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CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

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MammaMAtteo
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da MammaMAtteo » 10 mag 2011, 15:10

olfersia ha scritto: Il motivo del nostro contendere è legato al fatto che un farmaco, utile per una ben determinata patologia, con effetti collaterali minimi (a parte la riduzione del tasso di crescita nei bambini al di sotto dei 3 anni, quando somministrato per più mesi consecutivi, come spesso viene prescritto ai bambini soggetti a broncospasmo ricorrente).

Anche qui io dissento... cioè come ho detto mia figlia lo prende praticamente per mesi di fila da quando ha 20gg perchè ha laringospasmi.... bene Camilla ha 2anni e mezzo, pesa 16Kg ed è alta 98 cm! E meno male che riduce il tasso di crescita!!!

E' vero che il clenil è cortisone, ma non è paragonabile al bentelan che viene davvero assorbito oppure agli antibiotici che sono davvero pericolosi se presi senza ritegno!
Paola, mamma di MATTEO (02/02/2005 2.5Kg per 50 cm... un amore) e di CAMILLA (20/10/2008 2.9Kg per 50cm... la mia principessina).Mamma grazie alla PMA!

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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da magnolia77 » 10 mag 2011, 15:23

MammaMAtteo ha scritto:
olfersia ha scritto: Il motivo del nostro contendere è legato al fatto che un farmaco, utile per una ben determinata patologia, con effetti collaterali minimi (a parte la riduzione del tasso di crescita nei bambini al di sotto dei 3 anni, quando somministrato per più mesi consecutivi, come spesso viene prescritto ai bambini soggetti a broncospasmo ricorrente).

Anche qui io dissento... cioè come ho detto mia figlia lo prende praticamente per mesi di fila da quando ha 20gg perchè ha laringospasmi.... bene Camilla ha 2anni e mezzo, pesa 16Kg ed è alta 98 cm! E meno male che riduce il tasso di crescita!!!

E' vero che il clenil è cortisone, ma non è paragonabile al bentelan che viene davvero assorbito oppure agli antibiotici che sono davvero pericolosi se presi senza ritegno!
Quello che dice Olfersia è oggettivo. Lo puoi trovare ovunque si parli di cortisone.
Si tratta di studi su grandi numeri, statisticamente significativi.
Quello che dici tu riguarda il singolo caso, è soggettivo e per fortuna la tua bambina non fa parte di quella percentuale di bambini che può avere questo problema. Ma sarebbe come dire che fumare non fa male perchè conosciamo un tizio che è arrivato a 100 anni ma che ha fumato tutta la vita...

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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da MammaMAtteo » 10 mag 2011, 15:29

ma parliamo di cortisone "in generale"? No perchè c'è una bella differenza tra cortisone che viene assunto via bocca o punture e aerosol... almeno a me così è stato sempre detto!
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da olfersia » 10 mag 2011, 21:58

Io parlo proprio di cortisone dato per via inalatoria.
A momenti ci stavo cadendo anche io nel vortice dell'areosol di clenil (o simili) due volte al giorno per mesi, nella disperazione dei broncospasmi ricorrenti. Ma la pediatra ha pensato bene di riportarmi sulla retta via!!!
E qui nessuna ha detto che il cortisone per bocca o gli antibiotici non abbiano effetti collaterali. Se così fosse non mi starei dannando con cure di fondo per non dare più il bentelan a mio figlio!!!
E Lalat, mi dispiace contraddire quello che scrivi (ho molta stima di te e del tuo modo di pensare), ma io di genitori che quasi implorano farmaci ai medici ne conosco. Come (e l'ho già detto) conosco alcuni che ad ogni colpetto di tosse bombano il figlio di farmaci.
Per il fatto che non riuscivi a fare i 4 areosol prescritti mal solo 2 senza finirli... non è che tanto il farmaco era inutile e farlo o non farlo non faceva differenza? Quando mio figlio non respirava per il BP l'areosol (3 di fila a 20 minuti uno dall'altro e poi ogni 6 h) glielo facevo eccome. E lo finiva pure. Forse perchè senza di quello non avrebbe ripreso a respirare normalmente.
Ma tant'è stiamo girando in tondo, ripetendo le stesse cose.
Io resto dell'idea che anche tra i medici (come in tute le professioni) ci sono persone non professionali. Tutto lì.
E non tutti i genitori hanno spirito critico, conoscenze, carattere, voglia, ... per porsi e porre domande!
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da lalat » 10 mag 2011, 23:11

