Come far fuori una maestra
Inviato: 8 ott 2013, 11:45
Mio figlio Davide, sindrome di asperger, deficit dell'attenzione e diversi problemi di salute purtroppo molto seri, è in 4. A parte una disgrafia molto forte, non ha problemi di apprendimento. A casa è molto seguito, svolge sempre tutti i compiti ed è molto dolce; i compagni non possono fare a meno di volergli bene, perché (detto da loro) Davide è un tesoro. Anche io gli voglio ovviamente molto bene, è il mio amore speciale.
Non so da dove cominciare a raccontare i fatti spiacevoli dovuti ad una maestra che non può non essere definita cattiva. Già lo scorso anno erano successe cose dubbie, ma siccome a scuola io non ci sono e siccome non si può fare troppo affidamento ai racconti dei bambini, me ne sono dovuta stare, anche se ho sempre tenuto le antenne alzate. Questa maestra di cui parlerò non ha mai partecipato ad un incontro con le terapiste di mio figlio, cosa che invece hanno fatto tutti gli altri insegnanti e quando io gli ho chiesto un colloquio lo scorso anno me lo ha negato (ovviamente non a voce ma mi ha scritto sul diario che non aveva tempo di vedermi). Io me ne sono stata, non volevo fare la rompib@lle visto che tutto sommato con le altre insegnanti c'era dialogo e collaborazione.
Invece che raccontarvi ... vi riporto lo scambio di e-mail con la dirigente scolastica.
alla c.a. del dirigente scolastico e dell'insegnante xxxxx
La presente per esporre i seguenti fatti avvenuti nella classe xx.
La maestra xx, che si occupa di educazione motoria, ha omesso di indicare sul diario di Davide che il venerdì si svolge appunto ginnastica. Davide è andato a scuola per 2 venerdì consecutivi senza la tuta ed è stato costretto a stare seduto tutto il tempo. Casualmente la maestra ha omesso di scrivere il messaggio ...
Oggi scopro finalmente che il venerdì c'è motoria ... ma ... sempre casualmente a stare seduti in panchina c'erano Davide e la sua compagna (anche lei col sostegno); gli stessi che casualmente vengono mandati fuori dall'aula ...
Davide ha provveduto a portarsi un giochino da casa per non annoiarsi (così mi ha detto lui) ... nella sua ingenuità, ha anche pensato anche di mettersi i calzini antiscivolo nello zaino ... sperando che il maestro xxxx di karate arrivasse ...
Io non sapevo niente ... come al solito ... e anche se la maestra mi ha riconsegnato il bambino in persona alle 12,20 ... si è casualmente dimenticata di dirmi che quel giorno c'era motoria.
E mi rimane ancora da chiarire perché, nei giorni di assenza della maestra xxxx, oltre alla giornata in cui i bambini sono stati divisi, un'altro giorno è stato passato da Davide in classe del fratello ... da solo!!! ... mentre il maestro xxxx (cioè il sostegno!!!!!) faceva lezione alla classe 4b!!!!!
Io voglio sperare che, sia l'insegnante xxxxx (e magari anche l'insegnante di sostegno che non ho ancora avuto modo di conoscere) sia la dirigente scolastica abbiano la compiacenza di incontrarmi per chiarirmi tutti questi fatti casuali che si susseguono dallo scorso anno.
Vorrei che ci si rendesse conto che i genitori affidano i propri figli, che sono dei minori, alla scuola e che non possono vedere ciò che succede all'interno della scuola e che non vi sono controlli di alcun tipo su ciò che avviene nelle aule. Pertanto, nell'interesse di tutti, sarebbe meglio chiarire le cose, se possono essere chiarite ... rimandare, liquidare i genitori minimizzando i fatti ... non fa altro che alimentare un clima di sospetto che è solo controproducente.
Vi ringrazio dell'attenzione e attendo una vostra convocazione
Saluti
A questa e-mail la dirigente scolastica ha risposto facendo finta di non capire e minimizzando i fatti ... ecco la risposta:
Gentile signora xxxx,
i contenuti della Sua mail fanno pensare inizialmente a difetti di comunicazione. La maestra xxx non avrebbe comunicato ai bambini l'orario di palestra: ma allora perché la quasi totalità della classe aveva l'attrezzatura per fare attività motoria?
