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Prima, durante e dopo la gravidanza
Dalla padella alla brace?
- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Dalla padella alla brace?
Non nego che ho pensato più di una volta di aver fatto una caxxata.
Ecco, l'ho detto.
Non voglio fasciarmi la testa prima del tempo ma... MA.
Ho visto la maestra per la prima volta in occasione del primo giorno di scuola. Le ho detto due parole veloci e lei mi ha solo detto che aveva letto tutta la sua storia. Buon segno, mi sono detta.
Certo, come eravamo d'accordo con le terapiste, avrei preferito si parlasse con loro al più presto. Mi sarei sentita più tranquilla.
Attendo qualche giorno e poi, dietro suggerimento della pedagogista che ci segue da giugno (mi pare) e che farà da tramite tra famiglia/terapiste/scuola, ho chiesto alla maestra di poterle parlare due minuti all'uscita di scuola.
In modo neanche tanto velato mi ha dimostrato di essere infastidita e mi ha detto che di solito si concordano gli appuntamenti. Vero, ma volevo solo chiederle una cosa, ovvero se era già arrivata la maestra di sostegno e se potevo eventualmente avere un contatto email da dare alla pedagogista affinchè si sentissero tra di loro.
Insomma, mi dice di aspettare. E mi fa entrare dentro scuola per aspettarla.
Quando arriva le chiedo appunto quanto dovevo e lei mi risponde che la maestra di sostegno è stata nominata ma che sarebbe arrivata la settimana successiva (ovvero questa) e che comunque prima di parlare con le terapiste volevano fare un periodo di osservazione e di contattare la segreteria a mezzo email perchè sarebbero state poi le segretarie a girare le mail alle maestre.
Questo poteva anche andare bene con un bambino sereno che non aveva avuto problemi lo scorso anno. Ma iniziare senza neanche sapere che lui legge e scrive ancora lo stampato maiuscolo, che ha bisogno di più tempo degli altri per scrivere ecc... mi sembra rischioso.
Vabbè mi dico, leggendo le relazioni lo capirà.
Niente, mio figlio già odia la scuola e la maestra, perchè nella settimana in cui non c'è stato il sostegno la maestra non lo aspettava, andava avanti lasciandolo indietro e frustrato.
Abbiamo iniziato il farmaco (lei lo sa) e non mi ha neanche chiesto ragguagli, se era necessario che sapesse qualcosa. E ci sono cose da sapere, visto che il farmaco può dare effetti collaterali.
Visto che quando passa il suo effetto può avere un periodo in cui è più irrequieto o nervoso.
Ieri vedo nel diario due righe della maestra di sostegno (è arrivata solo ieri) che mi chiede di vederci per conoscerci. Penso "bene, mi sembra un buon inizio". Devo incontrarla domani prima dell'assemblea di classe.
E ieri sera invece cosa mi dice mio figlio, mentre siamo a letto? Che la maestra lo ha fatto lavorare fuori dalla classe con la maestra di sostegno.
Ho i fumi alle orecchie!
L'anno scorso ci siamo battute (io e e le terapiste) affinchè rimanesse in classe, affinchè venisse mandato fuori dalla classe non per i compiti ma per scaricare la fatica, magari facendo una corsa in palestra o le piccole "commissioni" per la maestra.
Certo, loro non sanno cosa avevamo pattuito lo scorso anno. E come potevano saperlo se non ci hanno dato la possibilità di fare due chiacchiere? Era così necessario questo periodo di "osservazione" (de che? di esclusione direi) considerano che sta destabilizzando mio figlio?
Aiutatemi a non vedere il marcio che già intravedo, vi prego...
Ecco, l'ho detto.
Non voglio fasciarmi la testa prima del tempo ma... MA.
Ho visto la maestra per la prima volta in occasione del primo giorno di scuola. Le ho detto due parole veloci e lei mi ha solo detto che aveva letto tutta la sua storia. Buon segno, mi sono detta.
Certo, come eravamo d'accordo con le terapiste, avrei preferito si parlasse con loro al più presto. Mi sarei sentita più tranquilla.
