Alle 15.15 siamo arrivati al PS e un infermiere mi ha portata al reparto ostetricia mentre Lu prendeva le borse in macchina e parcheggiava. La situazione al reparto era da paura. Con me c’erano altre due donne con il sacco rotto in attesa di ricovero. Il reparto era superaffollato e al piano di sopra stavano facendo una ristrutturazione!!!! Si sentivano martellate e trapani in azione……..
Mi hanno fatto il monitoraggio. Battito ok, ma in mezz’ora ho avuto solo una contrazione… uhmmm prevedono tempi lunghi.
Era di turno un’ostetrica (Antonella) che avevo conosciuto ad un incontro sull’allattamento, è molto carina e mi riconosce, mi paventa l’idea di andare in un altro ospedale, ma stavo perdendo troppo liquido, non era proprio il caso ……
Il ginecologo che mi visita dispone la profilassi antibiotica ed il ricovero.
Mi sistemano al letto 29 della sala travaglio. Ho affianco una cinese che non parla neanche una parola di italiano. Peccato, andremo a gesti.

Le condizioni sono al limite della sopportazione: i muratori non smettono di lavorare neanche alle 17…. Anzi si accaniscono con il motopicco e sembra che il piano di sopra ci debba cadere addosso.

Le infermiere e le ostetriche ci chiedono di fare qualcosa, di lamentarci con la direzione sanitaria. Io fortunatamente non avendo neanche un dolore, ho considerato l’episodio come un diversivo, ma c’erano delle povere ragazze in travaglio pieno, ed avrebbero avuto bisogno di tanta quiete…….. Il marito di una di queste ha chiamato i carabinieri e la polizia, io ho mandato Lu a casa e gli ho chiesto di chiamare la redazione di un giornale locale per segnalare la cosa.
Alle 20 è arrivato un dirigente, ha fatto smettere tutto e si è scusato.
Finiti i rumori, mi sono messa a leggere un libro e ad ascoltare l’ipod, sicura che prima della mattina non sarebbe successo nulla.
A mezzanotte però ho cominciato a sentire qualche doloretto più intenso del solito.
All’una sono andata dall’ostetrica (una nuova, quella che conoscevo aveva finito il turno) e le ho detto che avevo delle contrazioni. Mi ha visitata: il collo era al 60% e la dilatazione solo di 2 cm.
Mi ha detto che ci sarebbero volute almeno 5-6 ore ancora.
Alle 2 non ce la facevo più ad affrontare la cosa da sola. Alla fine di ogni contrazione avevo delle reazioni involontarie ai muscoli delle gambe, mi si muovevano da soli! Ho chiamato Luigi, gli ho detto di venire.
E’ arrivato subito e per me è stato un grande aiuto. Ho affrontato le contrazioni stasa sul letto (al di là di ogni mia aspettativa è stata la posizione che ho preferito, mi riposavo tra una doglia e l’altra) con io che mi scoprivo e sudavo durante la contrazione e Luigi che mi copriva e mi massaggiava le gambe cessato il dolore. Che brividi di freddo!!

Benchè tutti gli incontri pre-parto, nessuno mi aveva detto che le contrazioni potevano essere così!! Botte di caldo micidiali e brividi di freddo dopo!!
Insomma andiamo avanti così dalle 2 alle 4. Alle 4.30 io perdo un po’ la cognizione del tempo, Luigi mi conferma che ho cominciato ad avere delle contrazioni dolorosissime e dopo poco è arrivata l’ostetrica per il travaglio attivo. Il collo era completamente assottigliato. Però ero dilatata solo di 5 cm. Oltre la flebo con del liquido fisiologico, mi ha messo del gel per ammorbidire il collo dell’utero ed evitare che si lacerasse e nel frattempo mi monitorava. Il problema era che la testa del bambino spingeva tantissimo e, benchè respirassi (con Luigi che mi aiutava facendo fiu fiu fiu veloce veloce tipo scena da film!), mi partiva da dentro una spinta micidiale che non riuscivo a dominare. L’ostetrica per un paio di volte mi ha incitata a non spingere, poi però anche lei mi ha detto che non dipendeva da me, la testa era lì e di riflesso, meccanicamente il mio corpo spingeva.
Siamo subito corsi in sala parto (davvero di corsa! tra una contrazione e l’altra, senza pantofole) con l’ostetrica, Luigi e l’infermiera con la flebo dietro di me.
Mi alloco sulla sedia ginecologica, cominciano a spiegarmi dove mi dovevo aggrappare e spingere.
C’era un ginecologo seduto in lontananza che assisteva al tutto e sonnecchiava.
L’ostetrica davanti a me.
Luigi alle mie spalle che mi reggeva la testa.
L’infermiera vagante.
Prima spinta. Niente.
Seconda spinta. Niente.
Terza spinta, mi sento impotente, non ce la faccio, la spinta va a vuoto anche sta volta, ma mi dicono che ci siamo. Luigi mi ha raccontato di aver visto un cespuglietto di capelli.
A questo punto si avvicina il ginecologo, ha monitorato il battito. Poi ha detto: “ora aiuto anche io”.
Sentite queste parole, mi sono immaginata che il bambino stesse soffrendo. Mi è venuto il panico. Mi sono detta: “ora devo farcela”.
Arrivata la contrazione ho spinto con tutta la forza che avevo, talmente concentrata che il bimbo è uscito e io non me ne sono neanche accorta! Ho smesso quando l’ostetrica mi ha detto: “basta basta è uscito!!!!”

Che bello!!!!
Ludo sottosopra, il primo vagito. Io completamente svuotata. La testa vuota.
Lavano il bimbo, ci dicono che pesa 3.6 kg, lo avvolgono nell’asciugamano, che era andato a prendere Luigi, e me lo mettono addosso. E’ tutto viola, sente freddo e comincia a ciucciarmi il collo.

Che tenerezza. “E’ mio figlio” mi dico. Con Luigi sopra di noi che ci dà bacetti e studia la faccina del figlio. Poi lo prende in braccio.
La mia pancia deve essere libera per il ginecologo che mi fa scendere la placenta, mi pulisce bene bene, mi mette i punti (3 o 4) conseguenti all’episiotomia.
A questo punto Luigi ha detto: “comincio a sentirmi male!”
Rimette il bimbo su di me e si assenta un attimo. Il ginecologo ha cominciato a raccontare delle stesse reazioni alle sue prime esperienze nelle sale operatorie.
Dopo pochi minuti però il mio maritino è tornato in perfetta forma per riabbracciare il figlio!
Purtroppo poco dopo si è creata un’emergenza. La cinesina del letto affianco al mio era lì lì per partorire. Non fanno in tempo a riportarmi al letto. Mi lasciano in barella nel corridoio appena fuori alla sala parto e corrono tutti da lei. Luigi non lo vogliono tra i piedi e lo mandano via con il bimbo.
Insomma mi sono vista in diretta la nascita della bimba cinese, mentre Luigi si spupazzava Ludovico appena nato comodamente in camera!
Quando finalmente mi hanno riportata al letto era già passata una mezz’ora. Dovevano portare Ludovico al nido per farlo visitare ed io non ho avuto tempo di stare con lui.
Non gli ho visto neanche i piedini!! Che nervi!
Più tardi però me l’hanno riportato e da allora non ci siamo più staccati!
