francyede ha scritto:mi sento una pessima madre e le sto dando davvero brutte abitudini!
comincio da questa frase, perche' mi colpisce sempre, quando parlo con le mamme. Sento che sei davvero preoccupata che il tuo modo di agire con la tua bambina possa in qualche modo danneggiarla, e per questo non ti reputi all'altezza del tuo ruolo di madre.
Purtroppo viviamo in una societa' che ha paure del contatto, dell'intimita' dell'instaurarsi di un rapporto affettivo profondo, quasi che un legame stretto con una persona possa danneggiarci. Meglio soddisfare il nostro bisogno di coccole con una sigaretta, un cioccolatino (quante di noi, quando sono un po' giu', infilano il dito nel barattolo della Nutella? hem...), un orsetto di peluche... Preferiamo trasmetere ai notri figli che possono contare su di noi, o che se hanno bisogno di conforto possono abbracciare un orsetto, ciucciare il ciuccio? Non e' certo una guerra al ciuccio, pur se ha diverse controindicazioni, a volte puo' rivelarsi utile (siamo in mezzo al traffico e il bambino si mette a piangere e non c'e' un posto dove fermarsi, siamo in bagno e il bambino e' nella stanza con qualcun altro e si mette a piangere, soffre di reflusso e ciucciare "a vuoto", ingoiando saliva, lo calma... ma voglio dire che le mamme si sentono spesso dire che, se soddisfano il bisogno di contatto dei loro figli, li "viziano". I vizi sono tutt'altra cosa, sono abitudini che portano un danno (l'esser sempre accontentati in tutto, senza tenere in conto le esigenze degli altri, il fumo, il gioco, il bere...) e che insorgono quando una persona ha coscienza di se' e cerca qualcosa che va oltre ai suoi bisogni fondamentali (nutrimento, affetto, sonno...). Un neonato e' ancora troppo piccolo e troppo in simbiosi con la madre per poter avere "vizi". Un neonato ha bisogni, impellenti, necessari alla sua sopravvivenza.
Questi bisogni sono quello di essere nutrito, cullato, tenuto vicino alla madre. Sono bisogni vitali sia il nutrimeno fisico che quello psicologico.
spiegatemi come posso fare a far capire alla mia ALice che il mio seno non è un ciuccio,
Il ciuccio e' stato inventato per sotituire il seno, non viceversa. Quando si e' fatta strada l'alimentazione artificiale, si e' visto che, al di la' del cibo, i bambini avevano bisogno di ciucciare comunque, cosi' gli si e' dato il ciuccio, visto che il biberon non poteva essere dato tranne che per nutrire.
Il seno non e', invece, solo un modo come un altro per fornire nutrimento ad un bambino, ma e' molto di piu': e' la mamma stessa; noi non siamo separate dal nostro seno. Quando il bambino poppa, sente il nostro abbraccio, il battito del nostro cuore, il calore del latte e il suo sapore dolce, tutto questo lo calma se e' agitato, lo addormenta se ha sonno, lo aiuta contro il mal di pancia, gli calma fame e sete, rinforza la sua fiducia in se' stesso e nella madre, aumentando la sua autostima, rinforza il legame madre-figlio, necessaria ad un buon svluppo psicofisico.
si addormenta al seno e questo tutto sommato lo sopporterei se non fosse che appena la stacco si mette a piangere. Nel pomeriggio passiamo anche 3 ore cosi'! lei si attacca, si addormenta e se la stacco si mette a urlare.
dopo quanto tempo si addormenta? Fa piccole ciucciate e cade subito addormentata?
Quante volte poppa, piu' o meno, nelle 24 ore?
Segue degli orari o la attacchi ogni volta che lei dimostra di voler poppare?
Dici che cresce poco: quanto e' cresciuta nell'ultima settimana?
POtrebbe darsi che lei si addormenti al seno prima di essere sazia, perche' magari e' un pochino "pigra" (termine negativo, ma lo uso solo per definire queo bambini che si addormentano dopo meno di 5 minuti al seno, a volte anche appena si attaccano), cosi', quando tu cerchi di staccarla, lei, giustamente, protesta perche' si rende conto di non aver finito. In questo caso potrebbe aiutarla esser stimolata a restare sveglia piu' a lungo.
Oppure potrebbe semplicemente trattarsi di una bambina che ha piu' bisogno di altri del contatto con te. ALcuni bambini, dopo la poppata, si lasciano mettere giu' senza problemi, altri cercano un contatto maggiore. La natura, l'evoluzione, ha favorito i bambini che cercavano un contatto continuo con la madre, perche' questo garantiva la loro sopravvienza. Questi bambini, pertanto, sono quelli che la natura avrebbe "selezionato" come piu' adatti alla moltilplicazione della specie! Molte mamme trovano che sia utlie avere questi bambini sempre vicini, in una fascia, che spesso trovano piu' comoda e avvolgente del marsupio, cosi' da trasmettere tranquillita' al bambino.