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Educare i figli, facile a dirsi....

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 7:48

kik ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Beh kik allora dimmi che errori avrei commesso.
il ciuccio cara, il ciuccio.

Perché mi ci sono impegnata e mi ritengo almeno per questo singolo episodio soddisfatta (cosa che non accade sempre perché non sono perfetta).
ma tu ti senti sempre sotto esame? ti dai i voti a fine giornata o a fine "episodio"? ti chiedi "come sono andata?"
Chiaramente puoi entrare e commentare come vuoi ma credo proprio che giudicare una persona con tanta certezza sia già di per se impossibile.
Ancor meno se non si legge tutto.
Su cosa si giudica!
e basta con questa storia Eva! il non aver letto il post iniziale non significa che non mi possa essere fatta un'idea di te avendo letto tutti gli altri topic eh??? (ivi compreso questo)
E nonostante possano esserci tra noi dei punti condivisibili ritengo che tu sia palesemente esagerata in certi atteggiamenti e che nel tentativo di non sbagliare una virgola tu finisca per inanellare una serie di errori ben più gravi che non "il non aver saputo comportarti da manuale in una determinata situazione".
E io non sono una che non legge o che non ascolta chi ha qualcosa da insegnarmi eh? Esattamente il contrario: ma a differenza tua, più ascolto e meno certezze granitiche ho, tu guarda!

E torno a farti la stessa domanda, se sei così piena di certezze cosa vai cercando con questo genere di topic? Continuare a parlare di confronto mi sa giusto di presa in giro
Intanto di errori me ne avevi segnalati due, ed il ciuccio è uno.
Ma poi, perchè il ciuccio sarebbe un errore?
Nel mio caso non credo proprio.
Perchè Viviana non ha mai preso il ciuccio da neonata, lo ha scoperto come piccola consolazione solo in certi momenti di crisi nell'ultimo anno.
Lo terrà quindi.....dieci minuti ogni dieci giorni?Quindi se è ai danni ai denti che ti riferisci non è questo il caso.Quindi?

Comunque sì, io mi autovaluto spesso come mamma e non vedo proprio cosa ci sia di male in questo.
Comunque tu ritieni che io sia esagerata, ed è un tuo legittimo parere.
Però non capisco come fai ad urtarti tanto nei miei confronti perchè boh forse tra le righe percepisci qualcosa come un giudizio da parte mia che non è detto che ci sia, o solo perchè ho delle certezze mie che di certo non vado ad insegnare agli altri perchè non sono nessuno per farlo, e poi però ti permetti di venire da me a giudicare nello specifico cosa faccio e come sono.
Non è un pò un controsenso?
Il senso di questo 3d stava nel primo post che non hai letto.
Ho scritto che ero dispiaciuta per l'altra discussione finita male e che volevo farmi conoscere e spiegare meglio (visto che l'altra volta ho scritto una frase al volo creando equivoci spiacevoli con alcuni termini) perchè sono intransigente con lo sculaccione.
Ho scritto che tutto il mio modo di comportarmi con Viviana nasce dal mio istinto e che quindi anche volendo applicare certe cose è il mio istinto che ci si ribella ed è lui che cerco di seguire. Ho anche riportato alcuni libri con i punti salienti solo perchè speravo potessero essere interessanti, ho anche detto che sicuramente c'era chi poteva non essere d'accordo, ho spiegato che non volevo certo fare polemica, ma tutto il contrario. Infatti la discussione fino ad un certo punto si è svolta serenamente pur vedendo persone con idee diverse.
Ho poi chiesto più volte scusa e ho chiarito che NON VOGLIO GIUDICARE E CHE PARLO SOLO PER ME.
Ma questo è stato ignorato, mentre si continua a sbraitare su quanto stronza io sia e su come sia e su come sia mia figlia.
Rifletti magari anche tu su questo se puoi.

Quanto all'imparare da altre mamme, io imparo sempre. Ho citato delle persone che conosco che riescono meglio di me ad applicare gli atteggiamenti che il mio istinto mi suggerisce e mi è stato detto che son madri perfettine con figli perfettini, quando questo non è vero.
Ho avuto un confronto a mio parere molto costruttivo con Ari, nel quale ci siamo trovate a valutare insieme una sua situazione con la figlia di 5 anni, e mi sono volentierissimo messa nei suoi panni, senza nemmeno lontanamente aver pensato di lei alcuna cosa negativa.

