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metodi per addormentarla.....

Il nostro piccolo è arrivato finalmente! Quante cose da fare, da ricordare e da sapere
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Silvietta7885
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Re: metodi per addormentarla.....

Messaggio da Silvietta7885 » 7 set 2010, 23:02

beh non capisco perchè mi copre il nome del sito... :perplesso
come non detto :prr inizio a copiarti qualcosa... :sorrisoo

Le regole della buonanotte
Ecco cosa bisogna sapere per fare in modo che il bimbo instauri, da subito, un rapporto sereno con il sonno
Le regole della buonanotte

Fare in modo che il bimbo instauri, da subito, un rapporto sereno con il sonno. Possibile?
Certamente sì. Il segreto consiste nell’osservare, fin dai primi giorni di vita del piccolo, alcune semplici ‘regole’. Eccole.

Da 0 a 6 mesi
A) Insegnargli a distinguere il giorno e la notte
Fin dai primi mesi di vita è importante far comprendere al bambino che esistono il giorno e la notte e, gradualmente, aiutarlo a distinguerli, insegnandogli che le ore di luce sono destinate alle diverse attività mentre le ore di buio sono destinate al riposo. Per trasmettergli questa informazione è essenziale, innanzi tutto, stimolarlo maggiormente di giorno e fare quanto è possibile perchè non si ecciti di sera.
Di giorno, inoltre, mentre il bambino riposa, il consiglio è svolgere le attività di casa senza preoccuparsi di fare rumore e non eliminare mai completamente la luce naturale.
Di sera è bene, invece, parlare a voce più bassa e intrattenerlo con letture o con giochi meno ‘fisici’: il piccolo deve capire che la sera è fatta per il silenzio e per la tranquillità!

B) A letto quando è ancora sveglio
Fin dai primi giorni di vita, il bambino va posto nella culla o nel lettino dopo il ruttino che segue la poppata, meglio se non ancora completamente addormentato. È utile che cominci precocemente ad associare la pemanenza nel lettino con il sonno. Più avanti, essere messo a letto quando è l’ora di dormire servirà a limitare il suo pianto durante gli inevitabili risvegli notturni.
Svegliarsi ritrovandosi nella stessa situazione (nel lettino) di quando ci si è addormentati aiuta il bambino ad acquisire sicurezza. Può invece essere destabilizzante per lui svegliarsi di notte e trovarsi nel suo letto, quando magari si era addormentato in braccio alla mamma o sul divano del soggiorno.

C) No alle poppate troppo vicine
È importante che l’intervallo tra una poppata e l’altra non sia mai inferiore alle due ore, anche se si è scelto di allattarlo a richiesta, cioè di non seguire uno schema rigidissimo per quanto riguarda l’orario delle poppate. È stato osservato, infatti, che i risvegli notturni sono più frequenti se il bambino durante il giorno viene attaccato al seno con esagerata frequenza. L’ideale è che, durante il giorno, tra una poppata e l’altra, trascorrano almeno due ore e mezzo, meglio tre.

D) Pasto notturno, rapido e silenzioso
Il pasto notturno deve essere breve e tutte le operazioni da effettuare in questa circostanza vanno ridotte all’essenziale.
È importantissimo non fare nulla di quanto potrebbe produrre un effetto eccitante sul bambino. No, dunque, alle risate, alle canzoncine, alle passeggiate per la casa. È bene parlare dolcemente e a bassa voce ed evitare di accendere troppe luci. Una lampada da comodino è più che sufficiente per la poppata della notte.
Al mattino, invece, è bene aprire subito le finestre, per fare entrare la luce naturale e mostrarsi molto più attive e allegre.

E) ‘Rispondere’ al suo pianto
In linea di massima, se il bimbo scoppia a piangere durante la notte, bisogna accorrere. Nei primi mesi il pianto è quasi sempre una richiesta d’aiuto cui è fondamentale dare ascolto. Il piccolo potrebbe avere fame, sentire troppo caldo o troppo freddo, oppure potrebbe essere infastidito da un ruttino che non riesce a uscire o, ancora, dal pannolino sporco. Non c’è mamma al mondo che non impari presto a capire di che cosa si tratta, anche solamente andando per esclusione.
È bene, allora, non porgere come prima cosa il latte o un biberon con acqua o camomilla, perché non sempre il bimbo piange per fame o per sete. L’importante è non lasciarlo piangere da solo per più di qualche minuto quando si intuisce che si è svegliato per una vera necessità: diversamente potrebbe avere la sensazione di essere stato abbandonato, a tutto discapito della sua serenità.


Diario del sonno
Ecco cosa suggeriscono gli esperti per individuare la tecnica più adatta per far dormire il proprio bimbo
Diario del sonno

Per individuare la tecnica più adatta al proprio bimbo, gli esperti suggeriscono l’utilità di tenere un vero e proprio diario del sonno del piccolo. Per una quindicina di giorni, in pratica, mamma e papà dovranno appuntare le abitudini del loro bambino e le sue reazione in rapporto alla nanna. Nello specifico:
- l’ora in cui il piccolo mostra di avere sonno;
- quando fa il sonnellino e quanto dura;
- l’ora in cui il bimbo viene messo a letto la sera e quella in cui si addormenta;
- le ore in cui si risveglia di notte e quanto tempo sta sveglio;
- quando il piccolo si sveglia al mattino;
- in base ai dati precedenti, quante ore dorme, in totale, nell’arco del giorno;
- gli orari e le situazioni in cui il bambino cambia umore e il suo livello di energia durante il giorno;
- come si fa addormentare il piccolo nelle varie situazioni: al momento del sonnellino, la sera e dopo un risveglio notturno;
- quando tempo trascorre prima che si addormenti se si risveglia.

Mostrando il diario al pediatra, il medico potrà, d’accordo con i genitori, stabilire quale linea seguire per facilitare il rapporto del bimbo con il sonno.
Sofia dolce miele 18/06/2010 2kg 950 x 48 cm
Agata vaniglia deliziosa 09/09/2011 3kg 080 x 49 cm
Lorenzo tenero cucciolotto 26/01/2013 3kg 130 x 50 cm

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