affrontare con lui un momento complesso...

[clizia]

Stefy non hai detto cose che non fossero già state citate, non vai controcorrente.
Certo poi gli spieghi per gradi, a seconda delle varie tappe nelle quali vi state trovando, mica tutto subito, questo va da sè...

[Ari]

ari il concetto è quello perfettamente esposto da stefyc.75: non gli voglio dire balle, ma non voglio che alla sua età debba farsi carico di un problema troppo più grande di lui.

a dirla proprio tutta, vorrei proprio che non si facesse carico di nulla... la vita cmq va come va... e cosa resta, se non i bei momenti vissuti?

vabbè, cmq... la filosofia non porta pane a casa, lui ci vede stanchi e nervosi e se non mi sbrigo a dargli uno straccio di spiegazione per lui plausibile finirà col credere che il problema è proprio lui.
quando invece lui è proprio il gancio in mezzo al cielo a cui siamo aggrappati...

non ho capito di che cosa dovrebbe farsi carico se gli diceste chiaro e tondo che siete preoccupati perché avete dei problemi con la casa, ma che tutto si risolverà nel migliore dei modi perché vi volete bene e con l'amore che vi lega riuscirete a stare sempre bene.

immagino che giulio abbia già avuto modo di vedervi tristi o arrabbiati in passato, quindi puoi semplicemente dirgli che "come quella volta che è successo questo e io e il papà eravamo arrabbiati/tristi ma poi è passato tutto, adesso succede che siamo tristi e arrabbiati perché abbiamo litigato con XY per la nostra casa, ma passerà anche questo momento."

non si parla di caricare i bambini di responsabilità, ma solo di dare loro delle spiegazioni alla loro portata per i malumori dei grandi, che altrimenti i bambini non sanno come interpretare.

se lo tieni all'uscuro in realtà non gli fornisci gli strumenti per affrontare la situazione ed è proprio attraverso queste esperienze "misurate e parzialmente protette" che può farsi la corazza per quando le avversità della vita si troverà a fronteggiarle da solo.

forse un errore comune a molti genitori è quello di cercare di accollarsi il dolore dei figli invece di insegnare ai figli ad affrontare il loro dolore.

[stefyc.75]

arianna, siamo d'accordo...non penso neanche io sia giusto tenerlo all'oscuro..
i momenti difficili vanno ammmessi e spiegati.
mi fa solo specie l'idea di rappresentare ad un bambino di 4 anni il possibile epilogo di una situazione che ancora si sta giocando. La casa c'è ancora, non c'è bisogno di dirgli ora che dovrà andare via, è troppo piccolo.
Avesse, che so, 11-12 anni capisco il senso di preparare all'evento, ma un quattrenne non ha neanche perfetta cognizione del tempo.
ad un bimbo di quattro anni poi non puoi toccare mamma, papà, casa, pappa.
boh, sarà un eccesso di protezione, ma se non ce l'hai ora che va all'asilo......

[Ari]

La casa c'è ancora, non c'è bisogno di dirgli ora che dovrà andare via, è troppo piccolo.

ma io non dicevo di dirgli che forse dovranno abbandonare la casa, ma semplicemente dirgli che ci sono dei litigi in corso tra mamma/papà e altri adulti a proposito della casa.
se poi l'epilogo dovesse essere quello che tutti ci auguriamo non capiti, si dirà al bambino che purtroppo si va via perché mamma/papà non sono riusciti a fare pace con gli altri adulti, che siamo tutti tristi perché alla nostra casa eravamo affezionati, ma che troveremo di sicuro un'altra casa in cui staremo bene perché saremo tutti insieme.

[vassliss]

beh, cmq... ieri ci ho parlato. visto che c'era l'ennesimo incontro seral-notturno e che cmq la situazione non poteva proseguire così.

gli ho detto che ci sono delle persone scorrette e maleducate che ci stanno creando grossi problemi e dalle quali stiamo cercando di difenderci. lui m'ha riempito di domande e ho cercato di rispondere al meglio a tutto.

gli ho aggiunto che se ci vede stanchi e tesi è per quello, che deve avere un po' di pazianza xché in un modo o nell'altro risolveremo e che cmq l'importante è che rimaniamo uniti e ci vogliamo bene. che poi è la verità.

non ho tirato dentro la casa per i motivi che ha espresso stefy, tanto nel giro di pochi giorni il quadro si definirà e allora avrà senso parlare.

sicuramente farlo vivere nel mondo dei sogni è deleterio, avete ragione... ma... è che forse ne abbiamo bisogno noi per primi. chi ci vede da fuori ci prende per matti: di mattina e di sera avvocati, casini...; quando c'è giulio con noi tutti sorridenti, si pensa a giocare, a ridere, a star sereni.

se non facessimo così, penso che saremmo già finiti alla neuro da un pezzo. cmq è giusto che lui sia messo al corrente della realtà e che io gli dia gli strumenti per capirla ed affrontarla.

grazie mille, la vostre risposte mi hanno dato davvero ottimi spunti e un grosso aiuto per capire cos'era giusto fare!