Comunque scrivo anche qui che non ho mai pensato di essere la mamma dell'anno o che le mamme diverse da me siano cacca, men che mai che fosse disumano perdere la pazienza.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 7:49

lalat ha scritto:Eva hai già frequentato questo forum in passato? ... Ammettilo, sei Iswara e adesso hai creato un altro personaggio.
eccone un'altra con l'idea che io sia un troll.
No, niente troll o Iswara che sia che non so manco chi fosse.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 7:50

Silvietta7885 ha scritto:oddio! :urka ho trovato una più autocelebrativa di me... :ahah :ahaha (in senso opposto però...mio marito dice che con tutte le mie regole sono la figlia segreta di tata lucia)
comunque trovo questo post di una pesantezza unica... :x:
e per tornare alla furbizia dei bambini in senso non negativo come sottolineavi tu non è che tua figlia ha capito che le conviene lasciarti parlare parlare parlare tanto poi fa tutto come le pare a lei... :fischia ?
io questa domanda me la porrei..quella che tu vedi come sintonia con i suoi bisogni magari è in realtà un suo modo molto astuto di metterti i piedi in testa senza che neanche tu te ne accorga..
no guarda io st'astuzia a livello manipolatore proprio non la vedo nei bambini men che mai in mia figlia che è la spontaneità fatta persona.
E poi scusa ma.....dove ho scritto che lei faccia quello che le pare??
Non lo ho scritto da nessuna parte ma anzi ho chiarito più volte che lei ha delle regole, dei limiti, dei no.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 7:56

mamamatchi ha scritto:Uh..santa pazienza.. :x:
Continuo ancora a domandarmi chi ha tanto buontempo da scrivere teorie educative assurde come quella non impositiva..probabilmente si slambiccano il cevello notte e giorno per inventarle..
Ma tu Eva ci credi veramente?
Con quella teoria lì più di un figlio non si può fare,non si deve lavorare,niente marito e mi serve pure una domestica.Dimenticavo.. lo psicanalista notte e giorno.
A me viene da ridere..mi immagino nella famiglia di mia nonna che erano undici..con questa teoria.. :ahah
In pratica per crescerne bene uno e senza traumi doveva mandare in collegio gli altri dieci. :ahah
Ma io le trovo tutte paranoie INUTILI!!!!
Un "capobranco" serve e da sicurezza.A volte punisce e a volte gratifica,ma insegna.Gli animali la fanno più semplice,preferisco a sto punto comportarmi da bestia istintiva che da intelettualista pedagogista.
Sì ci credo....e fatico eh per seguire questo metodo fatico molto.
Che poi come ho scritto seguo il mio istinto più che un metodo scritto, solo che mi ritrovo molto in questa corrente.
Guarda, io so perfettamente che avere due figli è diverso. Sono appena tornata dal mare ed ero con mia cugina che ha due figli di 5 e 3 anni. Insieme sono molto meno gestibili che quando c'era lei da sola, tanto che io le ho detto con un sorriso "con due è dura eh??" quindi lo so che con un figlio unico è più facile. Eppure io con una sola figlia la pazienza la perdo lo stesso.
Però nelle loro bizze io ho visto anche dell'altro, un bisogno di attenzione enorme per via di una situazione familiare particolare (per fartela breve i genitori sono fuori casa 12 ore al giorno, i figli sono cresciuti dai nonni) quindi la prima reazione che mi è passata per la testa non è stata "ci vorrebbe uno sculaccione" perchè anzi sono convinta che in quel caso non sarebbe servito proprio a nulla. Mia cugina ha tutta la mia comprensione ma la hanno pure loro, non so se mi spiego.
Comunque io lavoro e una signora che mi da una mano in casa ce l'ho ma se pensi che la mia vita sia tutta facile rose e fiori....proprio no.Ho passato periodi di stress emotivo terribili per brutti accadimenti che hanno toccato la mia famiglia. Sicuramente Viviana si è presa un urlaccio di troppo anche per questo.Ma avere dei principi che si cerca di rispettare cos'ha di tanto brutto?Cosa toglie all'insegnamento e alla rassicurazione propri di un genitore?
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da fiona 74 » 18 ago 2011, 8:09

lalat ha scritto:Eva hai già frequentato questo forum in passato? ... Ammettilo, sei Iswara e adesso hai creato un altro personaggio.
è quello che penso anch'io :sorrisoo
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 8:40