Attendo qualche giorno e poi, dietro suggerimento della pedagogista che ci segue da giugno (mi pare) e che farà da tramite tra famiglia/terapiste/scuola, ho chiesto alla maestra di poterle parlare due minuti all'uscita di scuola.
In modo neanche tanto velato mi ha dimostrato di essere infastidita e mi ha detto che di solito si concordano gli appuntamenti. Vero, ma volevo solo chiederle una cosa, ovvero se era già arrivata la maestra di sostegno e se potevo eventualmente avere un contatto email da dare alla pedagogista affinchè si sentissero tra di loro.
Insomma, mi dice di aspettare. E mi fa entrare dentro scuola per aspettarla.
Quando arriva le chiedo appunto quanto dovevo e lei mi risponde che la maestra di sostegno è stata nominata ma che sarebbe arrivata la settimana successiva (ovvero questa) e che comunque prima di parlare con le terapiste volevano fare un periodo di osservazione e di contattare la segreteria a mezzo email perchè sarebbero state poi le segretarie a girare le mail alle maestre.
Questo poteva anche andare bene con un bambino sereno che non aveva avuto problemi lo scorso anno. Ma iniziare senza neanche sapere che lui legge e scrive ancora lo stampato maiuscolo, che ha bisogno di più tempo degli altri per scrivere ecc... mi sembra rischioso.
Vabbè mi dico, leggendo le relazioni lo capirà.
Niente, mio figlio già odia la scuola e la maestra, perchè nella settimana in cui non c'è stato il sostegno la maestra non lo aspettava, andava avanti lasciandolo indietro e frustrato.
Abbiamo iniziato il farmaco (lei lo sa) e non mi ha neanche chiesto ragguagli, se era necessario che sapesse qualcosa. E ci sono cose da sapere, visto che il farmaco può dare effetti collaterali.
Visto che quando passa il suo effetto può avere un periodo in cui è più irrequieto o nervoso.
Ieri vedo nel diario due righe della maestra di sostegno (è arrivata solo ieri) che mi chiede di vederci per conoscerci. Penso "bene, mi sembra un buon inizio". Devo incontrarla domani prima dell'assemblea di classe.
E ieri sera invece cosa mi dice mio figlio, mentre siamo a letto? Che la maestra lo ha fatto lavorare fuori dalla classe con la maestra di sostegno.
Ho i fumi alle orecchie!
L'anno scorso ci siamo battute (io e e le terapiste) affinchè rimanesse in classe, affinchè venisse mandato fuori dalla classe non per i compiti ma per scaricare la fatica, magari facendo una corsa in palestra o le piccole "commissioni" per la maestra.
Certo, loro non sanno cosa avevamo pattuito lo scorso anno. E come potevano saperlo se non ci hanno dato la possibilità di fare due chiacchiere? Era così necessario questo periodo di "osservazione" (de che? di esclusione direi) considerano che sta destabilizzando mio figlio?
Aiutatemi a non vedere il marcio che già intravedo, vi prego...
- grazia67
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 10:11
Re: Dalla padella alla brace?
ciao..a pensare bene..magari è solo un problema organizzativo...ma la maestra di sostegno avrà letto la documentazione?? lo scorso anno mi è capitato che una nuova prof di mio figlio non l'avesse letta ma fosse solo stata aggiornata a voce..peccato che fossero necessarie ulteriori spiegazioni....che ho provveduto a fornire io direttamente....e da allora almeno con lei le cose sono migliorate....per quest'anno il sostegno non lo abbiamo ancora visto..ma non mi meraviglio..visto che mancano anche due insegnanti di ruolo..poichè non sono stati nominati...
cmq entro novembre devono chiamare per il PDP.....quindi sarà l'occasione per parlare con qualcuno........a meno che non ci sia la necessitò di farlo prima....speriamo di no....
per il fatto che tuo figlio ha iniziato il farmaco...sarebbe il caso di spiegare....o magari far spiegare..con due righe da chi lo ha prescritto..durata..eventuali eff collaterali.....non so se si tratta dello stesso farmaco che usiamo noi...ma spesso è necessario ritoccare il dosaggio..quindi con varazioni periodiche.....
cmq entro novembre devono chiamare per il PDP.....quindi sarà l'occasione per parlare con qualcuno........a meno che non ci sia la necessitò di farlo prima....speriamo di no....
per il fatto che tuo figlio ha iniziato il farmaco...sarebbe il caso di spiegare....o magari far spiegare..con due righe da chi lo ha prescritto..durata..eventuali eff collaterali.....non so se si tratta dello stesso farmaco che usiamo noi...ma spesso è necessario ritoccare il dosaggio..quindi con varazioni periodiche.....
