padre e figlio proprio non si capiscono...

[vassliss]

pao, miss io con giulio ci sto tutto il tempo che non passa al nido, sarebbero 20 ore su 24, non ho mezzo problema a lasciarli soli per una mattinata!!! anche perché marco è un padre attento e scrupoloso, quindi mi fido di lui come di me stessa (ed è l'unico al mondo, giulio non lo lascio a nessuno se non al nido...).

ma lui "non vuole", se non in rare occasioni. e le virgolette stanno a significare che non è una questione di non voler stare col figlio da solo, ma un discorso legato alla stanchezza, al periodo un po' difficile sul lavoro e con la sua famiglia, che lo portano a non riuscire a scacciare i pensieri e divertirsi serenamente anche solo per qualche ora.

questo passerà, tra l'altro giulio sta crescendo in fretta e la sua figura di riferimento presto diverrà il papà... ma vorrei che a quel momento lui arrivasse con degli schemi mentali nuovi e solo ed esclusivamente suoi, frutto di un suo percorso di studio e di crescita con giulio...

[pao pao]

Lin, posso capire tuo marito, però un piccolo sforzo dovrebbe farlo comunque. Crescendo il papà diventerà un punto di riferimento, ma non di punto in bianco: bisogna coltivarli i nostri orticelli!
Visto il periodo turbolento poi, non potrà che giovare anche al papà.
Falli iniziare per gradi: una volta vanno solo a prendere il pane, un'altra volta un'oretta al parco e piano piano allungate le uscite. Tentar non nuoce!!!

[vassliss]

[pao pao]

[msbricco]

Lin, posso capire tuo marito, però un piccolo sforzo dovrebbe farlo comunque. Crescendo il papà diventerà un punto di riferimento, ma non di punto in bianco: bisogna coltivarli i nostri orticelli!
Visto il periodo turbolento poi, non potrà che giovare anche al papà.
Falli iniziare per gradi: una volta vanno solo a prendere il pane, un'altra volta un'oretta al parco e piano piano allungate le uscite. Tentar non nuoce!!!

straquoto .. anche perche' poi capira' che i momenti con Giulio non sono solo "fatica" .. ma anche svago allo stato puro

[MariaSpinelli]

Lin, forse tuo marito non sa ancora bene come stare con Giulio può dargli energie positive per affrontare anche queli che sono i suoi pensieri e problemi nell'altra parte della sua vita. Forse proprio perchè è ben cosciente di quelle parti di lui che vengono dal passato, ne è spaventato e piuttosto che commettere ulteriori errori preferisce evitare per proteggere Giulio.
Certo crescendo l'attenzione dei bambini verso il papà aumenta, ma non in modo improvviso e solo come frutto di una relazione che si è costruita e formata nel tempo. con questo non voglio dire che non si sia sempre in tempo per rimediare, ma questi sono moemti importanti e non è giusto che tuo marito se li perda. E non è giusto che Giulio se li perda.
Potrebbe essere un'idea che tu ti prenda del tempo per te ad esempio iscivendoti in palestra una volta alla settimana e in quel momento delegando al papà la cura del bambino. Magari al sabato quando lui è più riposato e possono andare al parco insieme, o in piscina.
E' vero che tendiamo a riprodurre i modelli educativi che abbiamo vissuto in prima persona anche se noi per primi ne rconosciamo i lati negativi, ma questi sono gli unici che conosciamo e abbiamo sperimentato. E' solo sperimentandone di nuovi, nella quotidianità della relazione con il bambino che i genitori cambiano e si differenziano dai propri genitori. La pratica quotidiana è molto più efficace di qualsiasi discorso, lo sperimentare momenti felici e piacevoli con il bambino in modo diverso aiuta più di qualsiasi cosa

[alitta]

... parlare tanto con tuo marito .. e poi tanta tanta tanta immensa pazienza ..

è dura, e te lo dice una che lotta quotidianamente con le contraddizioni dei comportamenti del socio, tra teoria e prassi...

[Paola67]

Lin io ti direi che tu e tuo marito siete due persone diverse ed ovviamente diverso e' il vs modo di porvi di fronte a Giulio.

