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allattamento al seno: lo odio

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elenaus
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da elenaus » 17 nov 2011, 12:10

olfersia ha scritto:E no, il bibe non è più comodo della tetta.
lagatta sopra aveva scritto invece che per lei è più comodo il biberon, evidentemente le pesa di meno che allattare al seno
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da olfersia » 17 nov 2011, 12:13

Il biberon è una routine diversa dall'allattamento, l'indiscutibile vantaggio è che se lo desideri puoi coinvolgere altre persone nella cura del pargolo.

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Topillo » 17 nov 2011, 12:15

elenaus ha scritto:
olfersia ha scritto:E no, il bibe non è più comodo della tetta.
lagatta sopra aveva scritto invece che per lei è più comodo il biberon, evidentemente le pesa di meno che allattare al seno
x forza, almeno non la distrugge fisicamente e psicologicamente. Da un punto di vista pratico, cioè a parità di condizioni psicofisiche, è molto meno comodo il biberon.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da blunotte9 » 17 nov 2011, 12:17

olfersia ha scritto: [Ecco, forse alla base, se le madri che smettono di allattare non fossero considerate delle incapaci che non hanno lottato per il benessere del proprio figlio sarebbe più facile parlerne.

Devo dedurre dalle tue parole che tu sei stata più brava e più forte perchè sei riuscita ad allatare?
è proprio questo l'equivoco di fondo!
qui nn si tratta di distinguere tra madri migliori o peggiori, madri che amano più o meno i propri figli...la distinzione è tra madri che sono state aiutate e madri che si sono sentite sole o sono state aiutate male
Nessuno colpevolizza lagatta per la sua scelta, o in generale una donna che per svariati motivi attiva al limite...io colpevolizzo ospedali, consultori, ostetriche, pediatri, famigliari per aver lasciato che sta povera donna - con il suo bimbo- arrivassero al limite.
Nessuna donna dovrebbe essere lasciata sola in un momento cosi delicato, meno che meno se sopraggiungono dei problemi.
E invece le mamme vengono abbandonate. Sole cn i propri sensi di colpa.
Quando chi si dovrebbe sentire in colpa sono solo le organizzazioni preposte che in realtà non sanno una mazza di allattamento al seno!
:aargh

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da olfersia » 17 nov 2011, 12:18

Gappea ha scritto:Ecco, questo l'ho capisco un po' meno.....se lo vivi così, ma chi te lo fa fare???? :pensieroso sarà che sono una tettaholic e già adesso ho il magone per il fatto che, prima o poi, dovrò smettere di allattare Marghe, ma le tue parole mi suonano strane!
Vedi come salta fuori la singolarità delle persone? Della mamme, in questo caso.
La diversità di vissuto, carattere e situazione contingente.

Bisogna aiutare la mamma o propugnare il LM a tutti i costi?

Questa è la domanda cruciale.

E no, non ho minimizzato.
Tutte, o almeno la maggior parte, hanno delle difficoltà ad avviare l'allattamento. La maggiro parte delle difficoltà si superano, con buona pace della tetta. Altre no. E sono le mamme che decidono di smettere.
Vogliamo aiutare anche loro a farlo serenamente, senza sentirsi in colpa come se mancassero nella cura del figlio?
O aiutiamo solo le mamme che allattano al seno?
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Gappea » 17 nov 2011, 12:37

olfersia ha scritto:
Gappea ha scritto:Ecco, questo l'ho capisco un po' meno.....se lo vivi così, ma chi te lo fa fare???? :pensieroso sarà che sono una tettaholic e già adesso ho il magone per il fatto che, prima o poi, dovrò smettere di allattare Marghe, ma le tue parole mi suonano strane!
Vedi come salta fuori la singolarità delle persone? Della mamme, in questo caso.
La diversità di vissuto, carattere e situazione contingente.

Bisogna aiutare la mamma o propugnare il LM a tutti i costi?

Questa è la domanda cruciale.