Siamo a casa in 4!!!
- lalat
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 10:02
Re: Dalla padella alla brace?
Non ho tempo ma appena riesco to cerco e ti trovo i riferimenti normativi che chiariscono che è illegale allontanare dalla classe tuo figlio. E' permessa una cosa del genere SOLO se motivata da particolari scelte didattiche e se ciò è CONCORDATO coi genitori. In questo caso i genitori non sono stati neppure ascoltati ... per cui, io fossi in te, scriverei 2 righe sul diario per ricordare che NON è LEGALE ALLONTANARE TUO FIGLIO DALLA CLASSE, e che eventuali scelte di lavori particolari svolti fuori dall'aula, dovranno concordarli con te (sempre che tu sia d'accordo ... io ad esempio ho scelto di nonpermettere mai una cosa del genere e non ne sono affatto pentita) dopo questo presunto periodo di osservazione e dopo un icnontro tra voi, la terapista, etc.
Non farti intimidire.
Non farti intimidire.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
Ciao lalat, ti sarei grata se mi facessi avere i riferimenti normativi di cui parli.
Tengo a precisare che è stato fuori dalla classe ma con l'insegnante di sostegno, non da solo (come era invece capitato lo scorso anno ).
Vorrei però dare un aggiornamento: ho parlato con ma maestra e devo dire che al momento l'impressione è positiva. Mi ha spiegato il perchè sono usciti dalla classe e ci poteva stare:
la prima volta per fare delle prove di ingresso che erano già state somministrate ai suoi compagni, dunque per non essere distratto mentre le svolgeva (hanno preferito fargliele fare con l'insegnate di sostegno e a me sta bene), la seconda volta mi ha detto (ed effettivamente quel giorno mio figlio mi ha raccontato di aver fatto esattamente ciò che mi ha detto lei) che è stato lui a voler uscire perchè era stanco.
E allora sono usciti dalla classe prendendo però dei pupazzi che usano in classe per fare inglese. In pratica lei lo ha fatto rilassare facendogli inventare una storia su questi personaggi, su questa storia lei inseriva delle parole in inglese ed effettivamente quel giorno, all'uscita di scuola, lui mi raccontava tutte le parole che aveva appreso quel giorno.
Inoltre questa maestra ha 15 anni di esperienza (pur essendo giovane, non credo abbia più di 33/35 anni) e mi ha detto che prima della performance scolastica vuole che lui si fidi di lei.
Mi sembrano presupposti migliori dello scorso anno
Forse ero partita con il piede sbagliato, a causa anche dell'esperienza dello scorso anno.
Ora sul lato scuola sono un pò più serena e fiduciosa, anche se le antennine sono sempre ben dritte.
Di contro con il farmaco mi sembra più un disastro che altro...
Ma mercoledì ho appuntamento con il NPI e ne parlerò con lui, vediamo se continuare o meno...
Vabbè, supereremo anche questa
Tengo a precisare che è stato fuori dalla classe ma con l'insegnante di sostegno, non da solo (come era invece capitato lo scorso anno ).
Vorrei però dare un aggiornamento: ho parlato con ma maestra e devo dire che al momento l'impressione è positiva. Mi ha spiegato il perchè sono usciti dalla classe e ci poteva stare:
la prima volta per fare delle prove di ingresso che erano già state somministrate ai suoi compagni, dunque per non essere distratto mentre le svolgeva (hanno preferito fargliele fare con l'insegnate di sostegno e a me sta bene), la seconda volta mi ha detto (ed effettivamente quel giorno mio figlio mi ha raccontato di aver fatto esattamente ciò che mi ha detto lei) che è stato lui a voler uscire perchè era stanco.