[vale77]

Credo che tu si, giustamente, talmente preoccupata che non riesci a trasmettergli serenità
È qs che lui avverte più che le parole.
Ma hai fatto bene a parlarci perchè a volte le fantasie possono superare la realtà e quindi meglio dire come stanno le cose così si lascia meno spazio alle fantasie.

E se dovesse, mi auguro di no, accadere il peggio, non minimizzare la sua sofferenza, accompagnala.
Perchè la sofferenza dei nostri figli ci ammazza e vorremmo sempre la bacchetta magica per farli felici, ma qualche volta il più bel regalo é insegnargli a gestire la realtà...

[val978]

brava Lin
facci sapere come va

[evakant]

buongiorno a tutte.

allora... io e il socio stiamo attraversando un periodo piuttosto nero. non tra di noi, per fortuna, ma perché io ho perso il lavoro e ora rischiamo di perdere anche la casa (siamo rimasti coinvolti nella più classica delle truffe delle cooperative edilizie, tra l'altro nemmeno per nostra scelta...).

finora abbiamo tenuto ovviamente giulio fuori da tutto. ma adesso è un continuo di incontri, riunioni, telefonate, avvocati... volti tesi e preoccupati... e vedo che lui cerca di capire e attende spiegazioni.
oltretutto, l'altro giorno ha colto un pezzetto di frase e mi è venuto con le lacrime agli occhi dicendo che lui non vuole lasciare la sua bella casetta, che lui sta bene qui.

capirai... avevamo anche appena ridipinto la sua camera col cielo azzurro, il prato, la casetta e il sole... oggi andiamo a ritirare il letto nuovo...

ecco... come gli faccio a spiegare che succede? dirgli del mio lavoro è stato "semplice", anche se vedo che cmq il cambiamento l'ha un po' destabilizzato: mi chiede cosa faccio ora la mattina, chi fa quello che facevo io (nessuno... ), se lo porto ancora a giocare coi mostri al microscopio ( ), etc. etc.

per il resto... è difficile, tremendamente difficile. e tra un po' si chiuderà pure la scuola! io finora ho cercato di fare il più possibile di mattina e uscire poi con lui tutti i pomeriggi, in modo da distrarlo. ma adesso credo sia arrivato il momento di cominciarlo anche a prepararlo all'eventualità di dover lasciare la casa che lui tanto adora, gli amichetti e i vicini. e temo non sarà facile, xché in effetti è vero che qui stiamo davvero bene e siamo ben inseriti, al di là dei casini degli ultimi giorni che stanno un po' rovinando la situazione.

vorrei trovare le parole giuste, il viso giusto, vorrei dargli sicurezza. ma già solo a scriverlo mi salgono le lacrime, xché mi sembra ovvio che non ho la serenità e l'ottimismo di cui avrei bisogno per farlo.
mi sento male all'idea di dover essere proprio io a dargli una delusione, un dispiacere così grande... vorrei appoggiarmi a un'alternativa che gli faccia dimenticare ciò che lascia, ma non sono sicura che sia la via giusta. e non so nemmeno se in effetti esisterà una soluzione simile, alla fine di questa brutta storia.

grazie per i consigli...

Lin .... mi si stringe il cuore.....

[lory75]

lin mi dispiace, ho letto solo ora!!!
com'è andata?
io non dispererei, penso che in un qualche modo la legge vi tuteli, e non vi si butti fuori prima di aver fatto chiarezza, ed una causa dura parecchio.
puoi vedere cosa ne dicono le golline togate
per quanto riguarda come dirlo al piccolo, vedo che in parte hai già fatto, io spiegherei che c'è gente cattiva (purtroppo a volte li teniamo troppo protetti, ma è giusto che sappiano che c'è gente così) che vuole la vostra casa, ma che voi state chiedendo aiuto alla polizia per evitarlo (così come in tutte le favole che si rispettano ci sarebbero i buoni e i cattivi)
prego per te che cmq tutto si risolva

[vassliss]

lory veramente il "cattivo" più str.... di tutti di lavoro fa il poliziotto... cmq andiamo avanti, a breve ci sono una serie di scadenze e vedremo che succede.
il punto è che noi abbiamo la ragione legale piena, ma se la cooperativa fallisce ci resta in mano solo la carta. sembra assurdo, ma è così.
cmq grazie del pensiero, spero di riscrivere presto qui con buone notizie...