E no, non ho minimizzato.
Tutte, o almeno la maggior parte, hanno delle difficoltà ad avviare l'allattamento. La maggiro parte delle difficoltà si superano, con buona pace della tetta. Altre no. E sono le mamme che decidono di smettere.
Vogliamo aiutare anche loro a farlo serenamente, senza sentirsi in colpa come se mancassero nella cura del figlio?
O aiutiamo solo le mamme che allattano al seno?
Guarda, io sono fondamentalmente d'accordo con te. L'unica cosa che non condividevo in pieno sono queste parole: "chi sostiene che prima avrebbe dovuto risolvere e poi decidere molto probabilmente non ha mai allattato piangendo dal dolore, non ha mai scaraventato il figlio di un mese sul fasciatoio all'ennesimo taglio sul capezzolo, non ha mai passato le giornate in ansia perchè doveva allattare, non ha mai passato la notte a piangere". Perché all'inizio credo sia un po' così per tutte. Certo, non è una situazione che può durare un mese!
Io sono contro il sistema che fa sentire chi allatta come se avesse vinto una medaglia e chi non allatta una madre di serie B.
Ribadisco che è una questione di limiti, dettati anche e soprattutto dal "contorno" che va dagli aiuti pratici che ti permettono di dedicarti esclusivamente all'allattamento a quelli che ti consigliano i rimedi giusti per i capezzoli nei tempi giusti. Perché, quando si arriva oltre il limite dell'umano, quando per giorni e giorni si sanguina, si hanno mastiti e febbri...beh, a quel punto siamo oltre PER ME. Io personalmente con Marghe ho potuto allattare solo ed esclusivamente perché mio marito è stato a casa durante le vacanze di Natale e mi ha permesso di dedicarmi esclusivamente a lei e a tirarmi il latte per 15 giorni. Ma se, una volta tornato al lavoro, non avessi ingranato con l'allattamento, avrei smesso, perché non potevo permettermi di tirarmi il latte 4 volte al giorno con un'altra bimba piccola da accudire. E non poteva certo rimetterci la primogenita! Così mi sono data un limite. Ed è andata bene. Se non fosse stato così, ne avrei sofferto, certo, ma non avrei avuto rimpianti perchè avrei saputo di aver fatto la scelta più giusta per la mia famiglia!
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 17 nov 2011, 12:59

blunotte9 ha scritto:
olfersia ha scritto: [Ecco, forse alla base, se le madri che smettono di allattare non fossero considerate delle incapaci che non hanno lottato per il benessere del proprio figlio sarebbe più facile parlerne.

Devo dedurre dalle tue parole che tu sei stata più brava e più forte perchè sei riuscita ad allatare?
la distinzione è tra madri che sono state aiutate e madri che si sono sentite sole o sono state aiutate male
Ecco io credo che la differenzia stia quasi tutta qui.
per questo le parole di Olfersia mi hanno dato fastidio.Non è che chi ha allattato ha avuto sempre la strada spianata e non può capire le difficoltà di un'altra madre.
E no,io non sono stata più brava.Semplicemnte quando sono andata all'ospedale disperata un'infermiera genitilissima del reparto prematuri,che passava nel corridoio per caso,mi ha vista e ha deciso di aiutarmi.Per un ora ha preso me e il mio compagno e ci ha spiegato perchè non si attaccava,perchè mi sanguinavano i capezzoli.Mi ha dato dei piccoli biberon per dargli il latte tirato e mi ha attaccata al tira latte del reparto.Io a casa ne avevo uno manuale,avevo il seno pieno e non usciva nulla!
Quindi è molto semplificativo ridurre tutto al fatto che l'allattamento o va o non va.Spesso ci sono degli aggiustamenti da fare.
Io comunque non ho trovato questo sostegno all'allattamento,nè con il primo nè con il secondo.
Poi che ad alcune donne non piaccia proprio allattare è un'altro discorso.Nessuna è obbligata,sono scelte.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 17 nov 2011, 13:02

Per dovere di cronaca riporto la risposta delle ostetriche dell'ospedale quando spiegavo loro che avevo allattato il primo figlio e volevo allattare il secondo,e chiedevo un po' ansiosa quando mi sarebbe arrivata la montata lattea:

Signora non lo sappiamo!Non è un problema gli dia pure questo:"marca di latte in polvere".

