Il "tic" è SEMPRE sintomo di un disagio?

[val978]

Pipa72, quindi tu sostieni che se un bambino ha un tic e io provo ad affrontarlo sul fronte psicologico ho il 100% di possibilità di insuccesso? Questo mi sembra strano anche perchè (aspettiamo che passi qualche psicologa) mi sembra che le esperienza dicano una cosa diversa.

Comunque ti posso dire che per ogni studio in una direzione, ne troverai uno in direzione opposta, e lo dimostrano le infinite diatribe a tutti i livelli anche che leggiamo qua su gol (tachipirina, antibiotici, vaccini...) poi sta a ognuno informarsi e scegliere la linea da seguire.

Sarebbe interessante leggere qualcosa sull'argomento, se trovi qualcosa (anche di tecnico) lo leggo con piacere.

[laura s]

Val se è per questo anche l'ulcera gastrica era la classica "malattia psicosomatica" prima che scoprissero l'Helicobacter Pylori, e la terapia era solo e soltanto ansiolitici e psicologo: chi guariva bene, agli altri via una fetta di stomaco... una parte guarivano eh, ma col senno di poi forse sarebbero guariti comunque...

Io credo che trattare psicologicamente un bambino con tic abbia OTTIME probabilità di successo, ma credo anche che far finta di nulla e aspettare che passi da solo abbia OTTIME probabilità di successo. Non credo esistano studi di confronto fra le due metodologie, mi piacerebbe ci fossero!! Per tutti gli altri, quelli che cronicizzano o sono più gravi, concordo sull'approccio in primis medico.

Quanto alle letture, io ti posso consigliare di recuperare i racconti di Sachs sulla Gilles de la Tourette che sono bellissimi, c'è Ray dai mille tic e altri, ce n'è uno bellissimo in "Un antropologo su Marte" che è un libro interamente splendido.
Poi potresti leggere qualcosa sui PANDAS, ci sono 42 review e 286 articoli, fatti una ricerchina qui
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed" onclick="window.open(this.href);return false;
cliccando solo reviews e trovi i riferimenti, e i riassunti, poi se vuoi leggerle devi andare in un abibiloteca universitaria di medicina e farteli avere...

[val978]

ok forse quando avrò letto le 42 review e 286 articoli in inglese forse mi sarò fatta un'idea
nel frattempo temo che dovrò fermarmi a quello che voi avete scritto qua
i libri li vedo più fattibili, me li segno e vediamo se li trovo

[Lorena]

Si, i libri di Oliver Sachs sono interessantissimi e non sono tecnici, sono proprio come dei racconti. Ci sono descritte delle persone a volte veramente incredibili
In libreria nella edizione Adelphi li trovi facilmente.

[zanchese]

Evidentemente, essendo un problema momentaneo, gli psicologi credono che le loro terapie siano efficaci quando invece sarebbe stato efficace anche non fare assolutamente nulla.

[Pipa72]

val978, laura s ti ha risposto nello stesso modo in cui ti avrei risposto io.
Comunque gli articoli di cui ti parlavo sono studi seri, condotti con modalità scientifica e pubblicati su riviste mediche accreditate. Non ho tempo ora di essere più precisa e mandarti i riferimenti bibliografici (gli articoli che avevo letto all'epoca della diagnosi al mio Lorenzo li avevo fotocopiati e dopo averli letti, recentemente li ho buttati), comunque laura s è stata esauriente e il database pubmed, che raccoglie migliaia di articoli specialistici, è di libero accesso a chiunque: inserendo le parole chiave ti puoi fare un'idea.

Non vorrei che qualcuno pensasse che sono contro gli psicologi, niente di più falso: anche io ci sono andata e ne ho tratto moltissimo giovamento. Tuttavia la verità sui tic è poco nota e mi sento toccata in prima persona, per ovvie ragioni, quando si entra in argomento. Quello che contesto è la risposta lapidaria "...dietro un tic c'è SEMPRE un disagio psicologico" e mi piacerebbe davvero molto se le psicologhe scrivessero qualcosa per un confronto.

[zanchese]

A tal proposito:

http://www.corriere.it/salute/12_aprile" onclick="window.open(this.href);return false; ... 4509.shtml

[val978]

puoi rimettere il link che non funziona?

[pisola]

mi dice pagina non trovata!