Rispetto poi alla segnalazione secondo la quale sia Suo figlio sia un'altra alunna della classe sarebbero "casualmente mandati fuori dall'aula o dalla palestra", La invito ad astenersi da assumere come dati di fatto ricorrenti percezioni o racconti che evidentemente le vengono fornite dal bambino, dal momento che lei stessa dichiara che non è presente a scuola.
Per qualsiasi problema, vero o supposto tale, che un genitore rilevi circa l'andamento scolastico dei propri figli, è buona norma richiedere un colloquio ai docenti che entro una settimana sono tenuti ad accordare.
La invito pertanto a richiederlo con le modalità opportune, tenendo conto che il momento dell'uscita da scuola non è quello in cui i Docenti comunicano, se non urgenze, con le Famiglie.
Le caratteristiche con cui Lei, evidentemente in un momento di irritazione, ha dipinto la situazione attuale ( "controllo" carente e "clima di sospetto") non mi sembrano francamente adeguate per delineare il quadro della xxxxxx.
La maestra xxxx è da me delegata per il plesso ad occuparsi anche delle relazioni con le Famiglie e verrà pertanto informata, come i Docenti di classe, del contenuto della Sua mail.
Pertanto, in un colloquio in tempi ravvicinati, Lei potrà esporre quanto segnalato e in quella occasione potrà conoscere anche il maestro xxxx che, proprio perché impiegato sul sostegno, assume titolarità sull'intera classe e può quindi tenervi una lezione rivolta a tutti.
Distinti saluti.
Per chiarire, le maestre scrivono sul diario di Davide gli avvisi e la maestra in questione aveva anche scritto di suo pungo l'orario scolastico ... dove non è menzionata l'attività motoria.
Ho voluto rispondere a mia volta.
Gentile Dottoressa xxxxx,
innanzi tutto la ringrazio per la risposta. Il motivo per il quale io ho scritto questa e-mail, venerdì è stato per esasperazione. Più volte ho chiesto un colloquio con l'insegnante di matematica e più volte mi è stato negato. E se ho chiesto un colloquio è stato solo per poter collaborare al meglio con gli insegnanti, non certo perché io voglia attaccare in alcun modo la scuola o la classe ... anche perché non ne ho nessuna voglia!!! Gli unici colloqui che ho avuto con le insegnanti durante lo scorso anno sono durati 8 minuti circa.
Esclusivamente a titolo di esempio le riporto il fatto seguente: lo scorso anno mio figlio, ad un certo punto, si è rifiutato inspiegabilmente di svolgere tutte le verifiche di matematica. Sono stata informata di questo attraverso il diario e ho chiesto all'insegnante di potermi incontrare con lei, per cercare di capire le ragioni del blocco di mio figlio ed eventualmente per stabilire una strategia comune (visto che io ho modo di incontrarmi ogni settimana con le terapiste di mio figlio e di "imparare" il modo più adeguato per farlo lavorare). La possibilità di comunicare in modo costruttivo con l'insegnante mi è stata negata.
Non c'è da meravigliarsi se la mia fiducia non è proprio piena.
Comunque, se grazie a questa e-mail, io potrò aver modo di chiarirmi con gli insegnanti, non posso che ringraziarLa.
Distinti saluti
Care amiche di GOL, non so se avrò tempo oggi di leggere i vostri commenti perché ho da fare un amre di cose ... li leggerò stasera. Ho bisogno del vostro sostegno. Mio marito, che di solito minimizza tutto, era furioso ... è arrivato a dirmi preso dalla rabbia che la riempiva di sberle, che le augurava che uno dei suoi figli avesse gli stessi problemi di Davide e che la linea di separazione tra la normalità e l'handicap oltre ad essere sottile, a volte è causata da fattori esterni ... che bisognerebbe essere lungimiranti quandi si hanno figli e si decide di essere così cattive.
Ora sono un po' più calma, venerdì non ho mangiato tutto il giorno e ho pianto vedendo i calzini antiscivolo di Davide nel suo zaino. Chiederò un colloquio urgentissimo con l'insegnante citando l'e-mail della dirigente e con la vicepreside (che è l'insegnante di italiano di Fabio e che è una persona davvero speciale e competente). All'insegnante voglio fare intendere che questa è l'ultima volta della sua vita che si è potuta permettere di discriminare mio figlio ... che la prossima volta verrà segnata alla direzione regionale e che non mi fermerò davanti a niente, non ho alcuna paura, scrivo ai giornali e vado pure dai carabinieri. Sono stata troppo brava finora ma se non vuole finire a lavorare in miniera deve imparare a fare il suo lavoro decentemente.