EvaGreen ha scritto:Ari ma non ho mai pensato che prendeste i vostri figli a cinghiate!
Sono molto attenta a che mia figlia rispetti cose e persone altrui.
Magari se lo fa fuori casa al ristorante o a casa d'altri le si può far capire che se non la smette si e' costretti ad andarsene.
Non so questo lo avevi provato?
Poteva funzionare?
Lo vedi come faccio?
Di istinto mi viene di lambiccarmi il cervello per cercare altre cento alternative.
secondo me è sbagliato andarsene da un ristorante (situazione piacevole per i genitori e un po' meno piacevole per i bambini) a causa dei cattivi comportamenti del bambino.
così gli fai capire che se lui si comporta male in pubblico perché una determinata situazione non gli piace, basta che faccia i capricci o qualsiasi altra monelleria ed otterrà ciò che vuole: andarsene!

rimanere composti al ristorante per almeno mezz'ora-40 minuti è una piccola frustrazione che il bambino deve imparare a sopportare.

quando parlo con sara le dico sempre che la pazienza cresce con l'età.
che un neonato è piccolissimo e la sua pazienza è altrettanto piccola, quindi appena vuole una cosa comincia a piangere disperato.
ma mano che il bimbo diventa più grande, anche la sua pazienza cresce e così il bimbo impara ad aspettare un po' di più per avere una cosa che gli piace o per far finire una cosa che non gli piace.

così quando capita che lei sia inisistente nel chiedere le cose (tipo "mamma ho sete!" "mamma insomma, mi dai da bere che ho sete?" il tutto a raffica) io le rispondo "quant'è grande la tua pazienza? come quella di una bimba di 5 anni o come quella di un neonato?"

nel caso dei piedi sulla sedia, per lei era proprio un automatismo, come le persone che mentre parlano si arrotolano una ciocca di capelli.
non lo faceva per fare un capriccio o un dispetto, quindi le spiegazioni servivano a poco. l'unico modo che ha funzionato per farla smettere è stato associare una sensazione di fastidio a quel gesto.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 8:40

fiona 74 ha scritto:
lalat ha scritto:Eva hai già frequentato questo forum in passato? ... Ammettilo, sei Iswara e adesso hai creato un altro personaggio.
è quello che penso anch'io :sorrisoo
va beh ma vi rendete conto di quanto siete offensive????
Mi state dando della troll ma per cosa?????
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 8:47

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Ari ma non ho mai pensato che prendeste i vostri figli a cinghiate!
Sono molto attenta a che mia figlia rispetti cose e persone altrui.
Magari se lo fa fuori casa al ristorante o a casa d'altri le si può far capire che se non la smette si e' costretti ad andarsene.
Non so questo lo avevi provato?
Poteva funzionare?
Lo vedi come faccio?
Di istinto mi viene di lambiccarmi il cervello per cercare altre cento alternative.
secondo me è sbagliato andarsene da un ristorante (situazione piacevole per i genitori e un po' meno piacevole per i bambini) a causa dei cattivi comportamenti del bambino.
così gli fai capire che se lui si comporta male in pubblico perché una determinata situazione non gli piace, basta che faccia i capricci o qualsiasi altra monelleria ed otterrà ciò che vuole: andarsene!

rimanere composti al ristorante per almeno mezz'ora-40 minuti è una piccola frustrazione che il bambino deve imparare a sopportare.

quando parlo con sara le dico sempre che la pazienza cresce con l'età.
che un neonato è piccolissimo e la sua pazienza è altrettanto piccola, quindi appena vuole una cosa comincia a piangere disperato.
ma mano che il bimbo diventa più grande, anche la sua pazienza cresce e così il bimbo impara ad aspettare un po' di più per avere una cosa che gli piace o per far finire una cosa che non gli piace.

così quando capita che lei sia inisistente nel chiedere le cose (tipo "mamma ho sete!" "mamma insomma, mi dai da bere che ho sete?" il tutto a raffica) io le rispondo "quant'è grande la tua pazienza? come quella di una bimba di 5 anni o come quella di un neonato?"