LauraS mi è piaciuta la tua teoria sui tic, mi pare quella sul raffreddore, se lo curi passa in 7 gg, se non lo curi passa in una settimana

però quando ci troviamo di fronte ad un bimbo con tic, quanti di noi sono disposti ad aspettare.

alla fine che si deve fare, o meglio cosa consigliate? psicologo o neurologo, o entrambi?
prima l'uno poi l'altro?
così tanto per sapere

[Pipa72]

Nulla, a meno che ci sia il sospetto fondato di un PANDAS (ovvero tic piuttosto plateali, iniziati in concomitanza o poco dopo una febbre). Solo se il tic dura più di un anno si è cronicizzato; ma nella maggior parte dei casi dura un paio di mesi e poi sparisce.
Parlare con il bambino del suo problema e, se non si è tranquilli, rivolgersi ad un medico che sia preparato sull'argomento (io ero andata da questo neuropsichiatra del Besta di Milano, dove sono stati fatti molti studi; è il massimo esperto in Europa di movimenti anomali nei bambini) e comunque lui ci ha detto di non fare nulla; si interviene farmacologicamente solo se i tic sono tali da interferire con le attività del bambino e si interviene psicologicamente solo se il bambino appare provato in questo senso dai tic (si vergogna, non li accetta, lo prendono in giro, non riesce a parlarne), ma attenzione, l'intervento psicologico si fa non perché serva nella cura dei tic, ma per sostenere che i tic li ha e gli causano disagio (tipo l'appoggio psicologico a chi ha il diabete o il tumore).

[zanchese]

http://www.corriere.it/salute/12_aprile_06/" onclick="window.open(this.href);return false; pandas-batterio-ossessioni-peccarisi_828f37b8-7e60-11e1-b61a-22df94744509.shtml

Ho messo degli spazi tra 06/ e pandas altrimenti non lo copia

[Kylie]

pagina nn disponibile....da ieri sbatte gli occhi, ragazze già sto aspettando che la chiamino per la gastroscopia e sono tesissima, poi adesso sta cosa degli occhi....sono giù da morire

[tittiale]

Ultimo consiglio è per le psicologhe che intervengono qui (non me ne abbiano): forse non vi rendete conto che qui siete considerate le esperte, che le vostre risposte pesano di più delle altre: come è possibile rispondere con un "...il tic è SEMPRE espressione di un disagio" senza conoscere chi vi scrive? Come è possibile fare una diagnosi dopo due righe di presentazione? Forse non avete considerato quale costellazione di sentimenti, di sensi di colpa, di ansie queste vostre parole lapidarie possano scatenare. Ma l'empatia dovrebbe essere alla base del vostro lavoro, no? A parte l'infondatezza scientifica di questa affermazione (ma questo è un altro discorso), forse nell'essere disponibili in una rubrica on line (e di questo vi ringrazio, anche io ho spesso preso spunto positivo dalle vostre risposte) dovreste meglio ponderare le parole e domandarvi che cosa può voler dire per un genitore vedere scritte, con una leggerezza disarmante, le vostre parole che rischaino di diventare una sentenza non sempre facilmente dimenticabile...

...non ho scritto in questo topic, ma comunque mi sento tirata in causa...
Ciao Pipa, non ce l'ho con te per quello che hai scritto, ma volevo precisare alcune cose.
Per quanto mi riguarda lungi da me il pensiero di fare diagnosi (e anche nella mia vita lavorativa reale parlo di ipotesi diagnostiche e non di diagnosi!) e nel rispondere alle domande delle mamme: pondero bene quello che scrivo, penso a chi leggerà la mia risposta (non solo a chi ha posto la domanda, ma anche ad altri mamme e papà interessati all'argomento), so che gli elementi di cui sono a conoscenza sono pochi e mi mancano tanti altri dati importanti (e infatti spesso rispondo alle domande con altre domande), so anche che chi mi legge dà peso alle mie parole, quindi sono attenta a ciò che scrivo, immagino la preoccupazione e le speranze di chi domanda (l'empatia di cui giustamente parli tu), rispetto al campo medico non mi addentro nelle spiegazioni (non essendo mia pertinenza) e demando a chi di dovere (faccio spesso riferimento ai pediatri per valutare se i disturbi possono avere origine organica (prima causa da escludere prima di valutare una pertinenza psicologica).
Come dici tu questo è uno spazio dove avere pareri e consigli e non sentenze certe e indiscutibili.
Questo è il mio intento nell'essere a disposizione in questa sezione e anche il mio modo di lavorare con i genitori rispecchia quello che scrivo sopra.
Se hai altre domande sono qui.

[Pipa72]

Grazie. Ho scritto queste parole parecchio tempo fa e rileggendole ora, vedo chiaramente la rabbia e lo sconforto che hanno caratterizzato la mia vicenda personale (che è possibile leggere in post vecchi). E di questo mi scuso: sono stata molto dura, e di solito non è così. Ma intorno a questa faccenda dei tic c'è ancora poca chiarezza e diffusione di informazioni (come capita spesso per argomenti che presentano zone di ombra non ancora dipanate dai dati scientifici), e questo si ripercuote sulle famiglie e sui bimbi. Così è stato per me e per tutta la famiglia quando Lorenzo ha cominciato con i suoi tic. Dopo molte traversie abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in una NPI che studiava i movimenti anomali dei bimbi e che ha tracciato per noi una strada lastricata di risposte chiare e non solo di ipotesi (e le risposte non sono sempre confortanti, ma hanno alla base dati reali). Ormai leggo pochissimo gol e non intervengo mai, tranne se si parla di tic: perché so che significa! Sono certa che tutti gli esperti che scrivono qui cercano di farlo con la massima serietà, tuttavia preciso di nuovo: le loro parole hanno un peso diverso da quelle di chiunque altro, quindi ATTENZIONE a ciò che scrivete! Mi scuso ancora se il tono non era proprio conciliante, e ringrazio tutte voi che vi impegnate in questo lavoro. Vi chiedo anche: aggiornatevi sui nuovi studi intorno ai tic! Buon lavoro. Sabrina