Lo so che devo calmarmi, per questo vi chiedo aiuto per aiutarmi a prepararmi a questo incontro, non voglio uscire di testa ma non sono disposta a credere più a frottole.
Grazie a tutti i suggerimenti che vorrete darmi.
Non so da dove cominciare a raccontare i fatti spiacevoli dovuti ad una maestra che non può non essere definita cattiva. Già lo scorso anno erano successe cose dubbie, ma siccome a scuola io non ci sono e siccome non si può fare troppo affidamento ai racconti dei bambini, me ne sono dovuta stare, anche se ho sempre tenuto le antenne alzate. Questa maestra di cui parlerò non ha mai partecipato ad un incontro con le terapiste di mio figlio, cosa che invece hanno fatto tutti gli altri insegnanti e quando io gli ho chiesto un colloquio lo scorso anno me lo ha negato (ovviamente non a voce ma mi ha scritto sul diario che non aveva tempo di vedermi). Io me ne sono stata, non volevo fare la rompib@lle visto che tutto sommato con le altre insegnanti c'era dialogo e collaborazione.
Invece che raccontarvi ... vi riporto lo scambio di e-mail con la dirigente scolastica.
alla c.a. del dirigente scolastico e dell'insegnante xxxxx
La presente per esporre i seguenti fatti avvenuti nella classe xx.
La maestra xx, che si occupa di educazione motoria, ha omesso di indicare sul diario di Davide che il venerdì si svolge appunto ginnastica. Davide è andato a scuola per 2 venerdì consecutivi senza la tuta ed è stato costretto a stare seduto tutto il tempo. Casualmente la maestra ha omesso di scrivere il messaggio ...
Oggi scopro finalmente che il venerdì c'è motoria ... ma ... sempre casualmente a stare seduti in panchina c'erano Davide e la sua compagna (anche lei col sostegno); gli stessi che casualmente vengono mandati fuori dall'aula ...
Davide ha provveduto a portarsi un giochino da casa per non annoiarsi (così mi ha detto lui) ... nella sua ingenuità, ha anche pensato anche di mettersi i calzini antiscivolo nello zaino ... sperando che il maestro xxxx di karate arrivasse ...
Io non sapevo niente ... come al solito ... e anche se la maestra mi ha riconsegnato il bambino in persona alle 12,20 ... si è casualmente dimenticata di dirmi che quel giorno c'era motoria.
E mi rimane ancora da chiarire perché, nei giorni di assenza della maestra xxxx, oltre alla giornata in cui i bambini sono stati divisi, un'altro giorno è stato passato da Davide in classe del fratello ... da solo!!! ... mentre il maestro xxxx (cioè il sostegno!!!!!) faceva lezione alla classe 4b!!!!!
Io voglio sperare che, sia l'insegnante xxxxx (e magari anche l'insegnante di sostegno che non ho ancora avuto modo di conoscere) sia la dirigente scolastica abbiano la compiacenza di incontrarmi per chiarirmi tutti questi fatti casuali che si susseguono dallo scorso anno.
Vorrei che ci si rendesse conto che i genitori affidano i propri figli, che sono dei minori, alla scuola e che non possono vedere ciò che succede all'interno della scuola e che non vi sono controlli di alcun tipo su ciò che avviene nelle aule. Pertanto, nell'interesse di tutti, sarebbe meglio chiarire le cose, se possono essere chiarite ... rimandare, liquidare i genitori minimizzando i fatti ... non fa altro che alimentare un clima di sospetto che è solo controproducente.
Vi ringrazio dell'attenzione e attendo una vostra convocazione
Saluti
A questa e-mail la dirigente scolastica ha risposto facendo finta di non capire e minimizzando i fatti ... ecco la risposta:
Gentile signora xxxx,
i contenuti della Sua mail fanno pensare inizialmente a difetti di comunicazione. La maestra xxx non avrebbe comunicato ai bambini l'orario di palestra: ma allora perché la quasi totalità della classe aveva l'attrezzatura per fare attività motoria?
Rispetto poi alla segnalazione secondo la quale sia Suo figlio sia un'altra alunna della classe sarebbero "casualmente mandati fuori dall'aula o dalla palestra", La invito ad astenersi da assumere come dati di fatto ricorrenti percezioni o racconti che evidentemente le vengono fornite dal bambino, dal momento che lei stessa dichiara che non è presente a scuola.