olfersia ha scritto:Per il fatto che non riuscivi a fare i 4 areosol prescritti mal solo 2 senza finirli... non è che tanto il farmaco era inutile e farlo o non farlo non faceva differenza?
Io credo sia utile ... anche se passassi una notte intera o una settimana a leggere articoli su internet sul clenil ... sinceramente continuerei a darlo secondo le indicazioni del pediatra perché di sicuro ne sa più di me. E non è che non lo interrogo eh! E la differenza si vede eccome. Se si addormentavano senza fare l'aerosol e decidevo di non svegliarli ... con ogni probabilità si svegliavano di notte per vomitare muco. 4 volte al giorno ce lo avevano dato all'ospedale ... il mio pediatra ha sempre sostenuto che essendo già una tortura era assurdo farlo fare 4 volte .... quindi lui mi scriveva sempre 2 volte al giorno.
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da goldencat » 10 mag 2011, 23:47

Io non so quanto Clenil e simili ho visto dare ai bambini,e tutti con semplici raffreddori o influenze e niente broncospasmi.Questo in dieci anni,quindi parliamo di tanti bambini,e tutti sotto i tre anni.E anche taaanta tachipirina con febbri a trentasette e mezzo,e tanti antibiotici preventivi.Per questo forse sono così dubbiosa.
Rispetto la tua testimonianza, forse vivo nel paese dei balocchi o forse qui è ancora un pò un ambiente protetto nel settore sanità...
Se sei incerto,tieni apertoValentino c'è dal 05/05/07 Kg3,830 53 cm Michela c'è dal 29/05/09 kg2,210 45 cm
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da mamamatchi » 11 mag 2011, 15:57

goldencat ha scritto:
Io non so quanto Clenil e simili ho visto dare ai bambini,e tutti con semplici raffreddori o influenze e niente broncospasmi.Questo in dieci anni,quindi parliamo di tanti bambini,e tutti sotto i tre anni.E anche taaanta tachipirina con febbri a trentasette e mezzo,e tanti antibiotici preventivi.Per questo forse sono così dubbiosa.
Rispetto la tua testimonianza, forse vivo nel paese dei balocchi o forse qui è ancora un pò un ambiente protetto nel settore sanità...
Sinceramente non so cosa pensare nemmeno io.All'epoca mi sembrava una cosa normale,non è che stavo a domandarmi il perchè della prescrizione di un pediatra,prima di avere un figlio non sapevo nemmeno cosa fosse il Clenil.. :ahaha
Per la tachipirina e gli antibiotici dati in abbondanza,mi rendevo perfettamente conto che i genitori non potevano continuare a prendere permessi su permessi.Facevano di necessità virtù e si fidavano di quello che i pediatri prescrivevano.Non potevano ,e non per volantà loro tenere a casa il bambino una settimana di fila ogni mese.Io stessa prendevo gli antibiotici in fiducia di farlo per star meglio,e nemmeno io potevo assentarmi dal lavoro di continuo.Però veramente in un ambiente con 24 bambini si è esposti a molti tipi di contagio,e nei periodi di picco c'è di tutto,influenze,gastroenteriti,malattie esantematiche..Ogni anno i virus sono diversi,quindi non si è mai pienamente coperti o immuni.Io finivo di curarmi una cosa e ne portavo a casa un altra,poi dal raffreddore mi veniva l'otite,insomma stavo sempre così così..e più prendevo antibiotici più peggioravo..qualche domanda ho cominciato a farmela..
Anche ai miei bambini,visto che il medico me l'aveva prescritto l'ho dato.Saltano sempre fuori dopo queste cose,quando tu da mamma sei stata in fiducia.Per fortuna mi sono accorta in tempo che a loro non faceva effetto,altrimenti continuavo a dargli un farmaco per nulla,che serve a chi ne ha veramente bisogno.
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da paopao » 11 mag 2011, 16:24