E allora sono usciti dalla classe prendendo però dei pupazzi che usano in classe per fare inglese. In pratica lei lo ha fatto rilassare facendogli inventare una storia su questi personaggi, su questa storia lei inseriva delle parole in inglese ed effettivamente quel giorno, all'uscita di scuola, lui mi raccontava tutte le parole che aveva appreso quel giorno.
Inoltre questa maestra ha 15 anni di esperienza (pur essendo giovane, non credo abbia più di 33/35 anni) e mi ha detto che prima della performance scolastica vuole che lui si fidi di lei.
Mi sembrano presupposti migliori dello scorso anno
Forse ero partita con il piede sbagliato, a causa anche dell'esperienza dello scorso anno.
Ora sul lato scuola sono un pò più serena e fiduciosa, anche se le antennine sono sempre ben dritte.
Di contro con il farmaco mi sembra più un disastro che altro...
Ma mercoledì ho appuntamento con il NPI e ne parlerò con lui, vediamo se continuare o meno...
Vabbè, supereremo anche questa
- Ari
- Platinum~GolGirl®
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- Iscritto il: 20 apr 2006, 8:36
Re: Dalla padella alla brace?
in bocca al lupo antonella.
mi fa piacere che a scuola vada meglio.
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Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
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- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
Ari ha scritto:in bocca al lupo antonella.
mi fa piacere che a scuola vada meglio.
grazie Ari, speriamo continui così.
Comunque la maestra con la quale ho parlato è quella di sostegno, forse non l'avevo specificato...
- Ari
- Platinum~GolGirl®
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- Iscritto il: 20 apr 2006, 8:36
Re: Dalla padella alla brace?
sì, avevo capito che parlavi di quella maestra, che poi è quella che segue tuo figlio singolarmente, quindi è positivo e importante che sia in gamba, no?!
Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
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- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
quello che è successo oggi ha del surreale.
E' stato un come un dejavu.
Davvero non c'è fine al peggio e davvero non c'è pace per il mio bambino e per me.
Sono affranta, stanca, triste, demoralizzata, demotivata.
Non ho parole.
Adesso non posso scrivere perchè ci vorrebbe troppo tempo e poi ho un mal di stomaco che mi fa rabbrividire. Sono stanca.
E' stato un come un dejavu.
Davvero non c'è fine al peggio e davvero non c'è pace per il mio bambino e per me.
Sono affranta, stanca, triste, demoralizzata, demotivata.
Non ho parole.
Adesso non posso scrivere perchè ci vorrebbe troppo tempo e poi ho un mal di stomaco che mi fa rabbrividire. Sono stanca.
- Ari
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- Messaggi: 30071
- Iscritto il: 20 apr 2006, 8:36
Re: Dalla padella alla brace?
mi dispiace
Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
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- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
ciao, scusate la latitanza ma, capirete, non ho avuto molta voglia di scrivere a riguardo anche perchè ho avuto bisogno di lasciar sedimentare la questione.
In poche parole tutto come lo scorso anno:
lui non è un bambino da comprendere (considerando anche il cambio scuola e la pastiglia che sta prendendo che gli crea comunque dei problemini che magari poi vi spiegherò), lui è un PROBLEMA che sta creando dei PROBLEMI agli altri bimbi e ai loro genitori.
Che esistano pure gli altri bimbi mi pare pure scontato, ma che anche giovedi non si sia parlato di come aiutare mio figlio ma di come proteggere gli altri e i loro genitori è un dato di fatto.
Solo che anzichè la RIUNIONE in cui dire che ha mio figlio, questa volta loro mi propongono di fare una merenda per i fatti miei con tutte queste persone (un pò per volta, ovvio) per raccontare i caxxi nostri e per dimostrare che io so educare ma che è lui, dati i suoi problemi, che non recepisce.
E vabbè, poi neanche tanto velatamente mi hanno detto che se dice le parolacce e importuna i compagni è perchè non lo abbiamo saputo educare ("il problema è da risolvere fuori da scuola...") e che se abbiamo cambiato 3 scuole è per i suoi problemi comportamentali.
