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Aurora, la nostra luce!

Comunque sia andata si tratta di un momento che non dimenticherai mai, hai voglia di raccontarlo?
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foxymophoandle
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Aurora, la nostra luce!

Messaggio da foxymophoandle » 15 giu 2019, 8:24

Non so quante volte in questi anni ho sognato di poter raccontare il mio parto, di imprimere su carta momenti magici e irripetibili, di poter condividere quella che sapevo sarebbe stata la gioia più grande della mia vita. Finalmente, dopo 2 mesi dalla nascita della mia piccola il 14 aprile, eccomi qui a raccontare il giorno più bello della mia vita.

Ho sempre desiderato essere mamma, eppure questo figlio tanto atteso non arrivava e io scoprivo di avere grandissime difficoltà. Ma io e mio marito abbiamo cercato e lottato insieme, e così, con l’aiuto di un bravissimo medico e della procreazione assistita, l’8 giugno 2018, dopo 2 anni di ricerca, scoprivamo di aspettare finalmente un bambino...anzi, alcune settimane dopo abbiamo scoperto di aspettare una principessina, Aurora! Ricordo ancora le parole che ho detto a mio marito dopo aver letto sul test di gravidanza la parola “incinta”, dopo 2 anni di test negativi: “ma...qui c’è qualcosa che non va!”

La gravidanza trascorre bene, ma all’inizio dell’ultimo trimestre arriva una simpaticissima colestasi gravidica a farci compagnia e così passiamo gli ultimi 3 mesi a fare controlli settimanali e l’ultimo mese e mezzo a far su e giù tra ginecologo e ambulatorio gravidanze a rischio dell’ospedale. Devo dire, però, che i frequenti controlli e la compagnia delle ragazze qui sul forum mi hanno aiutata a non perdere la bussola...e Aurora non ha mai mancato di farsi sentire vispa e ballerina nella pancia.

Inizialmente mi danno come traguardo le 34 settimane, facciamo anche le punture di bentelan per i polmoni. Poi andiamo avanti una settimana alla volta...con l’obiettivo di arrivare alle 37 settimane e indurre il parto, dato che i valori di questa patologia tendono a sballare ed arrecare danni proprio nelle ultime settimane. Ma arrivata alle 37 settimane i miei valori restano stabili, anzi, alcuni migliorano, così, sempre sotto controllo, mi lasciano continuare fino al termine naturale della gravidanza ed io non ci posso credere che forse potrò vivere un normale e meraviglioso parto naturale!

Il 12 aprile, a 39 + 1, faccio i miei soliti controlli e i valori dei miei esami sono un po’ peggiorati. Il mio ginecologo a questo punto mi suggerisce di provare a smuovere \le cose con un po’ di olio di ricino. Ci penso e decido di provare il giorno dopo, a 32+2. Fatalità quella mattina ho contrazioni non dolorose, ma regolari, indurimenti che mi fanno pensare che qualcosa si sta muovendo. Così tento la sorte con l’olio e il pomeriggio del 13 aprile prendo 3 cucchiai di olio, non di più, perché temo un po’ l’effetto collaterale dello stare in bagno tutta la notte! Invece non me la passo male e arrivo a sera tranquilla!

Alle 19.45 l’olio comincia a fare l’effetto sperato e ricominciano le contrazioni non dolorose, indurimenti regolari ogni 7 minuti, che dalle 21.45 si regolarizzano ogni 5 minuti. Ma sono, appunto, semplici indurimenti...nessun dolore. Dopo un paio d’ore di queste contrazioni, che col senno di poi erano preparatorie, sento la sala parto e l’ostetrica mi suggerisce di cercare di dormire, perché probabilmente mi sto preparando e a breve avrò bisogno di molte energie. Così faccio e riesco a dormire beata da mezzanotte alle 6 del mattino, quando mi sveglia la primissima contrazione dolorosa! Senza volerlo sveglio subito anche mio marito, perché mollo un urlo nel sonno...e da lì partono le vere contrazioni: dolorose, subito ogni 3 minuti! Mi accorgo che inizio a perdere il tappo mucoso (o quel che ne resta, ne avevo perso una parte già 3 settimane prima) e le contrazioni continuano, sempre ogni 3 minuti...ok, pensiamo, forse non è il caso di aspettare proprio le 2 ore suggerite dalle ostetriche, perché le contrazioni sono tanto ravvicinate. Facciamo una veloce ed energetica colazione, e meno male, perché poi ho usato ogni caloria immessa, e, sempre monitorando le contrazioni, ci prepariamo. Alle 7.45 arriviamo in pronto soccorso e già mi vedono arrivare da fuori, che cammino come una papera e mi fermo a prendere fiato durante la contrazione...ripensandoci, che ridere, una scena da film!