mamamatchi ha scritto:Saltano sempre fuori dopo queste cose,quando tu da mamma sei stata in fiducia.Per fortuna mi sono accorta in tempo che a loro non faceva effetto,altrimenti continuavo a dargli un farmaco
per nulla,che serve a chi ne ha veramente bisogno.
:ok esatto
come quando si diceva dei biberon al bisfenolo per dire; pareva di gridare al lupo al lupo ed invece erano dannosi davvero, tant'è che l'hanno ritirati.
Io ho anticipato di un paio d'anni la decisione di prendere quelli bisfenolo-free, ma solo perchè mi sono fidata degli aritcoli letti.
Lo stesso dicasi per i mucolitici.
Non mi stupirò se tra un anno (o 2 :che_dici )
uscirà una direttiva del ministero che indicherà di presrivere aerosol di cortisone solo per patologie di tipo autoimmuni o allergie :che_dici
i miei 2 piccoli miracoli (luglio 2007-luglio 2009) ..costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da mamamatchi » 11 mag 2011, 17:21

Per foruna pure io con il secondo bisfenolo -free.però tutti gli altri bambini che gli hanno usati(Tra cui il mio primo figlio)?A chi andiamo a dire grazie?
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da lalat » 13 mag 2011, 15:17

mamamatchi ha scritto:Per la tachipirina e gli antibiotici dati in abbondanza,mi rendevo perfettamente conto che i genitori non potevano continuare a prendere permessi su permessi.Facevano di necessità virtù e si fidavano di quello che i pediatri prescrivevano.Non potevano ,e non per volantà loro tenere a casa il bambino una settimana di fila ogni mese.
Mi dispiace ma non si può giudicare facendo la maestra ... non sei in grado, nemmeno un medico è in grado di giudicare in questo modo l'operato degli altri medici. Cosa ne sai della storia clinica di un bambino, delle sue debolezze, punti di forza, per dire da maestra se un bambino ha bisogno o men dell'antibiotico?
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da mamamatchi » 13 mag 2011, 15:27

lalat ha scritto:
mamamatchi ha scritto:Per la tachipirina e gli antibiotici dati in abbondanza,mi rendevo perfettamente conto che i genitori non potevano continuare a prendere permessi su permessi.Facevano di necessità virtù e si fidavano di quello che i pediatri prescrivevano.Non potevano ,e non per volantà loro tenere a casa il bambino una settimana di fila ogni mese.
Mi dispiace ma non si può giudicare facendo la maestra ... non sei in grado, nemmeno un medico è in grado di giudicare in questo modo l'operato degli altri medici. Cosa ne sai della storia clinica di un bambino, delle sue debolezze, punti di forza, per dire da maestra se un bambino ha bisogno o men dell'antibiotico?
Non è un giudizio,è quello che ho visto e come l'ho interpretato.Ad ogni modo dei bambini che frequentano conosciamo sempre eventuali patologie per questioni ovvie di sicurezza,quindi l'unica cosa che so è che erano bambini "sani".Ad ogni modo erano le mamme a riferire che farmaci dovevano somministrare e che cosa aveva detto il pediatra.E non sono maestra,ma adesso che sono mamma mi sento lo stesso di poter avere una opinione.Tantopiù che alle mamme non dicevo nulla,mai contradetta una diagnosi.Quindi dov'è il mio peccato?Devo tacere quello che ho visto?
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da lalat » 13 mag 2011, 15:51