nel caso dei piedi sulla sedia, per lei era proprio un automatismo, come le persone che mentre parlano si arrotolano una ciocca di capelli.
non lo faceva per fare un capriccio o un dispetto, quindi le spiegazioni servivano a poco. l'unico modo che ha funzionato per farla smettere è stato associare una sensazione di fastidio a quel gesto.
Mi piace molto il concetto della pazienza che cresce con l'età.
Ma certo che non me ne vado dal ristorante, però avevo ipotizzato che potesse voler rimanere in pizzeria o a cena da altri e che così questo potesse essere uno sprone per non comportarsi più in quel modo (anche se non lo faceva apposta).
Non è un "andiamo via perchè tu non vuoi rimanere" è un "andiamo via (o meglio guarda non veniamo più) perchè tu non sai stare composta", voleva essere una conseguenza per lei spiacevole non certo un modo per accontentarla.

Comunque se non lo fa apposta probabile che nemmeno questo potesse servire.
Forse a livello di istinto ha proprio associato il tuo gesto (immediato e di immediata corrispondenza col suo).
Non ci trovo niente di orrido.

Comunque io al ristorante di vado con Viviana da che aveva un mese e mezzo.
Un pò sono contenta perchè si è abituata e sta tranquilla. Ho passato delle fasi in cui si teneva meno, a volte si stancava, non andavamo via appositamente ma di certo ci impegnavamo a distarla, in fondo quando hai due anni non è che il ristorante sia un posto per te, nel quale sai divertirti, è anche normale che si annoino.
Cercavamo di renderglielo interessante e di non portarla in posti con lunghe attese o senza bimbi.

Poi piano piano siamo arrivati allo zainetto della pizzeria, che è quello in cui ci sono colori e album e altri giochini compatibili col ristorante (non amo però i videogiochi), di solito è un'ottima soluzione perchè quando siamo a tavola possiamo disegnare insieme o partecipare ai giochi, così lei non si isola e si annoia meno.
Però lei può scendere dal tavolo.
Non riesco a pensare di poterla tenere un'ora ferma seduta. Ovviamente però scende rimanendo intorno al tavolo e senza dare fastidio a camerieri o ad altre persone, per me questo è importantissimo.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 9:03

beh, a sara piace molto mangiare al ristorante, però ovviamente si annoia nel tempo che intercorre tra l'ordinazione e l'arrivo del cibo.
quando era più piccola anche noi portavamo dei giochi, di solito libri e colori.
adesso no perché comunque lei partecipa volentieri alla conversazione.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 9:06

Ari ha scritto:beh, a sara piace molto mangiare al ristorante, però ovviamente si annoia nel tempo che intercorre tra l'ordinazione e l'arrivo del cibo.
quando era più piccola anche noi portavamo dei giochi, di solito libri e colori.
adesso no perché comunque lei partecipa volentieri alla conversazione.
che è quello che mi auguro.
Ricordo delle discussioni con delle mamme sui videogiochi. Io sostenevo che il bello dell'uscita dovrebbe essere (ovviamente con modi e tempi in base all'età) la convivialità e che un bimbo che si isola è un peccato, per tutti, bimbo in primis (il videogioco non può che isolarsi) e se un bimbo non sa godersi le piccole cose belle come una pizza con i genitori o altri (posto che io non porto mia figlia alle cene di gala) io ci vedrei un piccolo problema da risolvere.
Perciò spero che Viviana cresca come tua figlia in questo, felice di uscire al ristorante e di partecipare.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 9:07

isolarTi mamma mia scrivo di corsa e mi econo dei veri orrori di battitura
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 9:15

EvaGreen ha scritto:Però nelle loro bizze io ho visto anche dell'altro, un bisogno di attenzione enorme per via di una situazione familiare particolare (per fartela breve i genitori sono fuori casa 12 ore al giorno, i figli sono cresciuti dai nonni) quindi la prima reazione che mi è passata per la testa non è stata "ci vorrebbe uno sculaccione" perchè anzi sono convinta che in quel caso non sarebbe servito proprio a nulla. Mia cugina ha tutta la mia comprensione ma la hanno pure loro, non so se mi spiego.
in questo specifico caso lo sculaccione sarebbe proprio fuori luogo e sarebbe soltanto il gesto di una mamma stanca.

