Reflusso, esofagite o cosa?
Inviato: 1 ago 2010, 12:19
Da giovedì scorso siamo ricoverati con Andrea (6 anni) in un reparto di pediatria per una sospetta esofagite o reflusso.
Da martedì aveva iniziato a mangiare pochino adducendo ad una difficoltà a deglutire, avevo un pò soprasseduto pensando ad uno dei suoi soliti momenti di inappetenza. Mercoledì mattina si sveglia, fa colazione ed inizia a salivare in maniera eccessiva, ma continua a giocare tranquillo, al momento del pranzo, prova ad ingoiare e non riesce, la salivazione cresce enormemente e viene preso da un vero e proprio attacco di panico. Andiamo al PS dove diagnosticano un vero attacco di panico (battiti accellerati, pallore, estremità fredde), chiedono cosa possa averlo scatenato, io riferisco solo delle lamentele sul non riuscire a deglutire... in pediatria gli fanno semplicemente un aerosol con fisiologica (effetto placebo) per tranquillizzarlo e ci rimandano a casa con la raccomandazione di tornare se si dovesse ripetere. Il pomeriggio trascorre abbastanza tranquillo, tranne per la salivazione leggermente abbondante che fatica ad ingoiare e il riuscire a mangiare solo un Actimel. La sera al momento di cenare, appena vede il cibo và nuovamente in panico, lo tranquillizzo e inizio a preparare le valigie per l'ospedale. Andrea si addormenta e rimandiamo tutto al giorno dopo... al mattino il risveglio è abbastanza preoccupante, salivazione eccessiva che non riesce ad ingoiare (devo portargli dietro una bacinella per raccoglierla) e lamenta una chiusura in gola.
Ritorno al PS ed il medico di turno mi soprende con un "Signora ma sta semplicemente sputando un pò di saliva, mica sta soffocando, respira bene cosa vuole che faccia io???"
Con una calma che non mi appartiene gli rispondo "Se lei da medico ritiene che un bambino che non mangia da due giorni, che lamenta difficoltà a deglutire, ha una ipersalivazione molto evidente e va in attacchi di panico al solo pensiero di mangiare sia perfettamente normale perchè parole sue 'NON STA SOFFOCANDO MA RESPIRA' ha perfettamente ragione lei non ha nessuna competenza per visitarlo ed io MIO FIGLIO lo porto subito in un altro ospedale, poi delle conseguenze delle sue dichiarazioni mediche ne parleremo in sede e momento più appropriato visto che la mia priorità in questo momento non è la sua capacità di medico ma il mio bambino", mi risponde piccato che non c'è bisogno che mi altero... con altrettanta calma gli dico che io non sono alterata e che della sua opinione non me ne frega nulla voglio solo che qualcuno veda mio figlio. Dopo si decide a chiamare pediatria e fortuna vuole che ci sia la dottoressa del giorno prima che gli dice subito di fare la scheda di ricovero e mi lascia con un "A me non sembra sia così grave!!!"
In reparto fanno subito una fibroscopia dal naso, un'ecografia al collo, delle lastre a tutto il torace cercando un corpo estraneo... ma Andrea continua a dire che non ha ingoiato nulla. Nel pomeriggio il bambino è un continuo salivare, non deglutisce nulla (parla di un blocco in gola), l'acetone si manifesta e lo mettono sotto flebo. La pediatra mi dice che loro più di questo non possono fare, ha chiamato un ambulanza e ci trasportano in un ospedale più grande e attrezzato.
Qui pensano, escluso il corpo estraneo, pensano ad un problema legato allo stomaco o all'esofago e in accordo con lo specialista di edoscopia iniziano una terapia a base di omeprazolo, se non dovesse rispondere alla cura vedranno di programmare una gastroscopia.
Fino a ieri mattina (sabato) è continuata la sciallorrea... da ieri ha ricominciato a deglutire liquidi (yogurt, latte e biscotti, succo di frutta) quindi gli sono state sospese le flebo... si pensa che la cura stia facendo effetto... ancora oggi siamo fermi a dei liquidi con la salivazione che si ripresenta per circa un'ora dopo l'assunzione di cibo.
Ora chiedo a chi ha esperienza di reflusso o patologie similari, dopo quanto tempo si cominciano a vedere i risultati? Soprattutto dopo quanto si ricomincia ad alimentarsi in maniera corretta? C'è qualcuna che ha esperienza in merito?
Sono distrutta, sono in una città lontana da casa, non vedo l'altro mio figlio da 4 giorni e ho una paura da morire di come e quando si risolverà questa storia... qui tutti non fanno che dirmi AH MA ERAVATE IN SICILIA IN VACANZA???... ma questa ora è un'altra storia... il mio solo tormento è che lui covava questo disturbo da parecchio tempo e le sue difficoltà a mangiare bocconi grandi, a pronunciare certe sillabe correttamente, i suoi periodi di inappetenza erano tutti campanelli d'allarme che io avevo fatto presente alla pediatra, alla logopedista e che tutte le volte mi avevano detto che ero troppo allarmista! Io mi darei tante di quelle martellate in testa per non aver insistito di più... mi sento in colpa... tremendamente...