Per qualsiasi problema, vero o supposto tale, che un genitore rilevi circa l'andamento scolastico dei propri figli, è buona norma richiedere un colloquio ai docenti che entro una settimana sono tenuti ad accordare.
La invito pertanto a richiederlo con le modalità opportune, tenendo conto che il momento dell'uscita da scuola non è quello in cui i Docenti comunicano, se non urgenze, con le Famiglie.
Le caratteristiche con cui Lei, evidentemente in un momento di irritazione, ha dipinto la situazione attuale ( "controllo" carente e "clima di sospetto") non mi sembrano francamente adeguate per delineare il quadro della xxxxxx.
La maestra xxxx è da me delegata per il plesso ad occuparsi anche delle relazioni con le Famiglie e verrà pertanto informata, come i Docenti di classe, del contenuto della Sua mail.
Pertanto, in un colloquio in tempi ravvicinati, Lei potrà esporre quanto segnalato e in quella occasione potrà conoscere anche il maestro xxxx che, proprio perché impiegato sul sostegno, assume titolarità sull'intera classe e può quindi tenervi una lezione rivolta a tutti.
Distinti saluti.
Per chiarire, le maestre scrivono sul diario di Davide gli avvisi e la maestra in questione aveva anche scritto di suo pungo l'orario scolastico ... dove non è menzionata l'attività motoria.
Ho voluto rispondere a mia volta.
Gentile Dottoressa xxxxx,
innanzi tutto la ringrazio per la risposta. Il motivo per il quale io ho scritto questa e-mail, venerdì è stato per esasperazione. Più volte ho chiesto un colloquio con l'insegnante di matematica e più volte mi è stato negato. E se ho chiesto un colloquio è stato solo per poter collaborare al meglio con gli insegnanti, non certo perché io voglia attaccare in alcun modo la scuola o la classe ... anche perché non ne ho nessuna voglia!!! Gli unici colloqui che ho avuto con le insegnanti durante lo scorso anno sono durati 8 minuti circa.
Esclusivamente a titolo di esempio le riporto il fatto seguente: lo scorso anno mio figlio, ad un certo punto, si è rifiutato inspiegabilmente di svolgere tutte le verifiche di matematica. Sono stata informata di questo attraverso il diario e ho chiesto all'insegnante di potermi incontrare con lei, per cercare di capire le ragioni del blocco di mio figlio ed eventualmente per stabilire una strategia comune (visto che io ho modo di incontrarmi ogni settimana con le terapiste di mio figlio e di "imparare" il modo più adeguato per farlo lavorare). La possibilità di comunicare in modo costruttivo con l'insegnante mi è stata negata.
Non c'è da meravigliarsi se la mia fiducia non è proprio piena.
Comunque, se grazie a questa e-mail, io potrò aver modo di chiarirmi con gli insegnanti, non posso che ringraziarLa.
Distinti saluti
Care amiche di GOL, non so se avrò tempo oggi di leggere i vostri commenti perché ho da fare un amre di cose ... li leggerò stasera. Ho bisogno del vostro sostegno. Mio marito, che di solito minimizza tutto, era furioso ... è arrivato a dirmi preso dalla rabbia che la riempiva di sberle, che le augurava che uno dei suoi figli avesse gli stessi problemi di Davide e che la linea di separazione tra la normalità e l'handicap oltre ad essere sottile, a volte è causata da fattori esterni ... che bisognerebbe essere lungimiranti quandi si hanno figli e si decide di essere così cattive.
Ora sono un po' più calma, venerdì non ho mangiato tutto il giorno e ho pianto vedendo i calzini antiscivolo di Davide nel suo zaino. Chiederò un colloquio urgentissimo con l'insegnante citando l'e-mail della dirigente e con la vicepreside (che è l'insegnante di italiano di Fabio e che è una persona davvero speciale e competente). All'insegnante voglio fare intendere che questa è l'ultima volta della sua vita che si è potuta permettere di discriminare mio figlio ... che la prossima volta verrà segnata alla direzione regionale e che non mi fermerò davanti a niente, non ho alcuna paura, scrivo ai giornali e vado pure dai carabinieri. Sono stata troppo brava finora ma se non vuole finire a lavorare in miniera deve imparare a fare il suo lavoro decentemente.
Lo so che devo calmarmi, per questo vi chiedo aiuto per aiutarmi a prepararmi a questo incontro, non voglio uscire di testa ma non sono disposta a credere più a frottole.
Grazie a tutti i suggerimenti che vorrete darmi.