

Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 11:34
Messaggio da Melissa » 15 apr 2012, 11:48
Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 12:12
Messaggio da Anna2001 » 15 apr 2012, 12:14
Messaggio da Anna2001 » 15 apr 2012, 12:20
Messaggio da Melissa » 15 apr 2012, 12:54
Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 12:58
Messaggio da Melissa » 15 apr 2012, 12:59
Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 14:10
Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 15:26
Messaggio da Anna2001 » 15 apr 2012, 16:01
Messaggio da robby » 15 apr 2012, 16:07
avevo capitofed+brugnomo ha scritto:Winnie ne ho ricevuto uno e ti ho risposto stamattina!![]()
ovviamente mi rivolgevo a RobbyPao, concordo con Meli.![]()
Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 16:16
Messaggio da fed+brugnomo » 15 apr 2012, 16:19
Ma Mel spesso non mi risponde, ma non perche' non mi guardi o non mi ascolta, non mi risponde. Punto! E sapessi tu cosa farei io.....
Messaggio da Melissa » 15 apr 2012, 17:00
Messaggio da marc72 » 15 apr 2012, 18:54
Messaggio da Anna2001 » 15 apr 2012, 19:04
Messaggio da Melissa » 15 apr 2012, 19:16
Messaggio da Anna2001 » 15 apr 2012, 19:17
Messaggio da Melissa » 15 apr 2012, 19:18
MARC standing ovation! io non ho seguito l'intervista, conoscevo quel padre solo per "sentito dire".marc72 ha scritto:Tornando alla storia di questo padre veneto, è chiaramente emozionante ma del resto è facile suscitare emozioni e commozione quando si parla di bambini con handicap. Io esco un po' dal coro. A me sinceramente non sono piaciute le informazioni che sono scaturite in queste settimane dal racconto del libro e dall’intervista su La7. Si è capito che gli autistici hanno giovamento dalla comunicazione facilitata (che invece è stata scientificamente sbugiardata e ritenuta pericolosa) e che non ci sono metodi precisi per trattare l’autismo (il padre ha detto in tv che praticamente uno vale l’altro e che lui non saprebbe cosa consigliare ad altri genitori). Invece il metodo validato c’è, eccome.
Fare un lungo viaggio, i riti degli sciamani, l’incontro sentimentale… certo è molto suggestivo ma non basta, e poi non tutti i genitori sono imprenditori che possono permettersi 4-5 mesi in giro per il mondo. Altro equivoco che ne è uscito è quello che l’autismo si curi con l’amore e la devozione, che certo tutti abbiamo, o che amorevolemente si debba accettare questa condizione. Anche io in futuro sogno di girare il mondo con mio figlio autistico che sarà adulto, ma più che altro per sottrarmi all’idea di immaginarlo in un istituto, che è la cosa più tremenda con cui ogni genitore, purtroppo, deve fare i conti.
Fed, riguardo allo schock di tuo padre, da un certo punto di vista è utile che abbia preso coscienza della malattia (i miei suoceri non l'hanno ancora fatto) ma è tuo dovere rincuorarlo e credere che per tuo figlio le cose saranno diverse. Il suo livello iniziale è sicuramente molto più lieve di quel ragazzo e considera che 10-15 anni fa non si facevano le terapie di oggi. Le prognosi attuali sono molto diverse dagli anni 90-2000, almeno dobbiamo crederci.
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