Da martedì aveva iniziato a mangiare pochino adducendo ad una difficoltà a deglutire, avevo un pò soprasseduto pensando ad uno dei suoi soliti momenti di inappetenza. Mercoledì mattina si sveglia, fa colazione ed inizia a salivare in maniera eccessiva, ma continua a giocare tranquillo, al momento del pranzo, prova ad ingoiare e non riesce, la salivazione cresce enormemente e viene preso da un vero e proprio attacco di panico. Andiamo al PS dove diagnosticano un vero attacco di panico (battiti accellerati, pallore, estremità fredde), chiedono cosa possa averlo scatenato, io riferisco solo delle lamentele sul non riuscire a deglutire... in pediatria gli fanno semplicemente un aerosol con fisiologica (effetto placebo) per tranquillizzarlo e ci rimandano a casa con la raccomandazione di tornare se si dovesse ripetere. Il pomeriggio trascorre abbastanza tranquillo, tranne per la salivazione leggermente abbondante che fatica ad ingoiare e il riuscire a mangiare solo un Actimel. La sera al momento di cenare, appena vede il cibo và nuovamente in panico, lo tranquillizzo e inizio a preparare le valigie per l'ospedale. Andrea si addormenta e rimandiamo tutto al giorno dopo... al mattino il risveglio è abbastanza preoccupante, salivazione eccessiva che non riesce ad ingoiare (devo portargli dietro una bacinella per raccoglierla) e lamenta una chiusura in gola.
Ritorno al PS ed il medico di turno mi soprende con un "Signora ma sta semplicemente sputando un pò di saliva, mica sta soffocando, respira bene cosa vuole che faccia io???"
Con una calma che non mi appartiene gli rispondo "Se lei da medico ritiene che un bambino che non mangia da due giorni, che lamenta difficoltà a deglutire, ha una ipersalivazione molto evidente e va in attacchi di panico al solo pensiero di mangiare sia perfettamente normale perchè parole sue 'NON STA SOFFOCANDO MA RESPIRA' ha perfettamente ragione lei non ha nessuna competenza per visitarlo ed io MIO FIGLIO lo porto subito in un altro ospedale, poi delle conseguenze delle sue dichiarazioni mediche ne parleremo in sede e momento più appropriato visto che la mia priorità in questo momento non è la sua capacità di medico ma il mio bambino", mi risponde piccato che non c'è bisogno che mi altero... con altrettanta calma gli dico che io non sono alterata e che della sua opinione non me ne frega nulla voglio solo che qualcuno veda mio figlio. Dopo si decide a chiamare pediatria e fortuna vuole che ci sia la dottoressa del giorno prima che gli dice subito di fare la scheda di ricovero e mi lascia con un "A me non sembra sia così grave!!!"
In reparto fanno subito una fibroscopia dal naso, un'ecografia al collo, delle lastre a tutto il torace cercando un corpo estraneo... ma Andrea continua a dire che non ha ingoiato nulla. Nel pomeriggio il bambino è un continuo salivare, non deglutisce nulla (parla di un blocco in gola), l'acetone si manifesta e lo mettono sotto flebo. La pediatra mi dice che loro più di questo non possono fare, ha chiamato un ambulanza e ci trasportano in un ospedale più grande e attrezzato.
Qui pensano, escluso il corpo estraneo, pensano ad un problema legato allo stomaco o all'esofago e in accordo con lo specialista di edoscopia iniziano una terapia a base di omeprazolo, se non dovesse rispondere alla cura vedranno di programmare una gastroscopia.
Fino a ieri mattina (sabato) è continuata la sciallorrea... da ieri ha ricominciato a deglutire liquidi (yogurt, latte e biscotti, succo di frutta) quindi gli sono state sospese le flebo... si pensa che la cura stia facendo effetto... ancora oggi siamo fermi a dei liquidi con la salivazione che si ripresenta per circa un'ora dopo l'assunzione di cibo.
Ora chiedo a chi ha esperienza di reflusso o patologie similari, dopo quanto tempo si cominciano a vedere i risultati? Soprattutto dopo quanto si ricomincia ad alimentarsi in maniera corretta? C'è qualcuna che ha esperienza in merito?
Sono distrutta, sono in una città lontana da casa, non vedo l'altro mio figlio da 4 giorni e ho una paura da morire di come e quando si risolverà questa storia... qui tutti non fanno che dirmi AH MA ERAVATE IN SICILIA IN VACANZA???... ma questa ora è un'altra storia... il mio solo tormento è che lui covava questo disturbo da parecchio tempo e le sue difficoltà a mangiare bocconi grandi, a pronunciare certe sillabe correttamente, i suoi periodi di inappetenza erano tutti campanelli d'allarme che io avevo fatto presente alla pediatra, alla logopedista e che tutte le volte mi avevano detto che ero troppo allarmista! Io mi darei tante di quelle martellate in testa per non aver insistito di più... mi sento in colpa... tremendamente...