Ok che teoricamente avete deciso insieme la linea educativa ed infatti tu, che passi con lui la maggior parte del tempo, hai avuto modo di capire, sperimentare con Giulio, spaventarti, rassicurasti, rischiare, etc......

Ora lascia che lo faccia lui, tuo marito cioe', a suo modo, con i suoi tempi.
Non contraddirlo quando sembra che lui stesso non sia coerente con cio' che avete concordato.

Lasciali fare e non intervenire neanche quando il piccolo scappa in camera piangendo.

E' il loro rapporto con un loro linguaggio che sara' comunque e sempre diverso dal tuo che tra le altre cose hai un ruolo di reso.

Non fare da mediatrice
Anche perche' cosi' tuo marito ne vera' sempre frustrato e sempre piu' si chiudera'

Si devono trovare,ritrovare, creare un loro codice. Tu non devi entrarci

[vassliss]

grazie mille per le risposte, sempre preziosissime... ma forse c'è un fraintendimento di fondo: io non voglio che il socio sia la mia fotocopia sbiadita, non voglio assolutamente mettere lingua nel loro rapporto, né invadere i loro spazi... è LUI che mi tira dentro, che si arrabbia come una iena se io il sabato mattina mi faccio i cavoli miei e lo lascio solo con giulio.

io davanti a giulio non ho MAI né detto mezza parola, né fatto facce, ma è il socio poi a dirmi:"xché fa così? xché con te no?" oppure a mandarmi l'sms serale con scritto:"scusa, ho sbagliato tutto...".
è LUI che vorrebbe che IO gli spianassi la strada e sono IO che non lo faccio, xché i rapporti, come dice mariaspinelli, si costruiscono insieme col tempo e anche sbagliando.

MariaSpinelli, come al solito hai colto in pieno il problema: lui si sente inadeguato, insicuro e quindi si tira indietro.
negli ultimi 3 giorni sono stata male sul serio e quindi fuori gioco "giustificata": le cose tra di loro erano diverse, il socio interagiva in maniera più serena e ovviamente anche giulio era più predisposto nei suoi confronti: i bambini sono degli specchi...

la mia interpretazione? messo spalle al muro dalla mia reale indisposizione, s'è lanciato senza "scuse". speriamo che adesso abbia capito...

[Paola67]

grazie mille per le risposte, sempre preziosissime... ma forse c'è un fraintendimento di fondo: io non voglio che il socio sia la mia fotocopia sbiadita, non voglio assolutamente mettere lingua nel loro rapporto, né invadere i loro spazi... è LUI che mi tira dentro, che si arrabbia come una iena se io il sabato mattina mi faccio i cavoli miei e lo lascio solo con giulio.

io davanti a giulio non ho MAI né detto mezza parola, né fatto facce, ma è il socio poi a dirmi:"xché fa così? xché con te no?" oppure a mandarmi l'sms serale con scritto:"scusa, ho sbagliato tutto...".
è LUI che vorrebbe che IO gli spianassi la strada e sono IO che non lo faccio, xché i rapporti, come dice mariaspinelli, si costruiscono insieme col tempo e anche sbagliando.

...

infatti
il sostegno che puoi dare tu a lui (tuo marito) è raccontargli, magari che anche tu a volte ti sei trovata nella sua stessa situazione (come sicuramente starai facendo).

'Scusa ho sbagliato tutto'
non ha sbagliato gli dirai e gli avrai sicuramente detto perchè hai fatto del tuo meglio ed in questi casi piano piano si si arriva

[vassliss]

infatti
il sostegno che puoi dare tu a lui (tuo marito) è raccontargli, magari che anche tu a volte ti sei trovata nella sua stessa situazione (come sicuramente starai facendo).

'Scusa ho sbagliato tutto'
non ha sbagliato gli dirai e gli avrai sicuramente detto perchè hai fatto del tuo meglio ed in questi casi piano piano si si arriva

quello che mi sfugge a volte (sarà un po' di stanchezza, eh!) è chi sono io per fare tutto ciò. non sono una psicologa, non sono il genio della lampada, non ho alle spalle una famiglia perfetta... cerco solo di farmi camminare cuore e cervello per cercare di dare a mio figlio (e a mio marito) un ambiente sano in cui poter vivere tutti sereni.
credo sia un problema di volontà...

