- Cos'è la crioconservazione
Inviato: 30 ott 2009, 9:13
• Per conservare la cellule staminali per tempi molto lunghi è necessario congelarle a bassissime temperature, dell'ordine dei -150 °C. Queste temperature sono dette criogeniche, pertanto si parla di campioni "crioconservati".
• Il mezzo per consentire alle cellule di arrivare e mantenere queste temperature è l'azoto che allo stato liquido si trova a -196 °C e quindi è in grado di portarle "al freddo".
• E' una tecnica diffusa da diverse decine di anni per la conservazione di tante tipologie di cellule, campioni biologici e tessuti, quindi non si tratta di una nuova tecnologia, la novità sta nel fatto di applicarla anche alle cellule staminali da cordone ombelicale.
Una volta congelate vengono conservate in appositi contenitori isolati termicamente denominati "crioconstenitori o dewar", che servono semplicemente a mantere costantamente le basse temperature.
• Il mezzo per consentire alle cellule di arrivare e mantenere queste temperature è l'azoto che allo stato liquido si trova a -196 °C e quindi è in grado di portarle "al freddo".
• E' una tecnica diffusa da diverse decine di anni per la conservazione di tante tipologie di cellule, campioni biologici e tessuti, quindi non si tratta di una nuova tecnologia, la novità sta nel fatto di applicarla anche alle cellule staminali da cordone ombelicale.
Una volta congelate vengono conservate in appositi contenitori isolati termicamente denominati "crioconstenitori o dewar", che servono semplicemente a mantere costantamente le basse temperature.