Arriviamo in reparto e l’ostetrica, un po’ dubbiosa visto che non sembro così sofferente, mi attacca al monitoraggio...in realtà sofferente lo sono eccome, non riesco a stare seduta quei 10 minuti, sono costretta a portarmi in giro i cavi mentre cammino e cerco una posizione meno dolorosa. Per fortuna verso le 8 mi chiamano per la visita...ricordo di aver detto a mio marito: “speriamo di non essere dilatata solo di un centimetro, altrimenti qui mi mandano a casa e io come faccio?!”.

Ma non c’è pericolo: appena entro e mi stendo sul lettino per la visita, ancor prima che mi tocchino, sento un liquido caldo scendere...mi si sono rotte le acque nell’ambulatorio! Così il ginecologo, gentile e delicato, aspetta che mi passi la contrazione e quando gli dico che sono pronta mi visita. Guarda una delle 2 ostetriche presenti, dubbioso, e le dice di sentire, lei mi visita e guarda la sua collega: “andiamo subito in sala parto, è praticamente a dilatazione completa!”. Poi si rivolge a me: “sei di 8 centimetri, sei stata bravissima! Andiamo in sala parto!”. Manda mio marito a prendere la valigia, eravamo stati così diligenti che avevamo fatto come ci avevano detto al corso, non avevamo portato su niente, perché non si può sapere se ti ricoverano o ti rimandano a casa...morale: non fa nemmeno in tempo a spostare la macchina dal pronto soccorso, corre, prende tutto e torna su...Mi porta la camicia da notte e le ciabatte mentre io sono già in sala parto seduta sulla palla! Sono nelle mani di Lidia e Annalisa, due ostetriche meravigliose, che mi seguiranno durante tutto il parto e saranno due angeli custodi per me e la mia bambina...resto ammirata dalla passione che mettono queste persone nel loro lavoro!

E lì comincia il bello: dalle 8 e mezza circa in cui entro in sala parto, cominciano le contrazioni più dolorose, mi aggrappo a mio marito, ricordo di averlo morso una volta, poverino, tentando di sopportare il dolore...ho anche battuto i pugni sul letto (è proprio vero che in quel momento fai cose che non ti aspetti, senza ragionare, ma solo d’istinto), mi sentivo proprio aprire in due! Lui è stato meraviglioso, silenzioso al punto giusto, presente fisicamente, mi abbracciava, lasciava che mi aggrappassi a lui, mi diceva poche parole, pensate, di conforto e coraggio...e dire che aveva paura di svenire in sala parto! Invece è stato un super papà, mi ha dato la capacità prima di sopportare il dolore, poi di spingere con tutte le mie forze per mettere al mondo nostra figlia.

Prima delle 10 comincio a sentire il bisogno di spingere, ma mi sono dilatata troppo in fretta e la mia bambina ha ancora bisogno di tempo per scendere, quindi mi spiegano che se cerco di restare rilassata lei farà meno fatica. L’ostetrica, saggiamente, mi lascia comunque fare qualche spinta, perché non ne posso più, e io mi rilasso dopo aver spinto un po’, sopportare ora sarà un po’ meno difficile.

I vocalizzi mi aiutano tantissimo, butto fuori il dolore quasi cantando! E sono utilissimi anche durante la fase espulsiva.

