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Cosa dire ai genitori dei compagni

Spazio per le mamme di bambini diversamente abili, piccole e grandi battaglie alla rincorsa della cosiddetta "normalità". Parliamone e confrontiamoci.
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grazia67
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da grazia67 » 14 set 2013, 20:40

cara antonella questo problema riguarda anche me ...io l'anno scorso prima media non ho detto niente ma questa cosa di non dire mi è stata anche rafforzata dal fatto che i professori continuano a ripetere che devo salvaguardare la privacy di arty.....e nessuno deve sapere..........e così alla fine mio figlio è additato come pestifero...turbolento..quello adottivo con chissà quale passato...a me sinceramente questa cosa non piace....ma non vorrei che dicendolo arty si sentisse in qualche modo diverso.....già non ha particolari amicizie.......
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da grazia67 » 14 set 2013, 20:42

la cosa assurda e qui chiedo anche a voi...e che secondo la prof di sostegno di arty...lui non dovrebbe sapere neanche quello che ha....invece la neuropsichiatra dice di si.....la motivazione del no della prof sarebbe che se arty lo sa......se ne approffitta..... :martello :martello
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da ausuky » 15 set 2013, 8:37

Io ho già detto in altre sedi che ho pochissimi contatti con le altre mamme per motivi di lavoro e anche di tolleranza :hi hi hi hi
Francesco non l'ho mai presentato, però devo dire ad onor del vero che è un ragazzino molto tranquillo, eccettuate le sue stereotipie, la sua quasi completa assenza di linguaggio comprensibile e le sue fisime.
Già il fatto che abbia il sostegno, poi, lo"presenta". Aggiungo che è sempre stato invitato alle feste dei compagni(ma non ce l'ho mai mandato perché lo conosco bene)
Io fossi in te non lo presenterei, perché non credo ci sia bisogno. Magari, parlando, potresti accennare la cosa casualmente. Ma posso dirti che di genitori che crocifiggono ne incontrerai sempre e se ne fregheranno se tuo figlio ha un problema, perché questo tipo di genitori vede la pagliuzza dell'altro e sorvola sulla sua trave !
Scusa la domanda, so che sono fatti tuoi, ma un insegnante di sostegno non è stata proposta?
Ah! Sull'essere"vittima" concordo con te, a me per anni hanno addossato la colpa dell'autismo del mio ragazzo. :martello
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da koalamum » 15 set 2013, 13:01

Rispondo un attimo a Grazia ,in effetti il para..lo ogni tanto tira fuori la storia che siccome ha Colla,che sarebbe la rappresentazione figurata del cromosoma sovrannumerario , gli fa fare fatica e non riesce,a volte la difficoltà è reale altre volte ci marcia un po',è il rischio da correre ,del resto Giorgio ha sempre sentiro parlare noi liberamente della SdD per cui era difficile non farlo partecipe della cosa.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gwyllion » 15 set 2013, 19:01

Koalamum quando un disturbo/sindrome si presenta dalla nascita e ha anche caratteristiche evidenti da tutti è normale che se ne parli liberamente sin dall'inizio. Io non sai quanto vorrei poterne parlare liberamente con lui, sarebbe più facile spiegare certe difficoltà o fargli capire il perchè lo correggiamo spesso. Aspettiamo che nascano in modo naturale in lui le prime domande sulla diversità tra lui e i compagni...e allora lo spiegheremo in modo molto semplice, con l'aiuto del NPI.

Grazia invece secondo me a quell'età dovrebbe saperlo, scusa se mi permetto (ti assicuro che te lo dico con la massima delicatezza e rispetto per la vostra situazione, visto che non ci conosciamo nemmeno di persona). E' vero che qualche volta se ne approfittano, come farebbe il bambino allergico ai pollini in primavera dicendo che gli stranuti gli impedisono di studiare!! Lo fa anche il ragazzo perfettamente normale!! Ma l'avere una spiegazione alle tante difficoltà è prima di tutto un aiuto, serve a capirsi meglio, ad accettarsi... è la loro natura, la loro vita caspita. Scusa ma io la penso così, forse sbaglio non lo so. Ma credo nel rispetto della dignità di questi ragazzi...
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da lalat » 16 set 2013, 11:00