Questo è il tanto decantato sostegno.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da blunotte9 » 17 nov 2011, 13:15

mamamatchi ha scritto:Per dovere di cronaca riporto la risposta delle ostetriche dell'ospedale quando spiegavo loro che avevo allattato il primo figlio e volevo allattare il secondo,e chiedevo un po' ansiosa quando mi sarebbe arrivata la montata lattea:

Signora non lo sappiamo!Non è un problema gli dia pure questo:"marca di latte in polvere".

Questo è il tanto decantato sostegno.
ma infatti, è questo il grosso problema!
che agli operatori non frega nulla se tu allatti o no...
quindi o sei fortunato e l'allattamento si avvia da solo senza nessun problema (e io lo ammetto sono un caso di questi), o sei super determinata e documentata da sapere cosa fare e a chi rompere le palle in caso di problemi..o rientri nella maggioranza delle donne che smettono di allattare dopo 1-2 mesi - spesso molto prima - per una serie di problemini che le hanno fatte andare giù di testa.
Perchè venire da un parto, stare magari pure male e avere un esserino che piange tutto il giorno fa obiettivamente andare via di testa.

Ma il problema non sono le mamme.
Sono le glucosate in ospedale, i ciucci in ospedale, il mancato imprinting, il mancato rooming in, il fatto che le ostetriche per prime ti dicano di "attaccarlo a orario perchè se no prende il vizio" e poi ci si stupisce che la montata lattea non arrivi..
sn le puericultrici che quando parli di dolore al seno o di ragadi invece di provare a cercare l'attacco corretto - perchè le ragadi sono solo un problema di attacco - ti guardano con pietà e ti consigliano quale LA usare..
sono i pediatri che se il bimbo non cresce secondo i lori maledetti percentili ti spediscono in farmacia con una ricetta di LA..
sono i famigliari sempre pronti a fare terrorismo psicologico...
sono le mille balle di cui la nostra cultura è piena.

Tutto questo ha fatto fallire l'allattamento di lagatta, come quello di tante mamme.
E questo è un peccato.

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Topillo » 17 nov 2011, 13:19

Boh, se quando IO piangevo dal dolore e dalla preoccupazione perchè Roberta non succhiava, mi avessero suggerito una marca di LA, magari, ok, sostenendomi lo stesso nel desiderio di allattare, mi avrebbero tolto il peso di pensare di essere l'unica responsabile del nutrimento di mia figlia e che DOVESSI farcela a tutti i costi.

Io non credo che lo facciano in mala fede. Lo fanno per dare a tutte l'opportunità di scegliere.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da nicoleb5 » 17 nov 2011, 13:19

olfersia ha scritto: Mi dispiace dover dire una cosa, ma chi sostiene che prima avrebbe dovuto risolvere e poi decidere molto probabilmente non ha mai allattato piangendo dal dolore, non ha mai scaraventato il figlio di un mese sul fasciatoio all'ennesimo taglio sul capezzolo, non ha mai passato le giornate in ansia perchè doveva allattare, non ha mai passato la notte a piangere perchè aveva dolore al seno...

Pensa un pò...io ivnece sostengo il contrario.
Secondo me chi sostiene tanto l'allattamento al seno e il superamento delle difficoltà è perchè ci è passato e proprio grazie al sostegno,all'appoggio di persone competenti e a grande forza di volontà ci è passato.
A me è arrivato il latte in sesta giornata,quando è arrivato ero piena di ragadi...avevo lacerazioni profonde e un capezzolo sanguinante tanto che ho dovuto allattare per giorni da una parte sola. Ogni volta che Desi si attaccava trattenevo il fiato, mi scendevano le lacrime dal dolore ma resistevo...i primi giorni,senza montata,resistevo anche un'ora con lei attaccata prima di darle l'aggiunta.

Con Giorgia ho provato anch'ìo la candidosi e conosco bene il dolore di cui parla Lagatta.

Entrambe le volte sono riuscita ad allattare oltre all'anno grazie alla Leche Leguae che mi ha aiutata moltissimo.