mamamatchi ha scritto:Non è un giudizio,è quello che ho visto e come l'ho interpretato.Ad ogni modo dei bambini che frequentano conosciamo sempre eventuali patologie per questioni ovvie di sicurezza,quindi l'unica cosa che so è che erano bambini "sani".Ad ogni modo erano le mamme a riferire che farmaci dovevano somministrare e che cosa aveva detto il pediatra.E non sono maestra,ma adesso che sono mamma mi sento lo stesso di poter avere una opinione.Tantopiù che alle mamme non dicevo nulla,mai contradetta una diagnosi.Quindi dov'è il mio peccato?Devo tacere quello che ho visto?
Anche i miei figli sono sani, privi di allergie, robusti, belli, in completa assenza di patologie croniche di qualunque tipo. Però erano soggetti ad infezioni che non guarivano se non con antibiotici e tutto il corredo di aerosol, perché erano delicati ... un pediatra conosce i propri pazienti e agisce di conseguenza. Ripeto ... cosa hai visto dal di fuori? Può una maestra di asilo nido sapere se è necessario o meno un farmaco?
Questi post mi fanno arrabbiare perché tante mamme lasciano peggiorare i propri figli, senza accorgersene perché leggono su internet che gli antibiotici fanno male ... non chiamano il pediatra (perché se no il pediatra da l'antibiotico e su internet c'è scritto che si può guarire senza) e finiscono al PS col bambino con la polmonite, col timpano perforato o con una infezione delle vie urinarie della madonna.
Io una volta ho chiamato un noto pediatra genovese a casa mia che è famoso per non prescrivere quasi mai antibiotici ... ha visitato mio figlio Fabio che aveva 6 mesi con febbre e tosse e gli ha prescritto antibiotico, aerosol con clenil e breva :che_dici Mio marito si è pure arrabbiato con me perché ho pagato 100 euro una visita per avere una prescrizione identica a quella che mi faceva il mio pediatra.
Davvero non giudicate perché è davvero difficili essere oggettivi ... nemmeno i medici sanno esserlo.
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da mamamatchi » 13 mag 2011, 16:02

Scendo me non c'è da arrabbiarsi.Sono punti di vita differenti.
A me fa rabbia che ai bambini vengano somministrati farmaci inutilmente.Perchè se guardi la casistica e gli studi fatti,sono molti di più i bambini a cui vengono somministrati farmaci senza effettiva necessità,di quelli a cui il genitore ha paura di dare l'antibiotico e lascia aggravare la situazione.
Io lo ripeto,non sono contro l'uso di nessun farmaco.Ma nemmeno contro l'eccessiva leggerezza nel prescriverli e somministrarli per ingrassare le tasche delle case farmaceutiche.Questa è e rimane la mia opinione.Quando le case farmaceutiche dimostreranno di agire non per guadagno ma per il bene dell'umanità sono pronta a ricredermi.Difficile però,perchè non sono associazioni senza scopo di lucro,e dove c'è il lucro c'è purtroppo l'interesse.Il problema non è tra noi mamme.Dovrebbe essere un problema di etica dei medici di base.
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da goldencat » 13 mag 2011, 23:05

.Quando le case farmaceutiche dimostreranno di agire non per guadagno ma per il bene dell'umanità sono pronta a ricredermi.Difficile però,perchè non sono associazioni senza scopo di lucro,e dove c'è il lucro c'è purtroppo l'interesse.Il problema non è tra noi mamme.Dovrebbe essere un problema di etica dei medici di base.
Ecco, hai centrato il punto. Che le case farmaceutiche siano industrie che guadagnano sulla vendita di un suo prodotto non ci piove. Ma se TI FIDI del tuo pediatra và da se che credi nella sua etica di medico di base no?
No perchè pensare che la maggioranza dei pediatri sia in balia delle case farmaceutiche è per me una visione molto pessimista del nostro sistema sanitario, con tutto che sia un sistema che fa acqua da tutte le parti....
Quello che voglio dire è che credo che me ne renderei conto se il mio pediatra mi prescrive dei farmaci INUTILI per ingrassare le case farmaceutiche...
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da mamamatchi » 14 mag 2011, 10:57

Sono daccordo.Come in tutte le professioni c'è chi lavora con passione e coscienza,e chi invece con tutt'altro spirito.Sicuramente,o almeno voglio sperarlo,sono di più i pediatri che amano i bambini e il loro lavoro,e non farebbero mai nulla per nuocere ai piccoli pazienti,sia in modo conscio che per errore.
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da goldencat » 14 mag 2011, 14:56

