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DSA: Segnalo un sito

Spazio per le mamme di bambini diversamente abili, piccole e grandi battaglie alla rincorsa della cosiddetta "normalità". Parliamone e confrontiamoci.
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laura s
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DSA: Segnalo un sito

Messaggio da laura s » 20 gen 2014, 15:45

Vorrei segnalare un sito

http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/342

E' un sito di un neuropsichiatra infantile e neuropsicologo clinico.
Mi ritrovo molto in quello che dice, da "organicista" quale sono.
Al contempo, trovo che sia una voce decisamente "fuori dal coro" rispetto al panorama italiano attuale, e quindi mi sembrava potesse utile aggiungere questa possibile fonte (comunque autorevole) di riflessioni a chi si affaccia a cercare notizie su DSA e ritardo di linguaggio, sebbene per carità sia un sito coi suoi limiti, e non molto esteso, ma c'è qualche paginetta che merita una riflessione... almeno secondo me!

Possibile infine ricevere consulti in forma anonima e gratuita, cosa che può sempre essere utile segnalare...
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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vale77
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Re: DSA: Segnalo un sito

Messaggio da vale77 » 21 gen 2014, 15:27

Letto e a me questi articoli fanno mediamnete arrabbiare perché non aiutano le persone ma la portano a mettersi contro.
Il signore che scrive avrá certamente studiato e avrá gli strumenti per farsi un'idea propria, ma la gente normale ha bisogno di chiarezza e mi pare che lui, a parte la nosografia medica, abbia solo un po' di confusione.
1. La disprassia in italia non fa parte dei dsa
2. Si chiamano disturbi ed é un concetto assolutamente diverso da malattia. Poi che qualche logopedista ignorante usi il termine sbagliato é possibile ma questo non dovrebbe screditare il concetto in sé.
3. Il aignore che scrive dicendo che c'é chi arriva prima e chi dopo forse non sa che per definizione i dsa sono resistenti al trattamento. Non é che oggi uno é dislessico e domani non lo é piú, lo sará sempre, ma potrá compensare. Compensare aignifica fare piú fatica per raggiungere lo stesso risultato. Quindi non é mancanza di apprendimento, come lui dice. Se un dislessico lo fai leggere tutti i giorni per esercitarsi non migliorerá, probabilmente odierá la lettura.
4. Si chiamno specifici perché sono appunto specifici, quindi non é vero che un test non distingue un semianalfabeta da un dislessico. Prima di tutto perché qualunque professionista serio esegue un'anamnesi prima di effettuare i test, secondo perché esistono dei protocolli per i bambini stranieri ad esempio, perché se uno é arrivato dalla romani ieri e non sa leggere non é che lo posso diagnosticare dislessico. Sono specifici perché i bambini in questione mnifestano una significativa discrepanza tra apprendimento generale e quella specifica funzione.
5. Il signore che scrive, che parla di dinamiche familiari distorte a causa delle terapie precoci si dimwntica che i bambini hanno anche un vissuto emotivo e motivazionale. Un bambino che fa tanta fatica in un determinato compito se non consapevole del perché fa fatica applicherá il suo sistema attributivo (non riesco perché sono atupido, non riesco perché non mi impegno abbastanza) che avrá tutte delle conseguenze motivazionali e legte all'autostima che poi sará difficilissimo ripescare e sistemare.
6. Le terapie precoci non sono fatte per spillare quattrini ma chiunque in questo forum ne abbia usufruito potrá dire che, quando ben fatte, ovvio, da una parte compensano le abilitá carenti lavorando su un sistema cognitivo ancora morbido, dall'altra lavorano sulla consapevolezza del bambino che impara a adare un nome specifico alle cose e non a generalizzare l'insuccesso.
7. La differenza tra diaturbo e normalitá é il disagio nella qualitá della vita. Cornoldi (uno dei massimi esperti dsa in italia) ricorda sempre che in assenza di disagio quasi non si potrebbe fare diagnosi di dsa.
Quindi perché io devo lasciare passare del tempo preIoso sperando che il bambino migliori se lui é a disagio?
Perché poi se in terza per caso non é migliorato e non riesce studiare é tardi.

In quanto all'essere organicisti, ci sono delle correlazioni neurologiche nel dsa e sono allo studio anche componenti genetiche.
Come dice jovanotti: se hai imparato a contare fino a 7 non é che l'8 non possa esserci :sorrisoo
LORENZO 15.07.09

Due stelline dic. 2011; nov.2014 e un futuro ancora da scrivere

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lalat
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Re: DSA: Segnalo un sito

Messaggio da lalat » 22 gen 2014, 11:41

Ho letto qualcosa ... ma trovo "pesante" il sito perché non riesco a capire bene quando si citano alcuni studiosi tanto per citare l'evoluzione dello studio della patologia ... e quando si condivide il pensiero di questi studiosi (come ad esempio bettelheim per l'autismo).
Mi sono iscritta perché vorrei un consulto riguardo i problemi prassici di mio figlio, appena riesco a dedicarmi a scrivere.
Un pochino mi trovo d'accordo con questo punto di vista (sono in disaccordo sulla dislessia poiché nons i può definire propriamente una difficoltà nella lettura che poi si supera con l'età ... mentre sono d'accordo sul ritardo del linguaggio e sulla disprassia senza altre patologie primarie).
Un problema dei giorni nostri è la tendenza a voler diagnosticare qualunque bambino esca dagli schemi. Peraltro, quando invece uno di questi problemi: disprassia, disgrafia, etc dipende da un problema primario neurologico ... i rimedi sembrano non funzionare oppure non riescono a riabilitare al 100%.
Allora mi viene da pensare: chi dice che chi ha un ritardo del linguaggio non si riabiliti da solo senza l'intervento di un logopedista?
In pratica la sensazione che le terapie funzionino solo con chi in realtà non ne ha bisogno ... la abbiamo tutti noi genitori.
D'altra parte la necessità di fare diagnosi precoci su patologie primarie (come l'autismo) porta a tenere sotto controllo bambini dai 2 anni ...
Quindi io posso essere d'accordo con lo spirito di questo sito ... ma nella pratica ... vedo che la strada è un'altra.
Ciò che manca è un anello di congiunzione. Il pediatra di base dovrebbe essere più competente e dare le giuste indicazioni. Si dovrebbe limitare l'interferenza di logopedisti, psicologi, insegnanti, a mio modesto parere ... si dovrebbe seguire le indicazioni sulla scuola che implicano una individualizzazione dei percorsiformativi in modo di andare incontro ai diversi stili di apprendimento e alle diverse maturazioni psicofiche dei bambini. Il problema è che il ministero dice questo ma poi gli insegnanti fanno l'esatto opposto ... anche in questo passaggio manca un anello di congiunzione ... la formazione, il controllo delle competenze, la valutazione degli insegnanti.
Spero che il mio ragionamento non sia troppo contorto ... oggi sono così.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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