... ma ti assicuro che non ti molleremmo... :sorrisoo
e allora come faccio?
cioè io domattina (mio marito non c'è) che faccio quando comincia ad urlare, l'attacco? sai come tira ora? e se non si attaccasse bene? sicuramente non sarà lo stesso latte di prima, non vorrei traumatizzarla...probabilmente piccola non riuscirà neanche...
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 13 dic 2011, 23:19

Per la ripresa di un allattamento non mi sento ferrata.Aspettiamo Ishetta!
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da RougeBi » 13 dic 2011, 23:41

ishetta ha scritto:
RougeBi ha scritto:L'unico consiglio che ti posso dare e` di contattare *********, una consulente per l'allattamneto al seno veramente molto brava. Spero ti possa aiutare. Cercala su Facebook il nome utente e` *********. :incrocini
Da regolamento non si possono mettere nominativi. Bastava mettere l'indicazione di rivolgersi a una ibcl o una consulente LLL o un'ostetrica, no?
Anche magari leggere le pagine che ne sono seguite... :fischia
Scusate sono nuova. Ho letto il regolamento ma sul momento mi e` passato di mente. :x:
Ero stata presa dalla foga di dare un aiutino...
Sorry

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Ari » 14 dic 2011, 8:32

lagatta ha scritto:ah bello...

comunque ripeto l'articolo non mi piace per come viene detto, mi sembra in modo duro e comunque facile parlare (e scrivere), i fatti personali sono ben altri.

L'allattamento al seno è importante per me, non lo nego mica.

Crucchina
non ho il sostegno di nessuno, e se dovesse andare male ancora? che faccio? non è questione di consulenza o meno, quando torno a casa, non ho neanche il marito a sostenermi, lui non lo accetterebbe, mi prenderebbe per pazza. E adesso come adesso non riuscirei a sostenere questo peso. La paura è veramente tanta
stai sfogando la tua rabbia nella direzione sbagliata.
tu non sei realmente arrabbiata con l'unicef perché scrive cose giuste, ma sei arrabbiata con tuo marito perché non ti sta sostenendo come tu vorresti.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Alexxandra » 14 dic 2011, 8:47

Si Lagatta aspettiamo Ishetta!!!! Vediamo cosa dice.... :sorrisoo :ok
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da ishetta » 14 dic 2011, 8:56

Riprendo questo pezzo perchè mi sembra doveroso.
L'Unicef si occupa di DIRITTI DEL BAMBINO. E' un diritto del bambino, in Italia come in Sudan, ricevere la migliore alimentazione "possibile". Capisci anche tu, Lagatta, che se in Italia si può chiudere un occhio sull'allattamento ( :x: ) in paesi dove le condizioni sanitarie sia fisiche sia relative alla distribuzione di acqua sia relative alla vita che si conduce diventa fondamentale sostenere gli operatori socio sanitari.
Anche perchè noi abbiamo a disposizione tutte le informazioni che vogliamo... una popolazione povera è facilmente plasmabile dalla pubblicità, soprattutto se arrivano campioni gratuiti.


lagatta ha scritto: Gli operatori sanitari, i media e le associazioni di donne hanno la responsabilità di promuovere l'allattamento naturale. I governi nazionali e locali hanno il dovere di informare le donne sui benefici dell'allattamento al seno.L'allattamento al seno offre numerosi vantaggi: scopri quali sono nelle pagine dedicati ai benefici sanitari e sociali dell'allattamento al seno ((I MIEI FIGLI NON FANNO VITA SOCIALE).[/i]
Cmq non si parla di vita sociale ma di impatti sociali dell'allattamento.

- L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stimano che se tutti i bambini fossero allattati esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita, ogni anno si salverebbe la vita di circa 1,5 milioni di essi, vittime delle malattie e della malnutrizione.
Queste cifre impattano ANCHE sui costi della sanità perchè ricoveri e cure costano (oltre al dolore provato ovviamnete). E se un modo per diminuire queste morti è necessario promuovere l'allattamento va bene così. Poi se vogliamo dire che non è vero xchè noi bimbi morti non ne conosciamo... beh teniamoci il crudo sugli occhi anzichè farci un panino.