a inizio mese abbiamo cambiato casa e sara è stata per una settimana dai nonni mentre noi ci barcamenavamo tra trasloco e lavoro.
la settimana successiva è tornata a casa perché luca ha iniziato le ferie.
il lunedì quando sono tornata dal lavoro gli ho chiesto com'era andata e lui mi ha risposto "mi stanco molto meno ad andare al lavoro! continua a fare i capricci e non so più come prenderla! in casa ci sono un sacco di cose da fare, ma lei continua a chiamarmi e far casino!"
a parte il fatto che io ero più o meno così :risatina: , perché non avevo dubbi che fare il papà 24h al giorno per il mio compagno sarebbe stata una rivelazione :spiteful: , la risposta che gli ho dato è stata "cerca di capire, lei ha vissuto nella vecchia casa la maggior parte della sua vita e adesso le è venuto a mancare un grosso punto di riferimento. non puoi pensare che, sebbene abbia qui tutti i suoi giochi, già da subito riesca a giocare da sola in autonomia come faceva prima. ti cerca perché ha bisogno di conferme e se tu non le dai attenzione, lei si accontenta anche delle tue attenzioni negative che derivano dai capricci pur di poter stare con te. io capisco perfettamente che tu abbia voglia di mettere in ordine, perché nemmeno a me piace vivere in questa baraonda di scatoloni, ma in questo momento tua figlia ha bisogno di altro rispetto all'ordine."

in questo caso, come nel caso dei tuoi nipoti, il "capriccio" aveva una motivazione più profonda e una punizione non avrebbe avuto senso.
ma ci sono altri tipi di capriccio e in quei casi chi la pensa come me interviene con le punizioni.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 9:18

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Però nelle loro bizze io ho visto anche dell'altro, un bisogno di attenzione enorme per via di una situazione familiare particolare (per fartela breve i genitori sono fuori casa 12 ore al giorno, i figli sono cresciuti dai nonni) quindi la prima reazione che mi è passata per la testa non è stata "ci vorrebbe uno sculaccione" perchè anzi sono convinta che in quel caso non sarebbe servito proprio a nulla. Mia cugina ha tutta la mia comprensione ma la hanno pure loro, non so se mi spiego.
in questo specifico caso lo sculaccione sarebbe proprio fuori luogo e sarebbe soltanto il gesto di una mamma stanca.

a inizio mese abbiamo cambiato casa e sara è stata per una settimana dai nonni mentre noi ci barcamenavamo tra trasloco e lavoro.
la settimana successiva è tornata a casa perché luca ha iniziato le ferie.
il lunedì quando sono tornata dal lavoro gli ho chiesto com'era andata e lui mi ha risposto "mi stanco molto meno ad andare al lavoro! continua a fare i capricci e non so più come prenderla! in casa ci sono un sacco di cose da fare, ma lei continua a chiamarmi e far casino!"
a parte il fatto che io ero più o meno così :risatina: , perché non avevo dubbi che fare il papà 24h al giorno per il mio compagno sarebbe stata una rivelazione :spiteful: , la risposta che gli ho dato è stata "cerca di capire, lei ha vissuto nella vecchia casa la maggior parte della sua vita e adesso le è venuto a mancare un grosso punto di riferimento. non puoi pensare che, sebbene abbia qui tutti i suoi giochi, già da subito riesca a giocare da sola in autonomia come faceva prima. ti cerca perché ha bisogno di conferme e se tu non le dai attenzione, lei si accontenta anche delle tue attenzioni negative che derivano dai capricci pur di poter stare con te. io capisco perfettamente che tu abbia voglia di mettere in ordine, perché nemmeno a me piace vivere in questa baraonda di scatoloni, ma in questo momento tua figlia ha bisogno di altro rispetto all'ordine."

in questo caso, come nel caso dei tuoi nipoti, il "capriccio" aveva una motivazione più profonda e una punizione non avrebbe avuto senso.
ma ci sono altri tipi di capriccio e in quei casi chi la pensa come me interviene con le punizioni.
Ari queste parole le avrei potute scrivere io tanto le condivido.
Perciò mi sfugge dov'è che non andassimo d'accordo io e te.... :perplesso
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ishetta » 18 ago 2011, 9:21