ausuky ha scritto:Già il fatto che abbia il sostegno, poi, lo"presenta". Aggiungo che è sempre stato invitato alle feste dei compagni(ma non ce l'ho mai mandato perché lo conosco bene)
Io fossi in te non lo presenterei, perché non credo ci sia bisogno. Magari, parlando, potresti accennare la cosa casualmente. Ma posso dirti che di genitori che crocifiggono ne incontrerai sempre e se ne fregheranno se tuo figlio ha un problema, perché questo tipo di genitori vede la pagliuzza dell'altro e sorvola sulla sua trave !
Scusa la domanda, so che sono fatti tuoi, ma un insegnante di sostegno non è stata proposta?
Ah! Sull'essere"vittima" concordo con te, a me per anni hanno addossato la colpa dell'autismo del mio ragazzo. :martello
Quoto parola per parola. Mio figlio anche è molto tranquillo, quindi sicuramente la problematica di essere considerato "turbolento" non c'è. Ma avendo il sostegno e avendo determinate caratteristiche (non scrive praticamente mai in classe) diciamo che si presenta da solo. Devo dire che i compagni gli vogliono bene e lo invitano sempre.
Comunque non è detto che si ripresentino gli stessi problemi, cambiando classe. Davide in prima era in una classe dove non si trovava per niente e reagiva essendo iperattivo, correndo, facendo cose assurde. E' bastato trovarsi a suo agio coi compagni per diventare calmissimo e affettuoso.
Le classi non sono tutte uguali; magari ti capita quella particolare combinazione id genitori particolarmente intelligenti e 2 maestre competenti. Nella vita a volte è solo questione di fortuna! :incrocini
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gattina » 17 set 2013, 23:51

Io a volte ci ho pensato, a parlarne, ma essendo in un paesino non ho voluto fargli correre il rischio di venir etichettato per anni... un mio timore è anche generare la "psicosi del bimbo con problemi" cioè che ogni cosa appena fuori le righe è perché "ha qualcosa"... un giorno una maestra mi disse "ha strappato un gioco di mano a un bambino", ok ci sta che non parlava quindi non sapeva dire "mi ci fai giocare", però siamo alla materna, 4 anni... insomma temo che x ogni cosa poi vedono "il disturbo" anziché "un bambino", non so se mi spiego. Claudio non sembra molto diverso tra i bambini, è socievole, non alza le mani - a volte è successo ma in genere non lo fa - a scuola ha difficoltà, quest'anno avrà il sostegno, parla come un bimbo + piccolo della sua età, ha i suoi momenti da peste ma in genere gioca con tutti e sembra essersi fatto qualche amichetto/a soprattutto tra i piccoli o tra le bambine più grandine.
Poi dipende, in futuro potrei ripensarci secondo come evolve la situazione!
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da Mimmamamma » 30 set 2013, 10:53

gattina ha scritto:Io a volte ci ho pensato, a parlarne, ma essendo in un paesino non ho voluto fargli correre il rischio di venir etichettato per anni... un mio timore è anche generare la "psicosi del bimbo con problemi" cioè che ogni cosa appena fuori le righe è perché "ha qualcosa"...
purtroppo non c'e' un modo per evitare la psicosi, c'e' molta gente ignorante,soprattutto nei paesini e trasmette la psicosi ai figli con frasi del tipo : "non giocare con quel bambino perche' ha dei problemi", infatti e' gia' capitato piu' di una volta che qualche bimba veniva da me a chiedermi: "..ma e' vero che Lorenzo e' "malato"..."cioe' ha dei problemi?" o "e' pazzo" ,poi corrono dal gruppo-amichette e cominciano a ridere...in quei molmenti mi trattengo, e mi viene voglia di rispondere: "mi sa che avete voi dei problemi!! lui non ne ha ,vive serendo nel suo mondo, nelle sue passioni/interessi che sono diverse dai vostri, solo perche' odia le feste,i compleanni,la babydance,i parchi divertimento e le filastrocche dev'essere per forza pazzo?parla da solo ,ok e allora??? lui invece ride di voi perche' vestite sempre di rosa-hello kitty,vi piace cantare "le tagliatelle di nonna Pina" e passate i pomeriggi a colorare e a fare i lavoretti,mentre lui a 4 anni si divertiva a leggere libri sui pianeti e cartine geografiche.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gattina » 30 set 2013, 14:59

Mimmamamma hai perfettamente ragione. Anche io sarei tentata di dirne 4 ma semmai ai genitori. E se vedessi mio figlio trattato così, forse dicouna cosa giusta forse no, valuterei la scuola di grado successivo nel paese accanto, per dargli la possibilità di riprovare a integrarsi, sperando in genitori meno "gretti".
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 30 set 2013, 18:27

io per il momento ho deciso di non dire nulla, anche perché aspetto sinceramente di avere un primo colloquio con le insegnanti, che richiederò a breve, per sapere come va in classe soprattutto il rapporto con i pari, oltre che la didattica.
E in ogni caso non penso che dirò nulla. Almeno non quest'anno che è ancora piccolo e mi/lo posso celare dietro ad un banae "è un po' monello".
A volte è meglio monello che non "malato", forse è più facile averci a che fare.
La gente, purtroppo, è piena di pregiudizi. NOn tutti, per carità, però quando sanno che c'è qualche problematica tendono ad allontanare i figli dai soggetti come i nostri figli.