Scopro che nel mio caso la migliore posizione per spingere è seduta, stile water...infatti mi portano lo sgabello ostetrico, finalmente è il momento di spingere, anche se proprio ora le contrazioni si diradano, sono forti e lunghe, ma anche le pause sono altrettanto lunghe. Le ostetriche, per precauzione, tirano fuori l’ossitocina, sperando che non ce ne sia il bisogno...io non la voglio assolutamente, voglio farcela da sola, lasciarmi guidare dalla mia Aurora che vuole venire alla luce, e mi aggrappo a tutte le mie forze e a mio marito, che mi sostiene da dietro: ad ogni contrazione cerco di sfruttare tutto il momento e spingere, i vocalizzi mi aiutano tantissimo. Il dolore è davvero tanto, non ce la faccio davvero più...ma ecco, le ostetriche tirano fuori uno specchietto e mi mostrano che ad ogni spinta si vede sempre più la testolina che spunta, me la fanno anche toccare e tutto ciò mi mette una forza impressionante! Annalisa mi dice: “dai, alla prossima spinta esce la testa!” e io ricordo di aver pregato che fosse davvero così...ed effettivamente alla successiva spinta, di colpo, esce questa bellissima testolina di capelli! Le ostetriche, velocissime, tolgono il giro di cordone che Aurora si era procurata attorno al collo, ecco il motivo per cui ho dovuto spingere per quasi tre ore! A quel punto so che il più è fatto, mi concentro e penso solo che alla spinta successiva devo riuscire a far uscire tutta la mia bimba...arriva la contrazione, spingo con tutte le mie forze e sento e vedo sgusciare il suo corpicino fuori da me! Subito me l’appoggiano sul seno ed è l’abbraccio più bello di tutta la mia vita, non ho occhi che per lei, con il faccino ancora un po’ viola a causa del cordone, ma che in un minuto torna roseo, man mano che si ambienta al mondo fuori dalla pancia e inizia a piangere e respirare autonomamente...e nemmeno mi accorgo che siamo piene di ogni cosa e che lei mi fa subito la sua prima pupù addosso! Esistiamo solo lei, io e il suo papà, che ci abbraccia e mi bacia sulla fronte con dolcezza...

Con cautela, io che tengo in braccio la mia bimba, il cordone ombelicale ancora attaccato e pulsante, ci trasferiscono sul letto, dove rimarremo pelle a pelle per più di due ore, a guardarci e conoscerci nel modo più dolce e bello che c’è. Ho avuto la fortuna di poterla lasciare attaccata alla sua placenta per un’ora intera, il suo arrivo nel mondo è stato davvero il più graduale e sereno possibile. Nel frattempo mi danno qualche punticino, niente di che, e mi dicono che vorrebbero che tutti i parti fossero così...meno male, abbiamo avuto qualche difficoltà prima, ma almeno il parto è andato alla grande!

Il papà poi taglia il cordone (e pensare che prima del parto aveva paura di farlo!) e, passate due ore e mezza dalla nascita, la porta in braccio a fare il suo primo bagnetto. Nel frattempo io vengo lavata (e con tutta la cacchina che Aurora mi aveva fatto addosso, c’era proprio bisogno!) e bevo tantissimo per reidratarmi, nonostante avessi bevuto tanto anche durante il parto. Mi aiutano a vestirmi, vorrei tornare in camera con le mie gambe, ma ho perso abbastanza sangue, così mi aiutano a sedermi su una sedia a rotelle e mi portano in camera, dove sta arrivando mio marito insieme alla nostra pulcina, vestita e profumata. Me la mettono nel letto, vicina, e come aveva già fatto nelle due ore dopo il parto, subito Aurora si attacca al seno e poi si addormenta beata tra le mie braccia. E qui inizia la nostra avventura in 3, un’avventura fatta di latte, pipì, pupù, qualche raro pianto e tantissime coccole! Mai la nostra vita è stata più piena e luminosa...grazie, bambina mia!

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ely66
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Re: Aurora, la nostra luce!

Messaggio da ely66 » 15 giu 2019, 10:10

Mi sono commossa, congratulazioni e benarrivata Aurora!
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)

gioianna
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Re: Aurora, la nostra luce!

Messaggio da gioianna » 17 giu 2019, 14:58

Che bel racconto! Tanti auguri!

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MariaBuono
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Re: Aurora, la nostra luce!

Messaggio da MariaBuono » 4 lug 2019, 16:13

Che bello! Congratulazioni e tanti auguri :3

foxymophoandle
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Re: Aurora, la nostra luce!

Messaggio da foxymophoandle » 11 lug 2019, 21:24

Grazie mille a tutte!!! :)

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