EvaGreen ha scritto:
Silvietta7885 ha scritto:non ho letto tutto il post ma anch'io sono poco "accomodante" ...ci sarà tempo per le chiacchierate quando saranno adoloscenti per ora si fa come vogliono mamma e papà e punto.
La comunicazione mica si costruisce all'improvviso.
Se si arriva all'adolescenza senza che si sia mai spiegato o parlato cosa si vuol parlare a quell'eta?
Il figlio non ne ha avuto l'esempio io avrei paura che a quel punto sia lui a non voler comunicare.
su questo sono d'accordo. Si impara ad avere un rapporto.
Io mi vedo nel mezzo. Non sculaccio, non meno, ma io sono la mamma e sono io che "decido" e "comando". Si fa per dire ovviamente visto che casa mia non è una caserma. Farcisco tutto con giochi e spiegazioni al loro livello ma anche a me come Giulia è capitato di averla indemoniata e doverla allontanare in caso di pianti picciosi e capricciosi. Non mi piace, ma a volte è talmente entrata nel loop del capriccio che non c'è verso e quindi la allontano. Lei si calma e quando ha capito perchè mi sono arrabbiata (e lo sa) torna da me. Amiche come prima.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 18 ago 2011, 9:30

EvaGreen ha scritto:Perciò mi sfugge dov'è che non andassimo d'accordo io e te.... :perplesso
quello in cui siamo in disaccordo in linea di massima è che per me i capricci fini a loro stessi esistono, non sempre c'è una particolare causa a monte.
poi io non sposo nessuna teoria educativa, ma vado molto a braccio.
per me ci sono occasioni in cui le "punizioni corporali" sono uno strumento e non mi sento in difetto se le uso.
penso che i bambini a loro modo abbiano un'astuzia e una malizia che tu sembri non condividere. non do a questi termini una connotazione negativa: per me sono forme di espressione della volontà di un bimbo del macchiavellico "il fine giustifica i mezzi!"
e infine io penso che ci siano situazioni in cui un "è così perché lo dico io!" per i bimbi rappresentino una certezza e non un'imposizione negativa.

questo a livello educativo.
a livello personale io sono molto meno ansiosa di te. :hi hi hi hi
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ishetta » 18 ago 2011, 9:37

EvaGreen ha scritto:Ottyx ma che esempi concreti vuoi?Te ne faccio quanti ne vuoi.
Esempi in cui la comunicazione basta e serve?
Comunque le figure di riferimento che avrà dovranno (nei limiti del possibile ovvio che una maestra non abbia il tempo di farlo che ha una mamma) si' usare la comunicazione altrimenti non lo riterrei idonei a noi e cambierei ambiente.
beh ci sono ambienti che non potrai cambiare. All'asilo verrà imposto loro di mangiare seduti e sono mediamente 27/30 bambini, ti immagini una maestra che deve soffermarsi su 30 bambini? Entrando in comunità si imparano a rispettare delle regole, è lo scopo della scuola non c'è solo il nozionismo fine a se stesso. Ancora di più alle elementari... per non parlare poi del mondo del lavoro.

Secondo me un conto è rispettare il bambino nella sua unicità, nelle sue caratteristiche anche dovute all'età, non picchiarlo, non pretendere cose fuori dal mondo... un altro conto è lasciarlo vivere al centro dell'attenzione. Ti faccio un esempio concentro. Mia figlia, prima dell'arrivo di Tempestino, era figlia unica e nipote unica. I nonni per lei stravedono. Poi è arrivato suo fratello... la prima cosa che ho detto ai nonni era che adesso pian pianino avrebbe dovuto accettare l'idea di non essere più la sola in casa (ma viveva già in comunità, prima nido e poi materna)... beh nonostante qualche pianto per andare a sciola crisi di gelosia non ce ne sono state ma sono stata ferma su certi paletti e su certe cose ho continuato a esser IO la mamma e LEI la figlia. Per cui se dicevo che si stava a tavola si stava a tavola, non è che xchè è arrivato il fratello e tu sei a disagio devo rivoltare tutte le regole di casa... e io che sono una piuttosto chioccia (come qualcuno mi ha descritto :fischia ) quando sono neonati ho anche imparato che da "grandi" devono anche imparare a gestire la frustrazione... il che non significa mollarli da soli ma insegnargli che ci sono delle volte in cui non si può avere tutto subito e in fretta.
Poi per carità dipende anche che figli hai...
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 9:37