Secondo me la Gatta era arrivata a toccare il fondo a causa di un pò di depressione post partum ; avrebbe potuto cercare di superare il dolore e arginare la depressione? forse si e adesso allaterebbe ancora Azzura.
ma solo lei conosce i suoi limiti,solo lei può sapere quando ha davvero toccato il fondo
L'importante è che abbia ritrovato la serenità anche se io sono convinta che,in condizioni diverse,la sua non era una situazione irrecuperabile
Mamma di Desirée nata il 3 maggio 2005, Giorgia nata il 30 settembre 2010 e Leonardo nato il 20 febbraio 2017

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 17 nov 2011, 13:23

Blunotte ti quoto in tutto!
Io con il primo non ho fatto nessuna fatica,con il secondo appunto ho avuto bisogno di aiuto.

Il terrorismo psicologico su chi allatta poi è pesantissimo.
E mangia troppo,e non mangia abbastanza,e lo vizi,e sei ossessiva,non cresce mai come potrebbe con il latte artificiale,non dorme perchè ha fame,stai sempre insistendo troppo perchè è ovvio che piange perchè ha fame o ha le coliche per colpa del tuo latte.

E se cerchi di aiutare un'altra mamma in difficoltà sei mal giudicata da subito.
Perchè ti becchi di quella che vuole sembrare più brava,di quella fissata,di quella che farà morire di fame il bambino dell'altra per delle sue ossessioni..etc etc.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 17 nov 2011, 13:26

Topillo ha scritto:Boh, se quando IO piangevo dal dolore e dalla preoccupazione perchè Roberta non succhiava, mi avessero suggerito una marca di LA, magari, ok, sostenendomi lo stesso nel desiderio di allattare, mi avrebbero tolto il peso di pensare di essere l'unica responsabile del nutrimento di mia figlia e che DOVESSI farcela a tutti i costi.

Io non credo che lo facciano in mala fede. Lo fanno per dare a tutte l'opportunità di scegliere.
Topillo magari!Era nato da due giorni..un po' prematura come cosa no?
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da blunotte9 » 17 nov 2011, 13:26

Topillo ha scritto:Boh, se quando IO piangevo dal dolore e dalla preoccupazione perchè Roberta non succhiava, mi avessero suggerito una marca di LA, magari, ok, sostenendomi lo stesso nel desiderio di allattare, mi avrebbero tolto il peso di pensare di essere l'unica responsabile del nutrimento di mia figlia e che DOVESSI farcela a tutti i costi.

Io non credo che lo facciano in mala fede. Lo fanno per dare a tutte l'opportunità di scegliere.
ma il punto infatti è che tu non saresti dovuta arrivare a piangere dal doore e dalla preoccupazione! la situazione andava risolta prima con un'assistenza adeguata..
perchè poi ovviamente oltre al problema prettamente fisico si aggiungono dinamiche psicologiche importanti: la stanchezza, il sentirsi "incapaci" di nutrire la propria bimba, il sentirsi fallite come mamme...certo che in questi casi il LA viene visto come la salvezza..e meno male che c'èin questi casi! perchè davvero quando una donna arriva a questo punto meglio che cambi strada...ma non ci dovrebbe arrivare a questo punto.

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Topillo » 17 nov 2011, 13:31

mamamatchi ha scritto:
Topillo ha scritto:Boh, se quando IO piangevo dal dolore e dalla preoccupazione perchè Roberta non succhiava, mi avessero suggerito una marca di LA, magari, ok, sostenendomi lo stesso nel desiderio di allattare, mi avrebbero tolto il peso di pensare di essere l'unica responsabile del nutrimento di mia figlia e che DOVESSI farcela a tutti i costi.

Io non credo che lo facciano in mala fede. Lo fanno per dare a tutte l'opportunità di scegliere.
Topillo magari!Era nato da due giorni..un po' prematura come cosa no?
non so. Io ho avuto un allattamento disastroso sostanzialmente, credo, perchè Roberta non ne voleva sapere di succhiare. Vero, tante cose non le sapevo (ora le so). Vero, nessuno è mai venuto a casa mia per vedere come andava (ma, per come sono fatta, non so se avrei accolto bene questo aiuto "spontaneo", non lo so. Magari bene, magari male). Vero, anche io sono convinta che tutte le difficoltà si possano superare, se uno vuole.
MA resta il fatto che io sono uscita dall'ospedale in terza giornata, angosciatissima perchè nessuno aveva voluto dirmi come avrei potuto fare a non farla morire di fame, se per qualunque motivo, QUALUNQUE, non si fosse nutrita da me.
Durante i giorni di degenza mi hanno solo ripetuto allo sfinimento che POTEVO ALLATTARE, che il mio latte era il non plus ultra e che qualunque sacrificio era superabile e una bazzeccola, rispetto agli enormi benefici che il mio latte avrebbe apportato.