Sicuramente,o almeno voglio sperarlo,sono di più i pediatri che amano i bambini e il loro lavoro,e non farebbero mai nulla per nuocere ai piccoli pazienti,sia in modo conscio che per errore.
:ok
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da magnolia77 » 14 mag 2011, 16:04

mamamatchi ha scritto:Scendo me non c'è da arrabbiarsi.Sono punti di vita differenti.
A me fa rabbia che ai bambini vengano somministrati farmaci inutilmente.Perchè se guardi la casistica e gli studi fatti,sono molti di più i bambini a cui vengono somministrati farmaci senza effettiva necessità,di quelli a cui il genitore ha paura di dare l'antibiotico e lascia aggravare la situazione.
Io lo ripeto,non sono contro l'uso di nessun farmaco.Ma nemmeno contro l'eccessiva leggerezza nel prescriverli e somministrarli per ingrassare le tasche delle case farmaceutiche.Questa è e rimane la mia opinione.Quando le case farmaceutiche dimostreranno di agire non per guadagno ma per il bene dell'umanità sono pronta a ricredermi.Difficile però,perchè non sono associazioni senza scopo di lucro,e dove c'è il lucro c'è purtroppo l'interesse.Il problema non è tra noi mamme.Dovrebbe essere un problema di etica dei medici di base.
:quoto:

Lalat, sicuramente nel caso dei tuoi figli quei farmaci saranno serviti, ma per come ho interpretato io tutta la discussione fatta finora, non si parla di non prescrivere mai alcun tipo di farmaco, ma di limitare le prescrizioni a quei casi dove sono necessari.
Anche io penso che molti pediatri siano in buona fede, ma spesso fa parte proprio della loro formazione essere portati alle prescrizioni per qualsiasi malanno. (E te lo dico perchè ne conosco tanti, in ottima fede, ma anche troppo interventisti...)

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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da lalat » 15 mag 2011, 15:18

magnolia77 ha scritto:Anche io penso che molti pediatri siano in buona fede, ma spesso fa parte proprio della loro formazione essere portati alle prescrizioni per qualsiasi malanno. (E te lo dico perchè ne conosco tanti, in ottima fede, ma anche troppo interventisti...)
Mah!
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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da crucchina79 » 15 mag 2011, 15:54

Secondo me la questione è una e basta: ci si deve fidare del proprio medico. Se si ha l'impressione che questi non faccia bene il suo lavoro e pensi a ingrossare le tasche delle case farmaceutiche allora tanto vale cambiar medico.
Io ho un medico di cui mi fido... lui non riempie di farmaci, anzi... però se mi prescrive qualcosa io non mi sogno di andare a vedere su internet se ha ragione o meno, perchè non ho assolutamente le conoscenze necessarie per capire se quello che c'è scritto su internet è giusto o meno... non sono un medico.
So che su internet spesso leggo articoli cavolate sul mio lavoro e la gente abbocca come pesci all'amo e poi mi tocca passare ore a spiegare alla gente perchè quello che hanno letto o non è corretto oppure loro l'hanno interpretato male perchè non conoscono la materia... idem succede a mio marito nel suo (fa l'idraulico): la gente legge le cose su internet, ma non può avere la conoscenza che ha una persona che fa un certo mestierie, per cui o ci si fida o si cambia medico/banca/idraulico... almeno per come la vedo io...
Amate le persone, non le cose. Usate le cose, non le persone. (Spencer W. Kimball)

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Re: CLENIL e SIMILI: strumentalizzazione delle case farmaceutiche

Messaggio da magnolia77 » 15 mag 2011, 16:25

lalat ha scritto:
magnolia77 ha scritto:Anche io penso che molti pediatri siano in buona fede, ma spesso fa parte proprio della loro formazione essere portati alle prescrizioni per qualsiasi malanno. (E te lo dico perchè ne conosco tanti, in ottima fede, ma anche troppo interventisti...)
Mah!
:domanda


Secondo me non si può parlare di "internet" in generale.
Certo che su "internet" si possono trovare delle emerite cavolate e Crucchina, hai ragione, spesso basta leggere cose che riguardino la propria professiore che si rizzano i capelli in testa. :x:

Ma quando si parla di senso critico questo non vale solo per il proprio medico, ma vale anche per le fonti bibliografiche.
Io per quanto riguarda le informazioni mediche utilizzo spesso PubMed e Medline.
Per quanto riguarda il rapporto col proprio medico può essere un rapporto di fiducia, non di fede. Questa è mia personale opinione.

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