Mica perchè ha l'ADHD, mica perchè comincia a comprendere di essere "diverso" dagli altri bimbi e questa cosa gli è difficile da digerire, mica perchè (me lo ha raccontato lui) i compagni non ci giocano insieme e lui si sente frustrato. NO, lui è violento e utilizza il torpiloquio, questo è il suo problema. Questa la sentenza delle maestre, dopo il presunto periodo di osservazione. Nulla di buono è emerso da questa osservazione. E a me pare molto strano. E pure alle sue terapiste.
Ci sarebbe molto altro da scrivere ma oggi non ho molto tempo.
Però davvero, giovedì ero a dir poco basita...
In poche parole tutto come lo scorso anno:
lui non è un bambino da comprendere (considerando anche il cambio scuola e la pastiglia che sta prendendo che gli crea comunque dei problemini che magari poi vi spiegherò), lui è un PROBLEMA che sta creando dei PROBLEMI agli altri bimbi e ai loro genitori.
Che esistano pure gli altri bimbi mi pare pure scontato, ma che anche giovedi non si sia parlato di come aiutare mio figlio ma di come proteggere gli altri e i loro genitori è un dato di fatto.
Solo che anzichè la RIUNIONE in cui dire che ha mio figlio, questa volta loro mi propongono di fare una merenda per i fatti miei con tutte queste persone (un pò per volta, ovvio) per raccontare i caxxi nostri e per dimostrare che io so educare ma che è lui, dati i suoi problemi, che non recepisce.
E vabbè, poi neanche tanto velatamente mi hanno detto che se dice le parolacce e importuna i compagni è perchè non lo abbiamo saputo educare ("il problema è da risolvere fuori da scuola...") e che se abbiamo cambiato 3 scuole è per i suoi problemi comportamentali.
Mica perchè ha l'ADHD, mica perchè comincia a comprendere di essere "diverso" dagli altri bimbi e questa cosa gli è difficile da digerire, mica perchè (me lo ha raccontato lui) i compagni non ci giocano insieme e lui si sente frustrato. NO, lui è violento e utilizza il torpiloquio, questo è il suo problema. Questa la sentenza delle maestre, dopo il presunto periodo di osservazione. Nulla di buono è emerso da questa osservazione. E a me pare molto strano. E pure alle sue terapiste.
Ci sarebbe molto altro da scrivere ma oggi non ho molto tempo.
Però davvero, giovedì ero a dir poco basita...
- Topillo
- Platinum~GolGirl®
- Messaggi: 103881
- Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11
Re: Dalla padella alla brace?
oh Antonella, ma come mi dispiace.
adesso cosa pensi di fare?
adesso cosa pensi di fare?
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille
- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
se avessi la certezza di avere una maestra con le contropalle da un'altra parte cambierei al volo scuola.
Ho già capito l'antifona, la maestra prevalente (l'ho capito dal primo giorno ma ho cercato di essere razionale) è molto più attenta alla forma che alla sostanza.
Purtroppo, facendomi trasportare, l'ho iscritto in una zona bene della mia città, non valutando cosa comportava il tutto (e sabato ho conosciuto e parlato con due maestre che ci hanno lavorato dentro e mi hanno confermato la cosa: essendo tutti figli di avvocati, dottori, ecc... le maestre sono molto assoggettate a questa cosa). Ho sbagliato. Non avrei mai voluto dirlo ma ho sbagliato di nuovo scuola.
Mi vorrei sotterrare, vorrei andare a scuola al posto suo, vorrei cambiare scuola.
Ci daremo un tempo massimo di un mese per capire come si trova a scuola (al momento non mi sembra si trovi bene, considerate le lacrime di ieri sera quando ci raccontava dei compagni che non giocano con lui), e poi decideremo se cambiare di nuovo.
Nel frattempo proporremo un progetto alle maestre in cui la nostra psicologa farà un periodo di osservazione in classe e dopodichè un periodo per insegnare alle maestre come intervenire nei momenti topici. Magari questo sarà sufficiente e rimarremo lì.
Non so, di pancia me ne andrei subito.
Ho già capito l'antifona, la maestra prevalente (l'ho capito dal primo giorno ma ho cercato di essere razionale) è molto più attenta alla forma che alla sostanza.