[Paola67]

infatti
il sostegno che puoi dare tu a lui (tuo marito) è raccontargli, magari che anche tu a volte ti sei trovata nella sua stessa situazione (come sicuramente starai facendo).

'Scusa ho sbagliato tutto'
non ha sbagliato gli dirai e gli avrai sicuramente detto perchè hai fatto del tuo meglio ed in questi casi piano piano si si arriva

quello che mi sfugge a volte (sarà un po' di stanchezza, eh!) è chi sono io per fare tutto ciò. non sono una psicologa, non sono il genio della lampada, non ho alle spalle una famiglia perfetta... cerco solo di farmi camminare cuore e cervello per cercare di dare a mio figlio (e a mio marito) un ambiente sano in cui poter vivere tutti sereni.
credo sia un problema di volontà...

di attitudine, ma anche di tempo passato insieme, empatia, etc......
Quello che io ti dicevo nel messaggio pregìcedente era proprio da riferire a questo. Io ho percepito nelle tue parole il senso di una responsabilità che non è al momento la tua.
Ecco perche' ti dicevo di non fartene carico.
di dirlo a tuo marito che solo provando si riesce a trovare la strada di comunicazione giusta e che lui non si deve sforzare di fare come fai tu, perchè non riuscirà è ovvio...! avete due temperamenti diversi, siete due persone diverse, con due ruoli diversi, con una storia diversa e con un tempo da trascorrere copn il bambino diversi.

[vassliss]

sì... hai ragione...

[pao pao]

infatti
il sostegno che puoi dare tu a lui (tuo marito) è raccontargli, magari che anche tu a volte ti sei trovata nella sua stessa situazione (come sicuramente starai facendo).

'Scusa ho sbagliato tutto'
non ha sbagliato gli dirai e gli avrai sicuramente detto perchè hai fatto del tuo meglio ed in questi casi piano piano si si arriva

quello che mi sfugge a volte (sarà un po' di stanchezza, eh!) è chi sono io per fare tutto ciò. non sono una psicologa, non sono il genio della lampada, non ho alle spalle una famiglia perfetta... cerco solo di farmi camminare cuore e cervello per cercare di dare a mio figlio (e a mio marito) un ambiente sano in cui poter vivere tutti sereni.
credo sia un problema di volontà...

Lin, sei la mamma, la persona più importante delle loro vite!!! in quanto persona sicuramente sbaglierai, ti arrabbierai, otterrai il contrario di ciò che pensavi, ma è normale, fa parte del gioco, la cosa che conta che parti armata di buone intenzioni e amore. Magari non puoi insegnare a tuo marito teorie di pedagogia, non puoi fornirgli dati scientifici o altro, ma puoi trasmettergli tanta serenità ed entusiasmo nell'affrontare il percorso!!
Tornando alla tua indisposizione e al tempo che tuo marito ha passato con Giulio, batti il ferro finchè è caldo: fagli rivivere il tempo trascorso in serenità, il fatto che Giulia abbia percepito lo stato d'animo del papà e l'abbia fatto suo e alla fine ci piazzi un:"Che bella esperienza da ripetere, quasi quasi prenoto il parrucchiere per sabato, così ve ne state in pace un altro po'"

[pao pao]

infatti
il sostegno che puoi dare tu a lui (tuo marito) è raccontargli, magari che anche tu a volte ti sei trovata nella sua stessa situazione (come sicuramente starai facendo).

'Scusa ho sbagliato tutto'
non ha sbagliato gli dirai e gli avrai sicuramente detto perchè hai fatto del tuo meglio ed in questi casi piano piano si si arriva

quello che mi sfugge a volte (sarà un po' di stanchezza, eh!) è chi sono io per fare tutto ciò. non sono una psicologa, non sono il genio della lampada, non ho alle spalle una famiglia perfetta... cerco solo di farmi camminare cuore e cervello per cercare di dare a mio figlio (e a mio marito) un ambiente sano in cui poter vivere tutti sereni.
credo sia un problema di volontà...