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Perciò mi sfugge dov'è che non andassimo d'accordo io e te.... :perplesso
quello in cui siamo in disaccordo in linea di massima è che per me i capricci fini a loro stessi esistono, non sempre c'è una particolare causa a monte.
poi io non sposo nessuna teoria educativa, ma vado molto a braccio.
per me ci sono occasioni in cui le "punizioni corporali" sono uno strumento e non mi sento in difetto se le uso.
penso che i bambini a loro modo abbiano un'astuzia e una malizia che tu sembri non condividere. non do a questi termini una connotazione negativa: per me sono forme di espressione della volontà di un bimbo del macchiavellico "il fine giustifica i mezzi!"
e infine io penso che ci siano situazioni in cui un "è così perché lo dico io!" per i bimbi rappresentino una certezza e non un'imposizione negativa.

questo a livello educativo.
a livello personale io sono molto meno ansiosa di te. :hi hi hi hi
ah ecco!
Va beh, non riesco proprio a vederla come te.....ma questo non mi crea alcun problema nel comunicare con te devo dire, e comunque in molte cose mi ritrovo e molte le capisco, voglio dire, non è che si possa essere d'accordo su tutta un'intera linea educativa no?

Comunque quando dico che alla base del capriccio c'è sempre un motivo non penso necessariamente a qualcosa di grosso, può essere semplicemente stanchezza, o contrarietà, o nervosismo, o gelosia.
Su tutto il resto abbiamo parlato e riparlato e rimanendo lo stesso delle nostre idee quindi a ricominciare ti farei venire l'ansia (a proposito :hi hi hi hi ).
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ishetta » 18 ago 2011, 9:40

ottyx ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Giulia io rispetto le tue idee ma non condivido le punizioni e non credo nel capriccio fine a se stesso penso che sia semplicemente un modo per esprimersi magari sbagliato secondo i nostri canoni e certo determinati comportamenti vanno corretti ma siamo proprio agli antipodi.
Nessuno pensa che i bimbi facciano capricci fini a sè stessi, è chiaro che hanno sempre una motivazione.
Ma questo non li giustifica.
Io credo sia sbagliato stabilire rapporto alla pari col bambino finché non è maturo. Trattarlo come un adulto per paura di ferirlo vuol dire non accettarne i limiti e le inclinazioni naturali.
I bambini devono imparare a gestire le frustrazioni, ad accettare le risposte negative senza motivazione ad affrontare le delusioni perchè nella vita se ne troveranno ad affrontare parecchie...
Dargli la possibilità di gestire le proprie reazioni negative (rabbia, delusione, gelosia ecc.) è un modo per fare diventare i nostri figli più sicuri, cosa che non succede proteggendoli eccessivamente.
ecco se avessi letto prima mi sarei risparmiata la pappardella. :quoto: ottyx come spesso mi capita di fare.

p.s. ciao ottyx era un secolo che non ti leggevo.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ely66 » 18 ago 2011, 9:40

EvaGreen ha scritto:
ely66 ha scritto: E non preclude un confronto o una comprensione.
spiacente, nel tuo caso, preclude e basta. sorry..
beh, è un tuo parere.[/quote]
ovviamente.
EvaGreen ha scritto:
ely66 ha scritto: anche mia figlia, tutti mi dicono che è educata, gentilissima, rispettosissima. ma è viziata, io lo so e lo ammetto.
tu no. le maestre sono le ultime persone che ti diranno che è viziata.
anche qui allora torna il discorso di prima, cosa significa viziata per te?Perchè per quel che significa per me mia figlia se fosse viziata oh se si vedrebbe all'asilo anche.
E se tua figlia è viziata è una valutazione che spetta a te mamma, e al massimo alle persone che stanno intorno a tua figlia. Così come nel mio caso, lo saprò io e tutte le persone che le stanno intorno se è viziata, o siamo tutti dei dementi incapaci di vedere la realtà solo perchè arrivi tu a dispensare la verità su una bimba che non hai mai visto?No scusa eh.
Che poi non so come sono le maestre da te ma quelle del nido di Viviana lo dicono eccome se un bimbo è di difficile gestione, se non accetta un no, se fa i capricci (il che corrisponde a quello che comunemente si definisce il contrario), e allora visto che a me dicono esattamente il contrario avrò pure beccato delle maestre bugiarde e incompetenti?
all'asilo si comporta bene perchè HA delle regole sociali da seguire.
ha degli esempi da altri bambini e sa che non si sgarra.
per quanto riguarda la volta del morso, non era ipereccitata!!!!! si stava divertendo e TU l'hai interrotta, perchè TU hai ritenuto che ... ma che ne so cosa pensavi. forse che lei in quel momento non era sotto il tuo controllo totale.
lalat ha scritto:Eva hai già frequentato questo forum in passato? ... Ammettilo, sei Iswara e adesso hai creato un altro personaggio.
ehhhhh magari!! :ahah
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 18 ago 2011, 9:44