Poi c'è l'impatto ambientale, perchè produrre, vendere e comprare biberon, ciucci e latte artificiale costa all'ambiente.

E poi c'è l'impatto economico sul budget familiare. E lì ogni famiglia è a sè.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da ishetta » 14 dic 2011, 8:58

Lagatta sinceramente non credo che sei nella condizione mentale di provare un riallattamento. Tu ti vuoi riapprovare della tua femminilità perduta, non vuoi riallattare perchè fa bene a te e a tua figlia.
Ci vuole grande determinazione e condizione, oltre a grande sostegno, per riallattare. E io non credo che sia il tuo caso.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da ishetta » 14 dic 2011, 9:00

ishetta ha scritto:Lagatta sinceramente non credo che sei nella condizione mentale di provare un riallattamento. Tu ti vuoi riapprovare della tua femminilità perduta, non vuoi riallattare perchè fa bene a te e a tua figlia.
Ci vuole grande determinazione e condizione, oltre a grande sostegno, per riallattare. E io non credo che sia il tuo caso.
CONVINZIONE :dizionario
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 14 dic 2011, 9:29

ishetta ha scritto:Lagatta sinceramente non credo che sei nella condizione mentale di provare un riallattamento. Tu ti vuoi riapprovare della tua femminilità perduta, non vuoi riallattare perchè fa bene a te e a tua figlia.
Ci vuole grande determinazione e condizione, oltre a grande sostegno, per riallattare. E io non credo che sia il tuo caso.
No infatti, per questo sto vacillando..
è qui che volevo portarvi...
quindi io devo vedere solo l'allattamento come qualcosa che fa bene dal punto di vista fisico. Psicologicamente parlando? Forse a me farebbe bene ricominciare ad allattare. Farebbe bene a me psicologicamente e di certo male non fa alla bambina.
Ma effettivamente non ho un sostegno.

Stamattina prima cosa che ho fatto appena acceso il pc è andare nel sito LLL, tra tante cose ripetute più volte anche da voi e dall'UNICEF, ho trovato questo, proprio quello che stavo cercando e di cui non si parla mai in queste diatribe.

La donna che, oggi e nella nostra società occidentale, vuole allattare al seno, si trova sottoposta a molte pressioni e conflitti di carattere psicologico. Vive una contraddizione fra il ruolo di donna e quello di mamma, che nel proprio ambiente sono visti come competitivi fra loro; si trova a muoversi "controcorrente", seguendo con il bambino un approccio che si discosta notevolmente dai modelli culturali proposti; la capacità di autoregolazione del neonato, e la competenza materna nel comprendere e rispondere in modo appropriato ai suoi bisogni, vengono continuamente messe in dubbio. Si insinua poi paradossalmente che lo stress e l’insicurezza, generati da questo stato di cose, siano invece una conseguenza negativa dell’allattamento al seno.


Una certa cultura medica ed anche psicoanalitica ha finito per dipingere la maternità come una cosa complessa, difficile, rispetto alla quale è facile commettere errori e provocare danni irreparabili al proprio figlio. La competenza materna viene svalutata, e la donna facilmente viene colpevolizzata per le scelte che effettua quando segue la sua intuizione.

Quando la mamma allatta al seno ciò si verifica in misura ancora maggiore, e la donna deve imparare a "tapparsi le orecchie" per non sentire i continui commenti, spesso pessimistici o allarmistici e comunque contraddittori, di tutti coloro che pensano di sapere più di lei cosa è meglio per lei e per il suo piccolo.