Anche qui su gol spesso parlano di bambini maneschi, troppo vivaci (e magari nessuno sa, come nel mio caso, che c'è qualcosa sotto, che non si tratta di un bimbo monello o non seguito dai genitori) e spesso si consiglia di allontanare queste amicizie poco sane.
Lo posso anche comprendere, eh, però di fondo ci rimango male.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da lalat » 1 ott 2013, 22:22

Vabbe Antonella ... c'è di peggio. Mio figlio Davide oltre ad essere lui quello problematico ... è pure lui quello che le prende dai compagni ... :impiccata:
A te come sembra che sia iniziata la scuola?
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 2 ott 2013, 8:57

Non so cosa dirti.... lui non parla mai della scuola. L'unica cosa che posso dirti è che ci va volentieri (ma questo da sempre, anche alla materna e anche lo scorso anno), che mi parla di qualche bambina che gli piace e mi ha detto che ha un paio di amici. Di più non so. Non so assolutamente come si comporta a scuola così come non so tante altre cose (es. maestra di sostegno) anche perché il pomeriggio, quando vado a prenderlo, non c'è modo di parlare anche solo due minuti con le maestre.
E dunque oggi scriverò sul diario alle maestre che gradirei incontrarle al più presto per avere un primo quadro della situazione scolastica.

A me, comunque, sembra un po' più maturo rispetto allo scorso anno. Staremo a vedere...

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gattina » 5 ott 2013, 11:52

antonella74 ha scritto: Anche qui su gol spesso parlano di bambini maneschi, troppo vivaci (e magari nessuno sa, come nel mio caso, che c'è qualcosa sotto, che non si tratta di un bimbo monello o non seguito dai genitori) e spesso si consiglia di allontanare queste amicizie poco sane.
Lo posso anche comprendere, eh, però di fondo ci rimango male.
Come partecipante di questi thread posso dirti che si vede spasso dal comportamento dei genitori se il bimbo è "seguito" o no, tu non lasceresti che tuo figlio le suonasse a un altro ma penso che quantomeno lo riprenderesti e lo guarderesti giocare da vicino, in altri post si parla di bambini lasciati al parco giochi a far il bello e cattivo tempo e genitori compiacenti "eh son bambini" - mentre nel momento che i loro figli le prendono hanno da ridire. In questi casi perdonami non c'è disturbo che tenga io mamma ci rifletto se sia il caso di lasciar giocare mio figlio con un bimbo se so che le prende e mi viene obiettato qualcosa appena si difende
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 5 ott 2013, 15:04

Scusa, parlavo del contesto scolastico ovviamente. Contesto in cui io, personalmente, non posso intervenire.

E parlavo di quei topic in qui si parla di compagni di scuola che a scuola si comportano male.
Preciso che, fortunatamente, non è un bimbo che picchia nel senso di fare a botte o cercare di sottomettere uno più debole (però quando era più piccolo pizzicava di più o dava più spintoni) adesso capita che lui per far ridere finisca per far male a qualcuno (senza rendersi conto, perché lo conosco, delle conseguenze - e fortunatamente non è una cosa all'ordine del giorno, solo che se lo fa lui "eh, ma è un bambino con problemi, bisogna allertare il mondo" se lo fa un altro bambino magari passa pure in sordina, perché anche quest'anno sono tutti santi i suoi compagni, sai?). Ad esempio lo scorso anno, per fare lo stupidino, ha spinto un compagno che però ha perso l'equilibrio ed ha sbattuto (senza gravi conseguenze). E' stata indubbiamente colpa sua e un po' avrebbe avuto meno conseguenze il gesto se il povero malcapitato non fosse caduto. Racconto delle maestre eh, non suo.
Diciamo che più che manesco, lui è troppo vivace e, purtroppo, dice un sacco di parolacce o fa cose sciocche tipo tirare giù i calzoni per far ridere (gesto imparato lo scorso anno da un suo compagno di scuola, solo che l'altro capiva quando era il momento di piantarla, lui invece è capace di continuare solo perché vede i compagni ridere).
E di questo potrai leggere tra poco nel topic che sto per scrivere su una cosa accaduta a scuola con le sue maestre.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 5 ott 2013, 15:12

un'altra cosa che fa è abbracciare molto e con "molta" forza, forza che non riesce a dosare perché è disprassico (non ha proprio fluidità nei movimenti).

E non capisce quando l'altro non vuole più questi abbracci e dunque la sua fisicità può dare indubbiamente fastidio.