[Alex79]

Lin capisco la tua preoccupazione.
Più che darti un consoglio, mi sento di raccontarti la mia esperienza. L'anno scorso io e mio marito ci siamo separati. Abbiamo dovuto vendere la nostra casa e io mi sono dovuta trasferire vicino alla mia famiglia, per avere un aiuto con i bambini.
Riccardo aveva 4 anni e mezzo, ha cambiato casa, scuola, paese, amichetti...Io ero terrorizzata dalla sua reazione, invece mio figlio mi ha stupito. E' stato in grado di affrontare tutti i cambiamenti come un ometto, si è integrato bene a scuola e si è abituato quasi subito nella nuova casa. Non ti nascondo che ancora oggi, a distanza di quasi un anno, mi dice che gli manca quello che aveva prima e vorrebbe tornare a vivere nella vecchia casa...ma per fortuna sono solo pochi momenti..
Dal mio canto, gli ho spiegao che la situazione era cambiata e che il trasferimento ero necessario, ho cercato di coinvolgerlo nel trasloco e nellasisitemazione della nuova cameretta.
Una cosa sola mi sento di poterti consigliare. Non farti vedere triste, non piangere davanti a lui... I momenti di sconforto ci sono e sono normali, ma agli occhi di tuo figlio tu devi essere forte e serena, deve sentirsi al sicuro.
E poi, tu e lui avete la fortuna di avere un marito e un papà che vi sostiene. Se la famiglia è serena e unita si supera tutto.La casa, alla fine, è solo un luogo...
Ti faccio un enorme in bocca al lupo per il lavoro e per la casa

[vassliss]

alex sei stata in gambissima a fargli superare un'enormità simile in modo così "indolore"... noi x fortuna siamo uniti, i problemi sono intorno a noi, ma per ora nulla riesce ad entrare e stiamo lavorando xché nulla possa farlo.
no, ora non piango più né davanti a lui né dietro. ho ritrovato la serenità nel fatto che ormai non posso fare nulla e quindi siamo già alla fase successiva: organizzarci e stringerci in modo da ricavare i soldi per un mutuo e intanto allungare il brodo più che si può sperando nell'evento inatteso...
dispiace a tutti andar via da qui e proprio per questo stiamo cercando, con calma, un'alternativa che non ci faccia avere troppi rimpianti. x ora xò...

[mammakoala]

Lin, scusami cara, leggo solo ora!!

Ti- VI mando il mio abbraccio e spero che in questi ulteriori giorni passati la nottata si sia accorciata ancora un po'...

Consigli te ne hanno dati già le altre. Anche io sono sempre per la verità, con i dovuti modi, detta ai bambini. Ti racconto però un episodio della mia infanzia, in modo che tu ci possa riflettere.
Quando avevo 7 anni i miei hanno avuto la possibilità di passare da un appartamento in affitto ad uno acquistato. Io ero già più grande di Giulio, ma l'unica cosa che mi ricordo di questo trasloco è stato mio padre che, in macchina, mi portava davanti alla casa nuova e passando, come se niente fosse, mi chiedeva: "Ti piace quella casa?" senza dirmi che sarebbe stata la nostra (loro avevano già concluso), io avevo risposto: "Sì"
Ma che ne sapevo che ci saremmo andati ad abitare??? Per me era una casa come un'altra. Bene, mio padre ha sempre detto, per quel "sì" pronunciato da ignara, che io ero stata coinvolta ed ero d'accordo col trasferimento, che io poi in realtà ho vissuto malissimo....E il suo placarsi la coscienza in quel modo l'ho vissuto ancora di più come un tradimento...

Solo a memento... sono sicura che tu gestirai le cose in modo molto differente. A mio padre imputo solo un po' di goffaggine, ma erano altri tempi, altre mentalità, per lui probabilmente questo mio "pseudo coinvolgimento" era già molto

[vassliss]

mammakoala, grazie! anche mio padre mi ha fatto non so quanti di questi trabocchetti, evidentemente è la loro generazione che la pensa così
ma ovviamente con giulio non lo farei mai. le cose vanno... boh?! ci sono sviluppi, forse buone notizie, ma c'è chi rema contro perché ha altri interessi ed è dura, durissima direi.

però alla fine abbiamo trovato un equilibrio e giulio con noi, quindi intanto non la viviamo più con stress ed è già una gran cosa.
probabilmente perché abbiamo avuto il tempo di assorbire il colpo e di organizzarci, quindi ora aspettiamo "sereni" gli eventi (cercando di farli andare come vorremmo noi... mi sono appena goduta 3 notti di incubi a seguito di uno di questi tentativi...), ovviamente sempre pronti al peggio.

sperando che un po' di fortuna (assistita) giri anche da queste parti...