L’organizzazione, gli spazi fisici e gli orari dei servizi, dei trasporti, degli uffici pubblici, delle aree commerciali, dei luoghi di svago sono concepiti e realizzati solo per adulti senza bambini al seguito, o al limite solo per bambini forniti di biberon. Trovare un posto dove cambiare un pannolino, ma ancora di più dove sedersi ed allattare quando il bambino piange, spesso è molto difficile. Questo scoraggia le donne dal muoversi insieme al bambino, spingendole o a svezzarlo per poterlo lasciare a qualcun altro, o a chiudersi in casa con lui.

i confronti fra l'allattamento al seno e l'allattamento artificiale sono costanti ma poco evidenti alla maggior parte delle mamme. Si aspettano di allattare con gli stessi orari e per la stessa durata dei bambini allattati artificialmente. Si trovano a fare la doppia pesata, perché il volume del latte che il bambino ingerisce è ritenuto di primaria importanza. Non avendo nessuna idea sul meccanismo della domanda e dell’offerta, rimangono sempre con il dubbio che il latte sia insufficiente. Confrontano il seno con il biberon, il che tradotto in pratica significa che pensano che il seno debba avere tempo per riempirsi, quindi che debbano aspettare un certo numero di ore, e che alla fine della poppata sia vuoto come un biberon vuoto; che il latte sia sempre uguale in tutti i sensi (colore, tempo richiesto per "finirlo", proprietà nutritive e non) a quello del biberon. Si trovano a pesare e misurare il figlio per collocarlo su tabelle e curve di crescita che sono state tarate in base alla crescita di bambini allattati artificialmente. Vedono fotografie di bambini con i biberon e quando attaccano il figlio al seno lo tengono nella medesima posizione, scomoda per tenere il neonato al seno. Si aspettano che il figlio abbia l'aspetto fisico dei bambini allattati artificialmente che vedono intorno a sé e nelle immagini pubblicitarie. Presumono che il bambino non solo si attenga a un orario ma che diminuisca il numero delle poppate col passare delle settimane; perciò, quando avviene uno scatto di crescita e il bambino chiede più spesso di poppare, pensano di aver perso il latte.

L’allattamento materno è in teoria quanto di più semplice e pratico si possa immaginare (...) Eppure riuscire a realizzare un allattamento così diviene spesso, nella nostra società, una specie di corsa ad ostacoli, costellata di impedimenti concreti e di boicottaggi occulti.

La frustrazione non è l’unico modo, e nemmeno il più efficace, per maturare.

La felicità non ha mai fatto male a nessuno.



Io mi chiedo, ma ci voleva tanto ad affrontare questi argomenti? sì perchè io proprio non ci riuscivo.

PS. Non sono arrabbiata nè con l'Unicef nè con mio marito. Nè con me.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Ari » 14 dic 2011, 9:39

hai finalmente trovato il posto giusto in cui cercare le tue risposte. :sorrisoo

l'unicef è più lapidario nel suo trattato perché si tratta di una linea guida, mentre la LLL tratta il tema dell'allattamento in modo molto più ampio e quindi può soffermarsi anche sull'aspetto psicologico.

secondo me dovresti provare a contattarli telefonicamente per vedere se c'è una loro consulente che abbia il tempo di venire a casa tua a fare due chiacchiere con te nel tuo ambiente.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 14 dic 2011, 9:43

grazie Ari
per ora ho mandato una mail generica in cui ho descritto brevemente il mio stato. Entro due settimane dovrebbero rispondermi altrimenti chiamerò il numero verde.

Vorrei farmi questo regalo di Natale, mi sembra giusto.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 14 dic 2011, 9:45

sì voglio riappropriarmi della mia femminilità, perchè è così sbagliato?
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da ishetta » 14 dic 2011, 11:09

lagatta ha scritto:sì voglio riappropriarmi della mia femminilità, perchè è così sbagliato?
Lagatta non ho mica scritto che è sbagliato. :sorrisoo
Ho scritto che sei molto vacillante e che il percorso per un riallattamento, senza sostegni in famiglia e senza la giusta convinzione del bene che l'allattamento può fare a te e a tua figlia, è decisamente in salita.
Poi se vuoi tentare, se te la senti di stare a battibeccare con tuo marito o tua suocera :risatina: io sarò qui volentierissimo a darti una mano.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 14 dic 2011, 11:43