[Pipa72]

Grazie. Ho scritto queste parole parecchio tempo fa e rileggendole ora, vedo chiaramente la rabbia e lo sconforto che hanno caratterizzato la mia vicenda personale (che è possibile leggere in post vecchi). E di questo mi scuso: sono stata molto dura, e di solito non è così. Ma intorno a questa faccenda dei tic c'è ancora poca chiarezza e diffusione di informazioni (come capita spesso per argomenti che presentano zone di ombra non ancora dipanate dai dati scientifici), e questo si ripercuote sulle famiglie e sui bimbi. Così è stato per me e per tutta la famiglia quando Lorenzo ha cominciato con i suoi tic. Dopo molte traversie abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in una NPI che studiava i movimenti anomali dei bimbi e che ha tracciato per noi una strada lastricata di risposte chiare e non solo di ipotesi (e le risposte non sono sempre confortanti, ma hanno alla base dati reali). Ormai leggo pochissimo gol e non intervengo mai, tranne se si parla di tic: perché so che significa! Sono certa che tutti gli esperti che scrivono qui cercano di farlo con la massima serietà, tuttavia preciso di nuovo: le loro parole hanno un peso diverso da quelle di chiunque altro, quindi ATTENZIONE a ciò che scrivete! Mi scuso ancora se il tono non era proprio conciliante, e ringrazio tutte voi che vi impegnate in questo lavoro. Vi chiedo anche: aggiornatevi sui nuovi studi intorno ai tic! Buon lavoro. Sabrina

[Pipa72]

Scusate, non mi sono accorta di aver inserito una faccina nel mio intervento precedente! Non era mia intenzione, tantomeno una faccina con quella espressione...

[tittiale]

Ciao Pipa, capisco che l'argomento ti stia molto a cuore e la tua esperienza è utilissima per le altre mamme, quindi è importante che tu continui ad intervenire e a raccontare quello che avete passato e come siete riusciti ad affrontare il problema.
è importante il parere dell'esperto, ma anche il confronto tra le mamme che vivono le stesse problematiche. Hai ragione quando sottolinei l'importanza di intervenire con discrezione e delicatezza in questa sezione, perché chi scrive è preoccupato e vuole parole di sostegno e di rassicurazione, oltre che indicazioni pratica su come comportarsi.
grazie per essere ripassata

[zanchese]

Aggiorno la nostra situazione:

Qualche tempo fa i tic di mio figlio sono peggiornati, così ho richiesto una visita con il neuropsichiatra infantile, medico consigliatomi sia da una "gollina" sia da un nostro amico che è nell'ambiente.

Prima di tutto mi ha detto che i TIC non sono sintomi di disagio, alla baste non ci sono motivazioni psicologiche, MAI. Questo ormai è appurato da qualche anno.
Lo voglio sottolineare soprattutto perché è la domanda del Topic e poi perché è pieno di siti che scrivono l'esatto contrario, ma non è una opinione di un medico, ma un dato di fatto detto dal primario di neuropsichiatria infantile del Besta.

Nel caso di mio figlio si tratta di tic cronico primario, è leggermente iperattivo e impulsivo, cosa quasi normale per chi è affetto da tic, ma non si tratta di problemi invalidanti, quindi non rimane che osservarlo e vedere se gli passano.
I Tic passano o migliorano con l'età adulta circa nel 65% dei casi.
Se non passano, intorno 14/15 anni si può accedere a terapie comportamentali che aiutano il ragazzo a controllarsi e solo in caso siano invalidanti si ricorre ai farmaci.

Come comportarsi con chi ha questo problema?
Sgridarli non ha senso, perché non lo fanno apposta, ma anche ignorare non ha senso, perché non sono stupidi e sanno di fare dei movimenti o dei suoni "strani". Li si deve trattare normalmente, magari spiegandogli, quando i tic diventano esagerati, di cercare di controllarsi. In quei momenti si cerca di fargli fare qualcosa di impegnativo per distenderli, perché lo stress li aumenta.

[Pipa72]

Zanchese tutto esattamente come il mio Lorenzo! È proprio ora che TUTTI si aggiornino su questa cosa. Io ormai passo da GOL solo per questo argomento che mi sta davvero a cuore. Ti sono vicina e auguro ai nostri bimbi una vita sgombra di pregiudizi!

[Pipa72]

Zanchese tutto esattamente come il mio Lorenzo! È proprio ora che TUTTI si aggiornino su questa cosa. Io ormai passo da GOL solo per questo argomento che mi sta davvero a cuore. Ti sono vicina e auguro ai nostri bimbi una vita sgombra di pregiudizi!