E io mio figlio in qualunque situazione lo guardo a vista. Ad esempio un paio di settimane fa sono dovuta scappare dalla piazzetta dove abbiamo preso il gelato perché il suo compagno incontrato per caso lo coinvolgeva in corse in cui lo faceva allontanare troppo (prima del suo arrivo non lo faceva) poi si è bagnava i capelli nella fontana e li faceva bagnare pure a lui (era una giornata un po' freddina).
Sua mamma stava beatamente girata di schiena mentre io rincorrevo il mio.
Alla fine io me ne sono dovuta andare. Sarebbe bastato che anche l'atra mamma richiamasse il suo e sarei potuta restare. Ma io il fegato marcio per gli altri no me lo faccio e dunque sono andata a casa.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 5 ott 2013, 16:08

non so se avete letto il mio topic sulle maestre, fatto sta che la prima mamma è andata a lamentarsi.
Questo mi pone nella condizione di dover dire o di passare per una cattiva madre.
Bella scelta, eh?

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gattina » 5 ott 2013, 22:01

antonella74 ha scritto:Scusa, parlavo del contesto scolastico ovviamente. Contesto in cui io, personalmente, non posso intervenire.

E parlavo di quei topic in qui si parla di compagni di scuola che a scuola si comportano male.
.
Ah allora ho frainteso, scusami.
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gattina » 5 ott 2013, 22:08

antonella74 ha scritto:non so se avete letto il mio topic sulle maestre, fatto sta che la prima mamma è andata a lamentarsi.
Questo mi pone nella condizione di dover dire o di passare per una cattiva madre.
Bella scelta, eh?
Sai cosa? Purtroppo c'è gente ignorante che qualunque cosa tu faccia non va bene, ma a questo punto fai quel che ti sembra possa facilitare la vita a tuo figlio. Ho letto il topic e concordo con le altre. La mamma che si è andata a lamentare... per le parolacce? Ai giardinetti mio figlio ne sente tante, e da bambini, io non le dico ma sono cosciente che prima o poi le impara mica viviamo sulla luna

Come mi disse una NPI "attenzione alla psicosi, ogni cosa che fa viene attribuita al disturbo, è un bambino e fa cosa da bambini"
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da ALTAMAREA » 6 ott 2013, 14:32

Ciao, mi permetto di dire la mia, in classe di mio figlio, secondo anno di materna, c'e' un bimbo con una grave forma di autismo, mio figlio ama giocare con lui, purtroppo pero' in circa 12 mesi, per ben quattro volte, di cui una siamo dovuti andare al ps, il bimbo ha fatto molto male a mio figlio, chiaro che la responsabilita' e' delle maestre e mai sarei sognata di dare responsabilita' al bimbo o ai suoi genitori, e' anche vero pero', che debbo tutelare mio figlio che x carita' angelo non e' e quindi a volte nel giocare puo' avere comportamenti che scatenano reazioni forti in un bimbo con delle difficolta'. In accordo con le mastre abbiamo spiegato che xxx era piccolo e che quindi doveva essere piu' paziente con lui, ma siccome sono piccoli ma non stupidi dopo qualche giorno leo mi ha detto, ma xxx non e' piccolo perche' debbo essere piu' paziente? Allora ho deciso di dirgli la verita', della malattia di xxx che non sopporta di essere toccato e che quindi x giocare con lui bisogna avere maggiore delicatezza, che non gli si debbono fare dispetti o prepotenze, insomma sembra aver capito, leo continua a giocare con xxxx ma con maggiore consapevolezza che non lo fa diffidare ma essere piu rispettoso verso l' altro bimbo e quindi con piu' sicurezza verso se stesso, insomma tutto questo x dire che tante volte ci facciamo dei problemi proprio per preconcetto, io avevo paura di dirgli la verita' perche mi sembra va di discriminare l'altro bimbo, invece nella verita' ho potuto permettere di far condividere degli spazi nel rispetto di tutti.
Leonardo è nato il 24/09/09 alle ore 00.00 3 Kg 50 Cm ed è un amore che cresce ogni giorno di più!!!!
Viola è nata il 28/03/14 alle ore 12.05 2.930 kg 48 cm la nostra patatina!

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gattina » 6 ott 2013, 21:00

Brava Altamarea! A volte purtroppo trovi genitori che... però io forse piuttosto egoisticamente, preferire dichiarare apertamente che mio figlio ha difficoltà, che stiamo intervenendo in tal senso e quindi migliorerà piuttosto che passare per menefreghista madre di un teppistello... e far passare lui per ciò che non è. Ripeto forse EGOISTICAMENTE ma magari dovendo scegliere mi pare il "male minore"
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