Lin, sei la mamma, la persona più importante delle loro vite!!! in quanto persona sicuramente sbaglierai, ti arrabbierai, otterrai il contrario di ciò che pensavi, ma è normale, fa parte del gioco, la cosa che conta che parti armata di buone intenzioni e amore. Magari non puoi insegnare a tuo marito teorie di pedagogia, non puoi fornirgli dati scientifici o altro, ma puoi trasmettergli tanta serenità ed entusiasmo nell'affrontare il percorso!!
Tornando alla tua indisposizione e al tempo che tuo marito ha passato con Giulio, batti il ferro finchè è caldo: fagli rivivere il tempo trascorso in serenità, il fatto che Giulia abbia percepito lo stato d'animo del papà e l'abbia fatto suo e alla fine ci piazzi un:"Che bella esperienza da ripetere, quasi quasi prenoto il parrucchiere per sabato, così ve ne state in pace un altro po'"

Naturalmente GiuliO

[vassliss]

"Che bella esperienza da ripetere, quasi quasi prenoto il parrucchiere per sabato, così ve ne state in pace un altro po'"

o l'estetista, vista la foresta vergine da spelusciare via... alla fine, gioverebbe anche a lui!!!

[pao pao]

"Che bella esperienza da ripetere, quasi quasi prenoto il parrucchiere per sabato, così ve ne state in pace un altro po'"

o l'estetista, vista la foresta vergine da spelusciare via... alla fine, gioverebbe anche a lui!!!

[msbricco]

Lin ... vedi .. quando sono messi con le spalle al muro se la cavano benissimo ... e ... come dire .. rompono il ghiaccio. Ed ora e' il momento di coltivare questa sintonia nata in questi giorni (... mica devi stare male, pero', eh????) .... quindi .. .via libera al "lin-time"

[vassliss]

niente, niente, non funziona!!! marco urla, giulio gli fa i dispetti... un disastro!!!

oggi... giulio era sul balcone a fare le bolle di sapone. io prima di dargli il flacone gli avevo spiegato tranquillamente che andavano usate solo fuori xché dentro il sapone avrebbe reso il pavimento scivoloso e sporco. ok, tutto bene.

arriva marco, io me ne vado a fare una doccia e li lascio soli. dopo 2 min sento lui che urla e giulio che piange nervoso. faccio finta di niente.
finisco la doccia, mi asciugo i capelli, torno in cucina... e trovo marco coi nervi a fior di pelle che mi sibila che sono 300 volte che intima a giulio di non fare le bolle dentro e lui lo ignora. mentre me lo dice, vedo un faccino da puzzola che si affaccia dal balcone e soffia le bolle verso il padre.

lui sbrocca, esce e gli leva le bolle. grida, pianti, pugni al padre e poi giù per terra a singhiozzare.

aspetto. marco lo ignora, fa come se nulla fosse. aspetto. niente. la pasta si fredda, la situazione non va. prendo giulio e lo porto in sala, lo faccio sedere sulle mie ginocchia e gli chiedo cos'è successo e poi se aveva sentito che il papà gli aveva chiesto ( diciamo...) di non fare le bolle in casa.

risposta:"sì, ma io... io... le ho fatte apposta!"



xché? non è dato saperlo e io non ho insistito. gli ho detto che mamma era rattristata da questo comportamento, xché non è da lui. che se papà dice una cosa è per il suo bene e quindi deve ascoltarlo. che sia la mamma che papà gli vogliono un gran bene.
lui mi ha abbracciata forte forte, mi ha dato un bacione, ed è corso a darne uno al papà. ovviamente le bolle sono ancora requisite, ma...

[pao pao]

Lin, per me è proprio per questo che devono ritagliarsi un momento solo loro, preferibilmente fuori casa.
Dentro casa è tuo territorio, tua competenza, alla mamma obbedisco, il papà invece rompe e basta, quindi gli faccio i dispetti.
Mio papà per tanti anni ha fatto 2 lavori, non era mai a casa e si è perso la nostra infanzia. L'unico nostro punto di riferimento era la mamma. Mi ricordo che un giorno erano tutti e due in cucina entro e dico: "Posso andare a fare i compiti da V?"
Papà:"Si, torna alle x"
Io lo guardo stupita, mi giro verso mia madre e domando: "Posso, mamma?"
Ora che sono genitore posso provare a immaginare quanto questo possa essere stato svilente per mio padre, non far provare tuo marito in una situazione analoga.