Purtroppo, facendomi trasportare, l'ho iscritto in una zona bene della mia città, non valutando cosa comportava il tutto (e sabato ho conosciuto e parlato con due maestre che ci hanno lavorato dentro e mi hanno confermato la cosa: essendo tutti figli di avvocati, dottori, ecc... le maestre sono molto assoggettate a questa cosa). Ho sbagliato. Non avrei mai voluto dirlo ma ho sbagliato di nuovo scuola.
Mi vorrei sotterrare, vorrei andare a scuola al posto suo, vorrei cambiare scuola.
Ci daremo un tempo massimo di un mese per capire come si trova a scuola (al momento non mi sembra si trovi bene, considerate le lacrime di ieri sera quando ci raccontava dei compagni che non giocano con lui), e poi decideremo se cambiare di nuovo.
Nel frattempo proporremo un progetto alle maestre in cui la nostra psicologa farà un periodo di osservazione in classe e dopodichè un periodo per insegnare alle maestre come intervenire nei momenti topici. Magari questo sarà sufficiente e rimarremo lì.
Non so, di pancia me ne andrei subito.
- grazia67
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 10:11
Re: Dalla padella alla brace?
ciao...cara anto..non per essere pessimista..ma è difficile trovare una scuola pronta ad accogliere i nostri figli....
Siamo a casa in 4!!!
- Topillo
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- Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11
Re: Dalla padella alla brace?
Antonella, mi duole tanto dirlo, ma.... una scuola privata con pochi iscritti, dove magari sono più attenti al singolo bambino? è una spesa che potete prendere in considerazione?
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille
- Topillo
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- Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11
Re: Dalla padella alla brace?
Antonella, mi duole tanto dirlo, ma.... una scuola privata con pochi iscritti, dove magari sono più attenti al singolo bambino? è una spesa che potete prendere in considerazione?
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- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
credo tu abbia ragione, purtroppo...
- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
da noi esistono scuole private ma assolutamente non con pochi iscritti. Vicino a noi ce ne sono un paio ma il numero di bambini è quello delle statali.Topillo ha scritto:Antonella, mi duole tanto dirlo, ma.... una scuola privata con pochi iscritti, dove magari sono più attenti al singolo bambino? è una spesa che potete prendere in considerazione?
In questo momento non potremmo pagare una retta privata e poi credo chiedano anche dei soldi per il sostegno. Non ne sono sicura ma credo di si.
Stavo invece ragionando ieri con la mamma di un bimbo che fa terapia con mio figlio, che magari l'alternativa potrebbe essere fargli cambiare sezione, visto che all'inizio la dirigente mi aveva proposto due sezioni. Andare a parlare con la dirigente e chiedere se quel posto è ancora vacante e fare il trasferimento.
Però non so se la dirigente capirebbe o se mi metterebbe i bastoni fra le ruote...
- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: Dalla padella alla brace?
e poi se sbaglio di nuovo??
ho l'incubo di sbagliare, sbagliare, sbagliare...
ho l'incubo di sbagliare, sbagliare, sbagliare...
- paopao
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 10:18
Re: Dalla padella alla brace?
beh, la scuola è cominciata da pochissimo e lui non ha fatto amicizia con i compagni.
Al tuo posto valuterei il cambio in tempi rapidi.
Senza escludere di poter restare li dove è..
nella mia città c'è un'unica scuola dove sono aperti alle diversità, ma è un'informazione nota agli addetti ai lavori.Immagino che se esistesse le terapiste te l'avrebbero suggerita.
Al tuo posto valuterei il cambio in tempi rapidi.
Senza escludere di poter restare li dove è..
nella mia città c'è un'unica scuola dove sono aperti alle diversità, ma è un'informazione nota agli addetti ai lavori.Immagino che se esistesse le terapiste te l'avrebbero suggerita.
i miei 2 piccoli miracoli (luglio 2007-luglio 2009) ..costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione
rinunciare alla perfezione
- nottok
- Original~GolGirl®
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- Iscritto il: 6 lug 2006, 11:55
Re: Dalla padella alla brace?
Antonella, io ho un'amica con figlio con gravi problemi sensoriali e di "comportamento" postumi della meningite.
Va a scuola a Torino. Ti mando il nome della scuola via messaggio privato
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Mamma con la toga - Caterina 17 novembre 2006 - Cecilia 19 settembre 2008