Ma sai anche Viviana al nido sta seduta tranquilla per tutto il tempo, e lungi da me protestare perchè al nido ci sono delle regole, anzi, grazie al nido lei ha imparato con la massima spontaneità anche grazie all'emulazione nei confronti degli altri bimbi, regole come apparecchiare e sparecchiare, mettere a posto i propri giochi, non fare del male ai bimbi più piccoli, condividere, che mi trovano d'accordo. Le avrebbe imparate anche a casa ma credo che in quel modo grazie alla presenza di altri bimbi le sia venuto ancor piùà naturale.

Io non cambio una scuola per questo, le regole le aveva già al nido, le avrà alla materna, ma se, ad esempio, una maestra non si prendesse mai la briga di consolare un bimbo se piange, o se mollasse uno sculaccione, o ancora se non rispondesse a domande dei bimbi sul perchè non si fa una cosa inizierei a chiedermi se è il tipo di posto che voglio per mia figlia no?

E comunque anche a casa abbiamo regole.
E anche fuori.
Non si attraversa senza la mano, non si viaggia se non legati sul seggiolino, non si fa del male ai bimbi, non si danneggiano oggetti altrui, non si risponde male, si saluta, cose del genere.
Ma ad esempio a me non interessa necessariamente che mangi seduta a tavola tutto il tempo, che mangi tutto, che non sporchi quando gioca, che non giochi col cibo ecc.
sono solo regole diverse.E mi pare che per questo e anche per il solo fatto di stare con altre persone di frustrazioni ne abbia, ma non perchè gliene debba creare di apposite, perchè è la vita, e la vita sociale che ne da anche senza che io faccia qualcosa di proposito in merito.
ishetta ha scritto:
EvaGreen ha scritto:Ottyx ma che esempi concreti vuoi?Te ne faccio quanti ne vuoi.
Esempi in cui la comunicazione basta e serve?
Comunque le figure di riferimento che avrà dovranno (nei limiti del possibile ovvio che una maestra non abbia il tempo di farlo che ha una mamma) si' usare la comunicazione altrimenti non lo riterrei idonei a noi e cambierei ambiente.
beh ci sono ambienti che non potrai cambiare. All'asilo verrà imposto loro di mangiare seduti e sono mediamente 27/30 bambini, ti immagini una maestra che deve soffermarsi su 30 bambini? Entrando in comunità si imparano a rispettare delle regole, è lo scopo della scuola non c'è solo il nozionismo fine a se stesso. Ancora di più alle elementari... per non parlare poi del mondo del lavoro.

Secondo me un conto è rispettare il bambino nella sua unicità, nelle sue caratteristiche anche dovute all'età, non picchiarlo, non pretendere cose fuori dal mondo... un altro conto è lasciarlo vivere al centro dell'attenzione. Ti faccio un esempio concentro. Mia figlia, prima dell'arrivo di Tempestino, era figlia unica e nipote unica. I nonni per lei stravedono. Poi è arrivato suo fratello... la prima cosa che ho detto ai nonni era che adesso pian pianino avrebbe dovuto accettare l'idea di non essere più la sola in casa (ma viveva già in comunità, prima nido e poi materna)... beh nonostante qualche pianto per andare a sciola crisi di gelosia non ce ne sono state ma sono stata ferma su certi paletti e su certe cose ho continuato a esser IO la mamma e LEI la figlia. Per cui se dicevo che si stava a tavola si stava a tavola, non è che xchè è arrivato il fratello e tu sei a disagio devo rivoltare tutte le regole di casa... e io che sono una piuttosto chioccia (come qualcuno mi ha descritto :fischia ) quando sono neonati ho anche imparato che da "grandi" devono anche imparare a gestire la frustrazione... il che non significa mollarli da soli ma insegnargli che ci sono delle volte in cui non si può avere tutto subito e in fretta.
Poi per carità dipende anche che figli hai...
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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