Il che ha significato, per me all'epoca, l'equivalenza: devi farcela e non devi nemmeno pensare a quel veleno che è il LA, tanto è vero che non ti parlo nemmeno della sua esistenza.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 17 nov 2011, 13:36

No.Una mamma non dovrebbe mai arrivare a questo punto.Ma è stata fatta talmente tanta mala-informazione sull'allattamento e per così tanti anni..che la situazione è questa.
Tra le miei amiche solo in due abbiamo allattato.Le altre non sono state minimamente aiutate,e anche se abbiamo cercato di aiutarle hanno ceduto alle pressioni del pediatra,delle mamme o delle suocere.
E non è tutto rose e fiori sempre con il latte artificiale!Qualcuna ha dovuto impazzire per le intolleranze,e via di dermatiti varie.Senza contare che tutte si lamentano giustamente del costo dei formulati,altissimo!

E spesso mi sono sentita dire,tempo dopo,ho fatto male a cedere così..non avevo le informazioni giuste,non ce la facevo più..cose di questo genere!A me dispiace che altre donne debbano passare questo!
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da mamamatchi » 17 nov 2011, 13:42

Topillo ha scritto:
non so. Io ho avuto un allattamento disastroso sostanzialmente, credo, perchè Roberta non ne voleva sapere di succhiare. Vero, tante cose non le sapevo (ora le so). Vero, nessuno è mai venuto a casa mia per vedere come andava (ma, per come sono fatta, non so se avrei accolto bene questo aiuto "spontaneo", non lo so. Magari bene, magari male). Vero, anche io sono convinta che tutte le difficoltà si possano superare, se uno vuole.
MA resta il fatto che io sono uscita dall'ospedale in terza giornata, angosciatissima perchè nessuno aveva voluto dirmi come avrei potuto fare a non farla morire di fame, se per qualunque motivo, QUALUNQUE, non si fosse nutrita da me.
Durante i giorni di degenza mi hanno solo ripetuto allo sfinimento che POTEVO ALLATTARE, che il mio latte era il non plus ultra e che qualunque sacrificio era superabile e una bazzeccola, rispetto agli enormi benefici che il mio latte avrebbe apportato.

Il che ha significato, per me all'epoca, l'equivalenza: devi farcela e non devi nemmeno pensare a quel veleno che è il LA, tanto è vero che non ti parlo nemmeno della sua esistenza.
Topillo io mi riconosco molto in quello che scrivi.E' quello che è successo a me con Vittorio.Solo che a me hanno propinato subito la soluzione del L.A.
Ma è giusto secondo te?
Se una donna il latte ce l'ha,chiaro la montata non è istantanea,vai a casa dopo tre giorni che la maggior parte delle volte non è arrivata!
E ti mandano a casa così,alla spera in Dio..in un momento ormonale delicatissimo.
da sola,o al massimo con intorno mamma e suocera che hanno le loro convinzioni.
E' terribile!
Se io non avessi incontrato quell'angelo di infermiera in corsia non avrei allattato,fine della storia.
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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da olfersia » 17 nov 2011, 13:58

Ma allora, visto che siamo tutte d'accordo che i problemi sono a monte...
Aiutare una persona che ha bisogno di essere sostenuta, qualunque sia la decisione presa?
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da crucchina79 » 17 nov 2011, 14:01

olfersia ha scritto:Ma allora, visto che siamo tutte d'accordo che i problemi sono a monte...
Aiutare una persona che ha bisogno di essere sostenuta, qualunque sia la decisione presa?
io faccio un passo indietro: aiutare una persona a stare meglio in modo che possa decidere in autonomia e bene informata prima di dover decidere per disperazione?
Qualunque poi sia la decisione presa. Ma ho sentito troppe donne dire "mi avessero aiutato invece che scoraggiato ce l'avrei fatta" e pentirsene. Se invece una viene messa nelle condizioni di scegliere poi decide convinta il LA è un altro conto
Amate le persone, non le cose. Usate le cose, non le persone. (Spencer W. Kimball)

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Re: allattamento al seno: lo odio

Messaggio da Gappea » 17 nov 2011, 14:04

Topillo ha scritto:
mamamatchi ha scritto:
Topillo ha scritto:Boh, se quando IO piangevo dal dolore e dalla preoccupazione perchè Roberta non succhiava, mi avessero suggerito una marca di LA, magari, ok, sostenendomi lo stesso nel desiderio di allattare, mi avrebbero tolto il peso di pensare di essere l'unica responsabile del nutrimento di mia figlia e che DOVESSI farcela a tutti i costi.