La gatta quello che hai trovato è un signor articolo!!! :congratulations: :congratulations:
Tutto vero!!
Quoto il consiglio molto molto saggio di Ari,e qui c'è Ishetta! :ok :ok
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 14 dic 2011, 13:02

ISHETTA
non mi riferivo a te :sorrisoo
Sto cercando di capire, cioè il fatto di voler ricominciare come mi colloca? apparirei davvero pazza? già in questo momento non ho una grande opinione di me.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Ari » 14 dic 2011, 13:13

lagatta ha scritto:ISHETTA
non mi riferivo a te :sorrisoo
Sto cercando di capire, cioè il fatto di voler ricominciare come mi colloca? apparirei davvero pazza? già in questo momento non ho una grande opinione di me.
ne abbiamo parlato anche ieri in mp e secondo me non sei pazza, però hai bisogno di aiuto.
se normalmente senti dolore quando attacchi la bambina al seno, vuol dire che c'è qualcosa che non va.
se non è la candida, è perché si attacca male.

sarebbe opportuno che le prime volte tu riprovassi ad attaccarla in compagnia di una consulente della LLL perché potrebbe darti delle dritte sull'atto pratico oltre a rassicurarti dal lato emotivo.

se vuoi riprovare intanto continua a fare la spremitura manuale in modo che il latte non vada via del tutto.

però devi prima escludere del tutto il fattore "candida", altrimenti sentirai comunque subito male e non servirà a niente.

inoltre sarebbe bene che tu facessi capire a tuo marito il tuo stato d'animo per avere il suo sostegno, perché se tu riuscissi ad attaccare azzura senza problemi per lui sarebbe una bella sorpresa e tu potresti prendertene tutto il merito, ma se il nuovo tentativo di allattamento andasse male, rischieresti di trovarti a dover gestire anche il suo "rancore" per la tua ostinazione.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da lagatta » 14 dic 2011, 13:30

Ari
il latte sta ormai scarseggiando, ho visto in doccia, se me lo spremo rischio di perderlo del tutto però riattaccarla stimolerebbe di nuovo l'ipofisi.
Sinceramente non me la sento di tirarmelo, voglio prima vedere se si attaccca, perchè stimolare significa poi che l'attività si riprende e poi dovrei ricominciare tutto il tram tram inutilmente per farmelo andare via.
Per quanto riguarda la questione di mio marito, no non ci provo neanche, ultimamente lo sento proprio lontano per la prima volta da quando lo conosco, è preso da mille e altre più cavolate, non mi va proprio di parlargliene. Non ho voglia di sentirmi dire che alla fine sta andando tutto bene, che è tornato tutto come prima, e di non rovinare niente. Portargli un altro fallimento gli confermerebbe quanto pensa di questa cosa.

Già, mi aveva in parte convinta a mollare così lui mi avrebbe dato una mano col biberon, si sarebbe alzato di notte, e mi avrebbe dato più tempo libero. Sai che mano mi ha dato? ha dato 6/7 volte il biberon ad Azzurra in un mese. L'unica volta che l'ho svegliato di notte (che poi erano le 7 del mattino ma non mi ero accorta tanto ero stanca, fuori era buio) mi ha mandato a fa****o, si è alzato tutto incazzato e poi mi ha detto che sarebbe sceso a fare il latte ma che gliel'avrei dato io!!!tanto valeva!!!
Il tempo libero che ci ho guadagnato è stato quello di andare a fare un paio di volte la spesa dal vivo incece che online e a comprare di corsa i regali di natale per ibambini (che coincidono con alcune delle volte che ha dato lui il biberon).
Lui la libertà me la lascerebbe facendomi tante promesse, ma al momento poi mi dice che ha altro da fare e se non me lo dice sbuffa.
Ultimamente non è molto trattabile.
Preferisco farmi seguire da chi mi capisce.
Poi sicuramente si incazzerà perchè l'ho tenuto all'oscuro, ma allora, a mente lucida, saprei rispondergli a dovere.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Ari » 14 dic 2011, 13:32

gli altri tuoi figli si svegliano ancora di notte?
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