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non so. Io ho avuto un allattamento disastroso sostanzialmente, credo, perchè Roberta non ne voleva sapere di succhiare. Vero, tante cose non le sapevo (ora le so). Vero, nessuno è mai venuto a casa mia per vedere come andava (ma, per come sono fatta, non so se avrei accolto bene questo aiuto "spontaneo", non lo so. Magari bene, magari male). Vero, anche io sono convinta che tutte le difficoltà si possano superare, se uno vuole.
MA resta il fatto che io sono uscita dall'ospedale in terza giornata, angosciatissima perchè nessuno aveva voluto dirmi come avrei potuto fare a non farla morire di fame, se per qualunque motivo, QUALUNQUE, non si fosse nutrita da me.
Durante i giorni di degenza mi hanno solo ripetuto allo sfinimento che POTEVO ALLATTARE, che il mio latte era il non plus ultra e che qualunque sacrificio era superabile e una bazzeccola, rispetto agli enormi benefici che il mio latte avrebbe apportato.

Il che ha significato, per me all'epoca, l'equivalenza: devi farcela e non devi nemmeno pensare a quel veleno che è il LA, tanto è vero che non ti parlo nemmeno della sua esistenza.
Sono d'accordo anche io con tutte quelle che dicono che siamo troppo spesso lasciate da sole. Una volta a casa, siamo noi che dobbiamo andare a cercare gli aiuti, con tutte le difficoltà che questo comporta, quando ci sono Paesi in cui è previsto che un'ostetrica ti venga a trovare a casa periodicamente proprio per sorvegliare la situazione. Ecco, questo secondo me è fondamentale.
Per quanto riguarda me, con Marghe ho avuto un problema analogo. Lei non succhiava. NIENTE. Pannolino completamente asciutto in 24 ore, fontanella infossata e pianto continuo...Si attaccava, mi distruggeva i capezzoli, ma non usciva nulla! Io, che avevo già allattato Bea, ho provato a fare di testa mia. Credo che nessuno mi avrebbe mai consigliato in tal senso, perché, quando ho interpellato quelle che io chiamo "dell'allattamento a tutti i costi", ho ricevuto solo consigli di continuare ad attaccare, che, prima o poi, ce l'avrebbe fatta (ma poi quando??? aveva 3 giorni e da 24 ore non mangiava né beveva!). La nursery dell'ospedale mi ha consigliato di passare al LA. Io, che non avevo un tiralatte in casa, ho preso una confezione di LA, gliel'ho dato per 24 ore. Nel frattempo mi sono procurata il tiralatte e tirata il latte per tutto il giorno e i capezzoli si sono riposati. Ho continuato ad attaccare Marghe prima di ogni poppata e, piano piano, lei ha cominciato a ciucciare. Ci sono voluti 16 giorni, ma poi ha imparato e ho restituito il tiralatte, tutta orgogliosa di noi. Ecco, però, se, nella mia situazione, avessi demonizzato il LA, a quest'ora non avrei la gioia di allattare Marghe. Sai quante volte con Bea (con cui ho avuto altro tipo di difficoltà) mi sono sentita dire: no, non cedere al LA, che poi se inizi con quello, non allatti più! O di non tirare il latte, perché così facendo sarebbe finito! C'è tanta cattiva informazione! Io continuo a pensare che, se Marghe fosse stata la mia prima figlia, non sarei riuscita ad allattarla, o comunque avrei vissuto tutta la cosa in modo molto drammatico, come l'hanno fatta vivere a te!
♥ BEATRICE, 23/10/2008 ♥ MARGHERITA, 14/12/2010
"Insegui ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi" (Collodi)

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